Novembre-dicembre 2023

Anno LXXIX - N.11-12
COVER rit nov-dic 2023

La Rivista Italiana di Teosofia esce con cadenza bimestrale. L'invio avviene tramite il servizio postale. In alternativa è possibile riceverla anche in formato PDF. Il costo dell'abbonamento annuo è fissato in euro 30,00 per l’Italia e per l’Estero in euro 50,00 (formato cartaceo) o 30,00 (invio in PDF). Il versamento può essere effettuato: tramite bollettino sul conto corrente postale numero 55010367, intestato a Società Teosofica Italiana APS - Tesoreria; tramite bonifico al conto Bancoposta: Società Teosofica Italiana APS - CODICE IBAN: IT93 D076 0111 8000 0005 5010 367; oppure con PayPal: https://www.eti-edizioni.it/collane-libri-e-dvd/770-rivista-italiana-di-teosofia.html

Area riservata

Natale di fratellanza
A. Girardi 1

Il Sentiero senza fine
T. Boyd 2

La Teosofia pratica e Radha Burnier
D. Padhi 5

Il Maestro interiore, l’immaginale e la via iniziatica del Cuore
G. Ricci 9

La poesia teosofica di Emily Dickinson
G. Sabetta 17

Arte e Teosofia: il processo creativo come risveglio della Coscienza
P.G. Parola 23

Una visione teosofica della dualità – diritti e doveri alla luce della Personalità (seconda parte)
S. Calvi 28

148° anniversario della fondazione della Società Teosofica
33

Pagine dalla letteratura teosofica
35

Testi per l’intuizione [LXXVII]
36

Convegno della S.T.I. al Festival delle Relazioni
37

Il Viaggio verso il Mondo – esplorare gli archetipi attraverso il linguaggio dei tarocchi
38

Progetto dell’Ordine Teosofico di Servizio in Orissa
39

Segnalazioni
40

Recensioni
43

Dai Gruppi
43

Al di là del velo
43

Ricordo di Claudio Sponton
44

Ordine Teosofico di Servizio - progetti in corso

Natale di fratellanza

Il Sole e la Terra tornano all’appuntamento del Solstizio d’inverno, l’Universo vive il suo ritmo. Ogni istante e ogni momento sono differenti, carichi dello stesso scorrere del tempo, delle esperienze del vivere, ma anche testimoni dell’evoluzione.
Il Natale per tutti noi si ricollega anche al ricordo, alla dimensione familiare e al magnifico aspetto religioso che annuncia il ritorno della Luce, la concretizzazione delle possibilità, la nascita del Bambino, simbolo arcano di purezza, ma anche di responsabilità, di fiducia in quella che Bernardino del Boca chiamava l’Eterna Bontà di tutte le cose.
Il Natale è anche il momento del sogno lucido, che prepara il tempo che viene, l’azione amorevole a beneficio di tutti gli esseri e il fiorire della consapevolezza interiore, anch’essa rappresentata dal Bambino. E in quest’ottica sono facilmente comprensibili lo stupore e l’entusiasmo dei pastori e pure il giungere dei magi con ricchi doni.
L’intero creato si inginocchia davanti alla rinascita della vita.
Quello del Natale è sempre un tempo ricco di opportunità, di sempre maggiori possibilità sia di comprensione della differenza fra l’Io della personalità e il Sé dell’anima sia di superamento degli spazi di indifferenza che ci separano dagli altri, magari pur vicini a noi per grado di parentela o prossimità fisica o ideale.
Una delle rappresentazioni del vivere dell’uomo è quella del collage: lungo i percorsi segnati dal karma l’essere umano ha la possibilità di affiancare – in un mosaico ideale – i frammenti del proprio vivere. È un atto da compiere con amore, a beneficio di tutti gli esseri. Almeno a Natale. Ma è pure importante che il Natale, carico di tutti i suoi significati, pervada ciascuna delle nostre giornate. Così il “labirinto” del vivere potrà essere meglio compreso e divenire Cosmo per coloro che imboccano la Via del Bello, del Buono e del Vero.
Cerchiamo dunque, nel profondo del nostro cuore, il Filo d’Arianna.
Auguri a tutti!

Antonio Girardi

(tratto dal numero di dicembre 2007 della Rivista Italiana di Teosofia).

Segnalazioni

Quote associative alla Società Teosofica Italiana e abbonamento alla “Rivista Italiana di Teosofia” per il 2024
È il momento del rinnovo delle quote associative di adesione alla Società Teosofica Italiana per l’anno 2024.
Essere socio della S.T.I. ha soprattutto un valore ideale e si collega direttamente allo scopo della Fratellanza Universale senza distinzioni.
Per il 2024 il Consiglio Generale della S.T.I. ha confermato le quote in essere e precisamente: quota associativa euro 35,00 indivisibili (comprende anche l’abbonamento alla Rivista Italiana di Teosofia, che è l’organo statutario di informazione istituzionale); quota associativa per residenti all’estero euro 50,00 (comprende anche l’abbonamento alla Rivista Italiana di Teosofia, la differenza è dovuta alle maggiori spese postali di spedizione della RIT); quota di ingresso per i nuovi soci euro 50,00 (solo per il primo anno, comprende anche l’abbonamento alla Rivista Italiana di Teosofia); quota socio sostenitore (con abbonamento) euro 100,00; quota socio benemerito vitalizio (con abbonamento) euro 2.000,00.
Abbonamento alla Rivista Italiana di Teosofia (per non soci) euro 25,00; abbonamento estero euro 45,00.
I Soci indipendenti e gli Abbonati potranno provvedere direttamente al versamento sul c.c.p. n. 55010367 intestato alla Società Teosofica Italiana - Tesoreria, oppure potranno inviare un bonifico bancario intestato a: Società Teosofica Italiana - Tesoreria, sul conto Bancoposta della S.T.I. codice IBAN: IT93 D076 0111 8000 0005 5010367.
I Soci dei Gruppi e dei Centri provvederanno invece al rinnovo contattando i Presidenti dei Gruppi o i Segretari dei Centri di appartenenza.
È possibile anche richiedere l’invio della R.I.T. in modalità elettronica, via e-mail, in formato PDF. L’opzione è alternativa a quella dell’invio cartaceo.
Si ricorda che la Società Teosofica Italiana è stata riconosciuta come Associazione di Promozione Sociale. I soggetti che effettuano donazioni godono quindi dei benefici fiscali previsti dalla legge, purché dette donazioni siano univocamente identificabili e tracciabili e quindi versate tramite bonifico o conto corrente postale. Dette donazioni devono essere tenute distinte dalle quote associative (che non godono degli stessi benefici).

FAQ su Teosofia e Società Teosofica
Società Teosofica ha l’esigenza di trovare risposte chiare alle domande che possono sorgere spontaneamente sia sul significato della Teosofia e dei suoi contenuti sia sull’attività della Società Teosofica e sulla sua organizzazione.
Per favorire un’informazione semplice, completa e doverosamente trasparente è stata inserita nel sito internet della S.T.I. una rubrica che riguarda proprio le FAQ, le domande che più frequentemente vengono poste sulla Teosofia e sulla Società Teosofica: https://www.teosofica.org/it/faq/,619
Naturalmente tutto questo non esclude la possibilità di un contatto diretto, che in ambito teosofico è sempre il benvenuto: sti@teosofica.org

148° Convenzione Internazionale della Società Teosofica
“Exploring and Understanding Universal Intelligence” (“Approfondire e Comprendere l’Intelligenza Universale”) è il tema della 148° Convenzione Internazionale della Società Teosofica, che si svolgerà ad Adyar (Chennai, India), presso il Quartiere Generale della S.T., dal 31 dicembre 2023 al 4 gennaio 2024 (https://convention.ts-adyar.org/).
Partecipare a questo evento non significa solo approfondire i grandi temi della Saggezza Perenne, ma anche visitare lo splendido campus di Adyar, ricco non solo di bellezze naturali, ma anche di tracce – visibili e invisibili – dei Grandi Esseri che vi sono passati.
Le prenotazioni sono già aperte al seguente link: https://pages.razorpay.com/pl_MQeeSkWsBzo3p4/view
Sarà possibile seguire i lavori della Convenzione anche online, registrandosi al link indicato sopra e selezionando la voce “Online attendance only” che prevede una modesta donazione, a partire da 10 dollari.

Consegnati i due oftalmoscopi pediatrici del progetto O.T.S. “La luce degli occhi”
26 settembre scorso, presso il reparto oculistico dell’Ospedale di Montecchio Maggiore (Vicenza), diretto dalla dottoressa Sandra Radin, si è svolta la cerimonia di consegna ufficiale di due oftalmoscopi indiretti di tipo pediatrico, donati dall’Ordine Teosofico di Servizio della Società Teosofica Italiana attraverso il progetto “La Luce degli occhi”.
Alla cerimonia erano presenti la dottoressa Radin, i rappresentanti dell’ULSS 8, la delegazione della S.T.I., guidata dal Presidente Antonio Girardi e dalla Responsabile nazionale dell’Ordine Teosofico di Servizio Stefania Schiavo, e Azzorino Guadagnin, grande animatore e protagonista dell’iniziativa, che si è inserita con successo all’interno delle numerose attività che l’O.T.S. promuove a beneficio dei bambini e delle giovani generazioni.

