Marzo - aprile 2021
Anno LXXVII - N.3-4
La Rivista Italiana di Teosofia esce con cadenza bimestrale. L'invio avviene tramite il servizio postale. In alternativa è possibile riceverla anche in formato PDF. Il costo dell'abbonamento annuo è fissato in euro 30,00 per l’Italia e per l’Estero in euro 50,00 (formato cartaceo) o 30,00 (invio in PDF). Il versamento può essere effettuato: tramite bollettino sul conto corrente postale numero 55010367, intestato a Società Teosofica Italiana APS - Tesoreria; tramite bonifico al conto Bancoposta: Società Teosofica Italiana APS - CODICE IBAN: IT93 D076 0111 8000 0005 5010 367; oppure con PayPal: https://www.eti-edizioni.it/collane-libri-e-dvd/770-rivista-italiana-di-teosofia.html
Area riservata
G.S. Arundale 1
Punti di vista esoterici e scientifici sulla Cosmogenesi
P. Sender 2
Diventare consapevoli
N. Boriello 7
Teosofia ed educazione
G. Mollo 10
Purificazione (Sacrificio) e Resurrezione
A. Simeoni 20
Fratellanza universale, Natura e Consapevolezza
G. Caucig 22
La Teosofia e l’Età d’Oro di Hollywood
M. Laramie 29
Ricordo di Edoardo Bratina
D. Fayenz 32
Per il mattino di Pasqua
D.M. Turoldo 35
Idee di pace
36
Qandeel Home Schools in Pakistan
39
Pagine dalla letteratura teosofica
40
Testi per l’intuizione [LXII]
41
107° Congresso Nazionale della S.T.I.
42
Segnalazioni
43
Recensioni
45
Dai Gruppi
47
Al di là del velo
47
Il Teosofo ignoto
Era un tempo difficile per la S.T. lacerata dallo strappo di Jiddu Krishnamurti, ma era anche un tempo di speranza e di positività, nella saldezza dei principi e di un metodo basato su fratellanza e comprensione. Le parole di George S. Arundale hanno superato la prova del tempo e restano di straordinaria attualità anche per i teosofi e per gli uomini di buona volontà di oggi.
L’articolo era preceduto dalla seguente citazione del maestro K.H.: “La natura tiene unite tutte le parti del suo regno con fili sottili di simpatia magnetica ed esiste una relazione reciproca fra un uomo e una stella; il pensiero corre più veloce del fluido elettrico e il vostro pensiero mi troverà sempre, se inviato con impulso puro. Come l’abitante della montagna vede dalle sue cime un lume nella valle oscura, così ogni pensiero luminoso della vostra mente, fratello mio, brilla e attrae l’attenzione del vostro amico e corrispondente lontano …. Ѐ la nostra legge di avvicinare chiunque abbia anche solo un debole barlume della vera Luce in sé”.
“Quanto più viaggio da un paese all’altro, tanto più mi convinco che la forza della Società Teosofica è basata in gran parte su quei membri che non sono conosciuti affatto al di là del piccolo circolo del loro gruppo. Ovunque incontro il membro che è contento di essere socio, che anzi ne è entusiasta, e che nessun cambiamento di direzione, nessuna divergenza di opinione, nessun urto di personalità, nessuna tempesta o cataclisma fa deviare dalla sua fedeltà verso la Teosofia e la Società Teosofica. Egli studia la nostra letteratura, ascolta le nostre conferenze, rende al suo gruppo quel servizio di cui è capace. Ѐ felice di incontrare altri membri e non si interessa di indagare le loro opinioni. Non chiede se un tale è “pro” o “contro” una certa persona o una certa opinione. Gli basta sapere che il suo amico è un teosofo. Non ha una mente unilaterale, per quanto possa trovare una speciale soddisfazione nel seguire una linea particolare di pensiero. Non trova affatto necessario cercare conciliazioni, non è fra coloro che si affaticano continuamente a dimostrare che la filosofia di Krishnamurti, ad esempio, è la Teosofia essenziale; né gli chiede di spiegare la sua relazione con la Teosofia e la Società Teosofica. Per lui non esistono compartimenti stagni di opinioni. Egli è felice della sua Teosofia. Ѐ felice di ascoltare sia Krishnamurti sia qualunque altra persona che parli con convinzione, semplicità e leale sincerità, qualunque sia il suo punto di vista. In mezzo a tutte le differenze che possono circondarlo rimane sereno, leale e fedele nel sostenere la Società che egli ama e la Teosofia che egli conosce. Per lui ogni grandezza è preziosa, si tratti di Krishnamurti, di Annie Besant, di C.W. Leadbeater o di H.P. Blavatsky, perché è la loro grandezza che lo fa fremere di commozione, che gli infonde coraggio e pace, e non tanto le opinioni che essi individualmente esprimono. Egli è grato di sentir manifestare la grandezza, qualunque sia la forma della sua espressione.
