Giugno 2017

Anno LXXIII - N.6
cover giugno 2017

La Rivista Italiana di Teosofia esce con cadenza bimestrale. L'invio avviene tramite il servizio postale. In alternativa è possibile riceverla anche in formato PDF. Il costo dell'abbonamento annuo è fissato in euro 30,00 per l’Italia e per l’Estero in euro 50,00 (formato cartaceo) o 30,00 (invio in PDF). Il versamento può essere effettuato: tramite bollettino sul conto corrente postale numero 55010367, intestato a Società Teosofica Italiana APS - Tesoreria; tramite bonifico al conto Bancoposta: Società Teosofica Italiana APS - CODICE IBAN: IT93 D076 0111 8000 0005 5010 367; oppure con PayPal: https://www.eti-edizioni.it/collane-libri-e-dvd/770-rivista-italiana-di-teosofia.html

Area riservata

Dall’impermanenza di tutte le cose alla meditazione
A. Girardi 1

H.P.B. alla contessa Wachtmeister sulle Lettere dei Mahatma
P. Sender 2

La vita teosofica
A. Besant 8

Il lavoro della Società Teosofica
A. Girardi 14

Le ragioni della fratellanza universale
A. Stirati 16

Il bambino: l’eterno Messia
M. Montessori 19

Il mondo visionario di Stockhausen (seconda parte)
A. Senior 23

Intervista a Krista Umbjarv
29

Pagine dalla letteratura teosofica
31

Testi per l’intuizione (XXIV)
33

Notizie dall’Ordine Teosofico di Servizio
34

Segnalazioni 35
Recensioni 35
Dai Gruppi 37

Dall'impermanenza di tutte le cose alla meditazione

La vita dell'essere umano è fortemente caratterizzata dall'impermanenza e questo non solo perché lo scorrere del tempo tende ad una continua modificazione delle cose e dell'intero vivere (si pensi alle leggi universali dell'entropia e dell'evoluzione), ma anche perché tutti i tentativi di codifica e di cristallizzazione sembrano svanire davanti alla dimensione del dolore e alla realtà della morte.
Pare quasi che il vivere e il morire vadano insieme.
Spesso ci accorgiamo di quanto siano preziosi i doni che abbiamo e che consideriamo "normali" solo quando essi vengono meno. Si pensi alla salute, si pensi agli affetti, si pensi alla vicinanza dei nostri cari.
Nel tentativo - spesso vano- di duplicare effimere felicità legate alla soddisfazione della personalità, ci dimentichiamo di cogliere il Bello ed il Buono che incessantemente fluiscono nella manifestazione.
La possibilità di quest'ultimo processo non è in conflitto con la necessaria presa di coscienza della dimensione del dolore, il quale presto o tardi si affaccerà nella nostra esistenza e ci riporterà alla necessità di una più profonda comprensione del significato della vita e della realtà.
Nel prezioso libriccino Ai piedi del Maestro, scritto da un giovanissimo Jiddu Krishnamurti con lo pseudonimo di Alcione, vengono indicati sei capi di condotta per lo sviluppo della vita spirituale, in grado di avvicinarci, in modo peraltro non meccanico, allo sbocciare della dimensione dell'Amore e della Meditazione.
I sei capi di condotta sono: padronanza di sé per quanto riguarda la mente; padronanza di sé nell'azione; tolleranza; contentezza; unità di proposito; fiducia.
Nel suo prezioso Taccuino J.K. ricorderà molti anni più tardi che: "La meditazione fa crollare le frontiere della coscienza; fa crollare il meccanismo del pensiero e il sentimento che il pensiero risveglia. La meditazione imprigionata in un metodo, in un sistema di ricompense e promesse, paralizza e neutralizza l'energia.
La meditazione è una fiamma che brucia intensamente senza lasciare ceneri. Le parole, il sentimento, il pensiero, lasciano ceneri e vivere sulle ceneri è il modo in cui vive il mondo. La meditazione è rischio perché distrugge tutto, niente più rimane, neppure un soffio di desiderio: e in questo vasto e insondabile vuoto si hanno la creazione e l'amore".


Antonio Girardi

Segnalazioni

103° Congresso Nazionale 2017 della S.T.I. a Rivoli (TO)
Il 103° Congresso Nazionale della S.T.I. si svolgerà a Rivoli Torinese (TO) dal 1° al 4 giugno 2017, presso l’Hotel Rivoli. Il tema che sarà trattato sarà: “Helena Petrovna Blavatsky testimone della Teosofia e pioniera della S.T.”.
Quello del Congresso è l’appuntamento più rilevante a cui sono chiamati i Soci ed i Simpatizzanti della Società Teosofica Italiana. È l’occasione non solo di approfondire un importante tema di studio, ma anche di condividere i diritti ed i doveri della vita associativa di un Ente Morale qual è la S.T.I. (Assemblea dei Soci, riunione del Consiglio Generale, etc.).
In allegato al numero di aprile della Rivista è stata inserita la presentazione del Congresso, del suo programma generale comprendente l’Assemblea Generale degli Associati, prevista per venerdì 2 giugno alle ore 10.00 e la scheda di prenotazione, con le informazioni di dettaglio.

Nuovo Vicepresidente Internazionale Deepa Padhi
Il 18 marzo scorso è stata nominata, quale nuovo Vicepresidente internazionale, la dottoressa Deepa Padhi, che sostituirà il Fratello Chittaranjan Satapathy in questo importante compito.
Deepa Padhi, professoressa di Filosofia e teosofa di seconda generazione ha ricoperto, in India, vari incarichi nell’ambito della Società Teosofica e dell’Ordine Teosofico di Servizio.
Alla nuova Vicepresidente rivolgiamo tutti i nostri migliori auguri.

