Marzo 2019
Anno LXXV - N.3
La Rivista Italiana di Teosofia esce con cadenza bimestrale. L'invio avviene tramite il servizio postale. In alternativa è possibile riceverla anche in formato PDF. Il costo dell'abbonamento annuo è fissato in euro 30,00 per l’Italia e per l’Estero in euro 50,00 (formato cartaceo) o 30,00 (invio in PDF). Il versamento può essere effettuato: tramite bollettino sul conto corrente postale numero 55010367, intestato a Società Teosofica Italiana APS - Tesoreria; tramite bonifico al conto Bancoposta: Società Teosofica Italiana APS - CODICE IBAN: IT93 D076 0111 8000 0005 5010 367; oppure con PayPal: https://www.eti-edizioni.it/collane-libri-e-dvd/770-rivista-italiana-di-teosofia.html
Area riservata
A. Girardi 1
Il coraggio dell’impegno
J. Mills 2
Annie Besant, una vita per la Teosofia
T. Boyd 4
“Conosci te stesso” alla luce della Teosofia (3° parte)
D. Audoin 10
Il principio, non la persona
J. Algeo 15
Devachan
D. Fayenz 16
Dalla Conoscenza al Servizio: la sfida dall’Io al Noi
A. Colagrossi e F. Polignano 19
Riflessioni
w.Q. Judge 24
La Teosofia e i bambini
C. Wyss 25
Il Conte di Saint Germain
V. Cerceo 29
Antonio Fogazzaro e la Teosofia
A. Girardi 30
Pagine dalla letteratura teosofica
32
Testi per l’intuizione [XLII]
33
Gli insegnamenti dei Maestri: una guida per gli studenti
34
Aggiornamento sui progetti dell’Ordine Teosofico di Servizio
35
Segnalazioni 36
Recensioni 39
Dai Gruppi 39
Ogni punto è il centro
Così la nostra esistenza, appesantita a volte dalla difficoltà che abbiamo a comprendere le cause e a prendere coscienza delle conseguenze dei nostri atti e del nostro sentire.
La Teosofia, con quel suo donare all’essere umano la consapevolezza dell’unità della Vita, ci consente di vivere il presente nella comprensione che passato, presente e futuro non sono elementi isolati e separati ma fanno parte di un unicum che ci pone al centro di un universo profondamente e karmicamente interconnesso. Un cosmo in cui ogni punto è il centro.
L’essere umano ha quindi la possibilità di comprendere anche l’importanza e la preziosità di tutto ciò che sta vivendo. Questo abbandonarsi al fluire del tempo presente contiene in sé la possibilità di superamento del dualismo fra osservatore e osservato. È un processo questo che non avviene sulla base di una rielaborazione razionale, quanto piuttosto come frutto di un’intuizione che supera la realtà dell’informazione e svela improvvisamente la forza della consapevolezza.
Secondo Jinarajadasa “l’intuizione rivela la verità in un baleno, non nei particolari, ma in un tutto integrale”.
La complessità della realtà umana, attiva su diversi piani che coinvolgono il corpo, le emozioni, la mente, ma anche la realtà animica e quella spirituale trova poi nei gesti quotidiani, specie se spontanei, un aspetto della sua espressione e delle sue potenzialità.
Paradossalmente, in questa percezione del presente è il corpo fisico che aiuta a comprendere la portata di ciò che stiamo vivendo. Infatti, quando siamo ammalati o ci infortuniamo, ben comprendiamo come anche il veicolo denso per eccellenza sia indispensabile per poterci esprimere in questa realtà dimensionale in cui ogni aspetto essenziale è interconnesso a tutto il resto.
Nel suo Diario Jiddu Krishnamurti annotò: “La realtà, la verità, non è una parola... Non c’è né esterno né interno ma solo il tutto. Colui che fa l’esperienza è l’esperienza… Questa completezza non è una semplice parola, esiste quando la divisione esterno-interno cessa definitivamente. Colui che pensa è il pensiero”.
Antonio Girardi
Segnalazioni
Informiamo i Lettori che il numero telefonico della Segreteria Generale è il seguente: 0444-962921. Il numero 0444 561244 è stato soppresso.
Quote associative alla Società Teosofica Italiana e abbonamento alla “Rivista Italiana di Teosofia” per il 2019
È il momento del rinnovo delle quote associative di adesione alla Società Teosofica Italiana per l’anno 2018.
Essere socio della S.T.I. ha soprattutto un valore ideale e si collega direttamente allo scopo della Fratellanza Universale senza distinzioni.
Per il 2018 il Consiglio Generale della S.T.I. ha fissato le seguenti quote: quota associativa euro 35,00 indivisibili (comprende anche l’abbonamento al mensile Rivista Italiana di Teosofia, che è l’organo statutario di informazione istituzionale); quota associativa per residenti all’estero euro 50,00 (comprende anche l’abbonamento al mensile Rivista Italiana di Teosofia, la differenza è dovuta alle maggiori spese postali di spedizione della RIT); quota di ingresso per i nuovi soci euro 50,00 (solo per il primo anno, comprende anche l’abbonamento al mensile Rivista Italiana di Teosofia); quota socio sostenitore (con abbonamento) euro 100,00; quota socio benemerito vitalizio (con abbonamento) euro 2.000,00.
Abbonamento alla Rivista Italiana di Teosofia (per non soci) euro 25,00; abbonamento estero euro 45,00.
I Soci indipendenti e gli Abbonati potranno provvedere direttamente al versamento sul c.c.p. n. 55010367 intestato alla Società Teosofica Italiana - Tesoreria, oppure potranno inviare un bonifico bancario intestato a: Società Teosofica Italiana, sul conto Bancoposta della S.T.I. codice IBAN: IT93 D076 0111 8000 0005 5010 367.
I Soci dei Gruppi e dei Centri provvederanno invece al rinnovo contattando i Presidenti dei Gruppi o i Segretari dei Centri di appartenenza.
È possibile anche richiedere l’invio della R.I.T. in modalità elettronica, via e-mail, in formato pdf. L’opzione è alternativa a quella dell’invio cartaceo.
