L’onda viola della gentilezza
In un momento caratterizzato da molte note divisive assume particolare rilievo l’iniziativa favore della gentilezza partita dall’associazione “Cor et amor” di Ivrea e che si sta rapidamente diffondendo in tutta Italia, coinvolgendo educatori, allenatori, amministratori pubblici e persone di buona volontà.
Obiettivo comune è quello portare la gentilezza nella vita di ciascuno e di educare i bambini e i giovani a praticarla. Il tutto attraverso gesti semplici e immediatamente realizzabili dal singolo individuo: un saluto gentile al vicino di casa e al collega di lavoro; un ringraziamento alle persone con cui ci relazioniamo; un piccolo aiuto a una persona cara e anche a persone sconosciute. L’iniziativa di “Cor et amor” ha portato 170 Comuni italiani a dipingere di viola (eletto colore della gentilezza) una panchina quale simbolo di gentilezza.
In una scuola di Messina (l’Istituto Principe di Piemonte) un’insegnante ha realizzato con gli allievi il “Libro dei pensieri gentili”. A Gaby (Aosta) è stata varata l’iniziativa denominata “La passeggiata della gentilezza”, caratterizzata dal fatto che una o più persone adottano un pezzo di strada (o di sentiero) e lo ripuliscono.
È da augurarsi che l’onda viola della gentilezza si diffonda sempre più aiutando il vivere di tutti.
Papa Francesco ha più volte parlato dell’importanza della gentilezza e il Dalai Lama si è spinto ad affermare che la sua religione è quella della gentilezza.
Le neuroscienze ci insegnano che le emozioni positive e lo scambio a favore degli altri molto aiutano il nostro equilibrio, non soltanto interiore.
Essere gentili in fondo significa essere più felici.
Obiettivo comune è quello portare la gentilezza nella vita di ciascuno e di educare i bambini e i giovani a praticarla. Il tutto attraverso gesti semplici e immediatamente realizzabili dal singolo individuo: un saluto gentile al vicino di casa e al collega di lavoro; un ringraziamento alle persone con cui ci relazioniamo; un piccolo aiuto a una persona cara e anche a persone sconosciute. L’iniziativa di “Cor et amor” ha portato 170 Comuni italiani a dipingere di viola (eletto colore della gentilezza) una panchina quale simbolo di gentilezza.
In una scuola di Messina (l’Istituto Principe di Piemonte) un’insegnante ha realizzato con gli allievi il “Libro dei pensieri gentili”. A Gaby (Aosta) è stata varata l’iniziativa denominata “La passeggiata della gentilezza”, caratterizzata dal fatto che una o più persone adottano un pezzo di strada (o di sentiero) e lo ripuliscono.
È da augurarsi che l’onda viola della gentilezza si diffonda sempre più aiutando il vivere di tutti.
Papa Francesco ha più volte parlato dell’importanza della gentilezza e il Dalai Lama si è spinto ad affermare che la sua religione è quella della gentilezza.
Le neuroscienze ci insegnano che le emozioni positive e lo scambio a favore degli altri molto aiutano il nostro equilibrio, non soltanto interiore.
Essere gentili in fondo significa essere più felici.