Settembre-ottobre 2022

Anno LXXVIII - N.09-10
cover settembre-ottobre 2022

La Rivista Italiana di Teosofia esce con cadenza bimestrale. L'invio avviene tramite il servizio postale. In alternativa è possibile riceverla anche in formato PDF. Il costo dell'abbonamento annuo è fissato in euro 30,00 per l’Italia e per l’Estero in euro 50,00 (formato cartaceo) o 30,00 (invio in PDF). Il versamento può essere effettuato: tramite bollettino sul conto corrente postale numero 55010367, intestato a Società Teosofica Italiana APS - Tesoreria; tramite bonifico al conto Bancoposta: Società Teosofica Italiana APS - CODICE IBAN: IT93 D076 0111 8000 0005 5010 367; oppure con PayPal: https://www.eti-edizioni.it/collane-libri-e-dvd/770-rivista-italiana-di-teosofia.html

Area riservata

Il piacere di servire
G. Mistral 1

Tu sei il mondo
T. Boyd 2

Divenire consapevoli è scoprire l’amore
T.T.K. Dieu 8

La ricerca della verità
G. Mollo 12

La pace e la dimensione bodhisattvica
A. Biasca Caroni 18

Non c’è via per la pace. La pace è la via
P.G. Parola 21

La pace è una pratica, non una speranza
P. Moschin Calvi 27

Il mistero di Shakespeare
A. Stirati 33

L’esperienza dei Giovani Teosofi a Naarden
35

Pagine dalla letteratura teosofica
39

Testi per l’intuizione [LXXI]
40

Il Little Flower Convent di Chennai
41

Segnalazioni
42

Recensioni
45

Dai Gruppi
47

Nuove vite
47

Al di là del velo
47

Il piacere di servire

Tutta la natura è un desiderio di servizio.
Serve la nuvola, serve il vento, serve il solco.
Dove c'è un albero da piantare, piantalo;
Quando c'è un errore da riparare, fai ammenda;
Dove c'è uno sforzo che tutti evitano, accettalo.
Sii colui che toglie la pietra dal sentiero, l'odio tra i cuori e le difficoltà del problema.
C'è la gioia di essere sani e la gioia di essere giusti, ma c'è soprattutto la bella, immensa gioia di servire.
Quanto sarebbe triste il mondo se tutto fosse fatto, se non ci fosse un cespuglio di rose da piantare, un'attività da gestire.
Che non ti chiamino solo lavori facili.
È così bello fare ciò che gli altri evitano!
Ma non cadere nell'errore che il merito avviene solo con i grandi lavori; ci sono piccoli servizi
che sono buoni servizi: ordinare un tavolo, ordinare alcuni libri, pettinare i capelli di una ragazza.
Chi critica, questo è colui che distrugge, tu sii colui che serve.
Servire non è opera di esseri inferiori.
Dio che dà il frutto e la luce, serve. Potrebbe
essere chiamato così: "Colui che Serve".
E lui ha gli occhi fissi sulle nostre mani ed a noi
chiede ogni giorno: Hai servito oggi? Chi?
L'albero, il tuo amico, tua madre?

Gabriela Mistral

(La poetessa cilena Gabriela Mistral, pseudonimo di Lucila de María del Perpetuo Socorro Godoy Alcayaga (1889–1957) è stata la prima donna latinoamericana a vincere il Premio Nobel per la letteratura nel 1945).

Segnalazioni

La Società Teosofica Italiana è un’Associazione di Promozione Sociale
La Società Teosofica Italiana è stata regolarmente iscritta al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore. Il Decreto porta la data dell’11 agosto 2022 e il numero di iscrizione è il 31654.
Dall’autorità amministrativa non sono state richieste modifiche allo Statuto adottato nell’Assemblea dei Soci del 30 aprile scorso, a testimonianza dell’accuratezza con cui è stata portata avanti la procedura.
Per la Società Teosofica Italiana è sicuramente il conseguimento di un traguardo importante che la inserisce a pieno titolo tra le Associazioni di Promozione Sociale.
Quando i nostri predecessori, per principale merito del Segretario Generale Edoardo Bratina, del Tesoriere Bruno Giolo e del Presidente del Gruppo Teosofico “Veritas” di Forlì Arnaldo Matteucci, riuscirono, nel 1980, a ottenere per la S.T.I. la qualifica di Ente Morale ebbero come obbiettivo quello di far sì che la Comunità Teosofica Italiana uscisse dall’alveo di ogni incertezza giuridica e si qualificasse nell’ambito delle Associazioni Giuridiche Riconosciute.
Essere diventati oggi una Associazione di Promozione Sociale è un ulteriore passaggio, che si collega pienamente a quanto fatto dai nostri predecessori e che, al di là degli indubbi vantaggi fiscali, vuole testimoniare la volontà della S.T.I., di portare un contributo positivo alla crescita della società in cui è inserita. Il tutto senza dimenticare la nostra Tradizione e i nostri Tre Scopi fondamentali.

Ritiro silenzioso
Sabato 8 ottobre si terrà a Milano, presso la sede teosofica di Via Boscovich 55 (con orario dalle ore 10.00 alle ore 17.00), una giornata di “Ritiro Silenzioso”, condotto dalla Sorella Tran-Thi-Kim Dieu, Presidente della Federazione Teosofica Europea.
Per i Soci e i Simpatizzanti interessati è possibile avere informazioni di dettaglio e iscriversi telefonando alla Segreteria Generale della S.T.I. al numero 0444 962961.

FAQ su Teosofia e Società Teosofica
Società Teosofica ha l’esigenza di trovare risposte chiare alle domande che possono sorgere spontaneamente sia sul significato della Teosofia e dei suoi contenuti sia sull’attività della Società Teosofica e sulla sua organizzazione.
Per favorire un’informazione semplice, completa e doverosamente trasparente è stata inserita nel sito internet della S.T.I. una rubrica che riguarda proprio le FAQ, le domande che più frequentemente vengono poste sulla Teosofia e sulla Società Teosofica: https://www.teosofica.org/it/faq/,619
Naturalmente tutto questo non esclude la possibilità di un contatto diretto, che in ambito teosofico è sempre il benvenuto: sti@teosofica.org

VI Edizione del Corso di introduzione alla Teosofia e alla conoscenza della Società Teosofica
La Società Teosofica Italiana organizza, da ottobre a dicembre 2022, la sesta edizione del Corso di introduzione alla Teosofia e alla conoscenza della Società Teosofica.
L’iniziativa è aperta a coloro che desiderano approfondire le proprie conoscenze sul tema, compresi i simpatizzanti e i soci da poco iscritti.
Il Corso ha l’obiettivo di fornire a tutti coloro che si avvicinano alla Teosofia e alla Società Teosofica un panorama completo delle informazioni di base. È articolato in sette lezioni, di cui due (la prima e l’ultima) in audio-video connessione sulla piattaforma Zoom e cinque a distanza, con lezioni videoregistrate.
Durante il corso sono anche previsti due incontri di approfondimento con i relatori (sempre utilizzando la piattaforma Zoom).
L’avvio della sesta edizione del Corso è previsto per domenica 16 ottobre.
Il termine per l’iscrizione è quello del 5 ottobre.
La Segreteria Generale della S.T.I. è a disposizione per tutte le informazioni di dettaglio:
e-mail: sti@teosofica.org
tel. 0444 962921.