Nuovo regolamento sulla Privacy
Con il 2019 è entrato in vigore il Nuovo Regolamento dell’Unione Europea sulla Privacy (2016/679), che integra e in parte sostituisce la precedente normativa in materia di protezione dei dati (D.Lg 196/2003).
La Società Teosofica Italiana ha posto sempre grande attenzione alla gestione di questi aspetti sia per quanto riguarda il rapporto con e fra gli Associati sia per quanto riguarda la gestione degli archivi, la richiesta dei consensi, le informative con abbonati e acquirenti dei libri nonché con i fornitori.
Via via si stanno adottando nuove modulistiche e nuove e sempre trasparenti procedure. Soci, Abbonati, persone interessate alla letteratura teosofica e iscritti alle newsletter saranno puntualmente informati su tutto, oltre che coinvolti nella raccolta delle dichiarazioni richieste dal nuovo Regolamento Europeo. Chiediamo in proposito l’attenzione e la collaborazione di tutti, ringraziando fin da ora per la collaborazione.
105° Congresso nazionale della S.T.I. a Cavallino-Treporti (VE)
Il 105° Congresso Nazionale della S.T.I. si svolgerà a Cavallino-Treporti (VE) dal 30 maggio al 2 giugno 2019, presso il Centro Vacanze Opera Nascimbeni. Il tema che verrà trattato sarà: “Coscienza e consapevolezza alla luce della Teosofia”.
Quello del Congresso è l’appuntamento più rilevante a cui sono chiamati i Soci ed i Simpatizzanti della Società Teosofica Italiana. È l’occasione non solo di approfondire un importante tema di studio, ma anche di condividere i diritti ed i doveri della vita associativa di un Ente Morale qual è la S.T.I. (Assemblea dei Soci, riunione del Consiglio Generale, etc.).
In occasione del Congresso Nazionale si concluderà la procedura di elezione del Segretario Generale della S.T.I. per il triennio luglio 2019 – luglio 2022, di cui alla comunicazione apparsa nel numero di febbraio della R.I.T.
In allegato a questo numero della Rivista è inserita la presentazione del Congresso, del suo programma generale comprendente l’Assemblea Generale degli Associati, prevista per venerdì 31 maggio alle ore 10.00 e la scheda di prenotazione, con le informazioni di dettaglio.
Risoluzione del Consiglio Generale internazionale della S.T. su “Libertà e responsabilità dei Gruppi e delle Sezioni”
Uno dei temi più importanti nella vita dei Gruppi e dei Centri è quello della scelta dei temi da trattare e dei relatori da coinvolgere, compresi quelli che non fanno parte della S.T.
In occasione della 143^ Convenzione Internazionale, che si è recentemente tenuta ad Adyar, il Consiglio Generale, che è il massimo organo deliberativo della S.T. ha adottato, il 31 dicembre 2018, una formale risoluzione su “Libertà e Responsabilità dei Gruppi e delle Sezioni”.
La riportiamo di seguito, sottolineandone l’importanza e invitando i Gruppi e i Centri ad aderirvi operativamente, nel segno di una profonda fusione fra Libertà e Antica Saggezza.
La risoluzione sulla Libertà e Responsabilità dei Gruppi e delle Sezioni si affianca idealmente alla dichiarazione di principi ed a quella di intenti della S.T., sempre riportate nella nostra Rivista Italiana di Teosofia ed è del tutto coerente con gli Scopi della S.T.
Risoluzione sulla Libertà e Responsabilità dei Gruppi e delle Sezioni
La libertà dei Gruppi e delle Sezioni è definita nell’ambito degli Scopi della ST e dal suo compito essenziale di far conoscere la Teosofia come una Saggezza vivente e pratica che può innalzare la coscienza umana verso la realizzazione dell’Unità della Vita. Pertanto, sebbene la S.T. non abbia un proprio credo ufficiale e sostenga la libertà di pensiero, e sia ammissibile invitare relatori esterni che possano contribuire all’approfondimento dell’Antica Saggezza, non è conveniente che tali relatori usino la nostra piattaforma con l’intento di promuovere attivamente altre organizzazioni o ordini di credo. Ciascun Gruppo o Sezione ha ricevuto l’incarico dal Presidente Internazionale di rappresentare localmente la ST, e perciò il suo lavoro e i suoi programmi dovrebbero riflettere il carattere, lo spirito e l’etica altruistica della Società Teosofica.
Coscienza ed evoluzione nel pensiero di Pietro Ubaldi
Pietro Ubaldi (Foligno 1886 – San Vicente, Brasile, 1972), è stato uno dei maggiori spiritualisti del Novecento e il prof. Gaetano Mollo, docente dell’Università di Perugia è stato promotore di un Comitato di coordinamento per lo studio e la diffusione dell’opera di questo mistico.
Proprio per farne conoscere l’opera, il prof. Mollo ha redatto un’interessante sintesi, denominata “Coscienza ed evoluzione. La visione di Pietro Ubaldi”.
il pensiero del grande folignate viene declinato in queste undici agili sezioni: “Il nostro destino”, “I principi della legge”, “La libertà umana”, La formazione della coscienza”, “La funzione del dolore”, “Il fine della felicità”, “La legge dell’evoluzione”, “La nuova morale”, “L’uomo evoluto”, “La via dell’amore”, “La nuova prospettiva”.
Cresce l’interesse per il pittore Luigi Pericle
Luigi Pericle Giovannetti (Basilea, 1916 – Ascona, 2001), è stato un importante artista figurativo contemporaneo la cui opera è tornata recentemente di grande attualità in seguito alla sua valorizzazione da parte dell’Associazione Archivio Luigi Pericle, animata dai teosofi ticinesi Greta e Andrea Biasca Caroni.
Pericle è artista fortemente influenzato dalla filosofia esoterica e da quella zen, con forti legami anche con la cultura dell’Antico Egitto e della Grecia classica. Queste influenze, così differenti allo stesso tempo accomunate dalla tensione verso la ricerca di trascendenza e profondità interiore, costituiscono per pericle un vero e proprio punto di riferimentoi artistico, spirituale e letterario che lo accompagneranno nel corso di tutta la sua vita.
