Emergenza Siria
2014
Il gruppo vicentino dell’Ordine Teosofico di Servizio, coordinato da Sandra Sartori e Stefania Schiavo, continua le sue attività di sostegno al campo profughi di Bab al Salam, in Siria, svolte in collaborazione con l’associazione Time4Life International, impegnata in prima linea in questi progetti.
Time4Life International ha fatto sapere che, negli ultimi mesi, il territorio dove sorge il campo è oggetto di forti scontri e contese tra varie fazioni, anche e soprattutto tra i “ribelli” e che questo ha i suoi riflessi anche su chi cerca di portare soccorso alle vittime della guerra.
Fonti ministeriali hanno infatti messo fortemente in guardia gli operatori sulla loro sicurezza e, dopo l’attacco kamikaze durante la missione di gennaio, sventato fortunosamente, e dopo l’autobomba esplosa qualche settimana fa, danneggiando l’ambulatorio, l’associazione ha appreso, peraltro in via indiretta, che a seguito del cambiamento nella gestione del campo di Bab al Salam non ne è più gradita la presenza in loco. Pertanto, anche per non compromettere la sicurezza delle persone che, all’interno delle zone in conflitto (in particolare ad Huraitan ed Aleppo), si occupavano della distribuzione degli aiuti, le attività a sostegno della popolazione continueranno con modalità diverse, seppur con la stessa fermezza e determinazione.
Continueremo pertanto anche noi a sostenere questa iniziativa benemerita, cui tanti medici e volontari si dedicano con autentico spirito di servizio.
Nelle foto qui allegate, alcune fasi della raccolta di materiale inviato in Siria nel mese scorso. Nella prima immagine, Stefania e Sandra consegnano a Paolo Brunello gli scatoloni. Nella foto successiva i bambini che hanno beneficiato degli aiuti.
Time4Life International ha fatto sapere che, negli ultimi mesi, il territorio dove sorge il campo è oggetto di forti scontri e contese tra varie fazioni, anche e soprattutto tra i “ribelli” e che questo ha i suoi riflessi anche su chi cerca di portare soccorso alle vittime della guerra.
Fonti ministeriali hanno infatti messo fortemente in guardia gli operatori sulla loro sicurezza e, dopo l’attacco kamikaze durante la missione di gennaio, sventato fortunosamente, e dopo l’autobomba esplosa qualche settimana fa, danneggiando l’ambulatorio, l’associazione ha appreso, peraltro in via indiretta, che a seguito del cambiamento nella gestione del campo di Bab al Salam non ne è più gradita la presenza in loco. Pertanto, anche per non compromettere la sicurezza delle persone che, all’interno delle zone in conflitto (in particolare ad Huraitan ed Aleppo), si occupavano della distribuzione degli aiuti, le attività a sostegno della popolazione continueranno con modalità diverse, seppur con la stessa fermezza e determinazione.
Continueremo pertanto anche noi a sostenere questa iniziativa benemerita, cui tanti medici e volontari si dedicano con autentico spirito di servizio.
Nelle foto qui allegate, alcune fasi della raccolta di materiale inviato in Siria nel mese scorso. Nella prima immagine, Stefania e Sandra consegnano a Paolo Brunello gli scatoloni. Nella foto successiva i bambini che hanno beneficiato degli aiuti.