L' Africa, questa sconosciuta
Questo il titolo di un importante convegno organizzato dalla Associazione napoletana Hastinapura, presieduta dal dott. Alessandro Sarno, che ne ha curato con grande capacità ed efficienza l'organizzazione, nel magnifico contesto del Castello Biondi Morra a Morra De Sanctis (AV).
Scopo del Convegno è stato quello di contribuire ad una maggiore conoscenza dell'Africa, creando nel contempo una rete di relazioni in grado di favorire la nascita di iniziative di sviluppo e di crescita.
L'Africa è un continente che evidenzia numerose criticità ma anche grandi possibilità e rappresenta sicuramente una fonte di problemi di non poco conto per il nostro Paese e per l'Europa intera (si pensi al fenomeno drammatico dell'immigrazione, cui gli Stati sembrano incapaci di rispondere con politiche razionali, efficaci e di piena umanità) ma anche potenzialità di crescita, di sviluppo e buone relazioni.
Nell'arco delle tre giornate del Convegno (28-29-30 aprile), patrocinato dal Consiglio Regionale della Campania, si sono alternati vari e qualificati relatori, quali il prof. Massimiliano Carullo, sindaco di Mercogliano, il prof. Stelio Venceslai, Gran Maestro dell'Ordine Sovrano Militare del Tempio di Gerusalemme (l'unica organizzazione neo-templare riconosciuta dalle Nazione Unite), Adbelhamid Senouci Bereksi, Ambasciatore di Algeria in Italia, la dott.ssa Michela Lipari, Presidente della Federazione Esperantista Italiana, il prof. Renato Corsetti, linguista ed Esperantista, lAvv. Raffaele Gaezza, operatore pastorale della Diocesi di Pozzuoli, la prof.ssa Vanda Santagiuliano dell'Universita' Orientale di Napoli, il dr Luigi Mazza, Vice Presidente della Federazione Italiana Combattenti Alleati, la dott.ssa Virginia Ciaravolo, presidente dell'Associazione "Mai più violenza infinita", l'ing Enrico Lalia Morra, Console Onorario della Repubblica del Ruanda a Milano. La voce della Società Teosofica Italiana e'stata portata dal Segretario Generale dott. Antonio Girardi, che ha tenuto una relazione sulla Società Teosofica e sulla Fratellanza Universale senza distinzioni.
Materiali del Convegno sono consultabili nel sito dell'Associazione Hastinapura all'indirizzo web www.hastinapura.it

Addio Mia Arte
Questo il titolo di uno spettacolo teatrale organizzato dall’Associazione A.C.C.O. (Associazione Culturale Cogoleto Otto) ad Arenzano (GE) per ricordare la storia e l’opera di Gino Grimaldi (Isola della Scala, Verona, 1880 – Cogoleto, Genova 1941), pittore di grande talento e che ha convissuto con la follia. Fu internato in manicomio nel 1933. Grimaldi è stato socio della Società Teosofica Italiana dal 1910 e fa parte di quella nutrita schiera di artisti che ha tratto ispirazione dalla Teosofia e dalla sua visione spirituale del mondo.
Il testo teatrale è stato scritto da Novella Limite.
Lo spettacolo si è tenuto il 19 maggio scorso presso la sala teatrale Muvita di Arenzano.
Parallelamente allo spettacolo è stata aperta una mostra denominata “Addio mia Arte! Gino Grimaldi, i colori dell'arte nell'ombra della follia”, che ha esposto gli oggetti di scena, i costumi e i disegni realizzati per lo spettacolo, nonché copie di documenti relativi alla vita del pittore e immagini fotografiche dei luoghi manicomiali. Si precisa quindi che non conteneva opere del pittore, ma, attraverso l'esposizione degli oggetti di scena, ispirati al dipinto "La Carità di San Camillo", era possibile addentrarsi nel tema del simbolismo presente nello opere di Grimaldi e della "fascinazione alchemica" di cui sono permeate. La mostra si è tenuta nella serra monumentale del parco di Arenzano (GE) dal 13 al 23 maggio.

Recensioni

La Rosa di Paracelso
La Rosa di Paracelso (il titolo prende ispirazione dall'omonimo racconto dello scrittore argentino Jorge Luis Borges) è un'esperienza editoriale che nasce nel gennaio del 2016 dall'incontro tra Claudio Bonvecchio, Roberto Revello e Michele Olzi.
L'idea era quella di creare sia una rivista che potesse ospitare contributi scientificamente rilevanti sull'Esoterismo Occidentale, sia di offrire a studiosi di varia estrazione e provenienza una “piattaforma” dove potersi confrontare sul medesimo ambito di studi. Nasce così la rivista online (supportata e con possibilità di “printing on demand” presso Mimesis edizioni) La Rosa di Paracelso.
Il periodico semestrale valuta (attraverso “peer review”) e accoglie proposte di contributi scientificamente rilevanti sia del ricercatore indipendente, sia di quello accademico, in quanto non si vuole privilegiare un approccio univoco. Il fine è quello di coadiuvare il confronto in un ambito di studi rilevante a livello europeo ed internazionale, attraverso il contributo di persone provenienti da varie esperienze di ricerca.
Ulteriore testimonianza di ciò è l'eterogeneità del comitato scientifico del quale fanno parte oltre a Claudio Bonvecchio (Università dell'Insubria), Roberto Revello (Mimesis edizioni) e Michele Olzi (Università degli Studi dell'Insubria), Mauro Ruggiero (Istituto Italiano di Cultura, Università Carlo V Praga), Simona Cigliana (Università “La Sapienza” di Roma), Daniela Gulino (Vocacion humana/Sophia Perenne Italia), Bernardo Nante (Università del Salvador, Buenos Aires), Christian Giudice (Università di Goteborg), Moreno Neri (Hiram), Antonio Girardi (Società Teosofica Italiana), Hans Thomas Hakl (Gnostika), Fabrizio Sciacca (Università di Catania).
La rivista ha un’organizzazione, un comitato di redazione e un retroterra culturale tutto italiano, ma un orientamento e un pubblico europeo e internazionale. In ragione di ciò sono benvenuti contributi nelle principali lingue: italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo.
Il primo numero monografico della rivista di recente pubblicazione è dedicato all'Eterno Esoterico Femminino ed è consultabile all'indirizzo: http://www.larosadiparacelso.com/index.php/rosa. Del secondo numero è di prossima pubblicazione il Call for Papers, consultabile sul sito all’indirizzo: www.larosadiparacelso.com
Per gli ordini e per le informazioni sull’abbonamento rivolgersi a: commerciale@mimesisedizioni.it
(a cura di Michele Olzi)

