Appello in aiuto al Kerala (India)
2018
Cari fratelli e sorelle, come avrete saputo dai giornali il Kerala sta fronteggiando le inondazioni più gravi degli ultimi 100 anni.
Il primo ministro dello Stato, Pinarayi Vijayan, ha fornito alcune cifre: “80 dighe aperte, 324 vite perse, 222.139 persone in più di 1500 campi d’emergenza. In alcune aree gli elicotteri sono gli unici mezzi per fornire soccorso. Migliaia di persone sono ancora isolate”. Inoltre, secondo fonti militari, sono state tratte in salvo almeno 15.000 persone.
Gli sfollati accolti in campi di accoglienza allestiti dal Governo, dalle organizzazioni non governative o ospitati presso familiari sono almeno 600.000.
24.000 ettari di terreno coltivabile sono andati completamente distrutti e con essi piccole e medie attività produttive.
Anche i rischi di epidemie stanno aumentando perché moltissimi impianti di acqua potabile sono contaminati, le fognature sommerse e danneggiate e le malattie iniziano a diffondersi tra la popolazione.
La politica sembra aver dato una dimostrazione di unità, non c’è spazio per polemiche e critiche, nessuno si è lasciato trasportare dal gioco delle responsabilità.
È necessaria la solidarietà del mondo intero per far fronte a questo disastro, che avrà conseguenze per un lungo periodo.
La Società Teosofica e l'Ordine Teosofico di Servizio in India stanno lavorando insieme per aiutare le popolazioni del Kerala. Ci confermano che gli aiuti iniziali di emergenza e soccorso sono stati gestiti prontamente dal Governo indiano e dalle agenzie più importanti come la Croce Rossa.
Il Presidente regionale dell’O.T.S. in Kerala ha inoltrato questo comunicato: “Il vero bisogno di consulenza e supporto fisico emergerà quando le persone torneranno alle loro case, se le troveranno. Ci prepareremo per quella fase di riabilitazione, usando i nostri contatti e la nostra buona volontà. Al momento non c'è scarsità di beni alimentari nei rifugi, ma ci attendono sfide più grandi. Dovremo soccorrere coloro che hanno perso tutto, casa, possedimenti e persino i loro cari”.
Di prassi l’Ordine Teosofico di Servizio si prepara per intervenire nella seconda fase di queste emergenze, quando le vittime hanno bisogno di aiuto per riprendere le loro vite devastate.
Ciò non significa stare fermi. I gruppi presenti sul territorio interessato si sono adoperati sin da subito per dare soccorso.
Il Besant Memorial Animal Dispensary, situato presso il quartier generale della Società Teosofica di Adyar (Chennai, India), è stato uno dei punti di raccolta del materiale di primo intervento e i volontari del Dispensario stanno lavorando da giorni nei luoghi colpiti da questa calamità.
Anche l’Ordine Teosofico di Servizio italiano si sta attivando, soprattutto in vista dei necessari interventi umanitari post-emergenza.
Non manchino a questi fratelli la nostra solidarietà e il nostro sostegno concreto.
Il primo ministro dello Stato, Pinarayi Vijayan, ha fornito alcune cifre: “80 dighe aperte, 324 vite perse, 222.139 persone in più di 1500 campi d’emergenza. In alcune aree gli elicotteri sono gli unici mezzi per fornire soccorso. Migliaia di persone sono ancora isolate”. Inoltre, secondo fonti militari, sono state tratte in salvo almeno 15.000 persone.
Gli sfollati accolti in campi di accoglienza allestiti dal Governo, dalle organizzazioni non governative o ospitati presso familiari sono almeno 600.000.
24.000 ettari di terreno coltivabile sono andati completamente distrutti e con essi piccole e medie attività produttive.
Anche i rischi di epidemie stanno aumentando perché moltissimi impianti di acqua potabile sono contaminati, le fognature sommerse e danneggiate e le malattie iniziano a diffondersi tra la popolazione.
La politica sembra aver dato una dimostrazione di unità, non c’è spazio per polemiche e critiche, nessuno si è lasciato trasportare dal gioco delle responsabilità.
È necessaria la solidarietà del mondo intero per far fronte a questo disastro, che avrà conseguenze per un lungo periodo.
La Società Teosofica e l'Ordine Teosofico di Servizio in India stanno lavorando insieme per aiutare le popolazioni del Kerala. Ci confermano che gli aiuti iniziali di emergenza e soccorso sono stati gestiti prontamente dal Governo indiano e dalle agenzie più importanti come la Croce Rossa.
Il Presidente regionale dell’O.T.S. in Kerala ha inoltrato questo comunicato: “Il vero bisogno di consulenza e supporto fisico emergerà quando le persone torneranno alle loro case, se le troveranno. Ci prepareremo per quella fase di riabilitazione, usando i nostri contatti e la nostra buona volontà. Al momento non c'è scarsità di beni alimentari nei rifugi, ma ci attendono sfide più grandi. Dovremo soccorrere coloro che hanno perso tutto, casa, possedimenti e persino i loro cari”.
Di prassi l’Ordine Teosofico di Servizio si prepara per intervenire nella seconda fase di queste emergenze, quando le vittime hanno bisogno di aiuto per riprendere le loro vite devastate.
Ciò non significa stare fermi. I gruppi presenti sul territorio interessato si sono adoperati sin da subito per dare soccorso.
Il Besant Memorial Animal Dispensary, situato presso il quartier generale della Società Teosofica di Adyar (Chennai, India), è stato uno dei punti di raccolta del materiale di primo intervento e i volontari del Dispensario stanno lavorando da giorni nei luoghi colpiti da questa calamità.
Anche l’Ordine Teosofico di Servizio italiano si sta attivando, soprattutto in vista dei necessari interventi umanitari post-emergenza.
Non manchino a questi fratelli la nostra solidarietà e il nostro sostegno concreto.