Glossario

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ESHMIM

 
(Eb.) - I Cieli, il Firmamento nel quale sono il Sole i Pianeti e le Stelle; dalla radice Sm, che significa mettere, disporre; da qui i pianeti, come dispositori.

ESHMUN

 
(Fen.) - Presso i Fenici era il dio del ciclo vitale di tutti gli esseri; veniva venerato anche per i suoi poteri terapeutici. Eshmun, o Esmun, significa guaritore, datore di salute, sia spirituale che fisica, portatore di illuminazione. Sotto questo aspetto assomiglia ad Esculapio, Plutone, Serapide, Kneph, ed altri. Aveva un culto molto diffuso nella città di Sidone, ed era stato assimilato dai Greci sotto forma di Asclepio, dio della vita e della medicina. Anche Esmun era raffigurato appoggiato ad un bastone attorno al quale era avvolto un serpente. In qualche caso è stato perfino associato ai Cabiri, come loro capo. Si ha ragione di ritenere che Esmun sia lo stesso che Esmuno, o Iscmeno, o Smun, divinità di cui poco o nulla si conosce.

ESICASMO

 
(Gr.) - Termine che designa la tradizione mistica della preghiera contemplativa nella chiesa orientale. Nei suoi fondamenti teologici, essa si rifà ad autori del IV sec. come Gregorio di Nissa, Evagrio Pontico, ecc. L'esicasmo praticava la ripetizione incessante della "preghiera di Gesù", o "preghiera monologica", come attuazione del precetto paolino "pregate senza interruzione". La preghiera veniva facilitata da particolari posizioni corporee e dalla disciplina del respiro, ed aveva lo scopo di unire la mente al cuore. Si riteneva che questo metodo mettesse in grado di contemplare la luce increata divina. La teologia dell'esicasmo si fonda da un lato sull'idea di unità psicofisica dell'uomo, dall'altro sulla distinzione tra essenza di Dio (inconoscibile) ed energie increate (conoscibili e sperimentabili nella visione mistica). Recentemente la teologia ortodossa ha ripreso motivi esicastici, valorizzandone soprattutto l'elemento apofatico. E l'esicasmo è oggetto di particolare attenzione anche da parte di molti cristiani che guardano con attenzione le religioni orientali e vedono nell'esicasmo elementi di contatto con le tecniche di meditazione proprie della religiosità asiatica.

ESO

 
(Sca.) - O Heso, è una delle maggiori divinità degli antichi Galli, corrispondente per molti suoi attributi, al latino Marte. Gli si sacrificavano vittime umane, scelte spesso tra le mogli ed i figli maggiorenni. Veniva raffigurato con un'ascia, intento a tagliare alberi.

ESODO

 
(Eb.) - Libro biblico dell'Antico Testamento, il secondo del Pentateuco. Narra la vocazione di Mosè, la liberazione degli israeliti dalla schiavitù, la loro uscita dall'Egitto sino all'arrivo nel Sinai. Qui, all'interno di una grandiosa teofania si sviluppa la parte legislativa del libro, comprendente il decalogo. Si introduce così la legge morale, religiosa e cultuale che troverà il suo complesso normativo nel Levitico e nel Numeri. L'Esodo introduce e sviluppa il tema fondamentale della Bibbia : la storia del rapporto di Dio con il suo popolo. Elemento essenziale di tutto il racconto è la figura di Mosè, mediatore fra Dio ed il popolo.

ESORCISMO

 
(Occ.) - Seconde alcune concezioni religiose, o magiche, è l'operazione con cui uno spirito maligno, o un demonio, viene scacciato dal corpo di un individuo. Spesso la pratica dell'esorcismo è associata alla credenza della possessione. Nel Medioevo erano considerati sintomi di possessione demoniaca la alienazione, l'isterismo, gli stati di dissociazione mentale. In alcune culture perfino l'infermità è sintomo di possessione: si diventa ammalati perchè l'anima è stata rapita da uno spirito! Nella tradizione cristiana, la pratica esorcistica non ha solo lo scopo di guarire l'anima, ma anche quello di purificare l'anima. Da questo punto di vista, il battesimo è un rito esorcista e, nel passato, veniva preceduto da certi riti preparatori. Nel giudaismo, le forme esorcistiche si trovano prevalentemente in ambienti mistico-cabalistici.

ESOTERICO Bodhismo

 
- La saggezza segreta o l'intelligenza; dal greco esotericos "interiore" e dal sanscrito Bodhi "conoscenza", intelligenza. È cosa diversa da Buddhi che è la "facoltà di conoscere o l'intelligenza e da Buddhismo, ossia la filosofia o Legge di Buddha, l'Illuminato). Si scrive anche "Budhismo", da Budha (l'Intelligenza e la Conoscenza), il Figlio di Soma.

ESOTERISMO

 
(Eso.) - Dottrina, o complesso di dottrine, di carattere segreto. Indica insegnamenti riservati ad una cerchia ristretta di discepoli, in contrapposizione ad "essoterismo" che significa insegnamenti indirizzati a tutti. Le dottrine esoteriche si configurano entro fenomeni culturali come la magia, l'alchimia, le religioni misteriche e gnostiche, la cabala. In queste forme di culture il segreto ha un duplice significato : segreto dei meccanismi dell'universo, tale anche per gli iniziati; patto reciproco di silenzio fra gli iniziati che si impegnano al silenzio nei confronti dei profani. Spesso esoterismo viene usato come sinonimo di occultismo.

ESPERIDI

 
(Gr.) - Figlie della Note e del drago Ladone. Soggiornavano in un bellissimo giardino, ad occidente, dove cresceva il favoloso albero dai pomi d'oro, custodito da Ladone, che non dormiva mai. Secondo Nassio, le Esperidi sono le ore della sera, il giardino è il firmamento, i pomi sono le stelle, il drago è lo zodiaco o l'orizzonte. Ercole, o il Sole, rapisce i pomi d'oro : quando compare l'astro maggiore spariscono tutti gli astri minori.

ESPERIENZA

 
(Fil.) - La componente sensibile dell'atto conoscitivo, l'intuizione diretta di contenuti emozionali, l'organizzazione della moderna osservazione scientifica. L'esperienza viene identificata con il conoscere nell'antica Grecia, con Senofane, Alcmeone, ed altri. Protagora fa un passo avanti, ma sarà Platone a delimitare rigorosamente il suo significato. Aristotele riprende il concetto platonico e definisce la esperienza come un processo di unificazione che implica il sentire e la memoria, ma anche le capacità intellettive dell'induzione. Nel pensiero moderno il concetto di esperienza è opposto a quello di ragione, da cui il conflitto fra empirismo e razionalismo. L'esperienza scientifica allarga il concetto iniziale di esperienza perchè, all'esperienza diretta fondata sulla percezione sensibile, aggiunge l'esperienza indiretta, relativa ad oggetti non accessibili all'osservazione ma inferibili da altri fenomeni osservati.
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