Meditazione e osservatore interiore: un seminario a Trieste
Un grande successo ha coronato l'iniziativa del Gruppo Teosofico Triestino Edoardo Bratina, presieduto dal dott. Diego Fayenz, che ha organizzato, venerdì 2 e sabato 3 ottobre un Seminario teorico pratico tenuto dal dr. José Foglia, medico e studioso, dal titolo “Ricostruiamo il cervello durante la meditazione attivando il nostro osservatore interiore".
Nell’introduzione sono stati chiariti due concetti: resilienza ,cioè la capacità di recuperare rapidamente, dopo situazioni di stress e disavventure della vita, per adattarsi correttamente alle nuove circostanze e neuroplasticità, cioè la capacità del sistema nervoso di sviluppare nuove connessioni neuronali in seguito a cambiamenti nel comportamento, nell’ambiente, a pensieri, emozioni, danni fisici.
Il Seminario si è svolto con la suddivisione in 4 moduli, ognuno dei quali seguito da mezz’ora di meditazione. Nel primo modulo è stata spiegata in modo chiaro e con belle immagini tutta l’anatomia del sistema nervoso, centrale e periferico, dalle sinapsi neuromuscolari alle specifiche zone del cervello di riferimento per attività motorie ed organi di senso. Nel secondo modulo si è passati da un excursus dell’evoluzione del sistema nervoso dai rettili all’homo sapiens, allo studio del processo dell’attenzione. Nel terzo modulo si è passati dall’anatomia del sistema limbico, ipotalamo-ipofisi-surrene, sistema nervoso simpatico e parasimpatico al rapporto stress-rilassamento. Nel quarto modulo sono stati trattati la realtà cosciente, la differenza tra emisfero destro ed emisfero sinistro, il corpo calloso, i lobi prefrontali con la comprensione della volontà cosciente e della centrale esecutiva.
Si arriva così all’attivazione dell’“Osservatore interiore”, al concetto di visualizzazione creativa, con la possibilità di ottenere in noi effetti positivi ma anche negativi.
Nei giorni seguenti alcune telefonate anche di medici ed operatori sanitari presenti hanno attestato l’apprezzamento sia per la mole dell’argomento trattato, sia per i concreti e piacevoli risultati ottenuti nelle sedute di meditazione.
Nell’introduzione sono stati chiariti due concetti: resilienza ,cioè la capacità di recuperare rapidamente, dopo situazioni di stress e disavventure della vita, per adattarsi correttamente alle nuove circostanze e neuroplasticità, cioè la capacità del sistema nervoso di sviluppare nuove connessioni neuronali in seguito a cambiamenti nel comportamento, nell’ambiente, a pensieri, emozioni, danni fisici.
Il Seminario si è svolto con la suddivisione in 4 moduli, ognuno dei quali seguito da mezz’ora di meditazione. Nel primo modulo è stata spiegata in modo chiaro e con belle immagini tutta l’anatomia del sistema nervoso, centrale e periferico, dalle sinapsi neuromuscolari alle specifiche zone del cervello di riferimento per attività motorie ed organi di senso. Nel secondo modulo si è passati da un excursus dell’evoluzione del sistema nervoso dai rettili all’homo sapiens, allo studio del processo dell’attenzione. Nel terzo modulo si è passati dall’anatomia del sistema limbico, ipotalamo-ipofisi-surrene, sistema nervoso simpatico e parasimpatico al rapporto stress-rilassamento. Nel quarto modulo sono stati trattati la realtà cosciente, la differenza tra emisfero destro ed emisfero sinistro, il corpo calloso, i lobi prefrontali con la comprensione della volontà cosciente e della centrale esecutiva.
Si arriva così all’attivazione dell’“Osservatore interiore”, al concetto di visualizzazione creativa, con la possibilità di ottenere in noi effetti positivi ma anche negativi.
Nei giorni seguenti alcune telefonate anche di medici ed operatori sanitari presenti hanno attestato l’apprezzamento sia per la mole dell’argomento trattato, sia per i concreti e piacevoli risultati ottenuti nelle sedute di meditazione.