Settembre - ottobre 2021

Anno LXXVII - N.9-10
cover settembre - ottobre 2021

La Rivista Italiana di Teosofia esce con cadenza bimestrale. L'invio avviene tramite il servizio postale. In alternativa è possibile riceverla anche in formato PDF. Il costo dell'abbonamento annuo è fissato in euro 25,00 per l’Italia e per l’Estero in euro 45,00 (formato cartaceo) o 25,00 (invio in PDF). Il versamento può essere effettuato: tramite bollettino sul conto corrente postale numero 55010367, intestato a Società Teosofica Italiana APS - Tesoreria; tramite bonifico al conto Bancoposta: Società Teosofica Italiana APS - CODICE IBAN: IT93 D076 0111 8000 0005 5010 367; oppure con PayPal: https://www.eti-edizioni.it/collane-libri-e-dvd/770-rivista-italiana-di-teosofia.html

Area riservata

Il sorriso della vita
A. Girardi 1

Ancora sulla “giusta via di mezzo”
A. Girardi 2

Immaginando la Teosofia del futuro
C.I. Cantor-Agnihotri 4

L’individuo e l’universo alla luce della terza proposizione fondamentale de “La Dottrina Segreta”
P.G. Parola 7

L’individuo e l’universo alla luce della terza proposizione fondamentale de “La Dottrina Segreta”
M. Boccadoro 12

J. Krishnamurti a Taormina (1912)
P. Moschin Calvi 15

Il viaggio iniziatico di Dante
S. Demarchi 22

La medicina naturale alla portata di tutti
M. Lazaeta Acharan 24

Antonio Abate, il “padre dei monaci”
S. Dreolini 29

Il tempo rubato
E. Sempi 34

Attraversando il bardo. Sguardi sull’aldilà
B. Girardi 36

Preghiera degli animali all’uomo
38

Giovani Teosofi in visita al Villaggio Verde
S. Gencarelli 39

Considerazioni sul Servizio
40

Pagine dalla letteratura teosofica
41

Testi per l’intuizione [LXV]
42

Segnalazioni
43

Recensioni
44

Dai Gruppi
44

Il sorriso della vita

La spiritualità è talora vissuta in modo schematico e finisce per privilegiare un aspetto mentale, fatto di paradigmi e classificazioni, che ispirano poi una dimensione etica fatta di ossequio a regole codificate piuttosto che basata su una presa di coscienza ispirata all’amore e alla compassione.
Anche la Teosofia è un insieme di conoscenze che danno vita a una visione unitaria della vita e dell’universo, ma proprio la conoscenza della complessa dimensione umana apre la strada alla comprensione dell’importanza e delle possibilità dell’intuizione, in un passaggio che è in grado di collegarci al mondo degli archetipi e anche di andare oltre.
Nella letteratura teosofica non mancano testi che esprimono una profonda dimensione della conoscenza ma, nello stesso tempo, essi lasciano le porte aperte all’intuizione e alla presa di coscienza individuale. Tre sono molto conosciuti: La Voce del Silenzio, trascritta da H.P. Blavatsky, La Luce sul Sentiero di Mabel Collins e Ai Piedi del Maestro, scritta in età giovanile da Jiddu Krishnamurti.
Sono testi che si prestano a letture successive e che riflettono sia lo stato di coscienza del lettore sia la sua volontà di indagine e la sua passione per una ricerca non di tipo compilatorio, ma in grado di riflettersi potentemente nella vita quotidiana.
Quest’ultimo aspetto è connaturato all’approccio teosofico all’esistenza. Le dimensioni della conoscenza, dell’intuizione e dell’etica diventano un tutt’uno e coinvolgono l’essere umano nella sua globalità, in grado di comprendere le radici dell’impermanenza e anche quelle della felicità e dell’infelicità.
Le prime fanno riferimento alla dimensione della fluidità e al costante cambiamento che caratterizzano il vivere. Grazie all’osservazione neutrale possiamo comprendere quanto sia forte la resistenza al cambiamento e al superamento delle cristallizzazioni della nostra mente. È come se l’essere umano cercasse in continuazione di identificarsi con qualcosa o qualcuno e tentasse di conservarlo a oltranza, non capendo che tutto è transeunte e perennemente destinato a trasformarsi.
Da questo l’attaccamento alla dimensione dell’avere piuttosto che a quella dell’essere, pur sapendo che la dimensione del possesso è quella che genera una visione dualistica della vita, con la conseguente infelicità, la lotta e i lutti che ne derivano.
Persino la preghiera riflette la duplicità del rapporto fra avere ed essere: nel primo caso essa è una richiesta, nel secondo una benedizione. La realtà dell’essere si riflette nel sorriso dell’uomo: strumento di comunicazione positiva nei confronti degli altri e di tutti gli aspetti della manifestazione, segno di apertura verso le altre realtà, riflesso della compassione che illumina la via del cuore.
Un sorriso che assume una dimensione filosofica ma che è anche calore umano in atto e primo elemento di quella religione della gentilezza che faceva affermare all’attuale Dalai Lama: “Credo profondamente che la compassione sia non soltanto la via dell’evoluzione della piena potenzialità umana, ma anche della sopravvivenza stessa degli esseri umani, dal concepimento alla nascita e alla crescita. Per questo dico che la gentilezza e la compassione sono la mia religione. Non c’è bisogno di filosofie complicate e ancor meno di templi. Il cuore è il nostro tempio”.
Un papà spingeva la carrozzina e la bambina osservava con curiosità, attraverso le spesse lenti, l’uomo che camminava accanto. Lo scambio di sorrisi fu capito da un cane che si mise ad abbaiare in segno di gioia. La vita celebra quotidianamente i suoi riti e ciascuno di noi può esserne protagonista.