L’intelligenza delle piante
Nell’inserto domenicale del Corriere della Sera “La Lettura” del 16 aprile scorso Telmo Pievani ha dedicato un ampio articolo di approfondimento al tema “L’intelligenza delle piante”.
L’occasione è stata quella della recensione del volume di Stefano Mancuso “Plant Revolution: le piante hanno già inventato il nostro futuro”, recentemente pubblicato da Giunti.
I vegetali sono sprovvisti di occhi e di orecchie, non hanno sistema nervoso, ma da 475 milioni di anni almeno riescono a sperimentare efficaci strategie evolutive di sopravvivenza e di comunicazione, puntando sulla biosintesi dei composti di cui hanno bisogno e sulla plasticità, grazie anche alla capacità di regolazione ed all’epigenetica.
Sull’intelligenza delle piante – scrive Pievani – “i botanici baruffano da tempo, ma le loro incomprensioni sembrano più che altro terminologiche.
Charles Darwin ha dedicato ha dedicato più libri alle piante che ad ogni altro argomento e passava buona parte delle sue giornate sperimentando dentro una serra, come come farà suo figlio Francis, filosofo vegetale”.
Il rapporto fra mondo vegetale e realtà umana è storicamente molto stretto, ma oggi l’uomo ha decisamente rotto molti elementi di equilibrio della natura; si pensi, ad esempio, alla deforestazione, all’inquinamento, all’estinzione di massa delle biodiversità.
Queste nostre “sorelle silenziose”, a lungo sottovalutate eppure così moderne, meritano di essere rivalutate anche per la lezione che hanno da insegnarci; Primo Levi nel suo racconto “Fabbro di se stesso”, le ha così descritte: “Le piante sembrano stupide, ma rubano l’energia al sole, il carbonio all’aria, i sali alla Terra e vivono senza scannarsi a vicenda come noi”.

Il fascino delle Riviste Teosofiche
Le varie riviste teosofiche pubblicate nel tempo in Italia e negli oltre 60 Paesi in cui la Società Teosofica è attiva mantengono intatto il loro fascino.
La loro lettura ci consente infatti di comprendere come la Società Teosofica abbia vissuto ed interpretato in alcuni casi le vicende della storia di fine Ottocento e poi del Novecento, per arrivare ai giorni nostri.
La Società Teosofica Italiana ha provveduto non solo alla digitalizzazione delle Riviste pubblicate in quasi 120 anni di presenza teosofica in Italia ma anche al loro inserimento nel sito web all’indirizzo www.teosofica.org
Anche oggi nel mondo vengono pubblicate numerose Riviste, a partire da quel The Theosophist, fondato da H.P. Blavatsky nel 1879 e che è giunto ormai al 138° anno di vita. E’ questa la Rivista del Quartier Generale della S.T. e viene quindi pubblicata ad Adyar e diffusa poi in tutto il mondo. Molti ed interessanti i temi trattati mensilmente, con informazioni anche sul lavoro teosofico nel mondo.
Ad Adyar viene anche pubblicato il bollettino Adyar Newsletter, con informazioni di dettaglio sull’intensa attività che si svolge presso il Quartier Generale della S.T.; un’attività culturale ma anche di ricerca scientifica e di intenso servizio.
Molto elegante e con articoli che spaziano dall’aspetto storico ai temi di attualità è poi Quest, l’organo ufficiale di informazione della Società Teosofica Americana.
Insight è invece il giornale della Società Teosofica Inglese. Di formato tascabile, contiene molte immagini e lascia ampio spazio alle recensioni ed alla promozione degli eventi (conferenze, seminari etc).
La semplicità editoriale della rivista teosofica francese Le Lotus Bleu e di quella spagnola Sophia non è a discapito della ricchezza dei contenuti, mentre la Società Teosofica Neozelandese ha scelto un formato di più ampie dimensioni. Il numero di marzo di quest’ultima Rivista contiene due interessanti articoli, uno sulla Teosofia e la Scienza e l’altro sugli aspetti del paranormale che hanno accompagnato tutta la vita di Madame Blavatsky.

