14 dicembre - Convegno a Venezia su Renato De Grandis
Il 14 dicembre, presso il Conservatorio di musica “B. Marcello” di Venezia, si terrà una tavola rotonda sul tema “Renato de Grandis, un compositore veneziano a Darmstadt”. Partecipano i musicologi Franco Ballardini, Christoph Hahn, Antonio Trudu, Andreas Krause e il pianista Antonio Tarallo. Moderatore Massimo Contiero, direttore del conservatorio di Venezia.
Alle ore 15.00 la tavola rotonda e a seguire, ore 18,30 il concerto del pianista Antonio Tarallo con l’esecuzione dei Preludi per pianoforte del compositore.
Renato de Grandis (1927-2008), importante teosofo veneziano, fu allievo di Malipiero e Maderna. Messosi in luce sin dalla giovanissima età (1945, Primo Premio di Composizione della Radio Italiana), si conferma come uno dei più promettenti autori del suo tempo con l’affermazione al Premio Nazionale della Musica (1953), che gli valse immediata considerazione, ma anche la coscienza di dover allargare i confini e le prospettive della sua esperienza per proseguire nella costruzione della propria identità musicale. Come tanti giovani musicisti che hanno attraversato il ‘900, si indirizzò così verso Darmstadt, vero centro nevralgico della ricostruzione musicale contemporanea del dopoguerra. Dal 1959, anno della prima visita ai Ferienkurse, il rapporto con la città tedesca si è progressivamente rafforzato prima con una immediata rappresentazione (1960), poi con la scelta di renderla la propria residenza ufficiale per più di un ventennio (dal 1962). Renato De Grandis assume sotto molti punti di vista le aspirazioni e le necessità espressive di molti suoi coetanei, cogliendo le opportunità e la ricchezza del fenomeno e delle inevitabili contaminazioni che ribollivano a Darmstadt. Egli fornisce l’opportunità di rivisitare quest’esperienza da una prospettiva svincolata dalle consuete argomentazioni inerenti le tecniche compositive predominanti (serialità e alea), utilizzate dai principali protagonisti di quegli anni (Boulez, Cage, Stockhausen, Berio, Maderna, Ligeti, Nono, etc.), permettendo così di rintracciare percorsi umani e poetici di grande ricchezza e valore artistico che hanno in vari modi influenzato la produzione musicale sino ai nostri giorni.
La figura di Renato De Grandis non può essere compresa pienamente senza l’attiva partecipazione e ricerca nella Società Teosofica, essendo tra i fondatori del “Centro Internazionale di Studi Teosofici di Cervignano”. Autore di numerosi articoli e libri su tematiche inerenti la teosofia tra cui "Metafisica della musica" e "Della terapia della musica", de Grandis ha sviluppato un’originale percorso di studi centrato sull’esperienza e conoscenza diretta che lo ha portato a divenire figura di riferimento in ambito internazionale.
Alle ore 15.00 la tavola rotonda e a seguire, ore 18,30 il concerto del pianista Antonio Tarallo con l’esecuzione dei Preludi per pianoforte del compositore.
Renato de Grandis (1927-2008), importante teosofo veneziano, fu allievo di Malipiero e Maderna. Messosi in luce sin dalla giovanissima età (1945, Primo Premio di Composizione della Radio Italiana), si conferma come uno dei più promettenti autori del suo tempo con l’affermazione al Premio Nazionale della Musica (1953), che gli valse immediata considerazione, ma anche la coscienza di dover allargare i confini e le prospettive della sua esperienza per proseguire nella costruzione della propria identità musicale. Come tanti giovani musicisti che hanno attraversato il ‘900, si indirizzò così verso Darmstadt, vero centro nevralgico della ricostruzione musicale contemporanea del dopoguerra. Dal 1959, anno della prima visita ai Ferienkurse, il rapporto con la città tedesca si è progressivamente rafforzato prima con una immediata rappresentazione (1960), poi con la scelta di renderla la propria residenza ufficiale per più di un ventennio (dal 1962). Renato De Grandis assume sotto molti punti di vista le aspirazioni e le necessità espressive di molti suoi coetanei, cogliendo le opportunità e la ricchezza del fenomeno e delle inevitabili contaminazioni che ribollivano a Darmstadt. Egli fornisce l’opportunità di rivisitare quest’esperienza da una prospettiva svincolata dalle consuete argomentazioni inerenti le tecniche compositive predominanti (serialità e alea), utilizzate dai principali protagonisti di quegli anni (Boulez, Cage, Stockhausen, Berio, Maderna, Ligeti, Nono, etc.), permettendo così di rintracciare percorsi umani e poetici di grande ricchezza e valore artistico che hanno in vari modi influenzato la produzione musicale sino ai nostri giorni.
La figura di Renato De Grandis non può essere compresa pienamente senza l’attiva partecipazione e ricerca nella Società Teosofica, essendo tra i fondatori del “Centro Internazionale di Studi Teosofici di Cervignano”. Autore di numerosi articoli e libri su tematiche inerenti la teosofia tra cui "Metafisica della musica" e "Della terapia della musica", de Grandis ha sviluppato un’originale percorso di studi centrato sull’esperienza e conoscenza diretta che lo ha portato a divenire figura di riferimento in ambito internazionale.