Antonio Girardi

Segnalazioni

107° Congresso Nazionale della S.T.
La parte culturale del 107° Congresso Nazionale della S.T.I. avrà luogo a
Vicenza il 24, 25 e 26 settembre 2021, presso il Viest Hotel. Il tema trattato sarà: “Teosofia e viaggio iniziatico: un percorso verso la libertà”.
Il programma dei lavori prevede per il pomeriggio di VENERDÌ 24 settembre l’arrivo dei partecipanti e, a partire dalle ore 16.30, un programma culturale. Il Congresso si aprirà ufficialmente alle ore 21.00.
I lavori di SABATO 25 settembre avranno inizio alle ore 9.00 (1a sessione) con l’esposizione di alcune relazioni e si concluderanno alle ore 12.00.
Nel pomeriggio (2a sessione) si riprenderà alle ore 16.00 e si proseguirà fino alle ore 18.45 con la presentazione di altre relazioni sul tema congressuale. Alle ore 21.00 è previsto un concerto per pianoforte a quattro mani del Duo “Alter Ego”.
DOMENICA 26 settembre l’inizio dei lavori (3a sessione) è previsto per le ore 9.00, con conclusione per le ore 12.00.
Il Congresso avrà caratteristiche interattive e, dopo la presentazione delle relazioni delle tre sessioni di lavoro, ci sarà uno spazio dedicato alle domande/risposte e alle riflessioni.
La struttura che ospiterà il Congresso è il Viest Hotel di Vicenza (via Uberto Scarpelli 41, tel. 0444 582677), situato in prossimità dell’uscita autostradale di Vicenza Est.
Per i congressisti sono previste le seguenti condizioni preferenziali, riferite a tariffe in pensione completa (colazione di sabato e di domenica e pasti dalla cena di venerdì al pranzo di domenica con menu vegetariano) valide per soggiorni di due notti:
- camera doppia ᆲ 74 a persona/giorno IVA compresa
- camera singola ᆲ 94 a persona/giorno IVA compresa
Pasti extra o pasti degli ospiti ᆲ 20 ciascuno
La tassa di soggiorno è sospesa.
La prenotazione si effettua direttamente dal sito dell’hotel secondo le seguenti modalità:
1. digitare sul web www.viest.it
2. cliccare su “verifica disponibilità”
3. inserire all’interno della casella “codice promo” il nome CONGRESSOST
4. digitare le date di interesse e poi cliccare su “verifica disponibilità” (compariranno automaticamente le tariffe di convenzione per prenotare direttamente).
Oppure: contattare direttamente l’ufficio ricevimento dell’Hotel specificando sempre il nome evento “CONGRESSOST”
Sotto il profilo organizzativo, verranno applicate le normative anti-covid in vigore dal 24 al 26 settembre 2021.
Iscrizione al congresso: ᆲ 25,00 da versare al momento dell’arrivo in hotel, con il ritiro della cartellina personale. La somma derivante dall’iscrizione è finalizzata al pagamento dei costi comuni.

FAQ su Teosofia e Società Teosofica
Chi si avvicina alla Teosofia e alla Società Teosofica ha l’esigenza di trovare risposte chiare alle domande che possono sorgere spontaneamente sia sul significato della Teosofia e dei suoi contenuti sia sull’attività della Società Teosofica e sulla sua organizzazione.
Per favorire un’informazione semplice, completa e doverosamente trasparente è stato inserito nel sito una rubrica che riguarda proprio le FAQ, le domande che più frequentemente vengono poste sulla Teosofia e sulla Società Teosofica: https://www.teosofica.org/it/faq/,619
Naturalmente tutto questo non esclude la possibilità di un contatto diretto, che in ambito teosofico è sempre il benvenuto: sti@teosofica.org

