Glossario

Glossario

Vai alla Bibliografia

ADM

 
(Eb.) - Vedi ODEM.

ADOD

 
(Fen.) - Il Re degli Dei.

ADONAI

 
(Eb.) - Simile ad Adone. Comunemente tradotto 'Signore'. Astronomicamente - il Sole. Quando un Ebreo, in una lettura, giungeva al nome IHVH che è pronunciato Jehova, egli si fermava e lo sostituiva con la parola 'Adonai' (Adni); ma quando è scritto con i puntini di Alhim, lo pronunciava 'Elohim'. Nel Codex Nazareus è chiamato anche Jurbo-Adonai; gli Gnostici dicevano che Jurbo e Adonai sono i nomi di Jao-Geova, il quale è una emanazione di Ilda-Baoth.

ADONE

 
(Gr.) - Giovane bellissimo, figlio di Ciniro e di sua figlia Mirra; disputato da Venere e Proserpina, ottenne da Zeus di vivere quattro mesi per se e quattro con ciascuna delle due dee. Ucciso da un cinghiale, scese nell'Averno, ma ottenne di poter vivere sei mesi l'anno con Venere nel mondo superiore. L'allegoria mostra con evidenza che Adone è la personificazione della natura vegetale, per sei mesi addormentata e per sei mesi splendente di bellezza propria. La sua morte è il Sole che raggiunge la parte settentrionale dello Zodiaco, il cinghiale è il simbolo dell'inverno, il cui freddo soffio fa spegnere la vita della natura. L'origine del mito pare sia fenicia, ma si trovano tracce di venerazione a Biblo, mentre alcuni lo identificano con il dio Hay Tan, che alcuni testi Egizi indicano come patrono di quella città. In accezione più vasta, viene accostato anche ad Osiride. Il culto di Adone entrò profondamente nel mondo Greco e si protrasse fino a persistere in epoca romana. SOD era il nome dei grandi misteri di Baal, Adone e Bacco, tutti figli del Sole, con i serpenti per simbolo. Come Dio, sta per Primo Signore; talvolta è considerato anche un dio fallico. Esiste anche un accostamento con Ercole. Il suo culto fu introdotto in Fenicia, assieme a quello di Osiride, da Deucalione; ma vi sono ragioni per ritenere che i due culti fossero nati nella Lemuria. Una cerimonia appartenente alle Adonie è la seguente : si portava un vaso di pietra nel quale era seminato del grano e vi erano posti anche fiori, erbe, frutti, arboscelli e lattughe. Il vaso si chiamava 'Giardino di Adone' e, al termine della cerimonia, veniva gettato in mare oppure in una fontana. Il significato occulto è abbastanza trasparente. In generale, si può dire che Adone è il Dio preposto alla tutela della Natura, che avrebbe portato la civiltà in Egitto e che l'Oriente spesso venera come il Sole.

ADONIM

 
-ADONAI, ADON - Gli antichi nomi Caldei-Ebraici per gli Elohim, o forze creative terrestri, sintetizzate da Jehovah.

ADRAMELECH

 
(???) - Divinità rappresentata sotto la figura del pavone, dagli abitanti di Sefervaim, a significare, adombrandole, le alterne vicende del Sole e della Luna.

ADRASTE

 
(I)A (Gr.) - Figlia di Giove e della Necessità, ministra dell'eterna giustizia e vendicatrice di tutte le offese, alle quali nessuno poteva sottrarsi. Talvolta la si identificava con Nemesi poiché uno degli aspetti di questa ultima è l''inevitabile', ossia l'effetto immutabile delle cause create dall'uomo stesso. Qualcuno ritiene sia un soprannome di Nemesi, derivato da Adrasto, che fu il primo ad innalzare un tempio a questa divinità. Divinità Greca nella quale, probabilmente è sopravvissuta l'immagine alterata della Grande Dea preistorica. Materna custode di Zeus fanciullo, sovrana del palazzo sotterraneo in cui Zeus scende per consultare la Notte sul modo di ottenere potere supremo sugli Dei e sugli uomini. Una sua statua si trovava nel tempio di Apollo e di Artemide, a Cirra.

ADRENEDEFA

 
(Ar.) - L'apportatrice di spighe. Così gli Arabi salutavano l'apparizione zodiacale della Vergine.

ADVAITA

 
(San.) - Vedi ADWAITA.

ADWAITA

 
(San.) - Una setta Vedanta. La scuola non-dualistica (Adwaita) della filosofia Vedantina fondata da Sankaracharya, il più grande dei saggi Bramini della storia. Le altre due scuole sono la Dwaita (dualistica) e la Visishtadwaita; tutte e tre si definiscono Vedantiche. I Vedantini advaitici sono chiamati atei perchè considerano tutto un'illusione, salvo Parabrahman, il senza secondo, la Realtà Assoluta. Essi considerano ogni oggetto esterno come prodotto dallo stato mentale dell'individuo. Prakriti è illusione, Purusha è la sola realtà, l'esistenza unica che rimane nell'universo delle idee. E se il grande universo è un aggregato di vari stati di coscienza, lo stato di più completa non-coscienza è Parabrahman.
Vai alla Bibliografia