La storia emblematica di Mehran Karimi

La storia emblematica di Mehran Karimi
La cronaca riporta la notizia della morte di Mehran Karimi Nasseri, le cui vicende ispirarono il regista Steven Spielberg a girare il film The Terminal, uscito nel 2004.
Quella di Nasseri è la storia di un rifugiato politico, nato a Masjed-e Soleyman, nella provincia iraniana del Khuzestan, che, privo di regolari documenti, dopo un una lungo girovagare alla ricerca della madre in varie capitali d’Europa, collezionando altrettante espulsioni, giunge nel 1988 all’aeroporto parigino di Roissy-Charles de Gaulle, dove finirà per vivere per 18 anni, accettato e rispettato da tutti.
Dopo il film di Spielberg, che gli aveva garantito i mezzi per sopravvivere autonomamente, Meheran Karimi Nasseri si era trasferito in una casa di accoglienza di Parigi, ma da qualche mese era tornato a Roissy, dove è morto per cause naturali all’età di 76 anni.
La storia di questo rifugiato, che sa sopravvivere alla burocrazia e sa vivere con i propri simili in modo armonico nonostante vicende esistenziali paradossali, ci svela non solo le grandi capacità di sopravvivenza dell’essere umano ma anche le straordinarie possibilità della solidarietà di tante persone, che avevano creato attorno “Sir George”, così veniva chiamato, una rete di umanità e di condivisione.
E forse proprio per questo Mehran Karimi Nasseri per morire è tornato “a casa”, all’aeroporto Roissy.

Foto tratta da: https://edition.cnn.com/2022/11/12/europe/the-terminal-movie-paris-airport-mehran-karimi-nasseri-dies-intl-hnk/index.html