Convegno della S.T.I. al Festival delle Relazioni
Nell’ambito del “Festival delle Relazioni”, che si è svolto a Vicenza dal 5 all’8 ottobre scorso sul tema: “Nella relazione: l’economia, la società, la cura” è stato organizzato un convegno con il contributo della Società Teosofica Italiana. L’appuntamento si è svolto, con larga partecipazione, giovedì 5 ottobre 2023 alle ore 18:00 nello spazio conferenze allestito all’interno della Basilica Palladiana, che si affaccia su Piazza dei Signori.
Sono intervenuti come relatori: Antonio Girardi, Presidente della Società Teosofica Italiana e direttore della Rivista Italiana di Teosofia e Gaetano Mollo, già ordinario di Filosofia dell’educazione presso l’Università di Perugia, scrittore e Presidente del Comitato per lo studio e la divulgazione del pensiero di Pietro Ubaldi.
In un mondo dominato da sistemi di informazione sempre più complessi e invasivi, i temi della relazione e della comunicazione sono al centro di vasti campi d’indagine. Ma qual è la loro declinazione nell’ambito della spiritualità?
E quali gli aspetti che li caratterizzano non soltanto verso l’esterno ma anche a livello del dialogo interiore di ciascun essere umano?
Il contributo dei relatori ha favorito la messa a fuoco di una proporzione aurea nella ricerca di un sapere che trova sintesi nella coscienza e nell’anelito al bello, al buono e al vero.
Il “Festival delle Relazioni” ha proposto anche un’interessante mostra artistica, allestita sempre nella Basilica Palladiana, dal titolo “La proporzione aurea – un viaggio tra armonia, emozioni e conoscenza”.

Il Viaggio verso il Mondo - esplorare gli archetipi attraverso il linguaggio dei tarocchi
Durante il fine settimana a cavallo tra settembre e ottobre si è tenuto presso il Villaggio Verde a Cavallirio (NO) il workshop “Il Viaggio verso il Mondo – esplorare gli Archetipi attraverso il linguaggio dei Tarocchi”, organizzato dai giovani teosofi Tobia Buscaglione, Nicoletta Boriello e Rita Gatto e ideato con il preziosissimo coinvolgimento di Marina Tappa, teosofa e artista esperta della tecnica del collage.
A un workshop teorico-esperienziale sul mondo degli archetipi e in particolare sul simbolismo dei tarocchi, tenuto dai giovani teosofi è seguito un laboratorio pratico-artistico sul collage, guidato da Marina Tappa la quale ha insegnato ai partecipanti questa tecnica facendo realizzare loro quadri ispirati dalle intuizioni emerse durante il lavoro sui tarocchi.
Il tutto nella cornice del suggestivo Villaggio Verde, un progetto di comunità spirituale utopica che si è successivamente strutturato come ecovillaggio, concepito negli Anni ’80 dal teosofo Bernardino del Boca quale “centro sperimentale per l’evoluzione della coscienza, libero laboratorio del vivere ricercando l’armonia con se stessi, gli altri e la natura. Un luogo dove vivere per essere e non per avere”. Messo a disposizione in modo molto generoso dal Gruppo Teosofico di Cavallirio, rappresentato per l’occasione da Enrico Sempi e Valeria Sguazzini, il Villaggio Verde è stato il contesto ideale per questa esperienza.
Oltre ai momenti di profonda riflessione e creatività, i 18 partecipanti – soci e simpatizzanti provenienti dai vari gruppi italiani della S.T.I., compresi due bambini – hanno vissuto momenti contemplativi, potendo visitare e meditare all’interno del modulo che fu residenza di Bernardino del Boca, una personalità capace ancora oggi di trasmettere una magnetismo teosofico. È stata inoltre offerta la possibilità di passeggiare nel Villaggio e di godere dell’armonia, del fascino e della bellezza offerti dalla natura del luogo, in cui la protezione e il favore dei Phi, o spiriti di natura, è pure ben percepibile.
Non sono mancati momenti culturali con la visita alla biblioteca del Villaggio Verde, che vanta una ciclopica raccolta di libri, riviste, cataloghi e altro ancora, nonché alla mostra “Alla Ricerca dell’Archetipo” di Marina Tappa, presso la Galleria Borgo Arte a Borgomanero.

I Mercoledì con la Società Teosofica: “I luoghi dell’anima: il Centro Teosofico Internazionale di Naarden”
Il quarantatreesimo appuntamento del ciclo “I mercoledì con la Società Teosofica”, del 27 settembre scorso, è stato dedicato al tema: “I luoghi dell’anima: il Centro Teosofico Internazionale di Naarden” ed è stato trasmesso in diretta sia su Zoom sia sul canale YouTube della S.T.I. Ospite della serata è stato Arend Heijbroek, Presidente del Centro, che è stato intervistato da Antonio Girardi, Presidente della Società Teosofica Italiana. La traduzione dall’inglese è stata curata con la consueta maestria da Daniele Urlotti.
Il Centro Teosofico Internazionale di Naarden, fondato nel 1925, è situato in Olanda, non lontano da Amsterdam, e rappresenta uno dei luoghi simbolo della presenza della Società Teosofica in Europa. Immerso nella natura, ospita corsi, seminari e convegni ed è un posto ideale per lo studio e la meditazione.

I video del raduno internazionale dei Giovani Teosofi a Naarden
Il Raduno Internazionale dei Giovani Teosofi, svoltosi dal 9 al 15 giugno scorsi al Centro Teosofico internazionale di Naarden, è stato un grande successo. L’evento, organizzato dalla World Federation of Young Theosophists (Federazione Internazionale dei Giovani Teosofi) ha visto la partecipazione di più di 50 giovani. È ora possibile rivivere i momenti salienti del raduno grazie a una serie di video-interventi (https://www.youtube.com/playlist?list=PLR0VTOS52ybOa-TTWy6JzyM8nRqorKKJ1) del relatore Kurt Leland, conferenziere internazionale della S.T. e specializzato nella ricerca sulle leggi inesplicate della natura e sui poteri latenti nell’uomo; è stata preparata anche una pubblicazione che raccoglie pensieri, emozioni e stimoli dei partecipanti (disponibile al link https://drive.google.com/file/d/1YpTB2lZ_6kMRB-7T4sFco_sUEM3iOGtH/view).

Una lettera del Fratello Giuseppe Franco
Il Fratello Giuseppe Franco, Socio del Gruppo Teosofico di Cuneo–Mondovì, ha inviato una lettera al Presidente Internazionale della S.T. e a quello italiano.
È un testo di grande intensità e che merita di essere letto e meditato.
Il Fratello Giuseppe parla innanzitutto del suo incontro con la Società Teosofica e osserva: “la Teosofia è stata per me la strada maestra per conoscere DIO e la Sua creazione, da essa ritengo di aver potuto ottenere più di quanto avrei potuto realizzare da solo o percorrendo altre strade”.
La lettera esprime anche una forte preoccupazione sulla situazione presente e invita la Società Teosofica e i teosofi a farsi conoscere all’esterno della propria cerchia, contribuendo così a diffondere il messaggio della Teosofia. Scrive Franco: “Ritengo che noi teosofi dobbiamo essere come lampadine nell’oscurità e come guida nella vita di tutti i giorni, esprimendo i nostri pareri e contribuendo al superamento delle difficoltà”.
La parte finale dello scritto esprime forti perplessità sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale, con le potenziali conseguenze negative sull’umanità.
Per il Fratello Giuseppe l’intelligenza artificiale “può essere anche l’inizio della fine dell’attuale pianeta terra, del pensiero naturale evolutivo divino, per diventare scopo unico di profitto, alterando la mente–coscienza-spirito delle persone”. La possibile soluzione è nel dialogo fra scienza e fede: “La fede e la scienza devono andare d’accordo e collaborare insieme”.
Chi desiderasse leggere integralmente la lettera del Fratello Giuseppe Franco può richiederla all’indirizzo e-mail: sti@teosofica.org

