Glossario

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ETÀ DELL'ORO

 
(Occ.) - Vedi Età del Mondo.

ETÀ DELL'UOMO

 
(Occ.) - La vita di un essere umano si può suddividere in sette periodi, ciascuno dei quali è governato da uno dei sette pianeti classici. La Luna governa l'infanzia, Mercurio l'adolescenza, Venere la giovinezza. Il quarto periodo cade sotto il dominio di Marte e del Sole; la prima parte, sotto Marte contiene ancora gli strascichi dell'irruenza giovanile, mentre la parte che cade sotto il Sole presenta la massima "centralità" e l'inizio della maturità. La piena maturità cade sotto Giove, mentre la vecchiaia è dominio di Saturno.

ETÀ DELLA TERRA

 
(Occ.) - L'idea che il mondo (ed il genere umano) abbia avuto un principio, e pertanto avrà una fine, ha suggerito da sempre la suddivisione dello sviluppo del mondo in varie età, analoghe a quella in cui viene divisa la vita umana. Tale suddivisione, tuttavia, è stata la più varia : (1) Esiodo parla delle quattro età classiche : oro, argento, bronzo e ferro; (2) S.Agostino parla delle 7 età dell'uomo e dei 7 giorni della creazione; (3) Gioacchino da Fiore parla dell'età del Padre (quella antica) l'età del Figlio (l'attuale) e l'età dello Spirito Santo (da venire); (4) Bossuet elenca 7 epoche; (5) Vico descrive 3 età ; ecc.

ETÀ ESOTERICHE

 
(Eso.) - Nell'esoterismo esiste una suddivisione del tempo riferita sia al cosmo che all'essere umane ed alle razze che sono comparse sulla Terra. Queste epoche non coincidono con alcun'altra suddivisione ufficiale e considerano più l'uomo spirituale che l'uomo fisico.

ETÀ GRANDE

 
- Gli antichi menzionavano diverse "età grandi". In India, una "età grande" abbraccia l'intero Maha-manvantara, cioè la "età di Brahma", ogni "Giorno" del quale rappresenta il ciclo di vita di una catena planetaria; abbraccia, cioè un periodo di sette Ronde (Vedi Buddhismo Esoterico di A.P. Sinnet). Così, mentre un "Giorno" ed una "Notte" rappresentano 8.640.000.000 anni, ovvero un Manvantara ed un Pralaya, una "età di Brahma" dura 311.040.000.000.000 anni; al termine di tale periodo, il Pralaya, dissoluzione dell'Universo, diventa universale. Per gli Egiziani ed i Greci, la "Grande età" si riferiva solo all'anno tropicale o siderale, la cui durata è di 25.868 anni solari. Dell'età completa - quella degli dei - non dicono nulla poiché era un argomento da discutere e divulgare solo nei Misteri, durante le cerimonie dell'iniziazione. La "grande età" dei Caldei aveva le stesse cifre di quella Indù.

ETELATAR

 
(Sca.) - Letteralmente "figlia del sole di mezzogiorno", è identificata con il vento caldo del sud.