Spero veramente che, quando Krishnaji ritornerà in India, lo si ascolti senza continui paragoni e sondaggi, che spesso nuocciono seriamente al valore del messaggio che egli offre al mondo. L’India ha bisogno di Krishnamurti e del limpido suo concetto del Reale, e questo lo dico io che sono prima di tutto Teosofo e che conosco l’importantissima missione della Società Teosofica, al cui programma dedico corpo e anima. Non è questo il momento di insistere su divisioni e separazioni, ma di consacrare le differenze alla comune solidarietà. ‘Insieme, benché diversi’; così esulteremo nell’arcobaleno, come nel Signore nostro, il Sole”.
G.S. Arundale
Segnalazioni
È il momento del rinnovo delle quote associative di adesione alla Società Teosofica Italiana per l’anno 2021.
Essere socio della S.T.I. ha soprattutto un valore ideale e si collega direttamente allo scopo della Fratellanza Universale senza distinzioni.
Per il 2021 il Consiglio Generale della S.T.I. ha fissato le seguenti quote: quota associativa euro 35,00 indivisibili (comprende anche l’abbonamento alla Rivista Italiana di Teosofia, che è l’organo statutario di informazione istituzionale); quota associativa per residenti all’estero euro 50,00 (comprende anche l’abbonamento alla Rivista Italiana di Teosofia, la differenza è dovuta alle maggiori spese postali di spedizione della RIT); quota di ingresso per i nuovi soci euro 50,00 (solo per il primo anno, comprende anche l’abbonamento alla Rivista Italiana di Teosofia); quota socio sostenitore (con abbonamento) euro 100,00; quota socio benemerito vitalizio (con abbonamento) euro 2.000,00.
Abbonamento alla Rivista Italiana di Teosofia (per non soci) euro 25,00; abbonamento estero euro 45,00.
I Soci indipendenti e gli Abbonati potranno provvedere direttamente al versamento sul c.c.p. n. 55010367 intestato alla Società Teosofica Italiana - Tesoreria, oppure potranno inviare un bonifico bancario intestato a: Società Teosofica Italiana – Tesoreria, sul conto Bancoposta della S.T.I. codice IBAN: IT93 D076 0111 8000 0005 5010 367.
I Soci dei Gruppi e dei Centri provvederanno invece al rinnovo contattando i Presidenti dei Gruppi o i Segretari dei Centri di appartenenza.
È possibile anche richiedere l’invio della R.I.T. in modalità elettronica, via e-mail, in formato PDF. L’opzione è alternativa a quella dell’invio cartaceo.
Cinque per mille alla S.T.I.
Informiamo tutti i nostri lettori che anche quest’anno la Società Teosofica Italiana, Ente Morale riconosciuto con DPR 821 del 1980, rientra nella lista dei soggetti destinatari del 5 per mille.
Vi invitiamo pertanto a destinare il 5 per mille delle imposte versate all’Erario alla Società Teosofica Italiana.