Recentemente la rivista Artedossier di dicembre ha riservato a Luigi Pericle l'articolo del Direttore: https://luigipericle.files.wordpress.com/2018/11/img_0003.pdfe anche il prestigioso quotidiano svizzero Neue Zurcher Zeitung si è occupato di Pericle sia nella versione cartacea sia online:
https://www.nzz.ch/feuilleton/luigi-pericle-fund-in-ascona-werk-wiederentdeckt-ld.1440667
Un concerto a Trieste per ricordare Edoardo Bratina
La storica sede teosofica di Trieste ha ospitato l’11 gennaio un concerto per ricordare Edoardo Bratina (1913-1999) che fu Segretario Generale della Società Teosofica Italiana dal 1971 al 1995.
Il Presidente del Gruppo Teosofico di Trieste dott. Diego Fayenz ha così invitato, con la regia del maestro Andrea Di Corato, due talentuose musiciste, la giovane Maria Iaiza (pianoforte) e la giovanissima Sara Schisa, che hanno eseguito musiche di Mozart, Beethoven, Saint Saens, Paganini.
Si è trattato di un momento particolarmente intenso, in cui la musica ha saputo creare un’atmosfera ricca di bellezza e armonia, che hanno pienamente coinvolto i presenti.
In apertura del concerto è stata fatta ascoltare una vecchia -ma non per questo meno affascinante- registrazione dell’Inno Mistico, composto da Bratina e musicato dal maestro Simini. Ne trascriviamo le parole: “L’alto mistero della dottrina / imperitura a Vivasvata / impartii, dai padri obliata, / ora a te rivelerò, divina: / Quando l’empia marea sale / e inerme virtù giace sopita, / scendo vindice nella vita / dell’illusoria trama mortale, / Il giusto stabilendo invitto / ognora nell’oscurato mondo, / del male sollevando il pondo / con spirituale lume infinito”.
Edoardo Bratina è stato una delle figure più importanti del movimento teosofico italiano del Novecento che, grazie al suo impegno ed alle sue capacità, ha potuto svilupparsi in tutto il territorio nazionale, ottenendo anche il riconoscimento giuridico di Ente Morale. I suoi articoli pubblicati nella Rivista Italiana di Teosofia mantengono ancor oggi una straordinaria attualità, così come i libri da lui scritti; si pensi a quello sulla Reincarnazione ed a quello sugli Esseni
Complimenti vivissimi al Fratello Diego Fayenz ed al Gruppo Teosofico di Trieste per questa importante iniziativa.
Ricordare chi ci ha preceduto e valorizzarne il lavoro è indubbio segno di civiltà.
Logoi preplatonici tra logica e letteratura
Segnaliamo l’interessante testo omonimo del prof. Pierpaolo Rosati, pubblicato dalla casa editrice Levante di Bari, con uno scritto (il Socrate) e una lettera di Giudo Calogero.
Si tratta di una raccolta di studi che riguardano, in particolare, Protagora di Abdera, Prodico di Ceo, il dibattito sofistico-socratico, l’atomismo di Democrito di Abdera, la sapienza, anche letteraria, di Eraclito di Efeso.
Scorrere le incisive pagine di questo libro ci fa ben comprendere non solo quale fosse la saggezza dei filosofi del passato ma anche la loro straordinaria attualità, in un dibattito sui grandi temi della vita che non ha mai cessato di esistere lungo tutto il corso della storia.
Più carboidrati e meno proteine, così il cervello invecchia bene
Il Notiziario Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Forlì-Cesena n. 20, 6 dicembre 2018, contiene una interessante citazione tratta da DottNet e che testimonia l’importanza di una dieta povera di proteine animali. E dunque più rispettosa del regno animale e del concetto di sostenibilità.
Diete con poche proteine e un alto apporto di carboidrati possono infatti essere una chiave per la longevità, in special modo quella del cervello, favorendone un sano invecchiamento. A suggerirlo è una ricerca dell'Università di Sidney, pubblicata su Cell Reports. "Al momento non ci sono trattamenti farmacologici efficaci per la demenza: possiamo rallentare questo tipo di malattie ma non possiamo fermarle, quindi è stimolante il fatto che stiamo iniziando a identificare diete che possono influenzare il modo in cui il cervello invecchia", evidenzia l'autore principale dello studio Devin Wahl. La ricerca è la prima a mostrare che le diete a basso contenuto proteico e ad alto contenuto di carboidrati hanno vantaggi protettivi simili, per il cervello, a quelli di regimi alimentari che prevedono una restrizione calorica, da anni studiati per i loro benefici sulla longevità. David Le Couteur, autore senior dello studio, evidenzia inoltre che numerose realtà hanno a lungo osservato questo mix.
Anche le donne possono ora entrare nel tempio di Sabarimala nel Kerala
Ancorché le Costituzioni di gran parte dei Paesi al mondo riconoscano i contenuti della Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo, la realtà concreta è molto differente e le discriminazioni sono all’ordine del giorno. Molte di queste vedono come vittime le donne.
Poco per volta però le situazioni cambiano e nuove situazioni fanno ben sperare per il futuro. Ne è un esempio la sentenza che ha aperto anche alle donne l’accesso al Tempio indù di Sabarimala nello Stato del Kerala, in India.
Alla decisione del giudice si sono opposti i religiosi integralisti che hanno inscenato violente proteste.
Ma milioni di donne indiane hanno allora formato una catena umana lunga 620 chilometri “a sostegno dell’uguaglianza di genere”.
Secondo quanto riferisce l’agenzia Press Trust of India, al ‘muro’ di donne, appoggiato dal locale governo comunista, hanno partecipato anche dipendenti statali e studenti, cui le scuole e università hanno dato il permesso di assentarsi.
Due proposte del Dalai Lama per la Pace
La Ven. Tenzin Oejung, al secolo Maria Luisa Donà, che risiede presso il Monastero personale di Sua Santità il Dalai Lama, il Namgyal Tantric College, a Dharamsala, in India, ci ha informato su due importanti proposte per la Pace espresse dal Dalai Lama durante il meeting con i giovani leader dell’USIP (un movimento internazionale per la Pace), nell'incontro del 25 ottobre a Dharamsala. La Ven Tenzin Oejung auspica che le proposte del Dalai Lama trovino eco nel cuore di ciascuno e specialmente in quello dei giovani.