Teosofi britannici a Bordighera
Quando il famoso scrittore onegliese Edmondo De Amicis, autore del libro Cuore, scrisse un racconto dal titolo il “Paradiso degli Inglesi”, faceva riferimento alla numerosa schiera di britannici che, verso la fine dell’Ottocento, in più di tremila popolavano l’accogliente cittadina rivierasca di Bordighera.
Vengono descritti come “[…] passeggiatori infaticabili, lettori all’aria aperta, amanti dei fiori e adoratori del mare”; De Amicis li onora, insomma, come residenti impegnati in numerose attività, tra le quali spiccano vari interessi, quali l’archeologia, la storia, la raccolta di minerali e di piante, senza contare attività più concrete quali la fondazione di banche e di giornali, ad esempio The Journal of Bordighera.
Nel 1878, un solo anno dopo il primo torneo di Wimbledon, a Bordighera sarebbe stato fondato il primo tennis club d’Italia, col nome di Lawn Tennis Club, soprannominato The Bear Pit Club per via della collocazione più bassa rispetto alla strada. A ricordare l’evento spicca una ben visibile targa posta all’ingresso dell’attuale tennis club. Tra i vari benefattori di questa storica realizzazione va certamente ricordato Henry Lowe, della cui generosità beneficia tuttora la città, anche per altri lasciti quali gli omonimi giardini pubblici.
Anche gli animali avrebbero tratto giovamento dall’interesse, inconsueto per l’epoca, manifestato dagli inglesi, grazie l’apertura di una clinica per animali, la dog and cat house, sotto il motto evangelico “siate buoni con gli animali”.
Numerose e non meno importanti sarebbero state altre meritorie attività di supporto alla comunità, quali quelle rivolte agli anziani e ai malati.
Tra le figure importanti di quell’epoca possono essere ricordate l’altruista fondatrice della locale chiesa anglicana, la signora Fanshawe Walker, Miss King Elizabeth Gaff o ancora il conte Cubitt. Sul finire del diciannovesimo secolo non mancarono di frequentare Bordighera personaggi famosi come Sir William Abney, pioniere della fotografia, l’archeologa May Brodrick, Sir Francis Galton, noto studioso dell’epoca, oltre che ministri e nobili come la duchessa di Leeds. Su tutti spicca, naturalmente, la visita del 4 aprile 1882 della Regina Vittoria.
Tra i protagonisti più interessanti da un punto di vista teosofico colpisce certamente la figura di John Arthur Goodchild, per diversi anni medico della comunità britannica di Bordighera, antiquario e autore di diverse opere di poesia e misticismo, la più famosa delle quali, The Light of the West, fu influenzata dalle idee del gruppo esoterico dell’Ordine Ermetico della Golden Dawn.
Questa frequentazione elitaria avrebbe lasciato a Bordighera, tra le altre cose, una preziosa eredità letteraria, conservata presso la locale Biblioteca Civica Internazionale, tra cui spiccano vari testi teosofici d’epoca, che da soli meriterebbero un dettagliato lavoro di ricerca d’archivio (23/07/2023, Bordighera, Oscar Torretta).

Schiavitù dalla parola e dal linguaggio
In una realtà, come quella odierna, caratterizzata da un uso sempre più mercantile della parola, una riflessione generale sul linguaggio si impone, anche per riscoprirne la sacralità.
In merito può essere utile questa lapidaria affermazione di Jiddu Krishnamurti (1895-1986): “Ma l’abitudine della parola, del contenuto emozionale della parola, le nascoste implicazioni della parola impediscono la libertà dalla parola stessa. Senza questa libertà Tu sei uno schiavo delle parole, delle conclusioni, delle idee. Se vivi di parole, come fanno molti, la fame interiore è insaziabile: è un eterno arare senza mai seminare. Di conseguenza vivi nel mondo dell’irrealtà, della finzione, del dolore privo di senso. Una fede è una parola, una conclusione del pensiero fatta di parole, ed è questo che corrompe e distrugge la bellezza della mente".

Karma – la legge dell’equilibrio universale
Il concetto di karma è entrato ormai nell’uso corrente, ma spesso gli viene attribuito un significato piuttosto superficiale e talora solo in senso punitivo.
Nell’ambito dell’approccio di tipo teosofico alla vita è ancora una volta H.P. Blavatsky che si assume il compito, ne “La Chiave alla Teosofia”, di contribuire in modo significativo a definire il significato del karma, laddove afferma: “Noi lo consideriamo la Legge fondamentale dell’Universo, la sorgente, l’origine e la fonte di tutte le altre leggi della natura. Il karma è la legge infallibile che adegua l’effetto alla causa, sui piani fisico, mentale e spirituale dell’essere. Dato che nessuna causa rimane senza effetto, dalla più grande alla più piccola, dalla perturbazione cosmica fino al movimento della vostra mano e dato che il simile genera il simile, il karma è quella legge invisibile e sconosciuta che conforma saggiamente, intelligentemente ed equamente l’effetto alla sua causa e lo restituisce al suo produttore. Sebbene non sia conoscibile di per sé, la sua azione è percepibile”.
Comprendere il karma significa avvicinarsi ad una visione della vita basata sull’unità.

La consapevolezza vive nel presente
Ogni epoca storica è contraddistinta da problematiche particolari ma la nota dominante è spesso caratterizzata da quella che H.P. Blavatsky definisce, ne “La Voce del Silenzio”, l’eresia della separazione.
Il dualismo, l’opposizione, l’identificazione con il piccolo io della personalità portano l’essere umano lungo la strada dell’infelicità e lo distaccano, di fatto, dalla realtà delle cose, rendendolo preda delle paure, delle ansie di ciò che di negativo può accadere e proiettandolo nel contempo in un ipotetico futuro, che di fatto lo allontana dal qui e ora.
Non ci si rende così conto che un’immensa ricchezza si cela nell’attimo presente, che racchiude tutte le nostre possibilità di consapevolezza: consapevolezza di ciò che siamo, come frutto di una legge di equilibrio che ci dona la libertà di fare oggi ciò che possiamo fare, come figli non di una concatenazione meccanica di eventi ma di una libertà interiore che ci permette di fare il meglio con gli elementi che abbiamo a disposizione.
In “Alice nel paese delle meraviglie”, di Lewis Carroll, quando Alice chiede al Bianconiglio: “Per quanto tempo è per sempre?”, ottiene questa risposta: “A volte, solo un secondo”.
Ogni attimo è dunque prezioso ed è proprio vivendolo appieno nel segno della Bellezza e dell’Amore che potremo iniziare a cambiare la nostra vita.

The Theosophist
Segnaliamo ai nostri lettori la rivista internazionale The Theosophist, organo ufficiale del Presidente della Società Teosofica, fondato da H.P. Blavatsky il 1° ottobre 1879.
Oltre a riportare l’editoriale del Presidente internazionale, il mensile pubblica approfondimenti sui temi cari alla tradizione teosofica, proposte di studio e articoli storici.
La copertina del numero di luglio, ispirata alla foto della luna scattata il 6 luglio 2022, giorno del compleanno di Sua Santità il Dalai Lama, riecheggia i modelli che appaiono nei diagrammi usati dalla fisica quantistica. Su queste particolari convergenze il Dalai Lama ha affermato: “Il buddhismo e la scienza non sono prospettive conflittuali del mondo, ma piuttosto approcci diversi allo stesso fine: la ricerca della Verità”.
Il costo annuale dell’abbonamento a The Theosophist per l’Europa (air mail) è di 35 dollari. Per sottoscrivere l’abbonamento scrivere a: tphindia@gmail.com
Alcuni numeri del mensile sono disponibili anche online e si possono leggere direttamente o scaricare al link: https://www.ts-adyar.org/theosophist/volume-144-oct-2022-sep-2023

Alla scoperta dei misteri dell’universo
La scienza si è dotata da poco più di un anno di un potente strumento operativo per indagare l’universo e i suoi misteri, si tratta del telescopio spaziale James Webb, che sta portando avanti un intenso lavoro di ricerca.
Grazie all’utilizzo di questo strumento gli astrofisici Cosmin Ilie, Jillian Paulin e Katherine Freese hanno potuto pubblicare sulla rivista specialistica PNAS uno studio che ipotizza la possibilità dell’esistenza di tre “stelle oscure”, oggetti composti da elio e idrogeno e alimentati dal riscaldamento della materia oscura.
Il tema della materia oscura è ancora controverso e senza definitive conclusioni scientifiche a supporto, anche se vi sono studiosi che ipotizzano che questo tipo di materia rappresenti un quarto dell’universo.
L’incertezza di alcune indagini della scienza mostra da un lato la necessaria progressività del sapere ma anche la complessità della vita. I dubbi che caratterizzano la ricerca scientifica sono un elemento positivo, perché si legano a quella che è la dimensione umana, fatta anche di incertezza e di cambiamento.
Va sottolineato che fra la ricerca spirituale e quella scientifica non vi è necessariamente contrasto ma piuttosto complementarietà, che nasce dal comune anelito all’individuazione delle leggi che regolano l’universo e alla presa di coscienza dell’importanza dell’intuizione, vero e proprio faro che illumina il cammino degli esseri umani.

Il vertice sull’Amazzonia si chiude con un fallimento
Nel recente vertice di Belém, in Brasile, gli otto Paesi partecipanti (Brasile, Colombia, Guyana, Perù, Bolivia, Venezuela, Ecuador e Suriname) non sono riusciti a trovare accordi di tipo concreto sui grandi temi della deforestazione, dell’estrazione di carburanti fossili, del sostegno (e rispetto) delle popolazioni native.
La dichiarazione finale si è limitata a enunciazioni di principio sulla necessità di cambiare le politiche adottate.
Molti studi scientifici indipendenti hanno sottolineato come l’Amazzonia e le popolazioni che vi abitano necessitino di tutela, di azioni che ne limitino la devastazione e l’uso irrazionale dello sfruttamento delle risorse. Grande una volta e mezza l’Europa, l’Amazzonia conserva il 20% delle risorse mondiali di acqua dolce, ospita 400 miliardi di alberi, 16 mila specie animali e 1300 tipi diversi di uccelli.
Le vicende dell’Amazzonia riflettono l’egoismo delle nazioni e del singolo, spesso concentrato solo sugli interessi economici di breve periodo.
Al contrario, il futuro dell’umanità necessita di una visione a lungo termine e che metta al centro i valori dell’ecologia, della sostenibilità e del vivere armonico fra le Nazioni.

