Glossario

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ETRUSCHI

 
(St.) - Dal greco Turrenoi, poi latino Tusci o Etruschi, Rasna in Etrusco, antica popolazione d'Italia, abitante l'odierna Toscana e Lazio settentrionale. Alcuni li considerano autoctoni, altri provenienti da Oriente ed assimilati ai Pelasgi. Sembra preferita la prima tesi, con migrazione da nord, ma la civiltà etrusca si formò con il contributo di vari elementi : rapporti e mescolanze con popoli vicini, influssi culturali di popoli lontani attraverso il commercio, immigrazioni, guerre, ecc. Certo è che all'inizio del IX sec. a.C. fiorì la civiltà del ferro nell'Etruria, la terra abitata dagli Etruschi. Le genti etrusche costituirono varie città-stato, da cui sorsero poi staterelli di maggiore ampiezza. La Lega dei 12 Popoli era una lega sacra, più che politica, ed il frazionamento di questo popolo fu elemento di grande debolezza in tutta la sua storia. L'ordinamento politico fu all'inizio su base monarchica, poi aristocratica, quindi democratica. Nel secolo VIII a.C. cominciarono ad espandersi, raggiungendo perfino la Corsica. Nel secolo V a.C. ha inizio il conflitto con Roma che si concluse verso la metà del secolo III a.C. con la vittoria di Roma. Con Augusto l'Etruria divenne la settima regione d'Italia, pur conservando proprie caratteristiche culturali. La scrittura etrusca è fondata su un alfabeto di origine greca, anche se qualche carattere manca e qualche altro ha suono diverso. I reperti letterari sono per la maggior parte testi epigrafici e forniscono un lessico molto ridotto, motivo per cui i testi più lunghi rimangono ancora in larga parte oscuri. La religione ci è nota per via diretta, attendibile, e per via indiretta, tramite autori greci e romani che non sono molto credibili. Gli Etruschi sembra abbiano accolto in blocco le figure divine ed i miti della Grecia. Alcune divinità transitarono con i nomi appena modificati, altre, pur avendo un nome etrusco, corrispondono alle classiche figure divine greche. Una differenza fra le due religioni consiste nella spiccata tendenza al ritualismo degli Etruschi. Nella religione etrusca, poi, un posto molto importante era occupato dalla divinazione che veniva praticata con due metodi : interpretazione dei fulmini ed interpretazione delle visceri delle vittime sacrificali. Conoscevano perfettamente i punti cardinali ed avevano sofisticate tecniche di orientamento. Avevano suddiviso ed organizzato anche il tempo : non si conosce bene il loro calendario, sembra ereditato poi dai Romani, ma il termine saeculum pare sia stato coniato dagli Etruschi. Molta importanza, anche, avevano i numeri. Le città dovevano avere tre porte e tre templi, alcune divinità erano riunite in gruppi di tre, o multipli di tre, e dodici erano le città etrusche che costituivano la lega sacra. Le funzioni sacerdotali più che il panteismo ellenico ricordano la religiosità dell'antico Oriente. Nella società, la donna aveva importanza maggiore rispetto alla Grecia ed a Roma, e ciò si riflette anche sulla religione. Enorme importanza aveva il culto dei morti.

ETTADE

 
(Occ.) - Vedi "Eptade", ed anche "Ebdomada".

ETZALQUALIZTLI

 
(Azt.) - Anche questo mese del calendario azteco è dedicato al dio Tlaloc. Ma durante questo "mese degli alimenti", al dio non vengono offerti sacrifici umani, bensì raffinati pasti e sontuosi banchetti. Il gradimento del dio si rivelava successivamente attraverso un buon raccolto.

EUBAGI

 
(Sca.) - Antichi filosofi dei Galli, che avevano in comune con i Druidi alcune attribuzioni, i quali studiarono, interpretandoli, i più semplici fenomeni naturali.