In armonia con la Natura
Il periodo estivo permette di apprezzare appieno la Natura e la sua bellezza e ci consente di cogliere l’importanza di tutti gli elementi: la terra, l’acqua, il fuoco e l’aria.
Non esiste futuro per l’umanità senza il rispetto verso la Natura e senza l’adozione di modelli di sviluppo pienamente equilibrati ed ecologici.
In occasione della Giornata per l’Ambiente, celebrata il 5 giugno scorso con lo slogan “Only One Earth” (la Terra è una sola) molte sono state le iniziative e le occasioni di approfondimento.
Colpisce il dato che ogni dodici mesi almeno 7 milioni di persone muoiono a causa dell’inquinamento e questo ci fa ben comprendere quanto urgente sia un cambiamento globale per proteggere il pianeta. Le azioni in questo senso sono in grado di portare a evidenti miglioramenti sociali ed economici. Maurizio Molinari su “La Repubblica” ha osservato che “… gli stessi cittadini hanno, loro per primi, il dovere di non inquinare, rispettare l’ambiente, diffondere studi e conoscenze per moltiplicare la consapevolezza e perseguire il ‘Blue’ a fianco del verde, ovvero lo sviluppo sostenibile di risorse energetiche. Fino a quando vi sarà un solo cittadino non disposto a modificare agi e abitudini per la salute del clima saremo tutti a rimetterci”.
Dobbiamo davvero prendere piena coscienza che la Via è una e che Terra è parte del Cosmo ed è in costante relazione in tutti i suoi elementi. È una Terra che, per dirla con i nativi americani, non abbiamo avuto in eredità dai nostri padri, ma abbiamo preso in prestito dai nostri figli.

È morto Angelo del Boca, insigne studioso del colonialismo italiano
A 96 anni, dopo una vita dedicata al giornalismo e allo studio del colonialismo italiano, è morto a Torino Angelo del Boca.
Con grande coraggio aveva indagato sulle molte vicende oscure del colonialismo italiano, dimostrando per primo come la conquista italiana dell’Etiopia e il suo mantenimento fossero state caratterizzate da molta violenza e dall’uso di gas tossici, vietati dalle convenzioni internazionali.
Gli articoli da lui scritti in proposito sulla “Gazzetta del Popolo” ispirarono il
successivo volume pubblicato nel 1965 da Feltrinelli con il titolo “La guerra d’Abissinia 1935-1941”. A questo libro fecero seguito numerosi altri.
Persona di grande onestà intellettuale, va ricordato come uno studioso impeccabile e di grande livello, caratteristiche queste unanimemente a lui riconosciute.
Fra gli articoli in suo ricordo pubblicati dai principali quotidiani italiani segnaliamo quello di Antonio Carioti sul Corriere della Sera online: https://www.corriere.it/cultura/21_luglio_06/morto-angelo-boca-pioniere-studi-colonialismo-italiano-74224fa4-de6d-11eb-a77a-c19811af1134.shtml
Angelo del Boca era il fratello del prof. Bernardino del Boca, teosofo, antropologo e artista, nonché fondatore del Villaggio Verde di Cavallirio (NO) ed è stato molto vicino alla Fondazione Bernardino del Boca in molte sue iniziative, in particolare in occasione della mostra retrospettiva denominata “Bernardino del Boca. 1919-2001 Il Fuoco Sacro della Bellezza”, realizzata a Novara nel 2017.

È tempo di Antahkarana
La Teosofia (Eterna Saggezza) si esprime nel tempo attraverso linguaggi e forme diverse, che tutte riconducono però a un’unica Realtà, che non è quella percepita dai sensi e legata al piccolo “io” della personalità, ma che si riconosce nell’Unità della Vita e che non è fatta solo di conoscenza ma anche di intuizione.
Dal punto di vista teosofico c’è un concetto molto utile alla comprensione della realtà: è quello di Antahkarana, che il “Glossario Teosofico” di H.P. Blavatsky rappresenta così: “È quel sentiero o ponte fra il manas superiore e quello inferiore, fra l’ego divino e l’anima personale dell’uomo. Esso serve come mezzo di comunicazione fra i due e trasporta dall’ego inferiore a quello superiore tutte quelle impressioni personali e pensieri dell’uomo che possono essere, per la loro natura, assimilati e accumulati nell’eternità immortale e in questo modo divenire immortali con essa; questi sono gli unici elementi della personalità evanescente che sopravvivono alla morte e al tempo. Ne deriva perciò che soltanto quello che è nobile, spirituale e divino nell’uomo, può testimoniare per l’eternità che l’uomo ha vissuto”.
Il concetto di Antahkarana si lega anche alla presa di coscienza dell’importanza del momento presente, vera e propria chiave di libertà rispetto ai condizionamenti del passato ed alle proiezioni verso il futuro.