La gentilezza ci allontana dalla depressione e dallo stress
La rivista americana “The Journal of Positive Psychology” ha recentemente pubblicato uno studio del Dipartimento di psicologia della Ohio State University che dimostra come la gentilezza combatta la depressione e lo stress; compiere atti di gentilezza migliora dunque lo stato di salute dell’essere umano. La notizia è stata ripresa in Italia da “Buone Notizie – l’impresa del bene” del Corriere della Sera.
La scienza dimostra dunque la stretta relazione fra il benessere psicologico e l’orientamento positivo verso gli altri (e verso se stessi).
Questa tesi ha avuto ampio spazio nella letteratura teosofica di fine Ottocento e inizio Novecento, per trovare poi mirabile sintesi nel libriccino di Joseph Pang Way “La felicità per voi, ora” pubblicato ad Adyar nel 1958 dalla Vasanta Press della Società Teosofica e di cui è disponibile anche la versione in italiano: https://www.eti-edizioni.it/devozione/688-la-felicita-per-voi-ora.html
Sulla gentilezza merita un cenno la riflessione del Dalai Lama: “Questa è la mia semplice religione. Non c'è bisogno di templi; non c'è bisogno di filosofie complicate. La nostra stessa mente, il nostro stesso cuore è il nostro tempio; la filosofia è la gentilezza”.

Vent’anni di lavoro del Comitato di divulgazione dell’Opera di Pietro Ubaldi
Dal 2003 è attivo il Comitato del Comune di Foligno per la promozione dell’Opera di Pietro Ubaldi. In questo lasso di tempo, con la sapiente regia del Presidente prof. Gaetano Mollo, il Comitato ha sviluppato un lavoro davvero significativo e coronato da successo.
Sono stati infatti organizzati 102 incontri dei “Giovedì di Pietro Ubaldi”; questi - inizialmente svolti come conferenze e dibattiti - sono diventati “laboratori” di lettura e libero commento partecipati da parte dei presenti, hanno avuto luogo presso la sala del Caminetto del Comune di Foligno all’inizio e poi presso il palazzo Trinci.
Inoltre 20 conferenze si sono svolte in convegni nazionali e internazionali.
Tre i libri pubblicati, due gli opuscoli divulgativi, venticinque i saggi e gli articoli. È stata anche realizzata una rappresentazione teatrale, titolata “L’onda dell’anima”.
Un lavoro davvero imponente e tutto teso a valorizzare il pensiero e l’opera del filosofo e teologo umbro Pietro Ubaldi (1886-1972), i cui contenuti si rivelano anche oggi di straordinaria attualità.


I Mercoledì con la Società Teosofica: “I luoghi dell’anima: il Centro Teosofico Internazionale di Naarden”
Il quarantatreesimo appuntamento del ciclo “I mercoledì con la Società Teosofica”, del 27 settembre scorso, è stato dedicato al tema: “I luoghi dell’anima: il Centro Teosofico Internazionale di Naarden” ed è stato trasmesso in diretta sia su Zoom sia sul canale YouTube della S.T.I. Ospite della serata è stato Arend Heijbroek, Presidente del Centro, che è stato intervistato da Antonio Girardi, Presidente della Società Teosofica Italiana. La traduzione dall’inglese è stata curata con la consueta maestria da Daniele Urlotti.
Il Centro Teosofico Internazionale di Naarden, fondato nel 1925, è situato in Olanda, non lontano da Amsterdam, e rappresenta uno dei luoghi simbolo della presenza della Società Teosofica in Europa. Immerso nella natura, ospita corsi, seminari e convegni ed è un posto ideale per lo studio e la meditazione.

Recensioni

Musica e architettura – Il punto di vista dei musicisti
Segnaliamo la recente pubblicazione da parte della casa editrice Libreria Musicale Italiana del volume “Musica e architettura – Il punto di vista dei musicisti”.
Il testo, a cura di Franco Ballardini, Massimo Priori, Francesco Schweizer e Anna Vildera, raccoglie 14 saggi specialistici.
Osserva Ballardini nella prefazione: “Il tema non è nuovo – la bibliografia sull’argomento è corposa - ma le sue variazioni sono infinite (almeno quanto gli esempi che le documentano) e il libro ne propone volutamente alcune fra le meno scontate, senza trascurare certi topoi inevitabili (s’intende), ma spesso inseguendone di proposito le manifestazioni meno prevedibili e più inattese”.
Fra i saggi segnaliamo quello di Vasco Zara su “Musica e architettura: la prospettiva storica. La parola ai musici”, quello di Helen Geyer su “Musica dal ‘cielo’. La cappella celeste. Stimoli e relazioni tra la Serenissima e la Germania centrale” e quello di Massimo Priori su “Pole di Karlheinz Stockhausen e l’auditorium di Osaka. Musica, spazio e architettura: alle radici di un pensiero compositivo”.

Vigrahadharma: Sai Baba l’Avatara
Il lavoro portato avanti da Daniela Ludovisi per la valorizzazione delle opere e del pensiero di Rosario Castello, fondatore del sito www.centroparadesha.it, si arricchisce di un nuovo tassello, con la pubblicazione del libro “Vigrahadharma: Sai Baba l’Avatara”.
Lo scopo dell’autore è quello sia di presentare il messaggio di Sri Sathya Sai Baba (1926-2011) sia di stimolare il lettore a successivi approfondimenti sul tema. Rosario Castello precisa subito che “Questo non è un nuovo libro su Sai Baba, sulla storia del suo corpo-personaggio, sulla costellazione di fenomenologie da lui scaturite. Ci si soffermerà non su ciò che lui è stato nel mondo del divenire, su quel piano dell’apparire (del nome e della forma) su cui la maggior parte si è concentrata e, purtroppo, rimasta a stagnare dopo la sua dipartita dal piano fisico, ma su quel ‘sentiero della cessazione’ (nivrittimarga) che è venuto a rappresentare e che in pochissimi hanno ‘visto’, ‘compreso’ e ‘seguito veramente’. Si tratta di un testo rigoroso e che non lascia spazio alla spettacolarizzazione dei fenomeni spirituali, concentrandosi invece sul significato profondo del messaggio di Sai Baba”.

I miei eroi
La nave di Teseo ha recentemente pubblicato “I miei eroi” di Pierluigi Battista.
Si tratta di un tributo e di un riconoscimento al valore di tre grandi intellettuali del Novecento che non si sono mai fatti catalogare conformisticamente, esercitando invece la forza del libero pensiero.
Stiamo parlando di Hannah Arendt, Albert Camus e George Orwell.
Segnaliamo a proposito di questo libro il notevole articolo di Antonio Polito, pubblicato nel Corriere della Sera di domenica 10 settembre con il titolo “Gli irregolari del Novecento”.
I tre intellettuali sono stati capaci di percorrere, concretamente, la via del non allineamento in una fase storica in cui il pensiero dominante richiedeva l’adesione a questa o quella ideologia. Il libro di Battista è ricco di episodi esemplificativi e di citazioni importanti, come quella di Albert Camus che, a proposito del conflitto algerino dirà: “Voglio lottare per la giustizia. Non per la punizione degli uni e la vendetta degli altri”. Di Hannah Arendt, ebrea e profuga tedesca, viene ricordato come nel suo “Origine del totalitarismo” mise sullo stesso piano il nazismo e il comunismo. Orwell invece ebbe la forza di andare a combattere nella guerra civile spagnola da solo, senza aderire a formazioni politiche.
Gli eroi di Pierluigi Battista non sono consegnati a una sorta di agiografia ma di loro vengono anche messe in rilievo le contraddizioni e i limiti, evidenziandone così pienamente la dimensione umana.
Per l’autore “la lezione dei miei tre eroi culturali è il rispetto degli esseri umani nella loro concretezza e non come materiale da sacrificare nel nome di un fine superiore”.

Dai gruppi

Sul sito web della S.T.I. le attività dei Gruppi e dei Centri
Le attività dei Gruppi e dei Centri della Società Teosofica Italiana sono presentate, giorno per giorno, su internet e sono consultabili collegandosi al sito della S.T.I. all’indirizzo: www.teosofica.org
Aprendo la sezione “Eventi e Convegni” è possibile registrarsi accedendo così all’elenco delle riunioni e delle conferenze organizzate nelle varie località.

Centro Studi Teosofici “Uroboro 2020” di Verona
Il 29 settembre scorso, in occasione della ripresa delle attività sociali del Centro Studi “Uroboro 2020”, i Soci riuniti in assemblea hanno approvato all’unanimità l’elezione alla carica di Segretario di Mara Chinatti, che succede a Giuliana Savelli. Alla Sorella Giuliana un grazie di cuore per aver promosso la nascita di questo Centro di Studi Teosofici, per l’opera svolta e per la disponibilità a proseguire nelle attività teosofiche. Alla Sorella Mara l’augurio di un proficuo lavoro nel segno degli Scopi della S.T.I. e del Servizio.