La prima proposta consiste nel fondare in ogni Nazione, se ancora non esiste, un Movimento per la soppressione o riconversione degli arsenali nucleari destinati a scopi bellici. Un Movimento che operi fattivamente per il disarmo nucleare in tutto il mondo. Coordinare poi e unire, in seconda battuta, le forze emergenti e procedere con entusiasmo e convinzione in direzione del disarmo nucleare, secondo gli schemi che emergeranno dagli auspicati meeting tra i vari movimenti e di cui il Dalai Lama ha già dato un’indicazione, rintracciabile online nel sito https://www.dalailama.com/ che contiene la registrazione del meeting del 25 ottobre con la gioventù dell'USIP.
La seconda consiste nel proporre al Primo Ministro Indiano Narendra Modi di farsi parte attiva per la convocazione ufficiale, in India, di un summit di tutti i capi religiosi di ogni Credo religioso. Il Dalai Lama ha menzionando direttamente la necessaria presenza del Papa della Chiesa Cattolica, ricordando che è ora di incontrarsi apertamente e non sempre di nascosto come in precedenza. Questo summit dovrebbe tendere alla riduzione e poi estinzione di quei conflitti generati paradossalmente sulla base delle differenze religiose. La storia ne è tragicamente testimone.
Va riconosciuto che il Dalai Lama pensa in termini mondiali e sistemici, visto che il nostro pianeta minaccia l'equilibrio del sistema solare e questo i pensatori lo sanno e lo comprendono bene. Il Dalai Lama incontra scienziati di tutto il mondo, inclusi i cinesi e i russi, così come altri alti rappresentanti di tutti i continenti. "Più di così non posso fare. Faccio tutto quello che posso!" Egli ha detto più volte in questo stesso anno.
Confidiamo davvero che le sue proposte non restino inascoltate.
A Campo dei Fiori, a Roma, un evento per ricordare Giordano Bruno
L’Associazione Nazionale del Libero Pensiero “Giordano Bruno” come ogni 17 febbraio in Campo de’ Fiori a Roma (dalle ore 17.00) ricorderà il filosofo Giordano Bruno, perché la memoria di quel rogo sia per ciascuno la fiamma della ragione contro l’oscurantismo.
Sono trascorsi 419 anni da quel 17 febbraio del 1600, quando Giordano Bruno fu arso vivo in Campo de’ Fiori a Roma per ordine del tribunale della Santa Inquisizione.
«Eretico, pertinace, impenitente ...» recitava la sentenza e la definizione voleva essere espressione di massimo spregio per chi come Bruno rivendicava il diritto umano di pensare e scegliere autonomamente per uscire dalla caverna della sottomissione individuale e sociale.
Ricordare Giordano Bruno è importante anche oggi, in cui soffiano forti i venti dell’intolleranza, del fondamentalismo e dell’autoritarismo.
«Nel nome di Giordano Bruno. Laicità Libertà Democrazia», è il titolo che l’Associazione Nazionale del Libero Pensiero “Giordano Bruno” ha voluto dare alla Cerimonia-Convegno di quest’anno. Dopo la cerimonia di deposizione delle corone di alloro e l’esibizione della Banda Musicale del Corpo di Polizia Municipale di Roma Capitale, la manifestazione proseguirà con le relazioni di Maria Mantello - Giordano Bruno, dignità laicità democrazia; Francesco De Martini – Giordano Bruno e la cosmologia moderna; Alessandro Cecchi Paone – Giordano Bruno profeta europeo di libertà. Recitativi a cura di Annachiara Mantovani. Presenta Antonella Cristofaro.
Recensioni
“Se vuoi sapere dove stai andando comincia dal conoscere da dove vieni”, dice il Talmud. Ogni essere umano, raggiunto un certo stadio della sua evoluzione, si pone determinati interrogativi in relazione, per esempio, a eventi quali la morte, cercando sicurezze nella conoscenza.
E quale conoscenza migliore dell’Antica Saggezza che i Mahatma hanno condiviso con l’umanità attraverso le loro Lettere?
Il volume intitolato: “What Awaits us Afterlife? – Where do we come from and where are we going” (Cosa ci aspetta dopo la morte? Da dove veniamo e dove stiamo andando), scritto da Isaac Jauli ed Enrique Reig, esamina alcuni di questi profondi insegnamenti, che possono aiutarci a comprendere i misteri della nostra origine, con un’enfasi speciale riguardo a quanto accade dopo la morte del corpo fisico.
Il testo, ricco di schemi e diagrammi esplicativi, è edito da Vijay Nicole 936, 2nd Floor, Jayadurga Complex – Bazaar Road, Ram Nagar, Chennai 600 091 India email: vni@vijaynicole.co.in – www.vijaynicole.co.in
Una nuova edizione in italiano del Ramayana
Segnaliamo un importante evento culturale, rappresentato da una nuova monumentale edizione in italiano del Ramayana, uno dei testi più importanti della tradizione religiosa e filosofica del subcontinente indiano.
Lo scritto del Ramayana, formatosi verosimilmente fra il VI ed il III secolo a.C. ha preso la sua veste definitiva nell’arco di un millennio e consta di 24 mila strofe. Come Gilgamesh e i poemi omerici è da considerare un vero e proprio patrimonio culturale dell’umanità intera e si affianca all’altro pilastro sacro della cultura Indù, il Mahabharata. Questa edizione in italiana è pubblicata da Mimesis Edizioni e curata da Saverio Sani, Carlo Della Casa, Vincenzina Mazzarino, Agata Pellegrini e Tiziana Pontillo ed è suddivisa in tre volumi, con annesso glossario.
Il Ramayana racconta le vicende legate a Rama, l’eroe impeccabile – una delle incarnazioni umane di Visnu- che combatte contro Ravana, potentissimo demonio che gli ha rapito l’amatissima sposa Sita.
Le vicende, metafora della lotta fra il Bene e il Male si concludono con la vittoria di Rama e la liberazione di Sita.
Al di là della semplicità della vicenda, i forti aspetti simbolici, la ricchezza di contenuti e la raffinatezza dei testi fanno del Ramayana un testo di grande interesse e attualità.
Fra le recensioni della nuova edizione segnaliamo quella di Emanuele Trevi nell’inserto “La Lettura” del Corriere della Sera del 27 gennaio scorso.
