Un nuovo modo di sentire – La religiosità “aperta” di Aldo Capitini
In questo testo, pubblicato da Graphe.it edizioni, lo studioso Roberto Fantini ripercorre con acutezza la visione religiosa e filosofica di Capitini, analizzandone il pensiero e la storia e illuminando la figura, non a tutti nota, di questo uomo straordinario, apostolo della non-violenza e della non-menzogna. Un uomo che seppe sfidare apertamente il fascismo, anche con la sua scelta vegetariana, mantenendo nel tempo una grande indipendenza culturale.
Danilo Dolci, nel suo “Omaggio a Capitini” scrive: “Poi l’ho incontrato / in alto nella torre / del Comune di Perugia, / la dimora del padre campanaro: / era basso ma vedeva lontano, impacciato a camminare / ma enormemente libero e attivo, / concentrato / ma aperto alla vita di tutti, / non ammazzava una mosca / ma era veramente un rivoluzionario, / miope ma profeta”.
Danilo Dolci, nel suo “Omaggio a Capitini” scrive: “Poi l’ho incontrato / in alto nella torre / del Comune di Perugia, / la dimora del padre campanaro: / era basso ma vedeva lontano, impacciato a camminare / ma enormemente libero e attivo, / concentrato / ma aperto alla vita di tutti, / non ammazzava una mosca / ma era veramente un rivoluzionario, / miope ma profeta”.