Pubblicato un nuovo libro di Silvana Silvagni sull’astrologia
L’opera di Silvana Silvagni (1951-2016) continua ad essere valorizzata anche dopo il suo passaggio oltre il velo della materia.
Per la collana di varia cultura di Robin & sons è stato pubblicato il volumetto L’Astrologia secondo Huber, Assagioli e Alice Bailey. “La lettura di un oroscopo in Astropsicologia”, sostiene l’autrice, “può essere fatta a diversi livelli, che variano secondo il grado di consapevolezza del soggetto e che, comunque, coesistono e si completano. Come Dante indica per le sue opere, anche per la carta natale ci sono quattro livelli di lettura. Il primo è il livello che possiamo definire fisico: la ricerca nell’oroscopo di posizioni dei pianeti fortunate o sfortunate, di aspetti buoni o cattivi. Questo tipo di interpretazione presuppone l’accettazione di un destino predeterminato e tende ad attribuire agli astri la causa delle proprie sconfitte, degli errori e degli eventi negativi. Chi si avvicina all’astrologia con questo atteggiamento fatalista si sente pilotato dalle forze cosmiche e incapace di prendere decisioni proprie”. Man mano che si procede negli altri tre livelli, si acquista sempre più consapevolezza fino a superare “l’aspetto fatalistico e deterministico per gestire la propria condizione di uomo libero e per accedere alla propria centralità più profonda”.
Ne deriva che l’Astrologia ideata da Bruno e Louise Huber, come spiega Silvagni, è un metodo di interpretazione globale dell’oroscopo, basato sulla Psicosintesi di Roberto Assagioli, del quale i coniugi Huber furono assistenti e collaboratori.

Jinarajadasa, una luce venuta dall’Oriente

Questo il titolo del libro di Jean Iozia, dedicato a Curuppumullage Jinarajadasa (1875-1953), che è stato Presidente internazionale della Società Teosofica dal 1946 al 1953.
Jinarajadasa entrò in contatto con la Società Teosofica all’età di 13 anni, compì poi studi in Inghilterra ed in Italia, apprendendone la lingua e potendo quindi essere anche autore di un testo sulla Teosofia di base scritto in italiano. La sua passione per la storia lo portò ad essere considerato come il “guardiano” degli archivi di Adyar, di cui aveva una profonda conoscenza dei contenuti.
Il suo pensiero mette l’accento sull’importanza della bellezza e dell’armonia con la natura.
Il libro di Jean Iozia analizza anche i contatti di Jinarajadasa con il movimento massonico. Il libro permette di meglio comprendere le relazioni del movimento teosofico con le arti, le scienze e le filosofie, in un contesto di forte evoluzione politica dell’India e dei movimenti di emancipazione femminile.
Jean Iozia, diplomato alla Scuola Pratica di Alti Studi (EPHE) Paris-Sorbonne, conduce ricerche storiche sulle società iniziatiche con particolare attenzione al diciannovesimo e al ventesimo secolo.

Taccuino – Un diario spirituale

Com’è noto, Ubaldini Editore di Roma ha pubblicato, nel 2007, la seconda edizione ampliata e riveduta del Taccuino – Un diario spirituale di Jiddu Krishnamurti. Un testo questo davvero celebre e importante pubblicato per la prima volta nel 1976 e tradotto presso Ubaldini Editore nel 1980. Taccuino è la dattilografazione fedele di 323 pagine manoscritte e numerate dall’autore stesso. Si credeva all’epoca, e si è creduto per molto tempo, che si trattasse della totalità delle annotazioni che Krishnamurti aveva raccolto in un taccuino dal giugno 1961 al gennaio 1962. Solo nel 2000, tra i materiali recuperati a Ojai dalla Krishnamurti Foundation, furono ritrovate 32 pagine autografe che corrispondevano al seguito esatto del Taccuino: anche la numerazione delle pagine era consecutiva. Non si sa il motivo per cui queste pagine, di fatto quelle finali del Taccuino, siano rimaste separate dal resto. Tuttavia è possibile oggi leggere questa testimonianza straordinaria di uno dei più grandi maestri del nostro tempo nella forma in cui lui stesso l’aveva concepita. Il materiale inedito qui pubblicato è un ulteriore contributo a quello che Krishnamurti chiamava “il processo”. Annotava a questo proposito: “Ogni volta c’è qualcosa di nuovo in questa benedizione, una nuova qualità, un nuovo profumo, ma al tempo stesso tutto è immutabile”. L’insegnamento che ne deriva non è mai esattamente lo stesso, sebbene spesso ripetuto. Analogamente, alberi, montagne, fiumi, nuvole, sole, uccelli e fiori che egli descrive più volte sono sempre ‘nuovi’, perché sono visti ogni volta con occhi che non si sono mai abituati a essi: ogni giorno costituiscono per lui una percezione totalmente nuova. Quando incominciò a scrivere questo diario, Krishnamurti era a New York, al culmine di un impegnatissimo semestre trascorso tra India, Roma, Firenze e Londra. Aveva tenuto molte conversazioni in tutti quei luoghi e avrebbe continuato a viaggiare e a parlare in pubblico mentre teneva questo diario. Le sue descrizioni dell’estasi in cui, inaspettatamente, cadeva quasi ogni giorno, avranno grandissimo significato non solo per chi segue il suo insegnamento ma anche per chiunque sia interessato all’intensificazione degli stati di coscienza. Leggere, o rileggere il Taccuino sarà di grande stimolo per insegnare ai nostri occhi a guardare senza abituarsi e alla nostra percezione a rimanere fresca di fronte al manifestarsi della natura.

Dai Gruppi

Sul sito web della S.T.I. le attività dei Gruppi e dei Centri
Le attività dei Gruppi e dei Centri della Società Teosofica Italiana sono presentate, giorno per giorno, su internet e sono consultabili collegandosi al sito della S.T.I. all’indirizzo: www.teosofica.org
Aprendo la sezione “Eventi e Convegni” è possibile registrarsi accedendo così all’elenco delle riunioni e delle conferenze che vengono organizzate nelle varie località.