Congresso Europeo a York
Il 39° Congresso Teosofico Europeo si è svolto dal 1° al 6 agosto 2022 a York, nello Yorkshire del nord, Inghilterra.
L’importante evento è stato ospitato nel campus dell’Università di York, inserita in uno splendido parco di 500 acri, noto per aver ottenuto la Bandiera Verde per ben sei volte grazie alla qualità del suo habitat naturale.
Il tema approfondito è stato “Guarire se stessi – guarire il mondo”.
Il programma si è articolato in conferenze e simposi, programmi culturali e artistici, escursioni turistiche, come quella al maestoso Castello di Howard, gloriosa dimora storica con splendidi giardini, e la visita alla città di York, luogo con un affascinante centro medievale, radici romane e un passato vichingo.
Per la Società Teosofica, che ha come suo primo scopo quello della Fratellanza Universale senza distinzioni, è molto importante organizzare momenti di incontro e di comune approfondimento fra persone provenienti dai diversi Paesi e appartenenti a differenti religioni e correnti di pensiero.
Il tutto nel segno dell’Unità della Vita. In questa indagine a tutto campo delle profondità siderali è importante che l’essere umano non perda la capacità di stupirsi, quella che ci fa guardare – questa volta a occhio nudo – il cielo stellato, cogliendone la bellezza, l’armonia e il significato anche simbolico. È proprio in questa dimensione che affiora alla coscienza la consapevolezza socratica dettata dal “sapere di non sapere”. Una garanzia unica contro l’arroganza dell’egoismo e del pensiero separativo.

I Mercoledì con la Società Teosofica
Il ciclo di incontri de “I Mercoledì con la Società Teosofica” riprenderà in autunno con il seguente calendario: 28 settembre, 26 ottobre, 23 novembre e 21 dicembre.
Per iscriversi nella mailing-list dedicata inviare una e-mail a: sti@teosofica.org oppure telefonare alla Segreteria Generale: 0444-962921.

Corso di introduzione alle Stanze di Dzyan
Nel periodo autunnale è previsto anche l’avvio di un corso di introduzione alle Stanze di Dzyan, che sarà condotto da Pier Giorgio Parola.
La Segreteria Generale della S.T.I. è a disposizione per tutte le informazioni di dettaglio:
e-mail: sti@teosofica.org
tel. 0444 962921.

Immagini dei primordi del cosmo
Recentemente abbiamo avuto la possibilità di vedere, non senza emozione, le immagini più profonde che mai siano state fatte dell’universo. Le ha trasmesse il “James Webb Space Telescope”, un sofisticatissimo (e costosissimo) telescopio che opera a 1,5 milioni di chilometri dalla terra.
L’area fotografata è stata chiamata SMACS 0723 e, come spiega la Nasa, “Questa fetta del vasto universo copre una porzione di cielo grande all’incirca come un granello di sabbia tenuto a distanza di un braccio da qualcuno a terra”.
Nel portale de “Il Corriere della Sera” Massimo Sideri ha osservato: “Ciò che stiamo vedendo grazie allo spettro dell’infrarosso è l’impronta lasciata dall’attimo dopo il Big Bang (avvenuto 14 miliardi di anni fa), quando il bimbo cosmo aveva ‘solo’ 400 milioni di anni. Nell’universo il dove diventa il quando. O, meglio: non c’è distinzione tra essi, coerentemente con lo spazio-tempo di Einstein”.
L’avvenimento è di grande importanza scientifica e apre prospettive rilevanti per la conoscenza. Ma la portata delle foto che abbiamo potuto vedere mette anche in relazione il momento presente (ciò che siamo) con il lontanissimo passato, in una contemporaneità di percezione che apre le porte all’intuizione. L’espansione della conoscenza porta via via ad ampliare la realtà spazio-temporale del percepito e questo processo è importante perché ci può far comprendere come, in un contesto di unità della vita, non solo tutte le cose sono in relazione fra loro, ma che lo sono anche le dimensioni del tempo.

Stefano Bollani: la visione creativa di un musicista di talento
Il quotidiano “La Repubblica” ha pubblicato, domenica 17 ottobre, un’interessante intervista con il musicista Stefano Bollani, che sabato 23 ottobre ha ricevuto il premio Tenco alla carriera.
Bollani, compositore e pianista jazz, ha risposto alle domande del giornalista Dario Cresta–Dina e non ha nascosto la sua passione per la fantascienza, affermando di credere nell’esistenza di altre civiltà, non solo simili alla nostra ma “ancora più intelligenti e avanzate, intendo in senso spirituale e di conseguenza sociale”.
Alla domanda “Crede in Dio?” ha risposto: “In ogni cosiddetta religione organizzata, in ogni tradizione spirituale, ci sono preziose gemme da cui ricavare splendore, idee, intuizioni. Più che credere, sento, intuisco che tutto è uno e che quest’uno che permea tutte le cose ha caratteristiche che noi definiremmo intelligenza, curiosità, senso dell’umorismo e soprattutto tanto amore”.

Amalia Ercoli Finzi: una scienziata ricca di buon senso
Sul “Corriere della Sera” di domenica 24 aprile è stata pubblicata un’intervista della giornalista Elvira Serra ad Amalia Ercoli Finzi. La
nota scienziata è stata la prima donna a laurearsi in ingegneria aeronautica in Italia, ha diretto il Dipartimento di ingegneria aerospaziale al Politecnico di Milano ed è stata consulente della NASA e dell’ESA, sovraintendendo alla missione Rosetta, con cui una trivella da lei progettata ha perforato una cometa a 510 milioni di chilometri dalla Terra.
Ricca di energia e di buon senso Amalia Ercoli Finzi ha risposto alle domande di Serra passando da temi esistenziali e familiari a considerazioni sulla sua carriera e a riflessioni di ordine filosofico.
Alla domanda “Come concilia la fede con la scienza?” la scienziata ha risposto: “Benissimo! Perché sono due mondi diversi: la scienza è il mondo della logica e della sperimentazione, la fede è il mondo del trascendente. Nel mio caso la fede è una forma di umiltà: non pensare che sappiamo tutto, ma dire che un Dio buono ci protegge.
Cosa ci sarà quando morirò? Non so, mancano i telescopi per guardare al di là. Ma quando ci arriverò, e non manca tanto vista l’età, ho molte domande da fare”.
E quando le è stato chiesto: “Lei crede negli extraterrestri?”, ha risposto: “Altroché! Non dico gli Ufo con le antenne, ma statisticamente esistono altre forme di vita. Faccia conto dei miliardi di galassie che ci sono nell’universo, dei miliardi di stelle, dei miliardi di pianeti…”.