Einsiedeln e la magia dei luoghi
Vi sono dei luoghi della terra in cui, per una serie di circostanze sinergiche, si concentrano eventi, realizzazioni e testimonianze di particolare significato. Vi si può rintracciare un connubio di magnetismo, di azione di esseri umani di forte spiritualità, di tradizioni che si ripetono giorno per giorno e danno forza a forme pensiero che creano un vero e proprio ponte fra il cielo e la terra.
È questo il caso di Einsiedeln, in Svizzera, capoluogo di un distretto del Cantone di Schwyz.
È qui che nell’835 San Meinard, eremita appartenente all’antica e nobile famiglia degli Hohenzollern edifica, grazie al contributo della Badessa Heilwig, un piccolo eremo e una cappella. Ildegarde, figlia di Luigi il Tedesco, badessa di un convento di Zurigo, gli dona una statua di legno di una Madonna nera.
Inizia così la storia di quella che diventerà la celebre abbazia benedettina di Einsiedeln, edificata a partire dal decimo secolo dai monaci Benno ed Eberardo da Strasburgo. Una storia intrecciata con la presenza della rappresentazione “nera” della Madre del Mondo (l’attuale statua è del XV secolo), che ha una forte caratterizzazione simbolica di tipo bodhisattvico, in un perfetto equilibrio fra maternità e androginia.
La fede e il sogno spirituale dell’eremita Meinard hanno santificato il luogo e qui il pellegrino ha la possibilità di comprendere meglio la forza spirituale e la realtà dell’anima.
Proprio a Einsiedeln nacque Paracelso (Philippus Aureolus Theophrastus Bombastus von Hohenheim, detto Paracelsus, 1493-1541) celebre alchimista e medico.
Non lontano dalla sua casa natia c’è un ponte che alcuni esoteristi amano percorrere in silenzio e meditazione.
Da segnalare su Einsiedeln il volume di Padre Federigo di S. Antonio, pubblicato nel 1766, che porta il titolo: “Il pellegrinante ad Einsiedeln, o sia alla Madonna di Valdo, istruito nella maniera con cui fruttuosamente visitare quel celebre santuario”.
Passano i secoli ma i luoghi “sacri” meritano ancor oggi di essere visitati in spirito di umiltà e conoscenza.

Recensioni

Resto qui
In “Resto qui”, edito da Einaudi, Marco Balzano dà voce alla figura determinata e caparbia di Trina, che racconta in prima persona a sua figlia, da tempo lontana, gli anni tragici del fascismo e del nazismo e quelli dell’immediato dopoguerra.
L’ambiente è quello di Curon, un piccolo paese del Sudtirolo, dove gli abitanti reagiscono alle imposizioni del regime fascista fuggendo spesso al Nord e dove assistono impotenti allo sfregio dell’ambiente naturale e del mondo degli affetti in seguito alla costruzione di una diga che sommerge campi e masi.
Resta la “parola” e Trina restituisce vita alla Storia dolorosa di quegli anni, alle voci, attese, delusioni, alle rinnovate speranze della sua gente, che ha tentato invano di coinvolgere autorità politiche e religiose nella strenua difesa del proprio territorio, ma dove ancora una volta vede prevalere cinico l’interesse economico.
La Storia di Curon è radicata nel campanile che galleggia solitario nelle acque della diga e nelle “parole” di Trina la quale, nonostante tutto, va avanti, “l’unica direzione concessa. Altrimenti Dio ci avrebbe messo gli occhi di lato. Come i pesci”.

Dai gruppi

Sul sito web della S.T.I. le attività dei Gruppi e dei Centri
Le attività dei Gruppi e dei Centri della Società Teosofica Italiana sono presentate, giorno per giorno, su internet e sono consultabili collegandosi al sito della S.T.I. all’indirizzo: www.teosofica.org
Aprendo la sezione “Eventi e Convegni” è possibile registrarsi accedendo così all’elenco delle riunioni e delle conferenze organizzate nelle varie località.

Sentiero di Dzyan: da Centro a Gruppo
Il 19 giugno scorso il Centro Studi “Sentiero di Dzyan” di Reggio Emilia-Modena si è costituito in Gruppo Teosofico. Ciò è stato reso possibile per l’aumentato numero di Soci, conseguenza diretta di una convinta attività teosofica.
Il Gruppo ha confermato alla presidenza la Sorella Anna Bellentani e alla vice-presidenza il Fratello Daniele Urlotti. La Sorella Daniela Cavazzuti è stata nominata Segretaria-Tesoriera.
Al nuovo Gruppo e agli eletti va l’augurio per un proficuo e sereno lavoro teosofico nel segno dei Tre Scopi della S.T. e particolarmente di quello relativo alla Fratellanza Universale senza distinzioni.