Dai gruppi
Le attività dei Gruppi e dei Centri della Società Teosofica Italiana sono presentate, giorno per giorno, su internet e sono consultabili collegandosi al sito della S.T.I. all’indirizzo: http://www.teosofica.org/it/
Aprendo la sezione “Eventi e Convegni” è possibile registrarsi accedendo così all’elenco delle riunioni e delle conferenze organizzate nelle varie località.
Articoli del mese
La Rivista Italiana di Teosofia esce con cadenza bimestrale. L'invio avviene tramite il servizio postale. In alternativa è possibile riceverla anche in formato PDF. Il costo dell'abbonamento annuo è fissato in euro 30,00 per l’Italia e per l’Estero in euro 50,00 (formato cartaceo) o 30,00 (invio in PDF). Il versamento può essere effettuato: tramite bollettino sul conto corrente postale numero 55010367, intestato a Società Teosofica Italiana APS - Tesoreria; tramite bonifico al conto Bancoposta: Società Teosofica Italiana APS - CODICE IBAN: IT93 D076 0111 8000 0005 5010 367; oppure con PayPal: https://www.eti-edizioni.it/collane-libri-e-dvd/770-rivista-italiana-di-teosofia.html
A. Girardi 1
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“Conosci te stesso” alla luce della Teosofia (3° parte)
D. Audoin 10
Il principio, non la persona
J. Algeo 15
Devachan
D. Fayenz 16
Dalla Conoscenza al Servizio: la sfida dall’Io al Noi
A. Colagrossi e F. Polignano 19
Riflessioni
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La Teosofia e i bambini
C. Wyss 25
Il Conte di Saint Germain
V. Cerceo 29
Antonio Fogazzaro e la Teosofia
A. Girardi 30
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32
Testi per l’intuizione [XLII]
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Ogni punto è il centro
Così la nostra esistenza, appesantita a volte dalla difficoltà che abbiamo a comprendere le cause e a prendere coscienza delle conseguenze dei nostri atti e del nostro sentire.
La Teosofia, con quel suo donare all’essere umano la consapevolezza dell’unità della Vita, ci consente di vivere il presente nella comprensione che passato, presente e futuro non sono elementi isolati e separati ma fanno parte di un unicum che ci pone al centro di un universo profondamente e karmicamente interconnesso. Un cosmo in cui ogni punto è il centro.
L’essere umano ha quindi la possibilità di comprendere anche l’importanza e la preziosità di tutto ciò che sta vivendo. Questo abbandonarsi al fluire del tempo presente contiene in sé la possibilità di superamento del dualismo fra osservatore e osservato. È un processo questo che non avviene sulla base di una rielaborazione razionale, quanto piuttosto come frutto di un’intuizione che supera la realtà dell’informazione e svela improvvisamente la forza della consapevolezza.
Secondo Jinarajadasa “l’intuizione rivela la verità in un baleno, non nei particolari, ma in un tutto integrale”.
La complessità della realtà umana, attiva su diversi piani che coinvolgono il corpo, le emozioni, la mente, ma anche la realtà animica e quella spirituale trova poi nei gesti quotidiani, specie se spontanei, un aspetto della sua espressione e delle sue potenzialità.
Paradossalmente, in questa percezione del presente è il corpo fisico che aiuta a comprendere la portata di ciò che stiamo vivendo. Infatti, quando siamo ammalati o ci infortuniamo, ben comprendiamo come anche il veicolo denso per eccellenza sia indispensabile per poterci esprimere in questa realtà dimensionale in cui ogni aspetto essenziale è interconnesso a tutto il resto.
Nel suo Diario Jiddu Krishnamurti annotò: “La realtà, la verità, non è una parola... Non c’è né esterno né interno ma solo il tutto. Colui che fa l’esperienza è l’esperienza… Questa completezza non è una semplice parola, esiste quando la divisione esterno-interno cessa definitivamente. Colui che pensa è il pensiero”.
Antonio Girardi
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Quote associative alla Società Teosofica Italiana e abbonamento alla “Rivista Italiana di Teosofia” per il 2019
È il momento del rinnovo delle quote associative di adesione alla Società Teosofica Italiana per l’anno 2018.
Essere socio della S.T.I. ha soprattutto un valore ideale e si collega direttamente allo scopo della Fratellanza Universale senza distinzioni.
Per il 2018 il Consiglio Generale della S.T.I. ha fissato le seguenti quote: quota associativa euro 35,00 indivisibili (comprende anche l’abbonamento al mensile Rivista Italiana di Teosofia, che è l’organo statutario di informazione istituzionale); quota associativa per residenti all’estero euro 50,00 (comprende anche l’abbonamento al mensile Rivista Italiana di Teosofia, la differenza è dovuta alle maggiori spese postali di spedizione della RIT); quota di ingresso per i nuovi soci euro 50,00 (solo per il primo anno, comprende anche l’abbonamento al mensile Rivista Italiana di Teosofia); quota socio sostenitore (con abbonamento) euro 100,00; quota socio benemerito vitalizio (con abbonamento) euro 2.000,00.
Abbonamento alla Rivista Italiana di Teosofia (per non soci) euro 25,00; abbonamento estero euro 45,00.
I Soci indipendenti e gli Abbonati potranno provvedere direttamente al versamento sul c.c.p. n. 55010367 intestato alla Società Teosofica Italiana - Tesoreria, oppure potranno inviare un bonifico bancario intestato a: Società Teosofica Italiana, sul conto Bancoposta della S.T.I. codice IBAN: IT93 D076 0111 8000 0005 5010 367.
I Soci dei Gruppi e dei Centri provvederanno invece al rinnovo contattando i Presidenti dei Gruppi o i Segretari dei Centri di appartenenza.
È possibile anche richiedere l’invio della R.I.T. in modalità elettronica, via e-mail, in formato pdf. L’opzione è alternativa a quella dell’invio cartaceo.
Nuovo regolamento sulla Privacy
Con il 2019 è entrato in vigore il Nuovo Regolamento dell’Unione Europea sulla Privacy (2016/679), che integra e in parte sostituisce la precedente normativa in materia di protezione dei dati (D.Lg 196/2003).