Quattro idee basilari della Dottrina Segreta di H.P. Blavatsky
Nel prezioso e sintetico testo di Ianthe Hoskins “Fondamenti di filosofia esoterica dagli scritti di H.P. Blavatsky” troviamo un breve capitolo dedicato a “Quattro idee basilari” che caratterizzano i contenuti de “La Dottrina Segreta” di Madame Blavatsky. La prima idea fa riferimento alla fondamentale unità di tutta l’esistenza, che porta al superamento della separazione e del dualismo ontologico; la seconda idea è che non esiste materia “morta” e ogni atomo è di per se stesso “vita”. La terza idea è quella che considera l’essere umano come un microcosmo che riflette, senza dualismi, una esistenza unica; la quarta fa diretto riferimento all’assioma ermetico: “Com’è l’Interno così è l’Esterno, com’è il Grande così è il Piccolo”, com’è Sopra così è sotto, ci sono solo un’unica vita e un’unica legge e chi opera è l’Uno.
Gli scritti di Helena Petrovna Blavatsky (1831-1891) sono basilari per la comprensione del pensiero teosofico moderno ed è molto importante individuare in essi alcune chiavi di lettura, che consentano di poter disporre di una sorta di “bussola” in grado non solo di orientare ma anche di fissare nello spazio-tempo i caratteri universali del messaggio e della visione del mondo e dell’universo di cui ci parla H.P. Blavatsky.

Tiepolo e la grandezza della via del cuore
A Montecchio Maggiore, non lontano da Vicenza, in località Lovara, si erge, armonicamente inserita nella natura, la bella villa settecentesca Cordellina Lombardi, progettata dall’architetto Giorgio Massari.
Le sue stanze contengono preziosi affreschi di Giambattista Tiepolo, veri e propri “manifesti” del pensiero del celebre avvocato veneziano Carlo Cordellina, che aveva voluto edificare la villa. L’attenzione non va tanto all’aspetto architettonico, quanto piuttosto al significato dei due affreschi del Tiepolo che arricchiscono il salone principale. Sono posti l’uno di fronte all’altro e sono in grado di creare un’atmosfera di bellezza facilmente percepibile dal visitatore, che non può però fare a meno di meditare sul loro significato.
Sulla parete di destra un vittorioso Alessandro Magno riceve la famiglia dello sconfitto imperatore persiano Dario e, con atto ricco di saggezza e di magnanimità, non li riduce in schiavitù, ma anzi dona loro la libertà.
Di fronte, nel secondo affresco, l’eroe romano Scipione l’Africano non separa lo sconfitto Aluccio dalla sua compagna, ma anzi ne favorisce il ricongiungimento affinché l’amore prevalga sulla violenza e sul possesso.
Attraverso i secoli gli affreschi del Tiepolo ci portano un intatto messaggio di grandezza e di speranza e ci suggeriscono che l’essere umano ha tutte le possibilità per abbandonare la via dell’egoismo e della separazione e adottare invece la grandezza della via del cuore.

Annie Besant grande promotrice del Movimento Scout in India
In India gli scout hanno molte buone ragioni per essere grati alla Società Teosofica. Quando il Movimento arrivò per la prima volta sul suolo indiano solo i ragazzi inglesi e anglo-indiani avevano il permesso di farne parte. Però, intorno al 1913, alcuni teosofi formarono dei gruppi non ufficiali di boy-scout indiani.
Nel 1917 Annie Besant entrò nella mischia con il suo zelo e il suo entusiasmo inimitabili e in un brevissimo lasso di tempo c’erano gruppi di scout indiani in tutto il Paese. E nonostante il rifiuto del governo a riconoscerli, Besant andò avanti per la sua strada e formò l’Associazione degli scout indiani, che si rivelò n grande successo.
Dopo un paio di anni il governo cedette e invitò Lord (all’epoca “Sir”) Baden Powell a Madras per organizzare un raduno di tutti gli scout indiani da tenersi a Calcutta nell’agosto del 1920. Alla conclusione di tale evento gli scout indiani vennero formalmente riconosciuti e incorporati nell’organizzazione internazionale, mentre la dottoressa Besant fu nominata Commissario Onorario dei boy-scout indiani, in riconoscimento del suo grande lavoro.
Il 29 settembre 1932, nel conferire alla dottoressa Besant il Lupo d’Argento, la più alta onorificenza del movimento, Lord Baden Powell scrisse: “Questa onorificenza è espressione del nostro cordiale apprezzamento per tutto ciò che hai fatto per gli scout e specialmente per averli promossi con tanta energia e successo in India”. Un onore che fu grandemente apprezzato da Besant che indossava spesso la medaglia.

Recensioni

Astrazione come resistenza
De Piante editore ha pubblicato recentemente il saggio “Astrazione come resistenza” di Roberto Floreani.
Si tratta di un volume di notevole interesse, che indaga e interpreta in profondità i rapporti fra arte e spiritualità, dedicando ampio spazio all’influenza esercitata dalla Teosofia e dall’Antroposofia, tema cui viene dedicato l’intero secondo capitolo.
Le 376 pagine del libro svelano un fitto intreccio culturale e temporale, con la rivalutazione, ad esempio, di numerose artiste quali Hilma af Klint, Marianne von Werefkin e Hilla Rebay. Una parte importante è dedicata allo scopo di restituire a Giacomo Balla la primogenitura dell’astrattismo, finora assegnata a Vasilij Kandinskij.
Roberto Floreani evidenzia una linea italiana dell’astrattismo che, dalle “Compenetrazioni iridescenti” di Balla (1912), giunge fino ai giorni nostri, rivendicando l’attività teorica e sociale dell’artista, già presente nei precursori delle Avanguardie storiche come Umberto Boccioni e collegandosi ai più recenti scritti sull’arte di Josef Albers, Peter Halley e Anselm Kiefer.
Emblematiche le considerazioni finali del saggio: “L’Astrazione risponde così alla propria coscienza, alla propria storia, nell’attraversamento di un sistema complesso, che consente, naturalmente, di non dover entrare nella casa delle merci”.
Roberto Floreani (Venezia, 1956) è considerato uno dei maggiori astrattisti della sua generazione ed è presente con le sue opere in molti musei e collezioni permanenti. Da segnalare anche i suoi saggi “I futuristi e la Grande Guerra” (Campanotto Editore, 2015) e “Umberto Boccioni Arte-Vita” (Mondadori Electa, 2017).