Giugno 2017

Anno LXXIII - N.6
cover giugno 2017

La Rivista Italiana di Teosofia esce con cadenza bimestrale. L'invio avviene tramite il servizio postale. In alternativa è possibile riceverla anche in formato PDF. Il costo dell'abbonamento annuo è fissato in euro 30,00 per l’Italia e per l’Estero in euro 50,00 (formato cartaceo) o 30,00 (invio in PDF). Il versamento può essere effettuato: tramite bollettino sul conto corrente postale numero 55010367, intestato a Società Teosofica Italiana APS - Tesoreria; tramite bonifico al conto Bancoposta: Società Teosofica Italiana APS - CODICE IBAN: IT93 D076 0111 8000 0005 5010 367; oppure con PayPal: https://www.eti-edizioni.it/collane-libri-e-dvd/770-rivista-italiana-di-teosofia.html

Dall’impermanenza di tutte le cose alla meditazione
A. Girardi 1

H.P.B. alla contessa Wachtmeister sulle Lettere dei Mahatma
P. Sender 2

La vita teosofica
A. Besant 8

Il lavoro della Società Teosofica
A. Girardi 14

Le ragioni della fratellanza universale
A. Stirati 16

Il bambino: l’eterno Messia
M. Montessori 19

Il mondo visionario di Stockhausen (seconda parte)
A. Senior 23

Intervista a Krista Umbjarv
29

Pagine dalla letteratura teosofica
31

Testi per l’intuizione (XXIV)
33

Notizie dall’Ordine Teosofico di Servizio
34

Segnalazioni 35
Recensioni 35
Dai Gruppi 37

Dall'impermanenza di tutte le cose alla meditazione

La vita dell'essere umano è fortemente caratterizzata dall'impermanenza e questo non solo perché lo scorrere del tempo tende ad una continua modificazione delle cose e dell'intero vivere (si pensi alle leggi universali dell'entropia e dell'evoluzione), ma anche perché tutti i tentativi di codifica e di cristallizzazione sembrano svanire davanti alla dimensione del dolore e alla realtà della morte.
Pare quasi che il vivere e il morire vadano insieme.
Spesso ci accorgiamo di quanto siano preziosi i doni che abbiamo e che consideriamo "normali" solo quando essi vengono meno. Si pensi alla salute, si pensi agli affetti, si pensi alla vicinanza dei nostri cari.
Nel tentativo - spesso vano- di duplicare effimere felicità legate alla soddisfazione della personalità, ci dimentichiamo di cogliere il Bello ed il Buono che incessantemente fluiscono nella manifestazione.
La possibilità di quest'ultimo processo non è in conflitto con la necessaria presa di coscienza della dimensione del dolore, il quale presto o tardi si affaccerà nella nostra esistenza e ci riporterà alla necessità di una più profonda comprensione del significato della vita e della realtà.
Nel prezioso libriccino Ai piedi del Maestro, scritto da un giovanissimo Jiddu Krishnamurti con lo pseudonimo di Alcione, vengono indicati sei capi di condotta per lo sviluppo della vita spirituale, in grado di avvicinarci, in modo peraltro non meccanico, allo sbocciare della dimensione dell'Amore e della Meditazione.
I sei capi di condotta sono: padronanza di sé per quanto riguarda la mente; padronanza di sé nell'azione; tolleranza; contentezza; unità di proposito; fiducia.
Nel suo prezioso Taccuino J.K. ricorderà molti anni più tardi che: "La meditazione fa crollare le frontiere della coscienza; fa crollare il meccanismo del pensiero e il sentimento che il pensiero risveglia. La meditazione imprigionata in un metodo, in un sistema di ricompense e promesse, paralizza e neutralizza l'energia.
La meditazione è una fiamma che brucia intensamente senza lasciare ceneri. Le parole, il sentimento, il pensiero, lasciano ceneri e vivere sulle ceneri è il modo in cui vive il mondo. La meditazione è rischio perché distrugge tutto, niente più rimane, neppure un soffio di desiderio: e in questo vasto e insondabile vuoto si hanno la creazione e l'amore".


Antonio Girardi

Segnalazioni

103° Congresso Nazionale 2017 della S.T.I. a Rivoli (TO)
Il 103° Congresso Nazionale della S.T.I. si svolgerà a Rivoli Torinese (TO) dal 1° al 4 giugno 2017, presso l’Hotel Rivoli. Il tema che sarà trattato sarà: “Helena Petrovna Blavatsky testimone della Teosofia e pioniera della S.T.”.
Quello del Congresso è l’appuntamento più rilevante a cui sono chiamati i Soci ed i Simpatizzanti della Società Teosofica Italiana. È l’occasione non solo di approfondire un importante tema di studio, ma anche di condividere i diritti ed i doveri della vita associativa di un Ente Morale qual è la S.T.I. (Assemblea dei Soci, riunione del Consiglio Generale, etc.).
In allegato al numero di aprile della Rivista è stata inserita la presentazione del Congresso, del suo programma generale comprendente l’Assemblea Generale degli Associati, prevista per venerdì 2 giugno alle ore 10.00 e la scheda di prenotazione, con le informazioni di dettaglio.

Nuovo Vicepresidente Internazionale Deepa Padhi
Il 18 marzo scorso è stata nominata, quale nuovo Vicepresidente internazionale, la dottoressa Deepa Padhi, che sostituirà il Fratello Chittaranjan Satapathy in questo importante compito.
Deepa Padhi, professoressa di Filosofia e teosofa di seconda generazione ha ricoperto, in India, vari incarichi nell’ambito della Società Teosofica e dell’Ordine Teosofico di Servizio.
Alla nuova Vicepresidente rivolgiamo tutti i nostri migliori auguri.

