I luoghi dell’essere e le porte dell’infinito
Nel fluire dell’esistenza i luoghi rappresentano una sorta di mappa e, congiungendo i vari punti del nostro percorso, quotidiano e non, otteniamo una rappresentazione del nostro vivere. Quali sono i luoghi che ci sono più cari? Quali quelli che ricordano un’esperienza indimenticabile? Quali quelli in cui la dimensione dell’essere ha trovato forma, attraverso un pensiero, un gesto, un segno totalmente privi di calcolo e dunque in grado di darci una superiore visione della vita?
I luoghi dell’essere a volte possono essere famosi; vi sono infatti templi, chiese, palazzi o aspetti della natura che condividono con tutta l’umanità la percezione di una vibrazione differente, quasi il sogno di una consapevolezza amorevole.
Ma vi sono anche luoghi dell’essere che appartengono alla percezione del singolo individuo e alla sua interazione con lo spazio e con il tempo.
Nei luoghi dell’essere vi sono le porte dell’infinito, in grado di non solo di mettere in relazione mentalmente il particolare con l’universale, ma anche di metterci in relazione con la dimensione dell’impersonalità, della non identificazione e in ultima analisi dell’Amore.
I luoghi dell’essere e le porte dell’infinito possono essere fuori di noi ma qualche volta sono anche entro di noi, quando le barriere fra l’osservatore e l’osservato vengono abbattute, lasciando lo spazio alla meditazione.
I luoghi dell’essere a volte possono essere famosi; vi sono infatti templi, chiese, palazzi o aspetti della natura che condividono con tutta l’umanità la percezione di una vibrazione differente, quasi il sogno di una consapevolezza amorevole.
Ma vi sono anche luoghi dell’essere che appartengono alla percezione del singolo individuo e alla sua interazione con lo spazio e con il tempo.
Nei luoghi dell’essere vi sono le porte dell’infinito, in grado di non solo di mettere in relazione mentalmente il particolare con l’universale, ma anche di metterci in relazione con la dimensione dell’impersonalità, della non identificazione e in ultima analisi dell’Amore.
I luoghi dell’essere e le porte dell’infinito possono essere fuori di noi ma qualche volta sono anche entro di noi, quando le barriere fra l’osservatore e l’osservato vengono abbattute, lasciando lo spazio alla meditazione.
Foto di frank mckenna su Unsplash