L’opzione del 5 per mille a favore della S.T.I. non è inoltre alternativa a quella dell’8 per mille, già in vigore da anni e pertanto le opzioni possono essere esercitate entrambe.
La scelta va esercitata in occasione della presentazione della dichiarazione dei redditi (modello 730 o Modello Unico) apponendo la propria firma di adesione. Tassativo è anche indicare il codice fiscale della Società Teosofica Italiana, che di seguito viene riportato: 80022260329.
Da ultimo, ma certo non ultima cosa in ordine di importanza, sottolineiamo che le somme che saranno destinate alla Società Teosofica Italiana verranno utilizzate per gli scopi istituzionali e per il sostegno ad iniziative umanitarie, opportunamente illustrate sulla Rivista Italiana di Teosofia.
Grazie per la sensibilità!
Seminario Teosofico di Ascona
La situazione pandemica in atto ha reso purtroppo impossibile organizzare in presenza il tradizionale Seminario di Ascona del mese di marzo.
La S.T.I., d’intesa con Andrea Biasca Caroni, Rappresentante Presidenziale della S.T. in Svizzera, ha comunque organizzato per sabato 20 marzo (dalle ore 15.30 alle 18.30) un Seminario di studio, con l’utilizzo della piattaforma Zoom, sul tema: “L’individuo e l’universo alla luce della 3° proposizione fondamentale della Dottrina Segreta”. Relatori di parte italiana: Pier Giorgio Parola, Patrizia Calvi e Patrizia Conte; relatori di parte svizzera: Andrea Biasca Caroni e Marco Boccadoro.
L’auspicio è che il prossimo anno l’importante appuntamento del Seminario Teosofico di Ascona possa essere organizzato in presenza.
Elezione del Presidente Internazionale della Società Teosofica per il settennato 2021-2028
La procedura per l’elezione del Presidente Internazionale della Società Teosofica per il settennato 2021-2028 prevede la conclusione per la fine del mese di marzo. Com’è noto la fase della designazione delle candidature ha evidenziato la sola figura di Tim Boyd, il Presidente Internazionale uscente. L’elezione ha assunto quindi la forma del referendum. Nel prossimo numero della Rivista saranno pubblicati i risultati della votazione.
Calendario Teosofico 2021 – Semi di consapevolezza
Segnaliamo l’interessante iniziativa messa in atto dai Giovani Teosofi della S.T.I., che hanno dato vita, grazie ad un gruppo di lavoro coordinato da Tobia Buscaglione, a un progetto denominato “Calendario Teosofico 2021 – Semi di consapevolezza”.
Ogni settimana vengono pubblicate delle citazioni di autori teosofici sia nella pagina Facebook della Rivista Italiana di Teosofia sia in una pagina Instagram dedicata e denominata @calendario.teosofico.
Si tratta della naturale prosecuzione dell’iniziativa sperimentata nel 2020 dalla Società Teosofica Italiana.
Ciascun mese dell’anno sarà abbinato ad un diverso autore. Le citazioni del mese di gennaio sono state tratte dagli scritti di Jiddu Krishnamurti (uno dei più eminenti pensatori del Novecento); quelle di febbraio hanno riguardato Roberto Assagioli (il teosofo fondatore della psicologia transpersonale), mentre a marzo è la volta di Edoardo Bratina (lo studioso che fu Segretario Generale della S.T.I. dal 1971 al 1994).
“I Mercoledì con la Società Teosofica”
Proseguono con successo gli appuntamenti de “I Mercoledì con la Società Teosofica”. Gli incontri si avvalgono dell’utilizzo della piattaforma telematica Zoom e della diretta sul canale YouTube della Società Teosofica Italiana, dove è possibile rivedere anche le passate conferenze.
Il primo ospite del 2021 è stato Alfredo Covelli, sceneggiatore, regista e scrittore. Il tema affrontato nel dialogo con Antonio Girardi, Segretario generale della Società Teosofica Italiana è stato: “Teatro, cinema ed Eterna Saggezza. Consuetudini teosofiche ad Hollywood e dintorni”.