EUCARESTIA

 
(Rel.) - Atto sacramentale istituito da Gesù nell'imminenza della sua morte. Letteralmente significa "rendimento di grazie". Essa va riportata all'esodo ed alla cena pasquale ebraica, almeno se si vuol cogliere il suo significato profondo. Nel primo millennio cristiano la dottrina e la pratica della eucarestia hanno costituito uno dei momenti liturgici più importanti. Negli ultimi secoli, prima la Riforma, poi gli altri movimenti scismatici, hanno un pò annacquato quello che la Chiesa considera ancora uno dei sette sacramenti. L'eucarestia è il sacrificio del corpo e del sangue di Gesù Cristo sotto le specie di pane e di vino, istituito dallo stesso Salvatore per essere spirituale nutrimento dei fedeli. Il Concilio di Trento ripropose la dottrina cattolica della transustanzazione e l'interpretazione della messa come sacrificio. Sono simboli di questo sacramento l'agnello, le spighe e la vite, il calice e l'ostia, i colori azzurro (celeste), bianco (purezza) e rosso (sangue).

EUCLIDE

 
(Gr.) - Matematico e filosofo greco, attivo ad Alessandria intorno al 300 a.C., fu il fondatore della scuola filosofica megarica. Si narra fosse uno dei discepoli di Socrate e, per poterlo ascoltare, andava di notte travestito da donna. Alla morte del Maestro, diede rifugio a molti suoi discepoli. La sua scuola cercò di conciliare la dottrina eleatica con quella socratica, sostenendo che, essendo vera solo la conoscenza intellettuale, può essere vera solo l'essenza delle cose. Identificò l'Ente con il Bene, la cui conoscenza è l'unica virtù. Euclide negava la realtà empirica e svalutava la conoscenza sensibile. Perfezionò la dialettica sofistica fino alla "eristica", che è l'arte del contendere. Fu autore di numerose opere, la più importante delle quali è costituita dagli Elementi, 13 libri più altri due scritti da geometri post-euclidei. In essa sono raccolte le conoscenze matematiche del tempo, dovute ad autori precedenti. Il merito della opera sta nel metodo, che rimarrà per due millenni modello insuperato di rigore e di chiarezza. Si deve ad Euclide l'istituzione della geometria, dal suo nome detta "euclidea".

EUDEMONISMO

 
(Fil.) - Dottrina morale che ripone il bene nella felicità ed è caratteristica di tutta la morale antica. Esso assume diversi significati e sfumature a seconda del senso che viene dato alla parola "felicità". Per gli antichi greci e latini, la felicità consisteva : esteriormente nell'abbondanza di beni, interiormente nella beatitudine. Per Aristotele la felicità era l'azione compiuta secondo i dettami della ragione, mentre per Socrate consisteva nella rettitudine e nella virtù. Per i Cirenaici la felicità si identifica con il piacere, mentre per Elleni e Romani la felicità è atarassia. Nella filosofia moderna, l'eudemonismo ricompare come ricerca del benessere sociale che, con un solo termine, può essere chiamata "utilitarismo".

EUFRATE

 
(Eb.) - Fiume le cui acque furono ritenute fertilissime. Viene rappresentato con la cornucopia ed una tazza in mano nell'atto di porgere da bere, segno della bontà delle sue acque.

EULERO

 
(Sv.) - Basilea 1707, Pietroburgo 1783. Matematico svizzero, allievo di Bernoulli, ne seguì i figli alla corte di Caterina di Russia e fu professore all'Accademia delle Scienze di Pietroburgo. A 28 anni, a seguito di una congestione cerebrale, ebbe i primi sintomi di una progressiva cecità, che lo afflisse fino alla morte, senza rallentarne l'opera. Dal 1741 fu alla corte di Prussia a Berlino, professore di matematica. Si occupò di tutti i rami della matematica, in particolare del calcolo infinitesimale, per il quale enunciò parecchi teoremi fondamentali.

EUMENIDI

 
(Gr.) - Dee investigatrici e vendicatrici dei misfatti, chiamate Furie in terra, Dire in cielo, Eumenidi nell'Inferno. I Greci le chiamavano Erinni
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