La costruzione dell’uomo interiore – sguardi sulla pedagogia Montessori
Questo il titolo del testo curato dal professor Letterio Todaro dell’Università di Catania e appena pubblicato da Maggioli Editore.
Si tratta di una raccolta di saggi che riporta l’attenzione sull’importanza di Maria Montessori e della sua pedagogia in maniera non convenzionale, riuscendo ad evidenziare nel suo metodo, al di là delle articolazioni scientifiche, una “pedagogia della vita”, in cui l’affermazione di un respiro cosmico orienta l’educazione verso la crescita di un’umanità fondamentalmente rigenerata nella solidarietà e nella pace.
Fra i sei saggi che compongono il libro segnaliamo, oltre all’introduzione del prof. Todaro, il suo “Montessori, la formazione e il codice dell’anima: alla scoperta di una pedagogia della vita” e quello di Erica Moretti “Montessori e Rukmini Devi, un incontro fra teosofia e pedagogia”.
Nell’introduzione il prof. Todaro ricorda che “Si potrebbe dire, allora, che la costruzione dell’uomo interiore dilaga definitivamente nell’abbraccio di un respiro cosmico, integrandosi in un orizzonte che restituisce alla formazione una curvatura insieme scientifica e indefinitamente religiosa”.
Poco per volta gli studi accademici stanno svelando l’essenza del pensiero e dell’opera di Maria Montessori e l’influenza che la Teosofia ha avuto nel definire una pedagogia che mette al centro l’essere umano nella sua complessità ma anche nella sua spiritualità.

Initiates, Initiations and the Path – Biblical allegories unveiled
“Iniziati, iniziazioni e il Sentiero, allegorie bibliche svelate” è il titolo di un volume di Geoffrey Hodson, pubblicato postumo, nel quale l’autore interpreta alcune allegorie del Vecchio Testamento che altrimenti sembrerebbero sfidare la ragione e il buonsenso.
Tra quelle analizzate troviamo i dieci comandamenti e Mosè sul Monte Sinai, la storia di Giosuè con le sue rivelazioni sull’autoemancipazione e l’illuminazione spirituale, quella di Sansone come descrizione dei poteri occulti e della finale iniziazione ai Misteri Maggiori, il Libro di Giobbe come trattato alchemico scritto nel linguaggio degli antichi iniziati e il Tempio di Salomone come allegoria e simbolo della Tradizione Misterica.
È un testo profondo, che contribuisce a gettare una luce sul viaggio
dell’anima umana.
Il libro è edito dalla Theosophical Publishing House di Auckland, in Nuova Zelanda.

Una terra senza sentieri
“Pathless land” [Una terra senza sentieri], è il titolo del libro che raccoglie una ventina di interessanti articoli di Clemice Petter, pubblicati tra il 2015 e il 2021 su “The Theosophist”, organo ufficiale della Società Teosofica internazionale.
È un lavoro che testimonia i sette anni di studio, compiuti ad Adyar, sulla comprensione degli Insegnamenti Perenni dati da grandi saggi quali Ramana Maharshi, Narayana Guru, Guru Nithya e molti altri, che vissero a beneficio dell’umanità.
L’autrice, Responsabile editoriale della Società Teosofica di Adyar, intende qui condividere anche il suo punto di vista riguardo il lavoro della S.T. e gli insegnamenti di Jiddu Krishnamurti. La scoperta di quest’ultimo la portò alla Società Teosofica e approfondire i contenuti di entrambe le scuole di pensiero le ha fatto ritenere che non vi siano differenze tra i due insegnamenti.
Chi desiderasse copia del libro può scrivere direttamente a: clemicepetter@gmail.com

Il settimo continente
Segnaliamo un libro coraggioso e affascinante, che racconta di “fiaccole che brillano in un paesaggio buio”: “Isole dell’abbandono” (Edizioni Atlantide), della scrittrice scozzese Cal Flyn.
Il testo racconta storie di redenzione, del trionfo della natura, della vegetazione che ha ripreso possesso di terre disboscate, sfruttate fino alla desertificazione, contaminate da ogni sorta di agenti chimici, di quelle zone del nostro continente dove guerre e sfruttamento o i de vastanti fenomeni naturali dovuti al cambiamento climatico e all’insensatezza dell’uomo sono cadute in disgrazia. Un viaggio in luoghi “post-umani” che è valso all’autrice premi e riconoscimenti per aver posto l’attenzione su queste “terre di nessuno” che, nel silenzio e nell’abbandono, la natura ha saputo ri-colonizzare, luoghi che in qualche caso possono anche essere meta di un turismo coscienzioso, luoghi che possiamo trovare anche nelle nostre città, per esempio in qualche parcheggio abbandonato o in qualche edificio
decadente.
Un testo rassicurante che ci ricorda anche i nostri doveri nei confronti dell’ambiente, un atlante che ci aiuta a scoprire, anche intorno a noi, qualche storia di redenzione, pezzi di un nuovo continente che la natura sta riscattando con la sua forza salvifica.

La Rivoluzione dei Diritti Umani
Il prof Roberto Fantini ha raccolto in un ricco volumetto denominato “La Rivoluzione dei Diritti Umani” (Pubblicato da Edizioni Efesto di Roma) alcuni inediti e tutta una serie di articoli e di saggi scritti sul tema in un arco di tempo decennale.
Il testo collega il tema dei diritti umani ai suoi aspetti storici e filosofici creando uno stretto collegamento fra il passato, il presente e il futuro. Alcune denunce di casi di diritti umani violati precedono una parte dedicata al pianeta malato e alla pena di morte.
L’argomentazione di Fantini è intensa, rigorosa e sempre attenta agli aspetti umani e alla difesa dei deboli.
Il libro, dedicato “Ai potenti della politica e dell’economia, della falsa scienza e della falsa religione, con la speranza che possano presto accogliere la Compassione nei loro cuori”.
Nella quarta di copertina queste parole ben sintetizzano il contenuto del testo: “I diritti umani vengono da lontano, hanno mille e mille radici, mille e mille anime. Nel loro cammino possiamo scorgere l’intera storia dell’uomo alla ricerca di sé, di un uomo che si interroga sul suo destino, sul senso del suo esistere, sui suoi bisogni, sulle sue aspirazioni, sui suoi rapporti con gli altri esseri viventi. Dentro la loro storia, c’è l’uomo che si imbatte drammaticamente nell’esperienza del soffrire e del morire, che si chiede il perché di tutto questo e, soprattutto, il perché delle ingiustizie che lo colpiscono. C’è l’uomo che crede nella possibilità di usare la ragione per porre fine all’orrore della violenza, non certo al soffrire in sé, ma almeno al soffrire provocato dall’uomo (quello più odioso, quello più inaccettabile)”.

