Rivista Italiana di Teosofia (novembre-dicembre 2025)

COVER RIT NOV-DIC 2025
È uscito il numero di novembre-dicembre 2025 della Rivista Italiana di Teosofia.
Nell’editoriale la direttrice responsabile, Patrizia Moschin Calvi, introduce alcune novità della Rivista, sia nel contenuto - nuove rubriche su eco-sofia, storia della S.T. e simbolismo religioso – sia nel formato - carta ecologica certificata, coerentemente con la visione dell'Unità del tutto.
Lo staff di redazione, di cui Patrizia fa parte da trent’anni, viene confermato e arricchito con un nuovo gruppo di traduttori.
L'autrice definisce la comunità teosofica come una "famiglia di elezione" basata su valori e comprensione reciproca.
Il testo si conclude con l'invito a celebrare insieme il 150° anniversario della fondazione della Società Teosofica, testimoniando la fratellanza e augurando un rinnovo del "patto con la Luce" in vista delle Festività Natalizie.
La Rivista contiene, fra gli altri, gli articoli “La Scienza della Meraviglia” di Tim Boyd e “Il Vangelo di Maria” di Marina De Grandis.
Il primo affronta il tentativo della Società Teosofica e di altri gruppi spirituali di armonizzare gli insegnamenti esoterici con la scienza contemporanea. Dalla prospettiva della Saggezza senza tempo (Teosofia), ogni cosa deriva dalla coscienza, inclusi piante, minerali e regni invisibili. La scienza tradizionale osserva e descrive gli effetti della coscienza, ma la rifiuta come oggetto di studio perché non è quantificabile con i cinque sensi o con i loro strumenti, ignorando persino le migliaia di studi che attestano l'esistenza e la verificabilità dei poteri paranormali.
Nonostante i limiti imposti dalla comunità scientifica, i praticanti spirituali applicano il termine "scienza" ai loro insegnamenti. Boyd afferma che non c'è una differenza sostanziale tra la scienza del mondo fisico e la scienza della coscienza (Teosofia), poiché entrambe si basano sul "metodo scientifico": osservazione, sperimentazione, formulazione e verifica di ipotesi.
L'autore illustra come questo metodo possa essere applicato alla vita interiore e incoraggia a dedicarsi completamente a un obiettivo, agendo con audacia per innescare un "fiume di eventi" inattesi.
Nel secondo articolo Marina De Grandis analizza il “Vangelo di Maria”, un testo gnostico contenuto nel Codice di Berlino. Nonostante le lacune esso presenta un dialogo tra Gesù e alcuni discepoli dopo la sua morte fisica.
Quest’opera si inserisce nel contesto gnostico-teosofico, richiamando concetti come l'unità essenziale e la periodicità. Il conflitto tra Maria (simbolo della Mente superiore e dell'anima pura) e Pietro (ancora preda dell'ira e delle passioni terrene) non è un riscatto del femminile, ma un'allegoria della necessità di purificazione interiore per comprendere gli insegnamenti esoterici del Saggio.
Gli insegnamenti di queste pagine, scrive Marina De Grandis, “raccontano il percorso dell’anima sino al quarto stadio, quando si avvicina al momento di fusione con l’Anima Universale”.

Link alla Rivista: https://www.teosofica.org/it/materiale-di-studio/rivista-italiana-di-teosofia/,446
Per abbonarsi: https://www.eti-edizioni.it/collane-libri-e-dvd/770-rivista-italiana-di-teosofia.html