L' Africa, questa sconosciuta
Questo il titolo di un importante convegno organizzato dalla Associazione napoletana Hastinapura, presieduta dal dott. Alessandro Sarno, che ne ha curato con grande capacità ed efficienza l'organizzazione, nel magnifico contesto del Castello Biondi Morra a Morra De Sanctis (AV).
Scopo del Convegno è stato quello di contribuire ad una maggiore conoscenza dell'Africa, creando nel contempo una rete di relazioni in grado di favorire la nascita di iniziative di sviluppo e di crescita.
L'Africa è un continente che evidenzia numerose criticità ma anche grandi possibilità e rappresenta sicuramente una fonte di problemi di non poco conto per il nostro Paese e per l'Europa intera (si pensi al fenomeno drammatico dell'immigrazione, cui gli Stati sembrano incapaci di rispondere con politiche razionali, efficaci e di piena umanità) ma anche potenzialità di crescita, di sviluppo e buone relazioni.
Nell'arco delle tre giornate del Convegno (28-29-30 aprile), patrocinato dal Consiglio Regionale della Campania, si sono alternati vari e qualificati relatori, quali il prof. Massimiliano Carullo, sindaco di Mercogliano, il prof. Stelio Venceslai, Gran Maestro dell'Ordine Sovrano Militare del Tempio di Gerusalemme (l'unica organizzazione neo-templare riconosciuta dalle Nazione Unite), Adbelhamid Senouci Bereksi, Ambasciatore di Algeria in Italia, la dott.ssa Michela Lipari, Presidente della Federazione Esperantista Italiana, il prof. Renato Corsetti, linguista ed Esperantista, lAvv. Raffaele Gaezza, operatore pastorale della Diocesi di Pozzuoli, la prof.ssa Vanda Santagiuliano dell'Universita' Orientale di Napoli, il dr Luigi Mazza, Vice Presidente della Federazione Italiana Combattenti Alleati, la dott.ssa Virginia Ciaravolo, presidente dell'Associazione "Mai più violenza infinita", l'ing Enrico Lalia Morra, Console Onorario della Repubblica del Ruanda a Milano. La voce della Società Teosofica Italiana e'stata portata dal Segretario Generale dott. Antonio Girardi, che ha tenuto una relazione sulla Società Teosofica e sulla Fratellanza Universale senza distinzioni.
Materiali del Convegno sono consultabili nel sito dell'Associazione Hastinapura all'indirizzo web www.hastinapura.it

Addio Mia Arte
Questo il titolo di uno spettacolo teatrale organizzato dall’Associazione A.C.C.O. (Associazione Culturale Cogoleto Otto) ad Arenzano (GE) per ricordare la storia e l’opera di Gino Grimaldi (Isola della Scala, Verona, 1880 – Cogoleto, Genova 1941), pittore di grande talento e che ha convissuto con la follia. Fu internato in manicomio nel 1933. Grimaldi è stato socio della Società Teosofica Italiana dal 1910 e fa parte di quella nutrita schiera di artisti che ha tratto ispirazione dalla Teosofia e dalla sua visione spirituale del mondo.
Il testo teatrale è stato scritto da Novella Limite.
Lo spettacolo si è tenuto il 19 maggio scorso presso la sala teatrale Muvita di Arenzano.
Parallelamente allo spettacolo è stata aperta una mostra denominata “Addio mia Arte! Gino Grimaldi, i colori dell'arte nell'ombra della follia”, che ha esposto gli oggetti di scena, i costumi e i disegni realizzati per lo spettacolo, nonché copie di documenti relativi alla vita del pittore e immagini fotografiche dei luoghi manicomiali. Si precisa quindi che non conteneva opere del pittore, ma, attraverso l'esposizione degli oggetti di scena, ispirati al dipinto "La Carità di San Camillo", era possibile addentrarsi nel tema del simbolismo presente nello opere di Grimaldi e della "fascinazione alchemica" di cui sono permeate. La mostra si è tenuta nella serra monumentale del parco di Arenzano (GE) dal 13 al 23 maggio.

Recensioni

La Rosa di Paracelso
La Rosa di Paracelso (il titolo prende ispirazione dall'omonimo racconto dello scrittore argentino Jorge Luis Borges) è un'esperienza editoriale che nasce nel gennaio del 2016 dall'incontro tra Claudio Bonvecchio, Roberto Revello e Michele Olzi.
L'idea era quella di creare sia una rivista che potesse ospitare contributi scientificamente rilevanti sull'Esoterismo Occidentale, sia di offrire a studiosi di varia estrazione e provenienza una “piattaforma” dove potersi confrontare sul medesimo ambito di studi. Nasce così la rivista online (supportata e con possibilità di “printing on demand” presso Mimesis edizioni) La Rosa di Paracelso.
Il periodico semestrale valuta (attraverso “peer review”) e accoglie proposte di contributi scientificamente rilevanti sia del ricercatore indipendente, sia di quello accademico, in quanto non si vuole privilegiare un approccio univoco. Il fine è quello di coadiuvare il confronto in un ambito di studi rilevante a livello europeo ed internazionale, attraverso il contributo di persone provenienti da varie esperienze di ricerca.
Ulteriore testimonianza di ciò è l'eterogeneità del comitato scientifico del quale fanno parte oltre a Claudio Bonvecchio (Università dell'Insubria), Roberto Revello (Mimesis edizioni) e Michele Olzi (Università degli Studi dell'Insubria), Mauro Ruggiero (Istituto Italiano di Cultura, Università Carlo V Praga), Simona Cigliana (Università “La Sapienza” di Roma), Daniela Gulino (Vocacion humana/Sophia Perenne Italia), Bernardo Nante (Università del Salvador, Buenos Aires), Christian Giudice (Università di Goteborg), Moreno Neri (Hiram), Antonio Girardi (Società Teosofica Italiana), Hans Thomas Hakl (Gnostika), Fabrizio Sciacca (Università di Catania).
La rivista ha un’organizzazione, un comitato di redazione e un retroterra culturale tutto italiano, ma un orientamento e un pubblico europeo e internazionale. In ragione di ciò sono benvenuti contributi nelle principali lingue: italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo.
Il primo numero monografico della rivista di recente pubblicazione è dedicato all'Eterno Esoterico Femminino ed è consultabile all'indirizzo: http://www.larosadiparacelso.com/index.php/rosa. Del secondo numero è di prossima pubblicazione il Call for Papers, consultabile sul sito all’indirizzo: www.larosadiparacelso.com
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(a cura di Michele Olzi)

