Glossario

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FUOCO DA FRIZIONE

 
(Ind.) - Pavamana, uno dei tre Fuochi nati da Agni; sul piano umano e cosmico rappresenta il corpo. Prometeo rappresenta il fuoco per sfregamento, quello che si ottiene per mezzo di pramantha (la bacchetta che gira) e arani (il disco allo interno del quale gira la bacchetta). L'insieme dei due pezzi dello strumento si chiama i due arani. Talvolta ad esso viene attribuito un significato fallico. È il Padre del Fuoco degli Asura, l'unione fra Buddhi, il sesto principio dell'uomo, e Manas, il quinto. È il Padre di Saharaksha.

FUOCO ELETTRICO

 
(Occ.) - Pavaka, uno dei tre Fuochi nati da Agni; il Padre del Fuoco dei Pitri, il Padre di Kavyavahana. Corrisponde allo Spirito.

FUOCO NERO

 
(Zohar) - Un termine Cabalistico che significa Luce Assoluta e Saggezza; è "nero" perchè è incomprensibile per le nostre intelligenze finite.

FUOCO SOLARE

 
(Occ.) - Shuchi, uno dei tre Fuochi nati da Agni; il Padre di Havyavahana, il Fuoco degli Dei. Esso è il Prosciugatore delle Acque, il fuoco della passione e dell'istinto animale. È il Grande Fuoco e corrisponde all'Anima.

FUOCO SPIRITUALE

 
(Occ.) - Ciò che fa dell'uomo un'entità perfetta e divina, il suo Guru, o Istruttore spirituale.

FUOCO VIVENTE

 
- Un modo di dire per indicare la divinità, la vita "Una". Un termine teurgico, usato più tardi dai Rosacroce. Il simbolo del fuoco vivente è il sole, alcuni dei cui raggi sviluppano il fuoco della vita in un corpo malato, impartiscono la conoscenza del futuro alla mente pigra, e stimolano a funzione attive certe facoltà psichiche, solitamente dormienti nell'uomo. Il significato è molto mistico.

FURIE

 
(Mit.) - Divinità infere romane, dette anche Dirae, probabilmente traduzione romana delle Erinni greche, compiuta su un piano puramente letterario. Non si conosce, infatti, l'origine del loro culto in Roma, mentre i loro nomi sono di origine greca: Aletto, Megera, Tisifone. Erano divinità infernali, ministre della vendetta del Cielo contro i malvagi, incaricate dell'esecuzione delle sentenze emanate contro di essi dai giudici dell'Inferno. Secondo Esiodo erano nate dal sangue caduto sulla terra a seguito dell'evirazione di Urano da parte di Crono. Ciò stava a significare che dopo il primo delitto generato nella più antica famiglia divina, era nato lo spirito della vendetta e della punizione. Altri le ritenevano figlie della Notte e delle Tenebre. Erano tre perchè tante sono le passioni che inducono gli uomini a fare del male : Ira, Cupidigia e Libidine. Le Furie erano rappresentate come mostri dallo sguardo minaccioso, con grandi ali distese, piedi di rame, munite di staffile e torce, con serpenti avvolti alle mani ed ai piedi.

FURORE

 
(Mit.) - Una divinità allegorica rappresentata con l'aspetto di uomo terribile in viso, quasi sanguinoso, seduto su corazze ed altre armi, le mani legate dietro la schiena con catene. Coccodrillo e Mandragora sono i suoi simboli. Il furore bestiale è rappresentato dal leone che divora i suoi cuccioli; lo stesso che prese Ercole, che sbranò i figli di un suo ospite, ma dopo anche i propri. Il furore implacabile è rappresentato dalla vipera, avvolta su sè stessa, con fuori la lingua tripartita.

FYLFOT

 
(Scand.) - Un'arma di Thor, come la Swastika, o la Jaina, la croce a quattro zampe; generalmente è chiamata "Martello di Thor".
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