Segnali di speranza
In una comunicazione fortemente caratterizzata dal prevalere della negatività e della separatività, che coinvolgono anche molta produzione letteraria e il campo della saggistica, non mancano tenui ma importanti segnali di speranza.
Lo testimoniano, ad esempio, due libri recensiti nell’inserto “Io Donna” del Corriere della Sera del 17 settembre scorso, che pubblica anche un interessante articolo di Michaela K. Bellisario.
Si tratta del nuovo volume dello scrittore e filosofo Stefano Bettera, intitolato “Il volto dell’altro” (pubblicato da Meltemi) e della recente opera di Jane McGonigal, “Immagina” (pubblicato da Roi).
Nel primo l’autore parla di “rivoluzione della gioia” e di gioia come scelta di libertà. Afferma Bettera: “Questo nostro mondo moderno che segue la narrativa della fretta è attirato dalla forza seduttiva, della minaccia e della paura… Dobbiamo tornare a usare le parole con responsabilità e forza. La rivoluzione della gioia è una scelta di libertà”.
Nel suo libro invece la futurologa americana Jane McGonigal (che aveva previsto, nel 2010, la pandemia) sottolinea che occorre sperare in un “ottimismo” urgente.
Invece nell’articolo di Bellisario, “Il futuro che ci aspetta”, risulta interessante la declinazione del tema che viene proposta attraverso alcuni concetti chiave: rivoluzione della gioia, ottimismo urgente, consapevolezza, non fermarsi, sobrietà energetica, sicurezza climatica, trasformazione, nuovo rinascimento. Bellisario ha ricordato anche il recente primo “Festival della consapevolezza”, che si è tenuto a Padova con grande successo e che ha visto, anche attraverso alcune autorevoli testimonianze, l’invito ad andare oltre l’ovvio, oltre le credenze e gli stereotipi, il bene e il male, un invito a praticare il dubbio, elevando nel contempo coscienza e conoscenza.
Per completare la carrellata dei Segnali di Speranza segnaliamo anche la performance di arte, scienza e meditazione che dal 20 al 24 settembre è andata in scena al MAXXI di Roma, a cura di Daniel Lumera, allievo di Padre Anthony Elenjimittam, che della Società Teosofica Italiana è stato Socio Onorario.
Lo testimoniano, ad esempio, due libri recensiti nell’inserto “Io Donna” del Corriere della Sera del 17 settembre scorso, che pubblica anche un interessante articolo di Michaela K. Bellisario.
Si tratta del nuovo volume dello scrittore e filosofo Stefano Bettera, intitolato “Il volto dell’altro” (pubblicato da Meltemi) e della recente opera di Jane McGonigal, “Immagina” (pubblicato da Roi).
Nel primo l’autore parla di “rivoluzione della gioia” e di gioia come scelta di libertà. Afferma Bettera: “Questo nostro mondo moderno che segue la narrativa della fretta è attirato dalla forza seduttiva, della minaccia e della paura… Dobbiamo tornare a usare le parole con responsabilità e forza. La rivoluzione della gioia è una scelta di libertà”.
Nel suo libro invece la futurologa americana Jane McGonigal (che aveva previsto, nel 2010, la pandemia) sottolinea che occorre sperare in un “ottimismo” urgente.
Invece nell’articolo di Bellisario, “Il futuro che ci aspetta”, risulta interessante la declinazione del tema che viene proposta attraverso alcuni concetti chiave: rivoluzione della gioia, ottimismo urgente, consapevolezza, non fermarsi, sobrietà energetica, sicurezza climatica, trasformazione, nuovo rinascimento. Bellisario ha ricordato anche il recente primo “Festival della consapevolezza”, che si è tenuto a Padova con grande successo e che ha visto, anche attraverso alcune autorevoli testimonianze, l’invito ad andare oltre l’ovvio, oltre le credenze e gli stereotipi, il bene e il male, un invito a praticare il dubbio, elevando nel contempo coscienza e conoscenza.
Per completare la carrellata dei Segnali di Speranza segnaliamo anche la performance di arte, scienza e meditazione che dal 20 al 24 settembre è andata in scena al MAXXI di Roma, a cura di Daniel Lumera, allievo di Padre Anthony Elenjimittam, che della Società Teosofica Italiana è stato Socio Onorario.