La Società Teosofica Italiana ha posto sempre grande attenzione alla gestione di questi aspetti sia per quanto riguarda il rapporto con e fra gli Associati sia per quanto riguarda la gestione degli archivi, la richiesta dei consensi, le informative con abbonati e acquirenti dei libri nonché con i fornitori.
Via via si stanno adottando nuove modulistiche e nuove e sempre trasparenti procedure. Soci, Abbonati, persone interessate alla letteratura teosofica e iscritti alle newsletter saranno puntualmente informati su tutto, oltre che coinvolti nella raccolta delle dichiarazioni richieste dal nuovo Regolamento Europeo. Chiediamo in proposito l’attenzione e la collaborazione di tutti, ringraziando fin da ora per la collaborazione.
105° Congresso nazionale della S.T.I. a Cavallino-Treporti (VE)
Il 105° Congresso Nazionale della S.T.I. si svolgerà a Cavallino-Treporti (VE) dal 30 maggio al 2 giugno 2019, presso il Centro Vacanze Opera Nascimbeni. Il tema che verrà trattato sarà: “Coscienza e consapevolezza alla luce della Teosofia”.
Quello del Congresso è l’appuntamento più rilevante a cui sono chiamati i Soci ed i Simpatizzanti della Società Teosofica Italiana. È l’occasione non solo di approfondire un importante tema di studio, ma anche di condividere i diritti ed i doveri della vita associativa di un Ente Morale qual è la S.T.I. (Assemblea dei Soci, riunione del Consiglio Generale, etc.).
In occasione del Congresso Nazionale si concluderà la procedura di elezione del Segretario Generale della S.T.I. per il triennio luglio 2019 – luglio 2022, di cui alla comunicazione apparsa nel numero di febbraio della R.I.T.
In allegato a questo numero della Rivista è inserita la presentazione del Congresso, del suo programma generale comprendente l’Assemblea Generale degli Associati, prevista per venerdì 31 maggio alle ore 10.00 e la scheda di prenotazione, con le informazioni di dettaglio.
Risoluzione del Consiglio Generale internazionale della S.T. su “Libertà e responsabilità dei Gruppi e delle Sezioni”
Uno dei temi più importanti nella vita dei Gruppi e dei Centri è quello della scelta dei temi da trattare e dei relatori da coinvolgere, compresi quelli che non fanno parte della S.T.
In occasione della 143^ Convenzione Internazionale, che si è recentemente tenuta ad Adyar, il Consiglio Generale, che è il massimo organo deliberativo della S.T. ha adottato, il 31 dicembre 2018, una formale risoluzione su “Libertà e Responsabilità dei Gruppi e delle Sezioni”.
La riportiamo di seguito, sottolineandone l’importanza e invitando i Gruppi e i Centri ad aderirvi operativamente, nel segno di una profonda fusione fra Libertà e Antica Saggezza.
La risoluzione sulla Libertà e Responsabilità dei Gruppi e delle Sezioni si affianca idealmente alla dichiarazione di principi ed a quella di intenti della S.T., sempre riportate nella nostra Rivista Italiana di Teosofia ed è del tutto coerente con gli Scopi della S.T.
Risoluzione sulla Libertà e Responsabilità dei Gruppi e delle Sezioni
La libertà dei Gruppi e delle Sezioni è definita nell’ambito degli Scopi della ST e dal suo compito essenziale di far conoscere la Teosofia come una Saggezza vivente e pratica che può innalzare la coscienza umana verso la realizzazione dell’Unità della Vita. Pertanto, sebbene la S.T. non abbia un proprio credo ufficiale e sostenga la libertà di pensiero, e sia ammissibile invitare relatori esterni che possano contribuire all’approfondimento dell’Antica Saggezza, non è conveniente che tali relatori usino la nostra piattaforma con l’intento di promuovere attivamente altre organizzazioni o ordini di credo. Ciascun Gruppo o Sezione ha ricevuto l’incarico dal Presidente Internazionale di rappresentare localmente la ST, e perciò il suo lavoro e i suoi programmi dovrebbero riflettere il carattere, lo spirito e l’etica altruistica della Società Teosofica.
Coscienza ed evoluzione nel pensiero di Pietro Ubaldi
Pietro Ubaldi (Foligno 1886 – San Vicente, Brasile, 1972), è stato uno dei maggiori spiritualisti del Novecento e il prof. Gaetano Mollo, docente dell’Università di Perugia è stato promotore di un Comitato di coordinamento per lo studio e la diffusione dell’opera di questo mistico.
Proprio per farne conoscere l’opera, il prof. Mollo ha redatto un’interessante sintesi, denominata “Coscienza ed evoluzione. La visione di Pietro Ubaldi”.
il pensiero del grande folignate viene declinato in queste undici agili sezioni: “Il nostro destino”, “I principi della legge”, “La libertà umana”, La formazione della coscienza”, “La funzione del dolore”, “Il fine della felicità”, “La legge dell’evoluzione”, “La nuova morale”, “L’uomo evoluto”, “La via dell’amore”, “La nuova prospettiva”.
Cresce l’interesse per il pittore Luigi Pericle
Luigi Pericle Giovannetti (Basilea, 1916 – Ascona, 2001), è stato un importante artista figurativo contemporaneo la cui opera è tornata recentemente di grande attualità in seguito alla sua valorizzazione da parte dell’Associazione Archivio Luigi Pericle, animata dai teosofi ticinesi Greta e Andrea Biasca Caroni.
Pericle è artista fortemente influenzato dalla filosofia esoterica e da quella zen, con forti legami anche con la cultura dell’Antico Egitto e della Grecia classica. Queste influenze, così differenti allo stesso tempo accomunate dalla tensione verso la ricerca di trascendenza e profondità interiore, costituiscono per pericle un vero e proprio punto di riferimentoi artistico, spirituale e letterario che lo accompagneranno nel corso di tutta la sua vita.
Recentemente la rivista Artedossier di dicembre ha riservato a Luigi Pericle l'articolo del Direttore: https://luigipericle.files.wordpress.com/2018/11/img_0003.pdfe anche il prestigioso quotidiano svizzero Neue Zurcher Zeitung si è occupato di Pericle sia nella versione cartacea sia online:
https://www.nzz.ch/feuilleton/luigi-pericle-fund-in-ascona-werk-wiederentdeckt-ld.1440667
Un concerto a Trieste per ricordare Edoardo Bratina
La storica sede teosofica di Trieste ha ospitato l’11 gennaio un concerto per ricordare Edoardo Bratina (1913-1999) che fu Segretario Generale della Società Teosofica Italiana dal 1971 al 1995.