Dai gruppi

Sul sito web della S.T.I. le attività dei Gruppi e dei Centri
Le attività dei Gruppi e dei Centri della Società Teosofica Italiana sono presentate, giorno per giorno, su internet e sono consultabili collegandosi al sito della S.T.I. all’indirizzo: www.teosofica.org
Aprendo la sezione “Eventi e Convegni” è possibile registrarsi accedendo così all’elenco delle riunioni e delle conferenze organizzate nelle varie località.

Settembre-ottobre 2022

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La Rivista Italiana di Teosofia esce con cadenza bimestrale. L'invio avviene tramite il servizio postale. In alternativa è possibile riceverla anche in formato PDF. Il costo dell'abbonamento annuo è fissato in euro 30,00 per l’Italia e per l’Estero in euro 50,00 (formato cartaceo) o 30,00 (invio in PDF). Il versamento può essere effettuato: tramite bollettino sul conto corrente postale numero 55010367, intestato a Società Teosofica Italiana APS - Tesoreria; tramite bonifico al conto Bancoposta: Società Teosofica Italiana APS - CODICE IBAN: IT93 D076 0111 8000 0005 5010 367; oppure con PayPal: https://www.eti-edizioni.it/collane-libri-e-dvd/770-rivista-italiana-di-teosofia.html

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La ricerca della verità
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La pace e la dimensione bodhisattvica
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Non c’è via per la pace. La pace è la via
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La pace è una pratica, non una speranza
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35

Pagine dalla letteratura teosofica
39

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Dai Gruppi
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Nuove vite
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Al di là del velo
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Il piacere di servire

Tutta la natura è un desiderio di servizio.
Serve la nuvola, serve il vento, serve il solco.
Dove c'è un albero da piantare, piantalo;
Quando c'è un errore da riparare, fai ammenda;
Dove c'è uno sforzo che tutti evitano, accettalo.
Sii colui che toglie la pietra dal sentiero, l'odio tra i cuori e le difficoltà del problema.
C'è la gioia di essere sani e la gioia di essere giusti, ma c'è soprattutto la bella, immensa gioia di servire.
Quanto sarebbe triste il mondo se tutto fosse fatto, se non ci fosse un cespuglio di rose da piantare, un'attività da gestire.
Che non ti chiamino solo lavori facili.
È così bello fare ciò che gli altri evitano!
Ma non cadere nell'errore che il merito avviene solo con i grandi lavori; ci sono piccoli servizi
che sono buoni servizi: ordinare un tavolo, ordinare alcuni libri, pettinare i capelli di una ragazza.
Chi critica, questo è colui che distrugge, tu sii colui che serve.
Servire non è opera di esseri inferiori.
Dio che dà il frutto e la luce, serve. Potrebbe
essere chiamato così: "Colui che Serve".
E lui ha gli occhi fissi sulle nostre mani ed a noi
chiede ogni giorno: Hai servito oggi? Chi?
L'albero, il tuo amico, tua madre?

Gabriela Mistral

(La poetessa cilena Gabriela Mistral, pseudonimo di Lucila de María del Perpetuo Socorro Godoy Alcayaga (1889–1957) è stata la prima donna latinoamericana a vincere il Premio Nobel per la letteratura nel 1945).

Segnalazioni

La Società Teosofica Italiana è un’Associazione di Promozione Sociale
La Società Teosofica Italiana è stata regolarmente iscritta al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore. Il Decreto porta la data dell’11 agosto 2022 e il numero di iscrizione è il 31654.
Dall’autorità amministrativa non sono state richieste modifiche allo Statuto adottato nell’Assemblea dei Soci del 30 aprile scorso, a testimonianza dell’accuratezza con cui è stata portata avanti la procedura.
Per la Società Teosofica Italiana è sicuramente il conseguimento di un traguardo importante che la inserisce a pieno titolo tra le Associazioni di Promozione Sociale.
Quando i nostri predecessori, per principale merito del Segretario Generale Edoardo Bratina, del Tesoriere Bruno Giolo e del Presidente del Gruppo Teosofico “Veritas” di Forlì Arnaldo Matteucci, riuscirono, nel 1980, a ottenere per la S.T.I. la qualifica di Ente Morale ebbero come obbiettivo quello di far sì che la Comunità Teosofica Italiana uscisse dall’alveo di ogni incertezza giuridica e si qualificasse nell’ambito delle Associazioni Giuridiche Riconosciute.
Essere diventati oggi una Associazione di Promozione Sociale è un ulteriore passaggio, che si collega pienamente a quanto fatto dai nostri predecessori e che, al di là degli indubbi vantaggi fiscali, vuole testimoniare la volontà della S.T.I., di portare un contributo positivo alla crescita della società in cui è inserita. Il tutto senza dimenticare la nostra Tradizione e i nostri Tre Scopi fondamentali.

Ritiro silenzioso
Sabato 8 ottobre si terrà a Milano, presso la sede teosofica di Via Boscovich 55 (con orario dalle ore 10.00 alle ore 17.00), una giornata di “Ritiro Silenzioso”, condotto dalla Sorella Tran-Thi-Kim Dieu, Presidente della Federazione Teosofica Europea.
Per i Soci e i Simpatizzanti interessati è possibile avere informazioni di dettaglio e iscriversi telefonando alla Segreteria Generale della S.T.I. al numero 0444 962961.

FAQ su Teosofia e Società Teosofica
Società Teosofica ha l’esigenza di trovare risposte chiare alle domande che possono sorgere spontaneamente sia sul significato della Teosofia e dei suoi contenuti sia sull’attività della Società Teosofica e sulla sua organizzazione.
Per favorire un’informazione semplice, completa e doverosamente trasparente è stata inserita nel sito internet della S.T.I. una rubrica che riguarda proprio le FAQ, le domande che più frequentemente vengono poste sulla Teosofia e sulla Società Teosofica: https://www.teosofica.org/it/faq/,619
Naturalmente tutto questo non esclude la possibilità di un contatto diretto, che in ambito teosofico è sempre il benvenuto: sti@teosofica.org

VI Edizione del Corso di introduzione alla Teosofia e alla conoscenza della Società Teosofica
La Società Teosofica Italiana organizza, da ottobre a dicembre 2022, la sesta edizione del Corso di introduzione alla Teosofia e alla conoscenza della Società Teosofica.
L’iniziativa è aperta a coloro che desiderano approfondire le proprie conoscenze sul tema, compresi i simpatizzanti e i soci da poco iscritti.
Il Corso ha l’obiettivo di fornire a tutti coloro che si avvicinano alla Teosofia e alla Società Teosofica un panorama completo delle informazioni di base. È articolato in sette lezioni, di cui due (la prima e l’ultima) in audio-video connessione sulla piattaforma Zoom e cinque a distanza, con lezioni videoregistrate.
Durante il corso sono anche previsti due incontri di approfondimento con i relatori (sempre utilizzando la piattaforma Zoom).
L’avvio della sesta edizione del Corso è previsto per domenica 16 ottobre.
Il termine per l’iscrizione è quello del 5 ottobre.
La Segreteria Generale della S.T.I. è a disposizione per tutte le informazioni di dettaglio:
e-mail: sti@teosofica.org
tel. 0444 962921.