ETERE

 
- Gli studiosi sono troppo portati a confondere l'etere con l'Akasa e con la Luce Astrale. E non si tratta nemmeno dell'etere descritto dalla Scienza fisica. L'etere è un agente materiale, sebbene finora non sia stato registrato da alcun strumento fisico, mentre l'Akasa è un agente distintamente spirituale, identico, sotto alcuni aspetti, all'Anima Mundi; laddove la Luce Astrale è solo il settimo e più alto principio dell'atmosfera terrestre, irregistrabile sia quanto l'Akasa che quanto l'Etere reale perchè è qualcosa che, in un certo senso, si trova su un altro piano. Ma il settimo principio dell'atmosfera terrestre, la Luce Astrale, sulla scala cosmica è solo il secondo. La scala delle Forze Cosmiche, dei Principi e dei Piani, delle Emanazioni - in senso metafisico - e delle Evoluzioni - sul piano fisico - è raffigurata dal Serpente cosmico che morde la propria coda, il Serpente che riflette il Superiore ed è riflesso a sua volta dal Serpente inferiore. Il Caduceo spiega il mistero, ed il quadruplice Dodecaedro, sul cui modello Platone dice che è stato costruito l'universo dal Logos manifestato - sintetizzato dal Primo-Nato immanifestato - fornisce geometricamente la chiave alla Cosmogonia ed al suo riflesso microcosmico - la nostra Terra. Secondo gli antichi era la parte più pura, più alta e più luminosa dello spazio. Nella cosmologia greca, per etere si intendevano i cieli (parte superiore dell'aria o parte più sottile del fuoco). Per Platone era il quinto elemento costitutivo dei corpi celesti. L'etere cosmico è inteso come sostanza ipotetica, estremamente tenue, imponderabile, presente in tutto l'universo, sia dove c'è materia che nel vuoto; la sua esistenza fu postulata dai sostenitori della teoria ondulatoria della luce. Solo così, infatti, si sarebbe potuto spiegare la propagazione della luce nel vuoto, i fenomeni di polarizzazione, diffrazione, ecc. Successivamente l'etere venne inteso come un ente puramente geometrico, immobile nello spazio. Dopo Lorentz, esso ha perso consistenza fisica, e non se ne parla più in sede di scienza ufficiale. Esotericamente, l'etere è la forma più grossolana della akasha, il quinto principio cosmico universale. È l'anima della materia, la luce del fuoco, il principio passivo femminile dal quale emanò ogni cosa in questo Universo. Il fuoco è il principio attivo, maschile, generatore, involucro dell'akasha. Esso è attualmente solo in parte manifestato; si manifesterà completamente della Quinta Ronda (attualmente siamo nella Quarta). L'etere è uno dei principi inferiori di ciò che noi chiamiamo la Sostanza Primordiale (Akasha), ed è anche l'elemento da cui procede l'aria. Il suo colore è il bianco, da esso tutto si diparte e ad esso tutto torna. L'Etere è il Fluido Astrale, o "Luce Astrale", dei Cabalisti, il Fuoco solare, l'Aitur che compenetra tutte le cose e tutta la materia. La sua struttura è settenaria e rappresenta la tavola armonica in Natura, attraverso la quale si trasmette il suono. Gli Alchimisti dicono : "Tutto procede dall'etere e dalle sue sette nature". Altro significato di Etere sono le Acque dello Spazio. La trinità fondamentale dell'universo è : Etere, Materia, Energia.

ETERE NERVOSO

 
(Occ.) - È l'etere che passa attraverso tutta la struttura nervosa, ma anche attraverso gli organi capaci di movimento e di sensibilità. Non è un prodotto diretto del sangue, ma fa parte dell'atmosfera del sangue. È un fluido che circola nel corpo, ma di cui la scienza nulla conosce. L'etere nervoso è il più basso principio dell'Essenza primordiale che chiamiamo Vita. Esso è la vitalità animale diffusa in tutta la Natura ed agisce secondo le condizioni che trova per esplicare la sua attività. Non è un prodotto animale, ma è assorbito dai tessuti animali, di più o di meno a seconda della loro salute. La vitalità discende in misura maggiore sui vegetali attraverso il Raggio del Sole che colpisce la Luna e viene riflesso sugli e sugli animali prevalentemente durante il sonno ed il riposo. L'etere nervoso è essenziale per rendere possibile il movimento; è il conduttore di tutte le vibrazioni di calore, luce, suono, elettricità, attrito meccanico; esso serve a mantenere il sistema nervoso in stato di tensione perfetta. Si accumula nei centri nervosi soprattutto durante il sonno. Se scarseggia si hanno collassi ed esaurimenti nervosi; può uccidere se è troppo in eccesso. L'etere nervoso può essere avvelenato sia attraverso gas o vapori, sia attraverso sostanze ingerite. Secondo Paracelso, la forza vitale si irradia attorno all'uomo a formare la sua Aura. Questa può essere influenzata dall'emanazione di un'altra aura, sia in modo positivo che negativo.

ETERE UNIVERSALE

 
(Occ.) - È una sostanza che pervade ogni organismo vivente, sia dal di fuori che dal di dentro. È il Fluido Astrale, la Matrice dell'Universo, dalla quale si sviluppano le stelle ed i pianeti, i copri celesti in genere.

ETERNA GENITRICE

 
(Occ.) - Lo Spazio, la Causa eterna, onnipresente in tutto, la Divinità incomprensibile, la cui "Veste Invisibile" è la Radice mistica di tutta la materia dell'Universo.
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