Il Presidente del Gruppo Teosofico di Trieste dott. Diego Fayenz ha così invitato, con la regia del maestro Andrea Di Corato, due talentuose musiciste, la giovane Maria Iaiza (pianoforte) e la giovanissima Sara Schisa, che hanno eseguito musiche di Mozart, Beethoven, Saint Saens, Paganini.
Si è trattato di un momento particolarmente intenso, in cui la musica ha saputo creare un’atmosfera ricca di bellezza e armonia, che hanno pienamente coinvolto i presenti.
In apertura del concerto è stata fatta ascoltare una vecchia -ma non per questo meno affascinante- registrazione dell’Inno Mistico, composto da Bratina e musicato dal maestro Simini. Ne trascriviamo le parole: “L’alto mistero della dottrina / imperitura a Vivasvata / impartii, dai padri obliata, / ora a te rivelerò, divina: / Quando l’empia marea sale / e inerme virtù giace sopita, / scendo vindice nella vita / dell’illusoria trama mortale, / Il giusto stabilendo invitto / ognora nell’oscurato mondo, / del male sollevando il pondo / con spirituale lume infinito”.
Edoardo Bratina è stato una delle figure più importanti del movimento teosofico italiano del Novecento che, grazie al suo impegno ed alle sue capacità, ha potuto svilupparsi in tutto il territorio nazionale, ottenendo anche il riconoscimento giuridico di Ente Morale. I suoi articoli pubblicati nella Rivista Italiana di Teosofia mantengono ancor oggi una straordinaria attualità, così come i libri da lui scritti; si pensi a quello sulla Reincarnazione ed a quello sugli Esseni
Complimenti vivissimi al Fratello Diego Fayenz ed al Gruppo Teosofico di Trieste per questa importante iniziativa.
Ricordare chi ci ha preceduto e valorizzarne il lavoro è indubbio segno di civiltà.
Logoi preplatonici tra logica e letteratura
Segnaliamo l’interessante testo omonimo del prof. Pierpaolo Rosati, pubblicato dalla casa editrice Levante di Bari, con uno scritto (il Socrate) e una lettera di Giudo Calogero.
Si tratta di una raccolta di studi che riguardano, in particolare, Protagora di Abdera, Prodico di Ceo, il dibattito sofistico-socratico, l’atomismo di Democrito di Abdera, la sapienza, anche letteraria, di Eraclito di Efeso.
Scorrere le incisive pagine di questo libro ci fa ben comprendere non solo quale fosse la saggezza dei filosofi del passato ma anche la loro straordinaria attualità, in un dibattito sui grandi temi della vita che non ha mai cessato di esistere lungo tutto il corso della storia.
Più carboidrati e meno proteine, così il cervello invecchia bene
Il Notiziario Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Forlì-Cesena n. 20, 6 dicembre 2018, contiene una interessante citazione tratta da DottNet e che testimonia l’importanza di una dieta povera di proteine animali. E dunque più rispettosa del regno animale e del concetto di sostenibilità.
Diete con poche proteine e un alto apporto di carboidrati possono infatti essere una chiave per la longevità, in special modo quella del cervello, favorendone un sano invecchiamento. A suggerirlo è una ricerca dell'Università di Sidney, pubblicata su Cell Reports. "Al momento non ci sono trattamenti farmacologici efficaci per la demenza: possiamo rallentare questo tipo di malattie ma non possiamo fermarle, quindi è stimolante il fatto che stiamo iniziando a identificare diete che possono influenzare il modo in cui il cervello invecchia", evidenzia l'autore principale dello studio Devin Wahl. La ricerca è la prima a mostrare che le diete a basso contenuto proteico e ad alto contenuto di carboidrati hanno vantaggi protettivi simili, per il cervello, a quelli di regimi alimentari che prevedono una restrizione calorica, da anni studiati per i loro benefici sulla longevità. David Le Couteur, autore senior dello studio, evidenzia inoltre che numerose realtà hanno a lungo osservato questo mix.
Anche le donne possono ora entrare nel tempio di Sabarimala nel Kerala
Ancorché le Costituzioni di gran parte dei Paesi al mondo riconoscano i contenuti della Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo, la realtà concreta è molto differente e le discriminazioni sono all’ordine del giorno. Molte di queste vedono come vittime le donne.
Poco per volta però le situazioni cambiano e nuove situazioni fanno ben sperare per il futuro. Ne è un esempio la sentenza che ha aperto anche alle donne l’accesso al Tempio indù di Sabarimala nello Stato del Kerala, in India.
Alla decisione del giudice si sono opposti i religiosi integralisti che hanno inscenato violente proteste.
Ma milioni di donne indiane hanno allora formato una catena umana lunga 620 chilometri “a sostegno dell’uguaglianza di genere”.
Secondo quanto riferisce l’agenzia Press Trust of India, al ‘muro’ di donne, appoggiato dal locale governo comunista, hanno partecipato anche dipendenti statali e studenti, cui le scuole e università hanno dato il permesso di assentarsi.
Due proposte del Dalai Lama per la Pace
La Ven. Tenzin Oejung, al secolo Maria Luisa Donà, che risiede presso il Monastero personale di Sua Santità il Dalai Lama, il Namgyal Tantric College, a Dharamsala, in India, ci ha informato su due importanti proposte per la Pace espresse dal Dalai Lama durante il meeting con i giovani leader dell’USIP (un movimento internazionale per la Pace), nell'incontro del 25 ottobre a Dharamsala. La Ven Tenzin Oejung auspica che le proposte del Dalai Lama trovino eco nel cuore di ciascuno e specialmente in quello dei giovani.
