Glossario

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CESARE Giulio

 
(Lat.) - Vissuto nel I secolo a.C., nato da nobile ed antica famiglia (pare attraverso il tagli del ventre della madre, da cui "parto cesareo"), ebbe educazione ed istruzione molto accurate. Orfano di padre a 16 anni, a 17 anni fu designato sacerdote di Giove, licenziò la prima moglie e sposò Cornelia. Silla gli impedì di assumere la carica di flamine e gli ordinò di ripudiare la seconda moglie, Cesare si rifiutò e lasciò Roma. In seguito, perdonato da Silla, si recò militare in Asia dove ricevette la corona civica per atti di onore. Dopo alcune peregrinazioni, tornò a Roma nel 74 ed ebbe la carica di pontefice. Fu eletto tribuno, poi questore delle province di Spagna, quindi "edile", carica che gli permise di organizzare giochi grandiosi. Svolse attività politica e riuscì ad ottenere il pontificato massimo corrompendo il potere e comprando i voti del popolo. Sostenne Cicerone contro Catilina, ma pare che anche lui fosse compromesso in un tentativo di colpo di stato. Nel 62 divenne Pretore ed ebbe la Spagna Ulteriore. Dal governo delle province ricavò immense ricchezze e gloria militare. Nel 60 è membro del Triumvirato con Pompeo e Crasso, nel 59 viene eletto Console. Diventato ormai potentissimo, spodestò il Senato e trasformò la Diarchia Consolare in Monarchia. Fra il 58 ed il 51 conquistò la Gallia ( non barbari, come faziosamente si racconta nei libri di storia, ma popoli civilissimi ), e nel 45 divenne Dittatore, a seguito di cinque anni di guerra civile. Nel 44 cadde sotto i pugnali del congiurati. Coltivò il genio delle lettere, fu storico di sè stesso e scrittore, mentre rimane imponente la sua opera legislativa. L'esoterismo gli rimprovera almeno due cose : la cancellazione di alcune tracce dell'antichità nelle sue campagne d'Europa, e l'aver bruciato oltre 700.000 rotoli della Biblioteca di Alessandria. Questi due crimini sono molto gravi, soprattutto perchè commessi da un uomo di cultura.

CESTO di Venere

 
(Mit.) - Cinto che racchiudeva le grazie, i desideri e l'amabilità. Si chiamava cesto anche il cinto maritale trapunto di fiori ed ornato di gioie che lo sposa offriva allo sposo nelle nozze legittime. Le nozze illegittime si chiamavano incesto, termine ancora usato ma nel senso di relazione carnale fra persone apparentate nel primo grado ascendente o discendente.

CEYBI

 
(Eg.) - L'Anima Spirituale, secondo i geroglifici.

CHABRAT ZEREH AUR BOKHER

 
(Eb.) - Un ordine del gruppo dei Rosacroce, i cui membri studiano la Cabala e le scienze Ermetiche; accoglie entrambi i sessi, ed ha molti gradi di istruzione. I membri si incontrano in segreto, e la vera esistenza dell'Ordine è generalmente sconosciuta..

CHAC

 
(Maya) - Il Dio della Pioggia, tenuto in grande considerazione poiché la pioggia è sinonimo di fertilità; questo dio aveva anche il dominio di tutta la vegetazione. Come Dio del lampo e del tuono era molto temuto, e veniva rappresentato con l'intaglio della conchiglia, essendo essa il simbolo delle acque primordiali.

CHADAYATANA

 
(San.) - Letteralmente, le sei dimore o aperture nell'uomo per la ricezione delle sensazioni; così, sul piano fisico: occhi, naso, orecchie, lingua, corpo (o tatto) e mente, come prodotti del cervello fisico; sul piano mentale (esotericamente): vista spirituale, odorato, udito, gusto, tatto e percezione, il tutto sintetizzato dall'elemento Buddhi-atmico. Chadayatana è uno dei 12 Nidana, che formano la catena dell'incessante causa ed effetto.

CHAITANYA

 
(San.) - Fondatore di una setta mistica in India. Un saggio piuttosto moderno, ritenuto essere un avatar di Krishna. Significa anche "intelligenza", "coscienza".

CHAKHAN

 
(Tib.) - Un Lama astrologo

CHAKNA

 
-PADMA-KARPO (Tib.) - "Quello che possiede il loto", usato per Chenresi, il Bodhisattva. Non è una autentica parola Tibetana, essendo per metà Sanscrita. Questo termine viene usato anche per indicare il Dhyan Chohan con due braccia.

CHAKOMAT o CHAKOPA

 
(Azt.) - Una tradizione Diegueno narra che all'origine di tutto non vi era altro che la terra e l'acqua. Dalla loro unione nacquero Chakopa e Chakomat, che si misero subito al lavoro, unirono le loro forze, e diedero vita al cielo nel quale posero il Sole, la Luna e tutti gli altri Astri. Essi plasmarono l'argilla e da essa derivarono gli uomini.
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