L’intelligenza delle piante
Nell’inserto domenicale del Corriere della Sera “La Lettura” del 16 aprile scorso Telmo Pievani ha dedicato un ampio articolo di approfondimento al tema “L’intelligenza delle piante”.
L’occasione è stata quella della recensione del volume di Stefano Mancuso “Plant Revolution: le piante hanno già inventato il nostro futuro”, recentemente pubblicato da Giunti.
I vegetali sono sprovvisti di occhi e di orecchie, non hanno sistema nervoso, ma da 475 milioni di anni almeno riescono a sperimentare efficaci strategie evolutive di sopravvivenza e di comunicazione, puntando sulla biosintesi dei composti di cui hanno bisogno e sulla plasticità, grazie anche alla capacità di regolazione ed all’epigenetica.
Sull’intelligenza delle piante – scrive Pievani – “i botanici baruffano da tempo, ma le loro incomprensioni sembrano più che altro terminologiche.
Charles Darwin ha dedicato ha dedicato più libri alle piante che ad ogni altro argomento e passava buona parte delle sue giornate sperimentando dentro una serra, come come farà suo figlio Francis, filosofo vegetale”.
Il rapporto fra mondo vegetale e realtà umana è storicamente molto stretto, ma oggi l’uomo ha decisamente rotto molti elementi di equilibrio della natura; si pensi, ad esempio, alla deforestazione, all’inquinamento, all’estinzione di massa delle biodiversità.
Queste nostre “sorelle silenziose”, a lungo sottovalutate eppure così moderne, meritano di essere rivalutate anche per la lezione che hanno da insegnarci; Primo Levi nel suo racconto “Fabbro di se stesso”, le ha così descritte: “Le piante sembrano stupide, ma rubano l’energia al sole, il carbonio all’aria, i sali alla Terra e vivono senza scannarsi a vicenda come noi”.

Il fascino delle Riviste Teosofiche
Le varie riviste teosofiche pubblicate nel tempo in Italia e negli oltre 60 Paesi in cui la Società Teosofica è attiva mantengono intatto il loro fascino.
La loro lettura ci consente infatti di comprendere come la Società Teosofica abbia vissuto ed interpretato in alcuni casi le vicende della storia di fine Ottocento e poi del Novecento, per arrivare ai giorni nostri.
La Società Teosofica Italiana ha provveduto non solo alla digitalizzazione delle Riviste pubblicate in quasi 120 anni di presenza teosofica in Italia ma anche al loro inserimento nel sito web all’indirizzo www.teosofica.org
Anche oggi nel mondo vengono pubblicate numerose Riviste, a partire da quel The Theosophist, fondato da H.P. Blavatsky nel 1879 e che è giunto ormai al 138° anno di vita. E’ questa la Rivista del Quartier Generale della S.T. e viene quindi pubblicata ad Adyar e diffusa poi in tutto il mondo. Molti ed interessanti i temi trattati mensilmente, con informazioni anche sul lavoro teosofico nel mondo.
Ad Adyar viene anche pubblicato il bollettino Adyar Newsletter, con informazioni di dettaglio sull’intensa attività che si svolge presso il Quartier Generale della S.T.; un’attività culturale ma anche di ricerca scientifica e di intenso servizio.
Molto elegante e con articoli che spaziano dall’aspetto storico ai temi di attualità è poi Quest, l’organo ufficiale di informazione della Società Teosofica Americana.
Insight è invece il giornale della Società Teosofica Inglese. Di formato tascabile, contiene molte immagini e lascia ampio spazio alle recensioni ed alla promozione degli eventi (conferenze, seminari etc).
La semplicità editoriale della rivista teosofica francese Le Lotus Bleu e di quella spagnola Sophia non è a discapito della ricchezza dei contenuti, mentre la Società Teosofica Neozelandese ha scelto un formato di più ampie dimensioni. Il numero di marzo di quest’ultima Rivista contiene due interessanti articoli, uno sulla Teosofia e la Scienza e l’altro sugli aspetti del paranormale che hanno accompagnato tutta la vita di Madame Blavatsky.

