Glossario

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KORSCHELDT Eugen

 
(Ger.) - Zittau 1858, Marburgo 1946. Biologo tedesco, autore di molte e notevoli ricerche di morfologia sperimentale, di embriologia e di citologia.

KOSHA

 
(San.) - Letteralmente, "Corpi"; sono i Principi sottili che vengono attraversati dal Sè spirituale (Atma) come da un filo. La filosofia indù li individua nei cinque corpi inferiori dell'uomo, che i Vedantini riassumono in quattro ed i cristiani riducono a tre (corpo, anima e spirito). Il Sè Superiore (Atma + Buddhi), infatti, si incarna in un insieme di corpi dei quali uno costituisce il corpo fisico vero e proprio (Shtula Sharira), mentre gli altri quattro vanno a formare i corpi sottili (Linga Sharira, Prana, Kama, Manas).

KOUAN

 
-TI (Cina) - Nella mitologia cinese è il Dio della guerra.

KOUIN

 
-LONG-SANG (Cina) - La Grande Montagna sulla quale vi è il Foh-Maeyu, o Tempio di Buddha, nel quale Foh-Ciu compie i suoi grandi miracoli religiosi, all'ombra del Sung-Ming-Shu, l'Albero della Conoscenza.

KOUNBOUM

 
(Tib.) - L'Albero sacro del Tibet, l'albero "dalle 10.000 immagini", come lo presenta Huc. Cresce in un recinto delle terre del Monastero compreso nella Lamaseria che porta lo stesso nome, e viene molto curato. La tradizione riporta che scaturì dai capelli di Tsong-ka-pa, che era stato seppellito in quel luogo. Questo "Lama" fu il grande Riformatore del Buddhismo del Tibet e viene considerato come una incarnazione del Buddha Amita. L'abate Huc, che visse diversi mesi presso quell'albero straordinario, con un altro missionario chiamato Gabet, così si esprime: "Ognuna delle sue foglie, nell'aprirsi, mostra o una lettera o una frase religiosa scritta in caratteri sacri, e queste lettere sono, nel loro genere, di una tale perfezione che i caratteri tipografici di Didot non hanno nulla che li superi. Se aprite le foglie, la cui vegetazione sta per schiudersi, vi scoprirete, una volta aperte, le lettere e le parole distinte, meraviglia di quest'albero unico! Spostate la vostra attenzione dalle foglie dell'albero alla corteccia dei suoi rami : nuovi caratteri appariranno ai vostri occhi! Non permettete alla vostra attenzione di affievolirsi; sollevate gli strati di quella corteccia e, di nuovo, altri caratteri si mostreranno sotto quelli la cui bellezza vi aveva sorpresi. Non è certo da supporre che questi strati sovrapposti ripetano la stessa stampa. Esattamente il contrario; ogni lamella che alzate presenta allo sguardo un suo tipo distinto di caratteri. A questo punto potremmo sospettare un imbroglio ? Ho fatto il possibile in questo senso, per scoprire la più piccola traccia di un inganno umano, ma la mia mente confusa non ha potuto cogliere il benché minimo sospetto". Eppure, immediatamente dopo, il buon Abate Francese ha un sospetto: il Diavolo.

KRANAN

 
(San.) - Secondo Decharme, nei Veda si individua con questo nome un Dio creatore. Ma forse ha letto o capito male : si deve trattare di Karma o Karman, che è tutt'altra cosa. Questo malinteso è molto istruttivo, poiché dimostra quanto sia facile per un occidentale prendere abbagli entrando in contatto con la filosofia orientale.

KRATOR ANANTYAM

 
(San.) - Illimitatezza della forza spirituale; perpetuità del sacrificio.

KRATOS

 
(Gr.) - Mitica personificazione, presso i Greci, della Forza. Secondo Esiodo, Kratos (la Forza), con Bia (la Violenza), Nike (la Vittoria), Zelos (l'emulazione), nacque dal Titano Pallante e da Stige.

KRATU

 
(San.) - Volontà, saggezza, capacità di operare.

KRATUDWISHA

 
(San.) - I nemici dei sacrifici: i Daitya, i Danava, i Kinnara, ecc., tutti rappresentati come grandi asceti e Yogi. Le legioni che combatterono contro Brihaspati, detti anche Titani, Demoni, Giganti, ecc. Questo mostra quale sia realmente il loro significato. Erano nemici delle pagliacciate religiose e del ritualismo.
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