Glossario

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ARHAT

 
(San.) - Letteralmente significa il 'Venerabile' e rappresenta l'ideale del Buddhismo più antico poiché indica il santo che, avendo raggiunto in vita la perfezione grazie alla conoscenza totale, ha distrutto ogni legame con l'esistenza, è destinato a non più rinascere dopo la morte ed entrerà nel Nirvana. Per i Jaina tale nome è denominazione dei Profeti che nelle varie età annunciarono sulla Terra le dottrine di salvazione e che, saliti al sommo dell'universo, sono esempio di raggiunta perfezione ed oggetto di venerazione, anche se non possono intervenire a favore delle creature ancora erranti nel giro delle esistenze. È anche uno dei gradi di Iniziazione dal quale si ha visione del passato, del presente e del futuro. Non si tratta, comunque del grado più alto che può essere raggiunto, da tale stato, con il superamento di ulteriori tre gradini. Gli Arhat della Bruma Ignea del Settimo Gradino devono salire solo di un grado per raggiungere la Radice-Base della loro gerarchia, la più elevata sulla Terra e sulla nostra Catena Terrestre. L'Arhat sente l'occhio interiore ( il terzo occhio ) e vede con esso, regolando in conformità le proprie azioni.

ARHETOS

 
(Gno.) - Valentino chiama così l'Ineffabile, il cui nome è composto di sette lettere. Indica la natura settenaria dell'Uno, del Logos. È Lui a rappresentare la prima Ibdomada.

ARIA

 
(Occ.) - Per la scienza ufficiale è l'atmosfera che circonda la Terra che, sotto l'azione della gravità, segue il nostro pianeta nel suo movimento di rotazione e di rivoluzione. In esoterismo è uno dei cinque elementi che costituiscono le radici, o il principio, di tutte le cose. Quella che noi respiriamo, non vediamo, ma crediamo che esista, è il corpo materiale dell'aria quale principio (Dottrina Segreta, vol. I, pag. 218, nota). In alchimia viene trattata come 'Elisir di Vita'. È il secondo elemento nell'evoluzione occulta del Cosmo ed è uno degli elementi creativi usati dalla Grande Madre. Viene spesso usato come sinonimo di Vento e di Spirito e come simbolo del 'Dio Cosmico', del 'Grande Spirito'. Simbolo per eccellenza dell'aria è la colomba, ma gli Egizi usavano anche le ali di qualsiasi uccello per rappresentarla. Il colore che le si addice è l'Azzurro, mentre gli antichi filosofi usavano come simbolo l'ottaedro. Come elemento attivo e maschile, l'Aria è simbolo di spiritualizzazione, soffio vitale, soffio cosmico, vento animatore, anemos. Il respiro dello Yogi permette all'aria di trasportare sù e giù l'energia lungo il canale sottile della sushumna, la colonna vertebrale. In Cina è raffigurata come un Drago verde e blu, mentre i Greci la raffiguravano con il pavone. Graficamente è rappresentata da un triangolo con il vertice in alto tagliato da una sbarretta.

ARIA

 
-ACQUA (Occ.) - Elemento duplice simbolizzato dall'ibis, dal cigno, dall'oca, dal pellicano, dal coccodrillo, dalla rana, dal loto, ossia da tutte le cose che hanno in comune i due elementi.

ARIANI

 
(Asia) - Nome che davano a sè stessi gli antenati dei popoli europei che provenivano dall'Asia : Iraniani ed Indiani. Si chiamavano anche Arii, Aria, Aryas, nomi dai quali deriva quello dell'attuale Iran. Avevano come lingua madre il Sanscrito, dal quale, secondo alcuni, sono nate tutte le lingue indo-europee. Il nazifascismo usò questo termine in senso razziale, appropriandosene la discendenza come privilegio e combattendo quanti non erano ritenuti ariani. Esotericamente, si tratta della Quinta Razza, il popolo più antico del mondo al giorno d'oggi. Sono quelli che descrissero l'ultima isola sopravvissuta dell'Atlantide e possono essere considerati i progenitori antidiluviani della nostra umanità. Questo popolo apprese dalla Quarta Razza l'Alchimia, l'Astronomia, le Scienze Naturali e tutto il sapere che in quella razza si era concentrato. Avevano il culto del simbolo ed erano un popolo altamente spirituale e metafisico. Sono stati loro a fondare lo spirito della filosofia vedica e possono essere considerati senza dubbio il prototipo della razza bianca.

ARIANNA

 
(Gr.) - Mitica figlia di Minosse, Re di Creta, e di Pasifae. Aiutò Teseo, di cui era innamorata, a vincere il Minotauro, con il famoso filo che permise all'eroe di non perdersi nel Labirinto. Fuggita con Teseo, fu da questi abbandonata; ma Dioniso la trovò, la sposò e le donò una corona d'oro che poi divenne una costellazione. Il suo mito è abbastanza complesso e controverso, dal momento che rielabora filoni diversi e di diversa origine. Inizialmente doveva trattarsi di una figura femminile dalla duplice natura, Core e Demetra, vergine e madre, connessa con la vegetazione. Successivamente acquisì anche significati più divini, in un ambito puramente religioso. Secondo Andreae, nel mondo romano Arianna acquistò il significato di emblema dell'unione acqua et igni.

ARIANO

 
- Un seguace di Ario, un presbiteriano della Chiesa di Alessandria. Uno che sosteneva che Cristo è un essere umano e creato, inferiore al Dio Padre, sebbene sia un uomo grande e nobile, un vero adepto iniziato a tutti i misteri divini.

ARIASANGA

 
(Ind.) - Nome del Maestro di una scuola Indù. Il fondatore della scuola Yoga. Vedi Aryasanga.

ARIAVARTA

 
(San.) - Il 'liberatore dell'Umanità' ed anche la 'Terra Sacra delle Libagioni'. Scritto anche Aryavarta.

ARIETE

 
(Eso.) - Comunemente è il maschio non castrato della pecora; è anche il nome di una macchina bellica adoperata negli assedi per abbattere le mura di una città o aprirsi una breccia. Astrologicamente è una delle costellazioni dello Zodiaco, alla quale era associata una delle tribù di Israele, quella di Gad. Appartiene all'elemento Fuoco, è cardinale poiché in esso ha inizio una stagione (la primavera), è maschile ed è posto sotto il governo di Marte. Nella sfera babilonese ha come corrispondente Ku Mal ('lavoratore a contratto') e dipende da Dil Gan (l''Irrigatore'), astro di Ea, dio delle acque e delle fonti, che aveva per emblema una testa di ariete. I Greci la chiamarono Krios, i Latini Aries. Plinio attribuisce a Cleostrato di Tenedo il merito di aver inserito questo segno. Il suo glifo simbolizza le corna dell'animale, ma anche una piantina in germoglio, la lettera gamma dell'alfabeto greco ( lo equinozio di Primavera è anche detto 'punto gamma'), un utero vuoto con le salpingi. Capovolto è un fallo in erezione, certamente legato al suo principale aspetto : la fecondità. Lo troviamo in tutti i templi, in tutti i tempi, in tutti i paesi. È collegato al Fuoco, altro simbolo fallico, che in latino è Ignis simile al Sanscrito Agni, da cui può derivare agnus. Tutti si basano sul gruppo fonetico gn, da cui 'ghignosco' e 'cognosco', ed anche 'gnosi' e l'italiano 'conoscenza'. Basta così. Tempo di Ariete è tempo di Pasqua, 'dies Solis', giorno di luce e di illuminazione. Purtroppo è anche il giorno dei sacrifici, ed è proprio l'agnello a farne le spese.
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