Glossario

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GRANNUS

 
(Sca.) - Uno degli appellativi che si dava al Dio nordico identificato con l'Apollo greco; è citato come la seconda divinità del Celti continentali. In modo specifico, Grannus si riferisce al legame di questo dio con il cielo, allo stesso modo in cui l'appellativo Borvo lo associa alla sua qualità di medico.

GRANT ALLEN

 
(Can.) - Il suo nome completo era Allen Charles Grant Blairfindie, nacque a Kingstone, Canada, nel 1848, e morì a Hindhead, Surrey, nel 1899. Naturalista e romanziere, biografo di Darwin, discepolo di Spencer, ne propugnò le idee in libri di divulgazione scientifica, novelle e romanzi.

GRATIOLET Louis

 
-Pierre (Fr.) - Sainte-Foy-la-Grande 1815, Parigi 1865. Medico francese, professore di anatomia e fisiologia comparata alla Sorbona, si occupò in modo particolare dell'anatomia e della fisiologia del sistema nervoso dell'uomo e dei mammiferi.

GRAUNO

 
(Sca.) - In Scozia, questo epiteto veniva attribuito ad Apollo.

GRAY Asa

 
(USA) - Paris, New York, 1810, Cambridge, Massachussets, 1888. Botanico statunitense, scrisse importanti opere sulla flora degli Stati Uniti, tra cui la più notevole è "Manuale di Botanica del Nord degli Stati Uniti".

GRAZIA

 
(Rel.) - Nella Bibbia, con questo termine si designa il favore, la benevolenza, la bontà di Dio verso Israele, espressi nella ricchezza dei suoi doni. Nel Nuovo Testamento il termine è soprattutto di Paolo ed è legato particolarmente a Gesù Cristo. La teologia della grazia è una tipica elaborazione teologica cristiana e denota l'intimo legame fra il credente e Cristo. Sulla natura della grazia sono sorte discussioni e controversie al cui centro sta il problema, mai risolto, del come conservare l'effettività della presenza benefica e trasformante di Dio e nello stesso tempo la radicale alterità di Dio stesso rispetto alla creatura. La prima elaborazione di una teologia della grazia è di S.Agostino, segue quella Scolastica e poi la concezione di Lutero. Altri autori si sono impegnati in questi ultimi anni su questo tema, ma la soluzione è ben lungi dall'essere intravista.

GRAZIE

 
(Mit.) - Le Grazie erano divinità romane corrispondenti alle Cariti dei Greci. Erano figlie di Giove e di Eurinome, una Oceanina. Rappresentavano tutto ciò che vi è di bello e di grazioso sia nella natura che nei costumi e nella vita degli uomini. Erano tre : Aglaia (Maestà), Eufrosine (Allegrezza), Talia (Piacevolezza). Erano venerate come datrici di tutto ciò che rende bella e gradevole la vita; senza di esse neppure gli Dei potevano avere completa beatitudine. La Primavera era la stagione delle Grazie, e si celebravano molte feste in loro onore. Erano invocate a tavola e si giurava sulla loro divinità. Rappresentate dapprima velate, poi venivano raffigurate completamente nude; giovani e vergini, piccole ed agili, avevano un atteggiamento di danza e si tenevano per mano. Qualche volta erano circondate da Satiri, quasi a significare che il male è sempre pronto a minacciare il bene, il brutto a guastare il bello.

GRECI

 
(St.) - Popolo antichissimo, le cui più lontane tracce risalgono al Paleolitico. La prime genti che entrarono nella penisola, e di cui si hanno notizie storiche, furono gli Ioni che, nel II millennio a.C., furono seguiti dagli Eoli. Ma questa civiltà si rivelò al mondo per merito dello splendore di Micene. Seguiranno gli Achei, i Danai, i Dori, e tanti altri. La tradizione vuole che le più antiche razze dei Greci abbiano combattuto contro la Razza Atlantiana. Essi erano discendenti del regno di Saturno, la Lemuria. Quasi tutti i loro Dei avevano un'origine nordica; i Greci la naturalizzarono e li ellenizzarono. Conoscevano il giorno di sei mesi e la notte della stessa durata che, sicuramente, avevano sperimentato nelle regioni della calotta polare. Di ciò si ha certezza attraverso la testimonianza di Plinio. Nello studio della religione greca vi sono due filoni ben distinti : uno cerca di spiegare la mitologia greca come un evento interno, isolato dalle realtà di altri paesi e popoli, un altro cerca di inquadrarla nel contesto universale, cancellando ogni carattere specifico. L'odierna comparazione di tipo storico tenta una sintesi dei due sistemi, confrontando lo sviluppo della religione greca sia con gli eventi interni (l'ambiente in cui si è formata), sia con quelli esterni (che mostrano tanto analogie quanto contrasti). I grandi miti eroici greci appartengono alla civiltà micenea; la vera religione compare con l'epoca omerica, dopo che la Grecia aveva cominciato ad espandersi. La religione che Omero racconta è certamente di tipo aristocratico, d'elite, ma delinea già le figure antropomorfe che costituiscono il pantheon greco. Nascono i primi templi (in precedenza il culto veniva esercitato nelle regge), a dimensione divina, e subito dopo le prime statue. Fino a questo momento, ogni località aveva la propria divinità, adesso comincia a delinearsi una gerarchia che vede Zeus in testa e gli altri Dei in ordine decrescente. Lo sviluppo dell'industria e del commercio permette alle classi sociali inferiori di sganciarsi dalla tirannide dell'aristocrazia e di entrare a far parte della vita pubblica. Nuove divinità e nuovi tipi di culto salgono alla ribalta, con le figure di Demetra e Dioniso che si portano dietro riti misterici ed orgiastici. Emerge in tal modo il carattere di espressione spontanea della religione greca che si manifesta come portatrice di esigenze e di ideali dell'intera società. Eleusi assurge a rilevante notorietà, la filosofia fa i suoi primi passi, ponendosi in modo razionalistico e moralistico di fronte al mito ed al culto. L'esigenza di una coscienza individualistica non è più compatibile con l'inalterabile equilibrio del mondo divino. Il razionalismo filosofica comincia a corrodere la religione consolidata. Si presenta per la prima volta una tendenza mistica: l'Orfismo, mentre la guerra del Peloponneso stravolge i valori tradizionali della vita e della religione, aprendo le porte ai culti orientali, fino a quel momento sconosciuti. In tal modo nasce il bisogno di proiettare su una persona viva il sovrano, le aspirazioni soteriologiche largamente diffuse nelle masse : sorge il culto eroico e la venerazione delle persone eccezionali. Ma ormai siamo alle soglie del Cristianesimo.

GREGOR Henry

 
(???) - Autore citato nella Dottrina Segreta.

GREGORIO MAGNO

 
(It.) - Roma, 540-604. Teologo, Papa, Santo. Diventato Papa in un momento difficilissimo per Roma (pestilenza ed invasione dei Longobardi), assunse quella funzione di supplenza del potere civile che gradatamente avrebbe portato all'instaurazione del vero e proprio potere temporale del papa. Ebbe una visione universale della Chiesa, ed anche la sua opera letteraria è caratterizzata da intenti pastorali e morali. La sua opera più nota è Moralia in Iob, nella quale commenta il Libro di Giobbe, con una esegesi tendente a ricercare i significati simbolici ed allegorici del testo.
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