Settembre - ottobre 2021

Anno LXXVII - N.9-10
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La Rivista Italiana di Teosofia esce con cadenza bimestrale. L'invio avviene tramite il servizio postale. In alternativa è possibile riceverla anche in formato PDF. Il costo dell'abbonamento annuo è fissato in euro 25,00 per l’Italia e per l’Estero in euro 45,00 (formato cartaceo) o 25,00 (invio in PDF). Il versamento può essere effettuato: tramite bollettino sul conto corrente postale numero 55010367, intestato a Società Teosofica Italiana APS - Tesoreria; tramite bonifico al conto Bancoposta: Società Teosofica Italiana APS - CODICE IBAN: IT93 D076 0111 8000 0005 5010 367; oppure con PayPal: https://www.eti-edizioni.it/collane-libri-e-dvd/770-rivista-italiana-di-teosofia.html

Il sorriso della vita
A. Girardi 1

Ancora sulla “giusta via di mezzo”
A. Girardi 2

Immaginando la Teosofia del futuro
C.I. Cantor-Agnihotri 4

L’individuo e l’universo alla luce della terza proposizione fondamentale de “La Dottrina Segreta”
P.G. Parola 7

L’individuo e l’universo alla luce della terza proposizione fondamentale de “La Dottrina Segreta”
M. Boccadoro 12

J. Krishnamurti a Taormina (1912)
P. Moschin Calvi 15

Il viaggio iniziatico di Dante
S. Demarchi 22

La medicina naturale alla portata di tutti
M. Lazaeta Acharan 24

Antonio Abate, il “padre dei monaci”
S. Dreolini 29

Il tempo rubato
E. Sempi 34

Attraversando il bardo. Sguardi sull’aldilà
B. Girardi 36

Preghiera degli animali all’uomo
38

Giovani Teosofi in visita al Villaggio Verde
S. Gencarelli 39

Considerazioni sul Servizio
40

Pagine dalla letteratura teosofica
41

Testi per l’intuizione [LXV]
42

Segnalazioni
43

Recensioni
44

Dai Gruppi
44

Il sorriso della vita

La spiritualità è talora vissuta in modo schematico e finisce per privilegiare un aspetto mentale, fatto di paradigmi e classificazioni, che ispirano poi una dimensione etica fatta di ossequio a regole codificate piuttosto che basata su una presa di coscienza ispirata all’amore e alla compassione.
Anche la Teosofia è un insieme di conoscenze che danno vita a una visione unitaria della vita e dell’universo, ma proprio la conoscenza della complessa dimensione umana apre la strada alla comprensione dell’importanza e delle possibilità dell’intuizione, in un passaggio che è in grado di collegarci al mondo degli archetipi e anche di andare oltre.
Nella letteratura teosofica non mancano testi che esprimono una profonda dimensione della conoscenza ma, nello stesso tempo, essi lasciano le porte aperte all’intuizione e alla presa di coscienza individuale. Tre sono molto conosciuti: La Voce del Silenzio, trascritta da H.P. Blavatsky, La Luce sul Sentiero di Mabel Collins e Ai Piedi del Maestro, scritta in età giovanile da Jiddu Krishnamurti.
Sono testi che si prestano a letture successive e che riflettono sia lo stato di coscienza del lettore sia la sua volontà di indagine e la sua passione per una ricerca non di tipo compilatorio, ma in grado di riflettersi potentemente nella vita quotidiana.
Quest’ultimo aspetto è connaturato all’approccio teosofico all’esistenza. Le dimensioni della conoscenza, dell’intuizione e dell’etica diventano un tutt’uno e coinvolgono l’essere umano nella sua globalità, in grado di comprendere le radici dell’impermanenza e anche quelle della felicità e dell’infelicità.
Le prime fanno riferimento alla dimensione della fluidità e al costante cambiamento che caratterizzano il vivere. Grazie all’osservazione neutrale possiamo comprendere quanto sia forte la resistenza al cambiamento e al superamento delle cristallizzazioni della nostra mente. È come se l’essere umano cercasse in continuazione di identificarsi con qualcosa o qualcuno e tentasse di conservarlo a oltranza, non capendo che tutto è transeunte e perennemente destinato a trasformarsi.
Da questo l’attaccamento alla dimensione dell’avere piuttosto che a quella dell’essere, pur sapendo che la dimensione del possesso è quella che genera una visione dualistica della vita, con la conseguente infelicità, la lotta e i lutti che ne derivano.
Persino la preghiera riflette la duplicità del rapporto fra avere ed essere: nel primo caso essa è una richiesta, nel secondo una benedizione. La realtà dell’essere si riflette nel sorriso dell’uomo: strumento di comunicazione positiva nei confronti degli altri e di tutti gli aspetti della manifestazione, segno di apertura verso le altre realtà, riflesso della compassione che illumina la via del cuore.
Un sorriso che assume una dimensione filosofica ma che è anche calore umano in atto e primo elemento di quella religione della gentilezza che faceva affermare all’attuale Dalai Lama: “Credo profondamente che la compassione sia non soltanto la via dell’evoluzione della piena potenzialità umana, ma anche della sopravvivenza stessa degli esseri umani, dal concepimento alla nascita e alla crescita. Per questo dico che la gentilezza e la compassione sono la mia religione. Non c’è bisogno di filosofie complicate e ancor meno di templi. Il cuore è il nostro tempio”.
Un papà spingeva la carrozzina e la bambina osservava con curiosità, attraverso le spesse lenti, l’uomo che camminava accanto. Lo scambio di sorrisi fu capito da un cane che si mise ad abbaiare in segno di gioia. La vita celebra quotidianamente i suoi riti e ciascuno di noi può esserne protagonista.