Congresso Europeo a York
Il 39° Congresso Teosofico Europeo si è svolto dal 1° al 6 agosto 2022 a York, nello Yorkshire del nord, Inghilterra.
L’importante evento è stato ospitato nel campus dell’Università di York, inserita in uno splendido parco di 500 acri, noto per aver ottenuto la Bandiera Verde per ben sei volte grazie alla qualità del suo habitat naturale.
Il tema approfondito è stato “Guarire se stessi – guarire il mondo”.
Il programma si è articolato in conferenze e simposi, programmi culturali e artistici, escursioni turistiche, come quella al maestoso Castello di Howard, gloriosa dimora storica con splendidi giardini, e la visita alla città di York, luogo con un affascinante centro medievale, radici romane e un passato vichingo.
Per la Società Teosofica, che ha come suo primo scopo quello della Fratellanza Universale senza distinzioni, è molto importante organizzare momenti di incontro e di comune approfondimento fra persone provenienti dai diversi Paesi e appartenenti a differenti religioni e correnti di pensiero.
Il tutto nel segno dell’Unità della Vita. In questa indagine a tutto campo delle profondità siderali è importante che l’essere umano non perda la capacità di stupirsi, quella che ci fa guardare – questa volta a occhio nudo – il cielo stellato, cogliendone la bellezza, l’armonia e il significato anche simbolico. È proprio in questa dimensione che affiora alla coscienza la consapevolezza socratica dettata dal “sapere di non sapere”. Una garanzia unica contro l’arroganza dell’egoismo e del pensiero separativo.

I Mercoledì con la Società Teosofica
Il ciclo di incontri de “I Mercoledì con la Società Teosofica” riprenderà in autunno con il seguente calendario: 28 settembre, 26 ottobre, 23 novembre e 21 dicembre.
Per iscriversi nella mailing-list dedicata inviare una e-mail a: sti@teosofica.org oppure telefonare alla Segreteria Generale: 0444-962921.

Corso di introduzione alle Stanze di Dzyan
Nel periodo autunnale è previsto anche l’avvio di un corso di introduzione alle Stanze di Dzyan, che sarà condotto da Pier Giorgio Parola.
La Segreteria Generale della S.T.I. è a disposizione per tutte le informazioni di dettaglio:
e-mail: sti@teosofica.org
tel. 0444 962921.

Immagini dei primordi del cosmo
Recentemente abbiamo avuto la possibilità di vedere, non senza emozione, le immagini più profonde che mai siano state fatte dell’universo. Le ha trasmesse il “James Webb Space Telescope”, un sofisticatissimo (e costosissimo) telescopio che opera a 1,5 milioni di chilometri dalla terra.
L’area fotografata è stata chiamata SMACS 0723 e, come spiega la Nasa, “Questa fetta del vasto universo copre una porzione di cielo grande all’incirca come un granello di sabbia tenuto a distanza di un braccio da qualcuno a terra”.
Nel portale de “Il Corriere della Sera” Massimo Sideri ha osservato: “Ciò che stiamo vedendo grazie allo spettro dell’infrarosso è l’impronta lasciata dall’attimo dopo il Big Bang (avvenuto 14 miliardi di anni fa), quando il bimbo cosmo aveva ‘solo’ 400 milioni di anni. Nell’universo il dove diventa il quando. O, meglio: non c’è distinzione tra essi, coerentemente con lo spazio-tempo di Einstein”.
L’avvenimento è di grande importanza scientifica e apre prospettive rilevanti per la conoscenza. Ma la portata delle foto che abbiamo potuto vedere mette anche in relazione il momento presente (ciò che siamo) con il lontanissimo passato, in una contemporaneità di percezione che apre le porte all’intuizione. L’espansione della conoscenza porta via via ad ampliare la realtà spazio-temporale del percepito e questo processo è importante perché ci può far comprendere come, in un contesto di unità della vita, non solo tutte le cose sono in relazione fra loro, ma che lo sono anche le dimensioni del tempo.

Stefano Bollani: la visione creativa di un musicista di talento
Il quotidiano “La Repubblica” ha pubblicato, domenica 17 ottobre, un’interessante intervista con il musicista Stefano Bollani, che sabato 23 ottobre ha ricevuto il premio Tenco alla carriera.
Bollani, compositore e pianista jazz, ha risposto alle domande del giornalista Dario Cresta–Dina e non ha nascosto la sua passione per la fantascienza, affermando di credere nell’esistenza di altre civiltà, non solo simili alla nostra ma “ancora più intelligenti e avanzate, intendo in senso spirituale e di conseguenza sociale”.
Alla domanda “Crede in Dio?” ha risposto: “In ogni cosiddetta religione organizzata, in ogni tradizione spirituale, ci sono preziose gemme da cui ricavare splendore, idee, intuizioni. Più che credere, sento, intuisco che tutto è uno e che quest’uno che permea tutte le cose ha caratteristiche che noi definiremmo intelligenza, curiosità, senso dell’umorismo e soprattutto tanto amore”.

Amalia Ercoli Finzi: una scienziata ricca di buon senso
Sul “Corriere della Sera” di domenica 24 aprile è stata pubblicata un’intervista della giornalista Elvira Serra ad Amalia Ercoli Finzi. La
nota scienziata è stata la prima donna a laurearsi in ingegneria aeronautica in Italia, ha diretto il Dipartimento di ingegneria aerospaziale al Politecnico di Milano ed è stata consulente della NASA e dell’ESA, sovraintendendo alla missione Rosetta, con cui una trivella da lei progettata ha perforato una cometa a 510 milioni di chilometri dalla Terra.
Ricca di energia e di buon senso Amalia Ercoli Finzi ha risposto alle domande di Serra passando da temi esistenziali e familiari a considerazioni sulla sua carriera e a riflessioni di ordine filosofico.
Alla domanda “Come concilia la fede con la scienza?” la scienziata ha risposto: “Benissimo! Perché sono due mondi diversi: la scienza è il mondo della logica e della sperimentazione, la fede è il mondo del trascendente. Nel mio caso la fede è una forma di umiltà: non pensare che sappiamo tutto, ma dire che un Dio buono ci protegge.
Cosa ci sarà quando morirò? Non so, mancano i telescopi per guardare al di là. Ma quando ci arriverò, e non manca tanto vista l’età, ho molte domande da fare”.
E quando le è stato chiesto: “Lei crede negli extraterrestri?”, ha risposto: “Altroché! Non dico gli Ufo con le antenne, ma statisticamente esistono altre forme di vita. Faccia conto dei miliardi di galassie che ci sono nell’universo, dei miliardi di stelle, dei miliardi di pianeti…”.