Novembre-dicembre 2023

Anno LXXIX - N.11-12
COVER rit nov-dic 2023

La Rivista Italiana di Teosofia esce con cadenza bimestrale. L'invio avviene tramite il servizio postale. In alternativa è possibile riceverla anche in formato PDF. Il costo dell'abbonamento annuo è fissato in euro 30,00 per l’Italia e per l’Estero in euro 50,00 (formato cartaceo) o 30,00 (invio in PDF). Il versamento può essere effettuato: tramite bollettino sul conto corrente postale numero 55010367, intestato a Società Teosofica Italiana APS - Tesoreria; tramite bonifico al conto Bancoposta: Società Teosofica Italiana APS - CODICE IBAN: IT93 D076 0111 8000 0005 5010 367; oppure con PayPal: https://www.eti-edizioni.it/collane-libri-e-dvd/770-rivista-italiana-di-teosofia.html

Natale di fratellanza
A. Girardi 1

Il Sentiero senza fine
T. Boyd 2

La Teosofia pratica e Radha Burnier
D. Padhi 5

Il Maestro interiore, l’immaginale e la via iniziatica del Cuore
G. Ricci 9

La poesia teosofica di Emily Dickinson
G. Sabetta 17

Arte e Teosofia: il processo creativo come risveglio della Coscienza
P.G. Parola 23

Una visione teosofica della dualità – diritti e doveri alla luce della Personalità (seconda parte)
S. Calvi 28

148° anniversario della fondazione della Società Teosofica
33

Pagine dalla letteratura teosofica
35

Testi per l’intuizione [LXXVII]
36

Convegno della S.T.I. al Festival delle Relazioni
37

Il Viaggio verso il Mondo – esplorare gli archetipi attraverso il linguaggio dei tarocchi
38

Progetto dell’Ordine Teosofico di Servizio in Orissa
39

Segnalazioni
40

Recensioni
43

Dai Gruppi
43

Al di là del velo
43

Ricordo di Claudio Sponton
44

Ordine Teosofico di Servizio - progetti in corso

Natale di fratellanza

Il Sole e la Terra tornano all’appuntamento del Solstizio d’inverno, l’Universo vive il suo ritmo. Ogni istante e ogni momento sono differenti, carichi dello stesso scorrere del tempo, delle esperienze del vivere, ma anche testimoni dell’evoluzione.
Il Natale per tutti noi si ricollega anche al ricordo, alla dimensione familiare e al magnifico aspetto religioso che annuncia il ritorno della Luce, la concretizzazione delle possibilità, la nascita del Bambino, simbolo arcano di purezza, ma anche di responsabilità, di fiducia in quella che Bernardino del Boca chiamava l’Eterna Bontà di tutte le cose.
Il Natale è anche il momento del sogno lucido, che prepara il tempo che viene, l’azione amorevole a beneficio di tutti gli esseri e il fiorire della consapevolezza interiore, anch’essa rappresentata dal Bambino. E in quest’ottica sono facilmente comprensibili lo stupore e l’entusiasmo dei pastori e pure il giungere dei magi con ricchi doni.
L’intero creato si inginocchia davanti alla rinascita della vita.
Quello del Natale è sempre un tempo ricco di opportunità, di sempre maggiori possibilità sia di comprensione della differenza fra l’Io della personalità e il Sé dell’anima sia di superamento degli spazi di indifferenza che ci separano dagli altri, magari pur vicini a noi per grado di parentela o prossimità fisica o ideale.
Una delle rappresentazioni del vivere dell’uomo è quella del collage: lungo i percorsi segnati dal karma l’essere umano ha la possibilità di affiancare – in un mosaico ideale – i frammenti del proprio vivere. È un atto da compiere con amore, a beneficio di tutti gli esseri. Almeno a Natale. Ma è pure importante che il Natale, carico di tutti i suoi significati, pervada ciascuna delle nostre giornate. Così il “labirinto” del vivere potrà essere meglio compreso e divenire Cosmo per coloro che imboccano la Via del Bello, del Buono e del Vero.
Cerchiamo dunque, nel profondo del nostro cuore, il Filo d’Arianna.
Auguri a tutti!

Antonio Girardi

(tratto dal numero di dicembre 2007 della Rivista Italiana di Teosofia).

Segnalazioni

Quote associative alla Società Teosofica Italiana e abbonamento alla “Rivista Italiana di Teosofia” per il 2024
È il momento del rinnovo delle quote associative di adesione alla Società Teosofica Italiana per l’anno 2024.
Essere socio della S.T.I. ha soprattutto un valore ideale e si collega direttamente allo scopo della Fratellanza Universale senza distinzioni.
Per il 2024 il Consiglio Generale della S.T.I. ha confermato le quote in essere e precisamente: quota associativa euro 35,00 indivisibili (comprende anche l’abbonamento alla Rivista Italiana di Teosofia, che è l’organo statutario di informazione istituzionale); quota associativa per residenti all’estero euro 50,00 (comprende anche l’abbonamento alla Rivista Italiana di Teosofia, la differenza è dovuta alle maggiori spese postali di spedizione della RIT); quota di ingresso per i nuovi soci euro 50,00 (solo per il primo anno, comprende anche l’abbonamento alla Rivista Italiana di Teosofia); quota socio sostenitore (con abbonamento) euro 100,00; quota socio benemerito vitalizio (con abbonamento) euro 2.000,00.
Abbonamento alla Rivista Italiana di Teosofia (per non soci) euro 25,00; abbonamento estero euro 45,00.
I Soci indipendenti e gli Abbonati potranno provvedere direttamente al versamento sul c.c.p. n. 55010367 intestato alla Società Teosofica Italiana - Tesoreria, oppure potranno inviare un bonifico bancario intestato a: Società Teosofica Italiana - Tesoreria, sul conto Bancoposta della S.T.I. codice IBAN: IT93 D076 0111 8000 0005 5010367.
I Soci dei Gruppi e dei Centri provvederanno invece al rinnovo contattando i Presidenti dei Gruppi o i Segretari dei Centri di appartenenza.
È possibile anche richiedere l’invio della R.I.T. in modalità elettronica, via e-mail, in formato PDF. L’opzione è alternativa a quella dell’invio cartaceo.
Si ricorda che la Società Teosofica Italiana è stata riconosciuta come Associazione di Promozione Sociale. I soggetti che effettuano donazioni godono quindi dei benefici fiscali previsti dalla legge, purché dette donazioni siano univocamente identificabili e tracciabili e quindi versate tramite bonifico o conto corrente postale. Dette donazioni devono essere tenute distinte dalle quote associative (che non godono degli stessi benefici).

FAQ su Teosofia e Società Teosofica
Società Teosofica ha l’esigenza di trovare risposte chiare alle domande che possono sorgere spontaneamente sia sul significato della Teosofia e dei suoi contenuti sia sull’attività della Società Teosofica e sulla sua organizzazione.
Per favorire un’informazione semplice, completa e doverosamente trasparente è stata inserita nel sito internet della S.T.I. una rubrica che riguarda proprio le FAQ, le domande che più frequentemente vengono poste sulla Teosofia e sulla Società Teosofica: https://www.teosofica.org/it/faq/,619
Naturalmente tutto questo non esclude la possibilità di un contatto diretto, che in ambito teosofico è sempre il benvenuto: sti@teosofica.org

148° Convenzione Internazionale della Società Teosofica
“Exploring and Understanding Universal Intelligence” (“Approfondire e Comprendere l’Intelligenza Universale”) è il tema della 148° Convenzione Internazionale della Società Teosofica, che si svolgerà ad Adyar (Chennai, India), presso il Quartiere Generale della S.T., dal 31 dicembre 2023 al 4 gennaio 2024 (https://convention.ts-adyar.org/).
Partecipare a questo evento non significa solo approfondire i grandi temi della Saggezza Perenne, ma anche visitare lo splendido campus di Adyar, ricco non solo di bellezze naturali, ma anche di tracce – visibili e invisibili – dei Grandi Esseri che vi sono passati.
Le prenotazioni sono già aperte al seguente link: https://pages.razorpay.com/pl_MQeeSkWsBzo3p4/view
Sarà possibile seguire i lavori della Convenzione anche online, registrandosi al link indicato sopra e selezionando la voce “Online attendance only” che prevede una modesta donazione, a partire da 10 dollari.

Consegnati i due oftalmoscopi pediatrici del progetto O.T.S. “La luce degli occhi”
26 settembre scorso, presso il reparto oculistico dell’Ospedale di Montecchio Maggiore (Vicenza), diretto dalla dottoressa Sandra Radin, si è svolta la cerimonia di consegna ufficiale di due oftalmoscopi indiretti di tipo pediatrico, donati dall’Ordine Teosofico di Servizio della Società Teosofica Italiana attraverso il progetto “La Luce degli occhi”.
Alla cerimonia erano presenti la dottoressa Radin, i rappresentanti dell’ULSS 8, la delegazione della S.T.I., guidata dal Presidente Antonio Girardi e dalla Responsabile nazionale dell’Ordine Teosofico di Servizio Stefania Schiavo, e Azzorino Guadagnin, grande animatore e protagonista dell’iniziativa, che si è inserita con successo all’interno delle numerose attività che l’O.T.S. promuove a beneficio dei bambini e delle giovani generazioni.