Antonio Girardi

Segnalazioni

107° Congresso Nazionale della S.T.
La parte culturale del 107° Congresso Nazionale della S.T.I. avrà luogo a
Vicenza il 24, 25 e 26 settembre 2021, presso il Viest Hotel. Il tema trattato sarà: “Teosofia e viaggio iniziatico: un percorso verso la libertà”.
Il programma dei lavori prevede per il pomeriggio di VENERDÌ 24 settembre l’arrivo dei partecipanti e, a partire dalle ore 16.30, un programma culturale. Il Congresso si aprirà ufficialmente alle ore 21.00.
I lavori di SABATO 25 settembre avranno inizio alle ore 9.00 (1a sessione) con l’esposizione di alcune relazioni e si concluderanno alle ore 12.00.
Nel pomeriggio (2a sessione) si riprenderà alle ore 16.00 e si proseguirà fino alle ore 18.45 con la presentazione di altre relazioni sul tema congressuale. Alle ore 21.00 è previsto un concerto per pianoforte a quattro mani del Duo “Alter Ego”.
DOMENICA 26 settembre l’inizio dei lavori (3a sessione) è previsto per le ore 9.00, con conclusione per le ore 12.00.
Il Congresso avrà caratteristiche interattive e, dopo la presentazione delle relazioni delle tre sessioni di lavoro, ci sarà uno spazio dedicato alle domande/risposte e alle riflessioni.
La struttura che ospiterà il Congresso è il Viest Hotel di Vicenza (via Uberto Scarpelli 41, tel. 0444 582677), situato in prossimità dell’uscita autostradale di Vicenza Est.
Per i congressisti sono previste le seguenti condizioni preferenziali, riferite a tariffe in pensione completa (colazione di sabato e di domenica e pasti dalla cena di venerdì al pranzo di domenica con menu vegetariano) valide per soggiorni di due notti:
- camera doppia ᆲ 74 a persona/giorno IVA compresa
- camera singola ᆲ 94 a persona/giorno IVA compresa
Pasti extra o pasti degli ospiti ᆲ 20 ciascuno
La tassa di soggiorno è sospesa.
La prenotazione si effettua direttamente dal sito dell’hotel secondo le seguenti modalità:
1. digitare sul web www.viest.it
2. cliccare su “verifica disponibilità”
3. inserire all’interno della casella “codice promo” il nome CONGRESSOST
4. digitare le date di interesse e poi cliccare su “verifica disponibilità” (compariranno automaticamente le tariffe di convenzione per prenotare direttamente).
Oppure: contattare direttamente l’ufficio ricevimento dell’Hotel specificando sempre il nome evento “CONGRESSOST”
Sotto il profilo organizzativo, verranno applicate le normative anti-covid in vigore dal 24 al 26 settembre 2021.
Iscrizione al congresso: ᆲ 25,00 da versare al momento dell’arrivo in hotel, con il ritiro della cartellina personale. La somma derivante dall’iscrizione è finalizzata al pagamento dei costi comuni.

FAQ su Teosofia e Società Teosofica
Chi si avvicina alla Teosofia e alla Società Teosofica ha l’esigenza di trovare risposte chiare alle domande che possono sorgere spontaneamente sia sul significato della Teosofia e dei suoi contenuti sia sull’attività della Società Teosofica e sulla sua organizzazione.
Per favorire un’informazione semplice, completa e doverosamente trasparente è stato inserito nel sito una rubrica che riguarda proprio le FAQ, le domande che più frequentemente vengono poste sulla Teosofia e sulla Società Teosofica: https://www.teosofica.org/it/faq/,619
Naturalmente tutto questo non esclude la possibilità di un contatto diretto, che in ambito teosofico è sempre il benvenuto: sti@teosofica.org