Quattro idee basilari della Dottrina Segreta di H.P. Blavatsky
Nel prezioso e sintetico testo di Ianthe Hoskins “Fondamenti di filosofia esoterica dagli scritti di H.P. Blavatsky” troviamo un breve capitolo dedicato a “Quattro idee basilari” che caratterizzano i contenuti de “La Dottrina Segreta” di Madame Blavatsky. La prima idea fa riferimento alla fondamentale unità di tutta l’esistenza, che porta al superamento della separazione e del dualismo ontologico; la seconda idea è che non esiste materia “morta” e ogni atomo è di per se stesso “vita”. La terza idea è quella che considera l’essere umano come un microcosmo che riflette, senza dualismi, una esistenza unica; la quarta fa diretto riferimento all’assioma ermetico: “Com’è l’Interno così è l’Esterno, com’è il Grande così è il Piccolo”, com’è Sopra così è sotto, ci sono solo un’unica vita e un’unica legge e chi opera è l’Uno.
Gli scritti di Helena Petrovna Blavatsky (1831-1891) sono basilari per la comprensione del pensiero teosofico moderno ed è molto importante individuare in essi alcune chiavi di lettura, che consentano di poter disporre di una sorta di “bussola” in grado non solo di orientare ma anche di fissare nello spazio-tempo i caratteri universali del messaggio e della visione del mondo e dell’universo di cui ci parla H.P. Blavatsky.

Tiepolo e la grandezza della via del cuore
A Montecchio Maggiore, non lontano da Vicenza, in località Lovara, si erge, armonicamente inserita nella natura, la bella villa settecentesca Cordellina Lombardi, progettata dall’architetto Giorgio Massari.
Le sue stanze contengono preziosi affreschi di Giambattista Tiepolo, veri e propri “manifesti” del pensiero del celebre avvocato veneziano Carlo Cordellina, che aveva voluto edificare la villa. L’attenzione non va tanto all’aspetto architettonico, quanto piuttosto al significato dei due affreschi del Tiepolo che arricchiscono il salone principale. Sono posti l’uno di fronte all’altro e sono in grado di creare un’atmosfera di bellezza facilmente percepibile dal visitatore, che non può però fare a meno di meditare sul loro significato.
Sulla parete di destra un vittorioso Alessandro Magno riceve la famiglia dello sconfitto imperatore persiano Dario e, con atto ricco di saggezza e di magnanimità, non li riduce in schiavitù, ma anzi dona loro la libertà.
Di fronte, nel secondo affresco, l’eroe romano Scipione l’Africano non separa lo sconfitto Aluccio dalla sua compagna, ma anzi ne favorisce il ricongiungimento affinché l’amore prevalga sulla violenza e sul possesso.
Attraverso i secoli gli affreschi del Tiepolo ci portano un intatto messaggio di grandezza e di speranza e ci suggeriscono che l’essere umano ha tutte le possibilità per abbandonare la via dell’egoismo e della separazione e adottare invece la grandezza della via del cuore.

Annie Besant grande promotrice del Movimento Scout in India
In India gli scout hanno molte buone ragioni per essere grati alla Società Teosofica. Quando il Movimento arrivò per la prima volta sul suolo indiano solo i ragazzi inglesi e anglo-indiani avevano il permesso di farne parte. Però, intorno al 1913, alcuni teosofi formarono dei gruppi non ufficiali di boy-scout indiani.
Nel 1917 Annie Besant entrò nella mischia con il suo zelo e il suo entusiasmo inimitabili e in un brevissimo lasso di tempo c’erano gruppi di scout indiani in tutto il Paese. E nonostante il rifiuto del governo a riconoscerli, Besant andò avanti per la sua strada e formò l’Associazione degli scout indiani, che si rivelò n grande successo.
Dopo un paio di anni il governo cedette e invitò Lord (all’epoca “Sir”) Baden Powell a Madras per organizzare un raduno di tutti gli scout indiani da tenersi a Calcutta nell’agosto del 1920. Alla conclusione di tale evento gli scout indiani vennero formalmente riconosciuti e incorporati nell’organizzazione internazionale, mentre la dottoressa Besant fu nominata Commissario Onorario dei boy-scout indiani, in riconoscimento del suo grande lavoro.
Il 29 settembre 1932, nel conferire alla dottoressa Besant il Lupo d’Argento, la più alta onorificenza del movimento, Lord Baden Powell scrisse: “Questa onorificenza è espressione del nostro cordiale apprezzamento per tutto ciò che hai fatto per gli scout e specialmente per averli promossi con tanta energia e successo in India”. Un onore che fu grandemente apprezzato da Besant che indossava spesso la medaglia.

Recensioni

Astrazione come resistenza
De Piante editore ha pubblicato recentemente il saggio “Astrazione come resistenza” di Roberto Floreani.
Si tratta di un volume di notevole interesse, che indaga e interpreta in profondità i rapporti fra arte e spiritualità, dedicando ampio spazio all’influenza esercitata dalla Teosofia e dall’Antroposofia, tema cui viene dedicato l’intero secondo capitolo.
Le 376 pagine del libro svelano un fitto intreccio culturale e temporale, con la rivalutazione, ad esempio, di numerose artiste quali Hilma af Klint, Marianne von Werefkin e Hilla Rebay. Una parte importante è dedicata allo scopo di restituire a Giacomo Balla la primogenitura dell’astrattismo, finora assegnata a Vasilij Kandinskij.
Roberto Floreani evidenzia una linea italiana dell’astrattismo che, dalle “Compenetrazioni iridescenti” di Balla (1912), giunge fino ai giorni nostri, rivendicando l’attività teorica e sociale dell’artista, già presente nei precursori delle Avanguardie storiche come Umberto Boccioni e collegandosi ai più recenti scritti sull’arte di Josef Albers, Peter Halley e Anselm Kiefer.
Emblematiche le considerazioni finali del saggio: “L’Astrazione risponde così alla propria coscienza, alla propria storia, nell’attraversamento di un sistema complesso, che consente, naturalmente, di non dover entrare nella casa delle merci”.
Roberto Floreani (Venezia, 1956) è considerato uno dei maggiori astrattisti della sua generazione ed è presente con le sue opere in molti musei e collezioni permanenti. Da segnalare anche i suoi saggi “I futuristi e la Grande Guerra” (Campanotto Editore, 2015) e “Umberto Boccioni Arte-Vita” (Mondadori Electa, 2017).

