Vandana Shiva: “Sfruttiamo la creatività della Terra contro la chimica e gli ogm che distruggono la vita”
L'attivista indiana Vandana Shiva discute le sfide attuali dei sistemi alimentari, l'impatto dei pesticidi e degli OGM, il ruolo delle donne e dei giovani, e la questione della carne coltivata, sottolineando le sue preoccupazioni e speranze per il futuro. Shiva, presidente di Navdanya International, ha combattuto per oltre cinquant’anni per la biodiversità e ora si oppone alla finanziarizzazione della Natura e ai “biodiversity credit”, che considera una minaccia per la vita naturale.
Secondo Shiva, i sistemi alimentari attuali sono afflitti da problemi ecologici, sociali e sanitari, aggravati dall'uso di monocolture e sostanze chimiche che distruggono la biodiversità e dalla sostituzione dell’alimentazione tradizionale con cibo spazzatura, correlato all’aumento delle malattie croniche. Critica le recenti decisioni dell'Unione Europea su OGM e pesticidi, accusando le multinazionali come Monsanto di influenzare negativamente le politiche agricole e la sicurezza alimentare. Shiva sostiene che i nuovi OGM rappresentano solo una ripetizione degli errori passati e critica la deregolamentazione prevista dall'UE.
In India, sebbene esista un forte movimento per l'agricoltura biologica, quella industriale è in crescita, minacciando la sovranità alimentare del Paese. Shiva sottolinea l'importanza di proteggere la Terra, gli agricoltori e il diritto democratico al cibo sano per garantire un sistema alimentare sostenibile.
Evidenzia anche il ruolo cruciale delle donne nel settore agricolo, spesso invisibile, ma fondamentale per la produzione di cibo e la conservazione della biodiversità. Inoltre, riconosce il contributo dei giovani nel ridefinire il rapporto con la Terra e promuovere la sostenibilità.
Infine, Shiva critica la carne coltivata e altri alimenti di laboratorio, definendoli cibi “finti” che non rispettano né la Terra né il corpo umano. Invece sostiene che il cibo deve essere un diritto universale e parte di un ciclo naturale che nutre la Terra e gli esseri viventi.
Nonostante i problemi persistenti, Vandana Shiva rimane ottimista, convinta che il futuro possa essere pieno di gioia, speranza e abbondanza, se l'umanità saprà rispettare e lavorare in armonia con le leggi della natura.
Secondo Shiva, i sistemi alimentari attuali sono afflitti da problemi ecologici, sociali e sanitari, aggravati dall'uso di monocolture e sostanze chimiche che distruggono la biodiversità e dalla sostituzione dell’alimentazione tradizionale con cibo spazzatura, correlato all’aumento delle malattie croniche. Critica le recenti decisioni dell'Unione Europea su OGM e pesticidi, accusando le multinazionali come Monsanto di influenzare negativamente le politiche agricole e la sicurezza alimentare. Shiva sostiene che i nuovi OGM rappresentano solo una ripetizione degli errori passati e critica la deregolamentazione prevista dall'UE.
In India, sebbene esista un forte movimento per l'agricoltura biologica, quella industriale è in crescita, minacciando la sovranità alimentare del Paese. Shiva sottolinea l'importanza di proteggere la Terra, gli agricoltori e il diritto democratico al cibo sano per garantire un sistema alimentare sostenibile.
Evidenzia anche il ruolo cruciale delle donne nel settore agricolo, spesso invisibile, ma fondamentale per la produzione di cibo e la conservazione della biodiversità. Inoltre, riconosce il contributo dei giovani nel ridefinire il rapporto con la Terra e promuovere la sostenibilità.
Infine, Shiva critica la carne coltivata e altri alimenti di laboratorio, definendoli cibi “finti” che non rispettano né la Terra né il corpo umano. Invece sostiene che il cibo deve essere un diritto universale e parte di un ciclo naturale che nutre la Terra e gli esseri viventi.
Nonostante i problemi persistenti, Vandana Shiva rimane ottimista, convinta che il futuro possa essere pieno di gioia, speranza e abbondanza, se l'umanità saprà rispettare e lavorare in armonia con le leggi della natura.
Foto di Gaetano Cessati su Unsplash