Convegno della S.T.I. al Festival delle Relazioni
Nell’ambito del “Festival delle Relazioni”, che si è svolto a Vicenza dal 5 all’8 ottobre scorso sul tema: “Nella relazione: l’economia, la società, la cura” è stato organizzato un convegno con il contributo della Società Teosofica Italiana. L’appuntamento si è svolto, con larga partecipazione, giovedì 5 ottobre 2023 alle ore 18:00 nello spazio conferenze allestito all’interno della Basilica Palladiana, che si affaccia su Piazza dei Signori.
Sono intervenuti come relatori: Antonio Girardi, Presidente della Società Teosofica Italiana e direttore della Rivista Italiana di Teosofia e Gaetano Mollo, già ordinario di Filosofia dell’educazione presso l’Università di Perugia, scrittore e Presidente del Comitato per lo studio e la divulgazione del pensiero di Pietro Ubaldi.
In un mondo dominato da sistemi di informazione sempre più complessi e invasivi, i temi della relazione e della comunicazione sono al centro di vasti campi d’indagine. Ma qual è la loro declinazione nell’ambito della spiritualità?
E quali gli aspetti che li caratterizzano non soltanto verso l’esterno ma anche a livello del dialogo interiore di ciascun essere umano?
Il contributo dei relatori ha favorito la messa a fuoco di una proporzione aurea nella ricerca di un sapere che trova sintesi nella coscienza e nell’anelito al bello, al buono e al vero.
Il “Festival delle Relazioni” ha proposto anche un’interessante mostra artistica, allestita sempre nella Basilica Palladiana, dal titolo “La proporzione aurea – un viaggio tra armonia, emozioni e conoscenza”.

Il Viaggio verso il Mondo - esplorare gli archetipi attraverso il linguaggio dei tarocchi
Durante il fine settimana a cavallo tra settembre e ottobre si è tenuto presso il Villaggio Verde a Cavallirio (NO) il workshop “Il Viaggio verso il Mondo – esplorare gli Archetipi attraverso il linguaggio dei Tarocchi”, organizzato dai giovani teosofi Tobia Buscaglione, Nicoletta Boriello e Rita Gatto e ideato con il preziosissimo coinvolgimento di Marina Tappa, teosofa e artista esperta della tecnica del collage.
A un workshop teorico-esperienziale sul mondo degli archetipi e in particolare sul simbolismo dei tarocchi, tenuto dai giovani teosofi è seguito un laboratorio pratico-artistico sul collage, guidato da Marina Tappa la quale ha insegnato ai partecipanti questa tecnica facendo realizzare loro quadri ispirati dalle intuizioni emerse durante il lavoro sui tarocchi.
Il tutto nella cornice del suggestivo Villaggio Verde, un progetto di comunità spirituale utopica che si è successivamente strutturato come ecovillaggio, concepito negli Anni ’80 dal teosofo Bernardino del Boca quale “centro sperimentale per l’evoluzione della coscienza, libero laboratorio del vivere ricercando l’armonia con se stessi, gli altri e la natura. Un luogo dove vivere per essere e non per avere”. Messo a disposizione in modo molto generoso dal Gruppo Teosofico di Cavallirio, rappresentato per l’occasione da Enrico Sempi e Valeria Sguazzini, il Villaggio Verde è stato il contesto ideale per questa esperienza.
Oltre ai momenti di profonda riflessione e creatività, i 18 partecipanti – soci e simpatizzanti provenienti dai vari gruppi italiani della S.T.I., compresi due bambini – hanno vissuto momenti contemplativi, potendo visitare e meditare all’interno del modulo che fu residenza di Bernardino del Boca, una personalità capace ancora oggi di trasmettere una magnetismo teosofico. È stata inoltre offerta la possibilità di passeggiare nel Villaggio e di godere dell’armonia, del fascino e della bellezza offerti dalla natura del luogo, in cui la protezione e il favore dei Phi, o spiriti di natura, è pure ben percepibile.
Non sono mancati momenti culturali con la visita alla biblioteca del Villaggio Verde, che vanta una ciclopica raccolta di libri, riviste, cataloghi e altro ancora, nonché alla mostra “Alla Ricerca dell’Archetipo” di Marina Tappa, presso la Galleria Borgo Arte a Borgomanero.

I Mercoledì con la Società Teosofica: “I luoghi dell’anima: il Centro Teosofico Internazionale di Naarden”
Il quarantatreesimo appuntamento del ciclo “I mercoledì con la Società Teosofica”, del 27 settembre scorso, è stato dedicato al tema: “I luoghi dell’anima: il Centro Teosofico Internazionale di Naarden” ed è stato trasmesso in diretta sia su Zoom sia sul canale YouTube della S.T.I. Ospite della serata è stato Arend Heijbroek, Presidente del Centro, che è stato intervistato da Antonio Girardi, Presidente della Società Teosofica Italiana. La traduzione dall’inglese è stata curata con la consueta maestria da Daniele Urlotti.
Il Centro Teosofico Internazionale di Naarden, fondato nel 1925, è situato in Olanda, non lontano da Amsterdam, e rappresenta uno dei luoghi simbolo della presenza della Società Teosofica in Europa. Immerso nella natura, ospita corsi, seminari e convegni ed è un posto ideale per lo studio e la meditazione.

I video del raduno internazionale dei Giovani Teosofi a Naarden
Il Raduno Internazionale dei Giovani Teosofi, svoltosi dal 9 al 15 giugno scorsi al Centro Teosofico internazionale di Naarden, è stato un grande successo. L’evento, organizzato dalla World Federation of Young Theosophists (Federazione Internazionale dei Giovani Teosofi) ha visto la partecipazione di più di 50 giovani. È ora possibile rivivere i momenti salienti del raduno grazie a una serie di video-interventi (https://www.youtube.com/playlist?list=PLR0VTOS52ybOa-TTWy6JzyM8nRqorKKJ1) del relatore Kurt Leland, conferenziere internazionale della S.T. e specializzato nella ricerca sulle leggi inesplicate della natura e sui poteri latenti nell’uomo; è stata preparata anche una pubblicazione che raccoglie pensieri, emozioni e stimoli dei partecipanti (disponibile al link https://drive.google.com/file/d/1YpTB2lZ_6kMRB-7T4sFco_sUEM3iOGtH/view).

Una lettera del Fratello Giuseppe Franco
Il Fratello Giuseppe Franco, Socio del Gruppo Teosofico di Cuneo–Mondovì, ha inviato una lettera al Presidente Internazionale della S.T. e a quello italiano.
È un testo di grande intensità e che merita di essere letto e meditato.
Il Fratello Giuseppe parla innanzitutto del suo incontro con la Società Teosofica e osserva: “la Teosofia è stata per me la strada maestra per conoscere DIO e la Sua creazione, da essa ritengo di aver potuto ottenere più di quanto avrei potuto realizzare da solo o percorrendo altre strade”.
La lettera esprime anche una forte preoccupazione sulla situazione presente e invita la Società Teosofica e i teosofi a farsi conoscere all’esterno della propria cerchia, contribuendo così a diffondere il messaggio della Teosofia. Scrive Franco: “Ritengo che noi teosofi dobbiamo essere come lampadine nell’oscurità e come guida nella vita di tutti i giorni, esprimendo i nostri pareri e contribuendo al superamento delle difficoltà”.
La parte finale dello scritto esprime forti perplessità sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale, con le potenziali conseguenze negative sull’umanità.
Per il Fratello Giuseppe l’intelligenza artificiale “può essere anche l’inizio della fine dell’attuale pianeta terra, del pensiero naturale evolutivo divino, per diventare scopo unico di profitto, alterando la mente–coscienza-spirito delle persone”. La possibile soluzione è nel dialogo fra scienza e fede: “La fede e la scienza devono andare d’accordo e collaborare insieme”.
Chi desiderasse leggere integralmente la lettera del Fratello Giuseppe Franco può richiederla all’indirizzo e-mail: sti@teosofica.org