In armonia con la Natura
Il periodo estivo permette di apprezzare appieno la Natura e la sua bellezza e ci consente di cogliere l’importanza di tutti gli elementi: la terra, l’acqua, il fuoco e l’aria.
Non esiste futuro per l’umanità senza il rispetto verso la Natura e senza l’adozione di modelli di sviluppo pienamente equilibrati ed ecologici.
In occasione della Giornata per l’Ambiente, celebrata il 5 giugno scorso con lo slogan “Only One Earth” (la Terra è una sola) molte sono state le iniziative e le occasioni di approfondimento.
Colpisce il dato che ogni dodici mesi almeno 7 milioni di persone muoiono a causa dell’inquinamento e questo ci fa ben comprendere quanto urgente sia un cambiamento globale per proteggere il pianeta. Le azioni in questo senso sono in grado di portare a evidenti miglioramenti sociali ed economici. Maurizio Molinari su “La Repubblica” ha osservato che “… gli stessi cittadini hanno, loro per primi, il dovere di non inquinare, rispettare l’ambiente, diffondere studi e conoscenze per moltiplicare la consapevolezza e perseguire il ‘Blue’ a fianco del verde, ovvero lo sviluppo sostenibile di risorse energetiche. Fino a quando vi sarà un solo cittadino non disposto a modificare agi e abitudini per la salute del clima saremo tutti a rimetterci”.
Dobbiamo davvero prendere piena coscienza che la Via è una e che Terra è parte del Cosmo ed è in costante relazione in tutti i suoi elementi. È una Terra che, per dirla con i nativi americani, non abbiamo avuto in eredità dai nostri padri, ma abbiamo preso in prestito dai nostri figli.

È morto Angelo del Boca, insigne studioso del colonialismo italiano
A 96 anni, dopo una vita dedicata al giornalismo e allo studio del colonialismo italiano, è morto a Torino Angelo del Boca.
Con grande coraggio aveva indagato sulle molte vicende oscure del colonialismo italiano, dimostrando per primo come la conquista italiana dell’Etiopia e il suo mantenimento fossero state caratterizzate da molta violenza e dall’uso di gas tossici, vietati dalle convenzioni internazionali.
Gli articoli da lui scritti in proposito sulla “Gazzetta del Popolo” ispirarono il
successivo volume pubblicato nel 1965 da Feltrinelli con il titolo “La guerra d’Abissinia 1935-1941”. A questo libro fecero seguito numerosi altri.
Persona di grande onestà intellettuale, va ricordato come uno studioso impeccabile e di grande livello, caratteristiche queste unanimemente a lui riconosciute.
Fra gli articoli in suo ricordo pubblicati dai principali quotidiani italiani segnaliamo quello di Antonio Carioti sul Corriere della Sera online: https://www.corriere.it/cultura/21_luglio_06/morto-angelo-boca-pioniere-studi-colonialismo-italiano-74224fa4-de6d-11eb-a77a-c19811af1134.shtml
Angelo del Boca era il fratello del prof. Bernardino del Boca, teosofo, antropologo e artista, nonché fondatore del Villaggio Verde di Cavallirio (NO) ed è stato molto vicino alla Fondazione Bernardino del Boca in molte sue iniziative, in particolare in occasione della mostra retrospettiva denominata “Bernardino del Boca. 1919-2001 Il Fuoco Sacro della Bellezza”, realizzata a Novara nel 2017.

È tempo di Antahkarana
La Teosofia (Eterna Saggezza) si esprime nel tempo attraverso linguaggi e forme diverse, che tutte riconducono però a un’unica Realtà, che non è quella percepita dai sensi e legata al piccolo “io” della personalità, ma che si riconosce nell’Unità della Vita e che non è fatta solo di conoscenza ma anche di intuizione.
Dal punto di vista teosofico c’è un concetto molto utile alla comprensione della realtà: è quello di Antahkarana, che il “Glossario Teosofico” di H.P. Blavatsky rappresenta così: “È quel sentiero o ponte fra il manas superiore e quello inferiore, fra l’ego divino e l’anima personale dell’uomo. Esso serve come mezzo di comunicazione fra i due e trasporta dall’ego inferiore a quello superiore tutte quelle impressioni personali e pensieri dell’uomo che possono essere, per la loro natura, assimilati e accumulati nell’eternità immortale e in questo modo divenire immortali con essa; questi sono gli unici elementi della personalità evanescente che sopravvivono alla morte e al tempo. Ne deriva perciò che soltanto quello che è nobile, spirituale e divino nell’uomo, può testimoniare per l’eternità che l’uomo ha vissuto”.
Il concetto di Antahkarana si lega anche alla presa di coscienza dell’importanza del momento presente, vera e propria chiave di libertà rispetto ai condizionamenti del passato ed alle proiezioni verso il futuro.