La prima proposta consiste nel fondare in ogni Nazione, se ancora non esiste, un Movimento per la soppressione o riconversione degli arsenali nucleari destinati a scopi bellici. Un Movimento che operi fattivamente per il disarmo nucleare in tutto il mondo. Coordinare poi e unire, in seconda battuta, le forze emergenti e procedere con entusiasmo e convinzione in direzione del disarmo nucleare, secondo gli schemi che emergeranno dagli auspicati meeting tra i vari movimenti e di cui il Dalai Lama ha già dato un’indicazione, rintracciabile online nel sito https://www.dalailama.com/ che contiene la registrazione del meeting del 25 ottobre con la gioventù dell'USIP.
La seconda consiste nel proporre al Primo Ministro Indiano Narendra Modi di farsi parte attiva per la convocazione ufficiale, in India, di un summit di tutti i capi religiosi di ogni Credo religioso. Il Dalai Lama ha menzionando direttamente la necessaria presenza del Papa della Chiesa Cattolica, ricordando che è ora di incontrarsi apertamente e non sempre di nascosto come in precedenza. Questo summit dovrebbe tendere alla riduzione e poi estinzione di quei conflitti generati paradossalmente sulla base delle differenze religiose. La storia ne è tragicamente testimone.
Va riconosciuto che il Dalai Lama pensa in termini mondiali e sistemici, visto che il nostro pianeta minaccia l'equilibrio del sistema solare e questo i pensatori lo sanno e lo comprendono bene. Il Dalai Lama incontra scienziati di tutto il mondo, inclusi i cinesi e i russi, così come altri alti rappresentanti di tutti i continenti. "Più di così non posso fare. Faccio tutto quello che posso!" Egli ha detto più volte in questo stesso anno.
Confidiamo davvero che le sue proposte non restino inascoltate.
A Campo dei Fiori, a Roma, un evento per ricordare Giordano Bruno
L’Associazione Nazionale del Libero Pensiero “Giordano Bruno” come ogni 17 febbraio in Campo de’ Fiori a Roma (dalle ore 17.00) ricorderà il filosofo Giordano Bruno, perché la memoria di quel rogo sia per ciascuno la fiamma della ragione contro l’oscurantismo.
Sono trascorsi 419 anni da quel 17 febbraio del 1600, quando Giordano Bruno fu arso vivo in Campo de’ Fiori a Roma per ordine del tribunale della Santa Inquisizione.
«Eretico, pertinace, impenitente ...» recitava la sentenza e la definizione voleva essere espressione di massimo spregio per chi come Bruno rivendicava il diritto umano di pensare e scegliere autonomamente per uscire dalla caverna della sottomissione individuale e sociale.
Ricordare Giordano Bruno è importante anche oggi, in cui soffiano forti i venti dell’intolleranza, del fondamentalismo e dell’autoritarismo.
«Nel nome di Giordano Bruno. Laicità Libertà Democrazia», è il titolo che l’Associazione Nazionale del Libero Pensiero “Giordano Bruno” ha voluto dare alla Cerimonia-Convegno di quest’anno. Dopo la cerimonia di deposizione delle corone di alloro e l’esibizione della Banda Musicale del Corpo di Polizia Municipale di Roma Capitale, la manifestazione proseguirà con le relazioni di Maria Mantello - Giordano Bruno, dignità laicità democrazia; Francesco De Martini – Giordano Bruno e la cosmologia moderna; Alessandro Cecchi Paone – Giordano Bruno profeta europeo di libertà. Recitativi a cura di Annachiara Mantovani. Presenta Antonella Cristofaro.
Recensioni
“Se vuoi sapere dove stai andando comincia dal conoscere da dove vieni”, dice il Talmud. Ogni essere umano, raggiunto un certo stadio della sua evoluzione, si pone determinati interrogativi in relazione, per esempio, a eventi quali la morte, cercando sicurezze nella conoscenza.
E quale conoscenza migliore dell’Antica Saggezza che i Mahatma hanno condiviso con l’umanità attraverso le loro Lettere?
Il volume intitolato: “What Awaits us Afterlife? – Where do we come from and where are we going” (Cosa ci aspetta dopo la morte? Da dove veniamo e dove stiamo andando), scritto da Isaac Jauli ed Enrique Reig, esamina alcuni di questi profondi insegnamenti, che possono aiutarci a comprendere i misteri della nostra origine, con un’enfasi speciale riguardo a quanto accade dopo la morte del corpo fisico.
Il testo, ricco di schemi e diagrammi esplicativi, è edito da Vijay Nicole 936, 2nd Floor, Jayadurga Complex – Bazaar Road, Ram Nagar, Chennai 600 091 India email: vni@vijaynicole.co.in – www.vijaynicole.co.in
Una nuova edizione in italiano del Ramayana
Segnaliamo un importante evento culturale, rappresentato da una nuova monumentale edizione in italiano del Ramayana, uno dei testi più importanti della tradizione religiosa e filosofica del subcontinente indiano.
Lo scritto del Ramayana, formatosi verosimilmente fra il VI ed il III secolo a.C. ha preso la sua veste definitiva nell’arco di un millennio e consta di 24 mila strofe. Come Gilgamesh e i poemi omerici è da considerare un vero e proprio patrimonio culturale dell’umanità intera e si affianca all’altro pilastro sacro della cultura Indù, il Mahabharata. Questa edizione in italiana è pubblicata da Mimesis Edizioni e curata da Saverio Sani, Carlo Della Casa, Vincenzina Mazzarino, Agata Pellegrini e Tiziana Pontillo ed è suddivisa in tre volumi, con annesso glossario.
Il Ramayana racconta le vicende legate a Rama, l’eroe impeccabile – una delle incarnazioni umane di Visnu- che combatte contro Ravana, potentissimo demonio che gli ha rapito l’amatissima sposa Sita.
Le vicende, metafora della lotta fra il Bene e il Male si concludono con la vittoria di Rama e la liberazione di Sita.
Al di là della semplicità della vicenda, i forti aspetti simbolici, la ricchezza di contenuti e la raffinatezza dei testi fanno del Ramayana un testo di grande interesse e attualità.
Fra le recensioni della nuova edizione segnaliamo quella di Emanuele Trevi nell’inserto “La Lettura” del Corriere della Sera del 27 gennaio scorso.
Dai gruppi
Le attività dei Gruppi e dei Centri della Società Teosofica Italiana sono presentate, giorno per giorno, su internet e sono consultabili collegandosi al sito della S.T.I. all’indirizzo: http://www.teosofica.org/it/
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