Teosofi britannici a Bordighera
Quando il famoso scrittore onegliese Edmondo De Amicis, autore del libro Cuore, scrisse un racconto dal titolo il “Paradiso degli Inglesi”, faceva riferimento alla numerosa schiera di britannici che, verso la fine dell’Ottocento, in più di tremila popolavano l’accogliente cittadina rivierasca di Bordighera.
Vengono descritti come “[…] passeggiatori infaticabili, lettori all’aria aperta, amanti dei fiori e adoratori del mare”; De Amicis li onora, insomma, come residenti impegnati in numerose attività, tra le quali spiccano vari interessi, quali l’archeologia, la storia, la raccolta di minerali e di piante, senza contare attività più concrete quali la fondazione di banche e di giornali, ad esempio The Journal of Bordighera.
Nel 1878, un solo anno dopo il primo torneo di Wimbledon, a Bordighera sarebbe stato fondato il primo tennis club d’Italia, col nome di Lawn Tennis Club, soprannominato The Bear Pit Club per via della collocazione più bassa rispetto alla strada. A ricordare l’evento spicca una ben visibile targa posta all’ingresso dell’attuale tennis club. Tra i vari benefattori di questa storica realizzazione va certamente ricordato Henry Lowe, della cui generosità beneficia tuttora la città, anche per altri lasciti quali gli omonimi giardini pubblici.
Anche gli animali avrebbero tratto giovamento dall’interesse, inconsueto per l’epoca, manifestato dagli inglesi, grazie l’apertura di una clinica per animali, la dog and cat house, sotto il motto evangelico “siate buoni con gli animali”.
Numerose e non meno importanti sarebbero state altre meritorie attività di supporto alla comunità, quali quelle rivolte agli anziani e ai malati.
Tra le figure importanti di quell’epoca possono essere ricordate l’altruista fondatrice della locale chiesa anglicana, la signora Fanshawe Walker, Miss King Elizabeth Gaff o ancora il conte Cubitt. Sul finire del diciannovesimo secolo non mancarono di frequentare Bordighera personaggi famosi come Sir William Abney, pioniere della fotografia, l’archeologa May Brodrick, Sir Francis Galton, noto studioso dell’epoca, oltre che ministri e nobili come la duchessa di Leeds. Su tutti spicca, naturalmente, la visita del 4 aprile 1882 della Regina Vittoria.
Tra i protagonisti più interessanti da un punto di vista teosofico colpisce certamente la figura di John Arthur Goodchild, per diversi anni medico della comunità britannica di Bordighera, antiquario e autore di diverse opere di poesia e misticismo, la più famosa delle quali, The Light of the West, fu influenzata dalle idee del gruppo esoterico dell’Ordine Ermetico della Golden Dawn.
Questa frequentazione elitaria avrebbe lasciato a Bordighera, tra le altre cose, una preziosa eredità letteraria, conservata presso la locale Biblioteca Civica Internazionale, tra cui spiccano vari testi teosofici d’epoca, che da soli meriterebbero un dettagliato lavoro di ricerca d’archivio (23/07/2023, Bordighera, Oscar Torretta).

Schiavitù dalla parola e dal linguaggio
In una realtà, come quella odierna, caratterizzata da un uso sempre più mercantile della parola, una riflessione generale sul linguaggio si impone, anche per riscoprirne la sacralità.
In merito può essere utile questa lapidaria affermazione di Jiddu Krishnamurti (1895-1986): “Ma l’abitudine della parola, del contenuto emozionale della parola, le nascoste implicazioni della parola impediscono la libertà dalla parola stessa. Senza questa libertà Tu sei uno schiavo delle parole, delle conclusioni, delle idee. Se vivi di parole, come fanno molti, la fame interiore è insaziabile: è un eterno arare senza mai seminare. Di conseguenza vivi nel mondo dell’irrealtà, della finzione, del dolore privo di senso. Una fede è una parola, una conclusione del pensiero fatta di parole, ed è questo che corrompe e distrugge la bellezza della mente".

Karma – la legge dell’equilibrio universale
Il concetto di karma è entrato ormai nell’uso corrente, ma spesso gli viene attribuito un significato piuttosto superficiale e talora solo in senso punitivo.
Nell’ambito dell’approccio di tipo teosofico alla vita è ancora una volta H.P. Blavatsky che si assume il compito, ne “La Chiave alla Teosofia”, di contribuire in modo significativo a definire il significato del karma, laddove afferma: “Noi lo consideriamo la Legge fondamentale dell’Universo, la sorgente, l’origine e la fonte di tutte le altre leggi della natura. Il karma è la legge infallibile che adegua l’effetto alla causa, sui piani fisico, mentale e spirituale dell’essere. Dato che nessuna causa rimane senza effetto, dalla più grande alla più piccola, dalla perturbazione cosmica fino al movimento della vostra mano e dato che il simile genera il simile, il karma è quella legge invisibile e sconosciuta che conforma saggiamente, intelligentemente ed equamente l’effetto alla sua causa e lo restituisce al suo produttore. Sebbene non sia conoscibile di per sé, la sua azione è percepibile”.
Comprendere il karma significa avvicinarsi ad una visione della vita basata sull’unità.

La consapevolezza vive nel presente
Ogni epoca storica è contraddistinta da problematiche particolari ma la nota dominante è spesso caratterizzata da quella che H.P. Blavatsky definisce, ne “La Voce del Silenzio”, l’eresia della separazione.
Il dualismo, l’opposizione, l’identificazione con il piccolo io della personalità portano l’essere umano lungo la strada dell’infelicità e lo distaccano, di fatto, dalla realtà delle cose, rendendolo preda delle paure, delle ansie di ciò che di negativo può accadere e proiettandolo nel contempo in un ipotetico futuro, che di fatto lo allontana dal qui e ora.
Non ci si rende così conto che un’immensa ricchezza si cela nell’attimo presente, che racchiude tutte le nostre possibilità di consapevolezza: consapevolezza di ciò che siamo, come frutto di una legge di equilibrio che ci dona la libertà di fare oggi ciò che possiamo fare, come figli non di una concatenazione meccanica di eventi ma di una libertà interiore che ci permette di fare il meglio con gli elementi che abbiamo a disposizione.
In “Alice nel paese delle meraviglie”, di Lewis Carroll, quando Alice chiede al Bianconiglio: “Per quanto tempo è per sempre?”, ottiene questa risposta: “A volte, solo un secondo”.
Ogni attimo è dunque prezioso ed è proprio vivendolo appieno nel segno della Bellezza e dell’Amore che potremo iniziare a cambiare la nostra vita.

The Theosophist
Segnaliamo ai nostri lettori la rivista internazionale The Theosophist, organo ufficiale del Presidente della Società Teosofica, fondato da H.P. Blavatsky il 1° ottobre 1879.
Oltre a riportare l’editoriale del Presidente internazionale, il mensile pubblica approfondimenti sui temi cari alla tradizione teosofica, proposte di studio e articoli storici.
La copertina del numero di luglio, ispirata alla foto della luna scattata il 6 luglio 2022, giorno del compleanno di Sua Santità il Dalai Lama, riecheggia i modelli che appaiono nei diagrammi usati dalla fisica quantistica. Su queste particolari convergenze il Dalai Lama ha affermato: “Il buddhismo e la scienza non sono prospettive conflittuali del mondo, ma piuttosto approcci diversi allo stesso fine: la ricerca della Verità”.
Il costo annuale dell’abbonamento a The Theosophist per l’Europa (air mail) è di 35 dollari. Per sottoscrivere l’abbonamento scrivere a: tphindia@gmail.com
Alcuni numeri del mensile sono disponibili anche online e si possono leggere direttamente o scaricare al link: https://www.ts-adyar.org/theosophist/volume-144-oct-2022-sep-2023

Alla scoperta dei misteri dell’universo
La scienza si è dotata da poco più di un anno di un potente strumento operativo per indagare l’universo e i suoi misteri, si tratta del telescopio spaziale James Webb, che sta portando avanti un intenso lavoro di ricerca.
Grazie all’utilizzo di questo strumento gli astrofisici Cosmin Ilie, Jillian Paulin e Katherine Freese hanno potuto pubblicare sulla rivista specialistica PNAS uno studio che ipotizza la possibilità dell’esistenza di tre “stelle oscure”, oggetti composti da elio e idrogeno e alimentati dal riscaldamento della materia oscura.
Il tema della materia oscura è ancora controverso e senza definitive conclusioni scientifiche a supporto, anche se vi sono studiosi che ipotizzano che questo tipo di materia rappresenti un quarto dell’universo.
L’incertezza di alcune indagini della scienza mostra da un lato la necessaria progressività del sapere ma anche la complessità della vita. I dubbi che caratterizzano la ricerca scientifica sono un elemento positivo, perché si legano a quella che è la dimensione umana, fatta anche di incertezza e di cambiamento.
Va sottolineato che fra la ricerca spirituale e quella scientifica non vi è necessariamente contrasto ma piuttosto complementarietà, che nasce dal comune anelito all’individuazione delle leggi che regolano l’universo e alla presa di coscienza dell’importanza dell’intuizione, vero e proprio faro che illumina il cammino degli esseri umani.

Il vertice sull’Amazzonia si chiude con un fallimento
Nel recente vertice di Belém, in Brasile, gli otto Paesi partecipanti (Brasile, Colombia, Guyana, Perù, Bolivia, Venezuela, Ecuador e Suriname) non sono riusciti a trovare accordi di tipo concreto sui grandi temi della deforestazione, dell’estrazione di carburanti fossili, del sostegno (e rispetto) delle popolazioni native.
La dichiarazione finale si è limitata a enunciazioni di principio sulla necessità di cambiare le politiche adottate.
Molti studi scientifici indipendenti hanno sottolineato come l’Amazzonia e le popolazioni che vi abitano necessitino di tutela, di azioni che ne limitino la devastazione e l’uso irrazionale dello sfruttamento delle risorse. Grande una volta e mezza l’Europa, l’Amazzonia conserva il 20% delle risorse mondiali di acqua dolce, ospita 400 miliardi di alberi, 16 mila specie animali e 1300 tipi diversi di uccelli.
Le vicende dell’Amazzonia riflettono l’egoismo delle nazioni e del singolo, spesso concentrato solo sugli interessi economici di breve periodo.
Al contrario, il futuro dell’umanità necessita di una visione a lungo termine e che metta al centro i valori dell’ecologia, della sostenibilità e del vivere armonico fra le Nazioni.

