Il valore dell’esperienza
Nelle scuole pitagoriche, alla conclusione della giornata, l’allievo – indipendentemente dal grado raggiunto - era chiamato ad analizzare gli eventi vissuti, osservandoli con distacco e ricollegandoli agli insegnamenti ricevuti. Era questo un modo non solo di guardare con neutralità ai fatti della vita ma anche di constatare il valore (o meno) di quanto appreso. Anche l’inizio della giornata dell’allievo pitagorico era caratterizzato da un’attenta analisi degli eventi a venire, alla ricerca di una conseguente ispirazione sul da farsi.
L’essere umano che intraprende con sincerità il cammino spirituale, anche se non appartiene a una scuola pitagorica, conosce bene il valore di queste modalità, che consentono all’osservatore interiore non tanto una mnemonica analisi dell’ossequio alle regole, quanto piuttosto una relazione diretta con il vissuto, in grado di valorizzare appieno l’esperienza anche sotto il profilo esistenziale.
L’essere umano che intraprende con sincerità il cammino spirituale, anche se non appartiene a una scuola pitagorica, conosce bene il valore di queste modalità, che consentono all’osservatore interiore non tanto una mnemonica analisi dell’ossequio alle regole, quanto piuttosto una relazione diretta con il vissuto, in grado di valorizzare appieno l’esperienza anche sotto il profilo esistenziale.