Einsiedeln e la magia dei luoghi
Vi sono dei luoghi della terra in cui, per una serie di circostanze sinergiche, si concentrano eventi, realizzazioni e testimonianze di particolare significato. Vi si può rintracciare un connubio di magnetismo, di azione di esseri umani di forte spiritualità, di tradizioni che si ripetono giorno per giorno e danno forza a forme pensiero che creano un vero e proprio ponte fra il cielo e la terra.
È questo il caso di Einsiedeln, in Svizzera, capoluogo di un distretto del Cantone di Schwyz.
È qui che nell’835 San Meinard, eremita appartenente all’antica e nobile famiglia degli Hohenzollern edifica, grazie al contributo della Badessa Heilwig, un piccolo eremo e una cappella. Ildegarde, figlia di Luigi il Tedesco, badessa di un convento di Zurigo, gli dona una statua di legno di una Madonna nera.
Inizia così la storia di quella che diventerà la celebre abbazia benedettina di Einsiedeln, edificata a partire dal decimo secolo dai monaci Benno ed Eberardo da Strasburgo. Una storia intrecciata con la presenza della rappresentazione “nera” della Madre del Mondo (l’attuale statua è del XV secolo), che ha una forte caratterizzazione simbolica di tipo bodhisattvico, in un perfetto equilibrio fra maternità e androginia.
La fede e il sogno spirituale dell’eremita Meinard hanno santificato il luogo e qui il pellegrino ha la possibilità di comprendere meglio la forza spirituale e la realtà dell’anima.
Proprio a Einsiedeln nacque Paracelso (Philippus Aureolus Theophrastus Bombastus von Hohenheim, detto Paracelsus, 1493-1541) celebre alchimista e medico.
Non lontano dalla sua casa natia c’è un ponte che alcuni esoteristi amano percorrere in silenzio e meditazione.
Da segnalare su Einsiedeln il volume di Padre Federigo di S. Antonio, pubblicato nel 1766, che porta il titolo: “Il pellegrinante ad Einsiedeln, o sia alla Madonna di Valdo, istruito nella maniera con cui fruttuosamente visitare quel celebre santuario”.
Passano i secoli ma i luoghi “sacri” meritano ancor oggi di essere visitati in spirito di umiltà e conoscenza.

Recensioni

Resto qui
In “Resto qui”, edito da Einaudi, Marco Balzano dà voce alla figura determinata e caparbia di Trina, che racconta in prima persona a sua figlia, da tempo lontana, gli anni tragici del fascismo e del nazismo e quelli dell’immediato dopoguerra.
L’ambiente è quello di Curon, un piccolo paese del Sudtirolo, dove gli abitanti reagiscono alle imposizioni del regime fascista fuggendo spesso al Nord e dove assistono impotenti allo sfregio dell’ambiente naturale e del mondo degli affetti in seguito alla costruzione di una diga che sommerge campi e masi.
Resta la “parola” e Trina restituisce vita alla Storia dolorosa di quegli anni, alle voci, attese, delusioni, alle rinnovate speranze della sua gente, che ha tentato invano di coinvolgere autorità politiche e religiose nella strenua difesa del proprio territorio, ma dove ancora una volta vede prevalere cinico l’interesse economico.
La Storia di Curon è radicata nel campanile che galleggia solitario nelle acque della diga e nelle “parole” di Trina la quale, nonostante tutto, va avanti, “l’unica direzione concessa. Altrimenti Dio ci avrebbe messo gli occhi di lato. Come i pesci”.

Dai gruppi

Sul sito web della S.T.I. le attività dei Gruppi e dei Centri
Le attività dei Gruppi e dei Centri della Società Teosofica Italiana sono presentate, giorno per giorno, su internet e sono consultabili collegandosi al sito della S.T.I. all’indirizzo: www.teosofica.org
Aprendo la sezione “Eventi e Convegni” è possibile registrarsi accedendo così all’elenco delle riunioni e delle conferenze organizzate nelle varie località.

Sentiero di Dzyan: da Centro a Gruppo
Il 19 giugno scorso il Centro Studi “Sentiero di Dzyan” di Reggio Emilia-Modena si è costituito in Gruppo Teosofico. Ciò è stato reso possibile per l’aumentato numero di Soci, conseguenza diretta di una convinta attività teosofica.
Il Gruppo ha confermato alla presidenza la Sorella Anna Bellentani e alla vice-presidenza il Fratello Daniele Urlotti. La Sorella Daniela Cavazzuti è stata nominata Segretaria-Tesoriera.
Al nuovo Gruppo e agli eletti va l’augurio per un proficuo e sereno lavoro teosofico nel segno dei Tre Scopi della S.T. e particolarmente di quello relativo alla Fratellanza Universale senza distinzioni.