La gentilezza ci allontana dalla depressione e dallo stress
La rivista americana “The Journal of Positive Psychology” ha recentemente pubblicato uno studio del Dipartimento di psicologia della Ohio State University che dimostra come la gentilezza combatta la depressione e lo stress; compiere atti di gentilezza migliora dunque lo stato di salute dell’essere umano. La notizia è stata ripresa in Italia da “Buone Notizie – l’impresa del bene” del Corriere della Sera.
La scienza dimostra dunque la stretta relazione fra il benessere psicologico e l’orientamento positivo verso gli altri (e verso se stessi).
Questa tesi ha avuto ampio spazio nella letteratura teosofica di fine Ottocento e inizio Novecento, per trovare poi mirabile sintesi nel libriccino di Joseph Pang Way “La felicità per voi, ora” pubblicato ad Adyar nel 1958 dalla Vasanta Press della Società Teosofica e di cui è disponibile anche la versione in italiano: https://www.eti-edizioni.it/devozione/688-la-felicita-per-voi-ora.html
Sulla gentilezza merita un cenno la riflessione del Dalai Lama: “Questa è la mia semplice religione. Non c'è bisogno di templi; non c'è bisogno di filosofie complicate. La nostra stessa mente, il nostro stesso cuore è il nostro tempio; la filosofia è la gentilezza”.

Vent’anni di lavoro del Comitato di divulgazione dell’Opera di Pietro Ubaldi
Dal 2003 è attivo il Comitato del Comune di Foligno per la promozione dell’Opera di Pietro Ubaldi. In questo lasso di tempo, con la sapiente regia del Presidente prof. Gaetano Mollo, il Comitato ha sviluppato un lavoro davvero significativo e coronato da successo.
Sono stati infatti organizzati 102 incontri dei “Giovedì di Pietro Ubaldi”; questi - inizialmente svolti come conferenze e dibattiti - sono diventati “laboratori” di lettura e libero commento partecipati da parte dei presenti, hanno avuto luogo presso la sala del Caminetto del Comune di Foligno all’inizio e poi presso il palazzo Trinci.
Inoltre 20 conferenze si sono svolte in convegni nazionali e internazionali.
Tre i libri pubblicati, due gli opuscoli divulgativi, venticinque i saggi e gli articoli. È stata anche realizzata una rappresentazione teatrale, titolata “L’onda dell’anima”.
Un lavoro davvero imponente e tutto teso a valorizzare il pensiero e l’opera del filosofo e teologo umbro Pietro Ubaldi (1886-1972), i cui contenuti si rivelano anche oggi di straordinaria attualità.


I Mercoledì con la Società Teosofica: “I luoghi dell’anima: il Centro Teosofico Internazionale di Naarden”
Il quarantatreesimo appuntamento del ciclo “I mercoledì con la Società Teosofica”, del 27 settembre scorso, è stato dedicato al tema: “I luoghi dell’anima: il Centro Teosofico Internazionale di Naarden” ed è stato trasmesso in diretta sia su Zoom sia sul canale YouTube della S.T.I. Ospite della serata è stato Arend Heijbroek, Presidente del Centro, che è stato intervistato da Antonio Girardi, Presidente della Società Teosofica Italiana. La traduzione dall’inglese è stata curata con la consueta maestria da Daniele Urlotti.
Il Centro Teosofico Internazionale di Naarden, fondato nel 1925, è situato in Olanda, non lontano da Amsterdam, e rappresenta uno dei luoghi simbolo della presenza della Società Teosofica in Europa. Immerso nella natura, ospita corsi, seminari e convegni ed è un posto ideale per lo studio e la meditazione.

Recensioni

Musica e architettura – Il punto di vista dei musicisti
Segnaliamo la recente pubblicazione da parte della casa editrice Libreria Musicale Italiana del volume “Musica e architettura – Il punto di vista dei musicisti”.
Il testo, a cura di Franco Ballardini, Massimo Priori, Francesco Schweizer e Anna Vildera, raccoglie 14 saggi specialistici.
Osserva Ballardini nella prefazione: “Il tema non è nuovo – la bibliografia sull’argomento è corposa - ma le sue variazioni sono infinite (almeno quanto gli esempi che le documentano) e il libro ne propone volutamente alcune fra le meno scontate, senza trascurare certi topoi inevitabili (s’intende), ma spesso inseguendone di proposito le manifestazioni meno prevedibili e più inattese”.
Fra i saggi segnaliamo quello di Vasco Zara su “Musica e architettura: la prospettiva storica. La parola ai musici”, quello di Helen Geyer su “Musica dal ‘cielo’. La cappella celeste. Stimoli e relazioni tra la Serenissima e la Germania centrale” e quello di Massimo Priori su “Pole di Karlheinz Stockhausen e l’auditorium di Osaka. Musica, spazio e architettura: alle radici di un pensiero compositivo”.

Vigrahadharma: Sai Baba l’Avatara
Il lavoro portato avanti da Daniela Ludovisi per la valorizzazione delle opere e del pensiero di Rosario Castello, fondatore del sito www.centroparadesha.it, si arricchisce di un nuovo tassello, con la pubblicazione del libro “Vigrahadharma: Sai Baba l’Avatara”.
Lo scopo dell’autore è quello sia di presentare il messaggio di Sri Sathya Sai Baba (1926-2011) sia di stimolare il lettore a successivi approfondimenti sul tema. Rosario Castello precisa subito che “Questo non è un nuovo libro su Sai Baba, sulla storia del suo corpo-personaggio, sulla costellazione di fenomenologie da lui scaturite. Ci si soffermerà non su ciò che lui è stato nel mondo del divenire, su quel piano dell’apparire (del nome e della forma) su cui la maggior parte si è concentrata e, purtroppo, rimasta a stagnare dopo la sua dipartita dal piano fisico, ma su quel ‘sentiero della cessazione’ (nivrittimarga) che è venuto a rappresentare e che in pochissimi hanno ‘visto’, ‘compreso’ e ‘seguito veramente’. Si tratta di un testo rigoroso e che non lascia spazio alla spettacolarizzazione dei fenomeni spirituali, concentrandosi invece sul significato profondo del messaggio di Sai Baba”.

I miei eroi
La nave di Teseo ha recentemente pubblicato “I miei eroi” di Pierluigi Battista.
Si tratta di un tributo e di un riconoscimento al valore di tre grandi intellettuali del Novecento che non si sono mai fatti catalogare conformisticamente, esercitando invece la forza del libero pensiero.
Stiamo parlando di Hannah Arendt, Albert Camus e George Orwell.
Segnaliamo a proposito di questo libro il notevole articolo di Antonio Polito, pubblicato nel Corriere della Sera di domenica 10 settembre con il titolo “Gli irregolari del Novecento”.
I tre intellettuali sono stati capaci di percorrere, concretamente, la via del non allineamento in una fase storica in cui il pensiero dominante richiedeva l’adesione a questa o quella ideologia. Il libro di Battista è ricco di episodi esemplificativi e di citazioni importanti, come quella di Albert Camus che, a proposito del conflitto algerino dirà: “Voglio lottare per la giustizia. Non per la punizione degli uni e la vendetta degli altri”. Di Hannah Arendt, ebrea e profuga tedesca, viene ricordato come nel suo “Origine del totalitarismo” mise sullo stesso piano il nazismo e il comunismo. Orwell invece ebbe la forza di andare a combattere nella guerra civile spagnola da solo, senza aderire a formazioni politiche.
Gli eroi di Pierluigi Battista non sono consegnati a una sorta di agiografia ma di loro vengono anche messe in rilievo le contraddizioni e i limiti, evidenziandone così pienamente la dimensione umana.
Per l’autore “la lezione dei miei tre eroi culturali è il rispetto degli esseri umani nella loro concretezza e non come materiale da sacrificare nel nome di un fine superiore”.

Dai gruppi

Sul sito web della S.T.I. le attività dei Gruppi e dei Centri
Le attività dei Gruppi e dei Centri della Società Teosofica Italiana sono presentate, giorno per giorno, su internet e sono consultabili collegandosi al sito della S.T.I. all’indirizzo: www.teosofica.org
Aprendo la sezione “Eventi e Convegni” è possibile registrarsi accedendo così all’elenco delle riunioni e delle conferenze organizzate nelle varie località.

Centro Studi Teosofici “Uroboro 2020” di Verona
Il 29 settembre scorso, in occasione della ripresa delle attività sociali del Centro Studi “Uroboro 2020”, i Soci riuniti in assemblea hanno approvato all’unanimità l’elezione alla carica di Segretario di Mara Chinatti, che succede a Giuliana Savelli. Alla Sorella Giuliana un grazie di cuore per aver promosso la nascita di questo Centro di Studi Teosofici, per l’opera svolta e per la disponibilità a proseguire nelle attività teosofiche. Alla Sorella Mara l’augurio di un proficuo lavoro nel segno degli Scopi della S.T.I. e del Servizio.