La rappresentazione della cronaca è la realtà?

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Uno degli aspetti del vivere di oggi è la ricchezza di informazioni e di notizie a disposizione delle singole persone, attraverso una pluralità di strumenti, sempre più caratterizzati dalla dimensione del digitale.
Una rapida ricognizione delle informazioni – che ciascuno può fare autonomamente e quotidianamente - mette in evidenza la netta prevalenza delle notizie di carattere negativo, non solo desunte dalla cronaca ma anche attraverso analisi economico-politiche, ambientali, sociali e di scenario che finiscono per suscitare timori, incertezze e, soprattutto, paure.
Dovremmo chiederci se la realtà è solo questo o se, al contrario, nella vita di oggi non ci siano anche molti elementi positivi e fatti di cronaca – che non vengono però rappresentati – ispirati alla solidarietà, alla positività, alla bellezza e all’amore.
Non si tratta di misconoscere i problemi dell’essere umano e dell’umanità intera, quanto piuttosto di non cadere nell’inganno del pensiero negativo, dell’approccio dualistico della realtà, del consumismo, della manipolazione e della paura.
Il sensazionalismo, la pruderie a sfondo sessuale, la violenza, la visione di complotti più o meno esistenti a tutti i livelli, l’interesse economico di bassa lega sono alcune delle note dominanti di una rappresentazione della realtà che vuole trascurare le tante manifestazioni della vita e del comportamento umano baste sull’altruismo e sul servizio.
I benefici del pensiero positivo sono stati messi in luce in molti modi e sono oggi supportati da inequivocabili evidenze scientifiche.