Continua il dramma del Myanmar

dramma del Myanmar
Un grande silenzio e molto disinteresse accompagnano il dramma che sta vivendo il Myanmar dopo il colpo di stato dei militari che, con l’appoggio cinese, non hanno riconosciuto il risultato elettorale che aveva visto il trionfo della leader del Partito del Popolo Aung San Suu Kyi, da anni impegnata in una transizione democratica, bruscamente interrotta nel 2021. In Myanmar si è così scatenata una vera e propria guerra civile, con grandi violenze e sofferenze inflitte alla popolazione.
La cronaca ci affida ora l’ennesima condanna, tutta “politica”, da parte di un tribunale ad Aung San Suu Kyi. Ma il sogno del premio Nobel per la Pace di una Birmania libera, indipendente e in pace non viene meno, nonostante le calunnie che nel tempo le sono state rovesciate addosso (si pensi a quelle che la consideravano la causa delle violenze dei militari sulla minoranza musulmana dei rohingya).
Che la Pace e la Libertà possano tornare in questo straordinario Paese, ricco di storia, di cultura e di una originale capacità di unire spiritualità e vita quotidiana.