Pubblicato un nuovo libro di Silvana Silvagni sull’astrologia
L’opera di Silvana Silvagni (1951-2016) continua ad essere valorizzata anche dopo il suo passaggio oltre il velo della materia.
Per la collana di varia cultura di Robin & sons è stato pubblicato il volumetto L’Astrologia secondo Huber, Assagioli e Alice Bailey. “La lettura di un oroscopo in Astropsicologia”, sostiene l’autrice, “può essere fatta a diversi livelli, che variano secondo il grado di consapevolezza del soggetto e che, comunque, coesistono e si completano. Come Dante indica per le sue opere, anche per la carta natale ci sono quattro livelli di lettura. Il primo è il livello che possiamo definire fisico: la ricerca nell’oroscopo di posizioni dei pianeti fortunate o sfortunate, di aspetti buoni o cattivi. Questo tipo di interpretazione presuppone l’accettazione di un destino predeterminato e tende ad attribuire agli astri la causa delle proprie sconfitte, degli errori e degli eventi negativi. Chi si avvicina all’astrologia con questo atteggiamento fatalista si sente pilotato dalle forze cosmiche e incapace di prendere decisioni proprie”. Man mano che si procede negli altri tre livelli, si acquista sempre più consapevolezza fino a superare “l’aspetto fatalistico e deterministico per gestire la propria condizione di uomo libero e per accedere alla propria centralità più profonda”.
Ne deriva che l’Astrologia ideata da Bruno e Louise Huber, come spiega Silvagni, è un metodo di interpretazione globale dell’oroscopo, basato sulla Psicosintesi di Roberto Assagioli, del quale i coniugi Huber furono assistenti e collaboratori.

Jinarajadasa, una luce venuta dall’Oriente

Questo il titolo del libro di Jean Iozia, dedicato a Curuppumullage Jinarajadasa (1875-1953), che è stato Presidente internazionale della Società Teosofica dal 1946 al 1953.
Jinarajadasa entrò in contatto con la Società Teosofica all’età di 13 anni, compì poi studi in Inghilterra ed in Italia, apprendendone la lingua e potendo quindi essere anche autore di un testo sulla Teosofia di base scritto in italiano. La sua passione per la storia lo portò ad essere considerato come il “guardiano” degli archivi di Adyar, di cui aveva una profonda conoscenza dei contenuti.
Il suo pensiero mette l’accento sull’importanza della bellezza e dell’armonia con la natura.
Il libro di Jean Iozia analizza anche i contatti di Jinarajadasa con il movimento massonico. Il libro permette di meglio comprendere le relazioni del movimento teosofico con le arti, le scienze e le filosofie, in un contesto di forte evoluzione politica dell’India e dei movimenti di emancipazione femminile.
Jean Iozia, diplomato alla Scuola Pratica di Alti Studi (EPHE) Paris-Sorbonne, conduce ricerche storiche sulle società iniziatiche con particolare attenzione al diciannovesimo e al ventesimo secolo.

Taccuino – Un diario spirituale

Com’è noto, Ubaldini Editore di Roma ha pubblicato, nel 2007, la seconda edizione ampliata e riveduta del Taccuino – Un diario spirituale di Jiddu Krishnamurti. Un testo questo davvero celebre e importante pubblicato per la prima volta nel 1976 e tradotto presso Ubaldini Editore nel 1980. Taccuino è la dattilografazione fedele di 323 pagine manoscritte e numerate dall’autore stesso. Si credeva all’epoca, e si è creduto per molto tempo, che si trattasse della totalità delle annotazioni che Krishnamurti aveva raccolto in un taccuino dal giugno 1961 al gennaio 1962. Solo nel 2000, tra i materiali recuperati a Ojai dalla Krishnamurti Foundation, furono ritrovate 32 pagine autografe che corrispondevano al seguito esatto del Taccuino: anche la numerazione delle pagine era consecutiva. Non si sa il motivo per cui queste pagine, di fatto quelle finali del Taccuino, siano rimaste separate dal resto. Tuttavia è possibile oggi leggere questa testimonianza straordinaria di uno dei più grandi maestri del nostro tempo nella forma in cui lui stesso l’aveva concepita. Il materiale inedito qui pubblicato è un ulteriore contributo a quello che Krishnamurti chiamava “il processo”. Annotava a questo proposito: “Ogni volta c’è qualcosa di nuovo in questa benedizione, una nuova qualità, un nuovo profumo, ma al tempo stesso tutto è immutabile”. L’insegnamento che ne deriva non è mai esattamente lo stesso, sebbene spesso ripetuto. Analogamente, alberi, montagne, fiumi, nuvole, sole, uccelli e fiori che egli descrive più volte sono sempre ‘nuovi’, perché sono visti ogni volta con occhi che non si sono mai abituati a essi: ogni giorno costituiscono per lui una percezione totalmente nuova. Quando incominciò a scrivere questo diario, Krishnamurti era a New York, al culmine di un impegnatissimo semestre trascorso tra India, Roma, Firenze e Londra. Aveva tenuto molte conversazioni in tutti quei luoghi e avrebbe continuato a viaggiare e a parlare in pubblico mentre teneva questo diario. Le sue descrizioni dell’estasi in cui, inaspettatamente, cadeva quasi ogni giorno, avranno grandissimo significato non solo per chi segue il suo insegnamento ma anche per chiunque sia interessato all’intensificazione degli stati di coscienza. Leggere, o rileggere il Taccuino sarà di grande stimolo per insegnare ai nostri occhi a guardare senza abituarsi e alla nostra percezione a rimanere fresca di fronte al manifestarsi della natura.

Dai Gruppi

Sul sito web della S.T.I. le attività dei Gruppi e dei Centri
Le attività dei Gruppi e dei Centri della Società Teosofica Italiana sono presentate, giorno per giorno, su internet e sono consultabili collegandosi al sito della S.T.I. all’indirizzo: www.teosofica.org
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