La costruzione dell’uomo interiore – sguardi sulla pedagogia Montessori
Questo il titolo del testo curato dal professor Letterio Todaro dell’Università di Catania e appena pubblicato da Maggioli Editore.
Si tratta di una raccolta di saggi che riporta l’attenzione sull’importanza di Maria Montessori e della sua pedagogia in maniera non convenzionale, riuscendo ad evidenziare nel suo metodo, al di là delle articolazioni scientifiche, una “pedagogia della vita”, in cui l’affermazione di un respiro cosmico orienta l’educazione verso la crescita di un’umanità fondamentalmente rigenerata nella solidarietà e nella pace.
Fra i sei saggi che compongono il libro segnaliamo, oltre all’introduzione del prof. Todaro, il suo “Montessori, la formazione e il codice dell’anima: alla scoperta di una pedagogia della vita” e quello di Erica Moretti “Montessori e Rukmini Devi, un incontro fra teosofia e pedagogia”.
Nell’introduzione il prof. Todaro ricorda che “Si potrebbe dire, allora, che la costruzione dell’uomo interiore dilaga definitivamente nell’abbraccio di un respiro cosmico, integrandosi in un orizzonte che restituisce alla formazione una curvatura insieme scientifica e indefinitamente religiosa”.
Poco per volta gli studi accademici stanno svelando l’essenza del pensiero e dell’opera di Maria Montessori e l’influenza che la Teosofia ha avuto nel definire una pedagogia che mette al centro l’essere umano nella sua complessità ma anche nella sua spiritualità.

Initiates, Initiations and the Path – Biblical allegories unveiled
“Iniziati, iniziazioni e il Sentiero, allegorie bibliche svelate” è il titolo di un volume di Geoffrey Hodson, pubblicato postumo, nel quale l’autore interpreta alcune allegorie del Vecchio Testamento che altrimenti sembrerebbero sfidare la ragione e il buonsenso.
Tra quelle analizzate troviamo i dieci comandamenti e Mosè sul Monte Sinai, la storia di Giosuè con le sue rivelazioni sull’autoemancipazione e l’illuminazione spirituale, quella di Sansone come descrizione dei poteri occulti e della finale iniziazione ai Misteri Maggiori, il Libro di Giobbe come trattato alchemico scritto nel linguaggio degli antichi iniziati e il Tempio di Salomone come allegoria e simbolo della Tradizione Misterica.
È un testo profondo, che contribuisce a gettare una luce sul viaggio
dell’anima umana.
Il libro è edito dalla Theosophical Publishing House di Auckland, in Nuova Zelanda.

Una terra senza sentieri
“Pathless land” [Una terra senza sentieri], è il titolo del libro che raccoglie una ventina di interessanti articoli di Clemice Petter, pubblicati tra il 2015 e il 2021 su “The Theosophist”, organo ufficiale della Società Teosofica internazionale.
È un lavoro che testimonia i sette anni di studio, compiuti ad Adyar, sulla comprensione degli Insegnamenti Perenni dati da grandi saggi quali Ramana Maharshi, Narayana Guru, Guru Nithya e molti altri, che vissero a beneficio dell’umanità.
L’autrice, Responsabile editoriale della Società Teosofica di Adyar, intende qui condividere anche il suo punto di vista riguardo il lavoro della S.T. e gli insegnamenti di Jiddu Krishnamurti. La scoperta di quest’ultimo la portò alla Società Teosofica e approfondire i contenuti di entrambe le scuole di pensiero le ha fatto ritenere che non vi siano differenze tra i due insegnamenti.
Chi desiderasse copia del libro può scrivere direttamente a: clemicepetter@gmail.com

Il settimo continente
Segnaliamo un libro coraggioso e affascinante, che racconta di “fiaccole che brillano in un paesaggio buio”: “Isole dell’abbandono” (Edizioni Atlantide), della scrittrice scozzese Cal Flyn.
Il testo racconta storie di redenzione, del trionfo della natura, della vegetazione che ha ripreso possesso di terre disboscate, sfruttate fino alla desertificazione, contaminate da ogni sorta di agenti chimici, di quelle zone del nostro continente dove guerre e sfruttamento o i de vastanti fenomeni naturali dovuti al cambiamento climatico e all’insensatezza dell’uomo sono cadute in disgrazia. Un viaggio in luoghi “post-umani” che è valso all’autrice premi e riconoscimenti per aver posto l’attenzione su queste “terre di nessuno” che, nel silenzio e nell’abbandono, la natura ha saputo ri-colonizzare, luoghi che in qualche caso possono anche essere meta di un turismo coscienzioso, luoghi che possiamo trovare anche nelle nostre città, per esempio in qualche parcheggio abbandonato o in qualche edificio
decadente.
Un testo rassicurante che ci ricorda anche i nostri doveri nei confronti dell’ambiente, un atlante che ci aiuta a scoprire, anche intorno a noi, qualche storia di redenzione, pezzi di un nuovo continente che la natura sta riscattando con la sua forza salvifica.

La Rivoluzione dei Diritti Umani
Il prof Roberto Fantini ha raccolto in un ricco volumetto denominato “La Rivoluzione dei Diritti Umani” (Pubblicato da Edizioni Efesto di Roma) alcuni inediti e tutta una serie di articoli e di saggi scritti sul tema in un arco di tempo decennale.
Il testo collega il tema dei diritti umani ai suoi aspetti storici e filosofici creando uno stretto collegamento fra il passato, il presente e il futuro. Alcune denunce di casi di diritti umani violati precedono una parte dedicata al pianeta malato e alla pena di morte.
L’argomentazione di Fantini è intensa, rigorosa e sempre attenta agli aspetti umani e alla difesa dei deboli.
Il libro, dedicato “Ai potenti della politica e dell’economia, della falsa scienza e della falsa religione, con la speranza che possano presto accogliere la Compassione nei loro cuori”.
Nella quarta di copertina queste parole ben sintetizzano il contenuto del testo: “I diritti umani vengono da lontano, hanno mille e mille radici, mille e mille anime. Nel loro cammino possiamo scorgere l’intera storia dell’uomo alla ricerca di sé, di un uomo che si interroga sul suo destino, sul senso del suo esistere, sui suoi bisogni, sulle sue aspirazioni, sui suoi rapporti con gli altri esseri viventi. Dentro la loro storia, c’è l’uomo che si imbatte drammaticamente nell’esperienza del soffrire e del morire, che si chiede il perché di tutto questo e, soprattutto, il perché delle ingiustizie che lo colpiscono. C’è l’uomo che crede nella possibilità di usare la ragione per porre fine all’orrore della violenza, non certo al soffrire in sé, ma almeno al soffrire provocato dall’uomo (quello più odioso, quello più inaccettabile)”.

Dai gruppi

Sul sito web della S.T.I. le attività dei Gruppi e dei Centri
Le attività dei Gruppi e dei Centri della Società Teosofica Italiana sono presentate, giorno per giorno, su internet e sono consultabili collegandosi al sito della S.T.I. all’indirizzo: www.teosofica.org
Aprendo la sezione “Eventi e Convegni” è possibile registrarsi accedendo così all’elenco delle riunioni e delle conferenze organizzate nelle varie località.