I successivi due appuntamenti si sono svolti il 3 e il 17 febbraio. Nel primo caso protagonista della serata è stato Andrea Biasca Caroni, rappresentante presidenziale della Società Teosofica in Svizzera, che ha affrontato il tema: “Monte Verità: Utopia, Arte e Teosofia ad Ascona”; nel secondo invece, che è coinciso con la giornata dell’Adyar Day, sono intervenuti vari relatori sul tema: “Adyar, la Casa dei Maestri. Il fascino unico del luogo simbolo della Società Teosofica, fra natura, cultura, religione e spiritualità”.
La programmazione del mese di marzo prevede il giorno 3 l’incontro con il prof. Letterio Todaro dell’Università di Catania, che presenterà il suo recente libro “L’alba di una nuova era. Teosofia ed educazione in Italia agli inizi del Novecento”; il 17 marzo invece interverrà la prof.ssa Graziella Ricci docente emerita dell’Università di Camerino e già Presidente del Gruppo Teosofico “Ars Regia” di Milano.
Un 2021 nel segno di Dante Alighieri
Ricorre quest’anno il 700° anno dalla morte di Dante Alighieri (Firenze, 1265 – Ravenna, 1321) e molte sono le iniziative che in tutta l’Italia lo ricorderanno e ne celebreranno la grandezza.
Di forte significato, anche simbolico, è l’iniziativa dell’Accademia della Crusca, che pubblicherà ogni giorno del 2021 una parola, un motto, una locuzione o un neologismo creati dall’autore della Divina Commedia.
A Roma, a luglio, la Basilica di Massenzio ospiterà un festival che prevede una decina di tappe per ripercorrere la Commedia con il coinvolgimento di grandi scrittori italiani e stranieri. Ogni serata sarà ispirata da un canto o da un tema.
A Modena (con Carpi e Sassuolo) la XXI edizione del Festivalfilosofia (17-19 settembre) sarà dedicato al tema della libertà, sia come aspirazione individuale sia come esperienza politica e la connessione del tema appare evidente se si considerano le parole con cui Virgilio presenta Dante a Catone Uticense: “Libertà va cercando, ch’è si cara/come sa chi per lei vita rifiuta”.
A Milano, dal 28 giugno al 28 luglio, la Milanesina, manifestazione ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, celebrerà il poeta e quella sua capacità di fare una sintesi della filosofia medioevale e delle indagini scientifiche.
Dante è considerato il padre della lingua italiana; la sua fama è dovuta alla paternità della Comedìa, divenuta celebre come Divina Commedia e universalmente considerata la più grande opera scritta in lingua italiana e uno dei maggiori capolavori della letteratura mondiale.
Ma Dante ha sempre suscitato l’interesse anche del mondo teosofico e di quello dell’esoterismo, per la sua capacità di intrecciare simboli, storia e possibili percorsi lungo la via della consapevolezza.
La giusta via di mezzo
Da dieci mesi a questa parte l’umanità si trova a convivere con l’epidemia targata Covid 19. L’emergenza sanitaria è sotto gli occhi di tutti e gravi sono state, sono e saranno le ripercussioni economiche e sociali in molti Paesi del mondo. La politica ed il potere in generale sembrano in larga parte essere incapaci di affrontare la situazione a 360 gradi e ad ogni piè sospinto emergono lotte, interessi di parte, divisioni e il consueto arricchimento dei pochi a scapito dei molti. Emerge anche il desiderio che tutto torni come prima, ignorando la necessità di una discontinuità.
La stampa e i media riflettono l’oscillazione che c’è fra catastrofismo e vittimismo ed una grande disarmonia sembra regnare nelle menti degli uomini, intenti a cercare oscure macchinazioni piuttosto che a cambiare se stessi, aprendosi alla dimensione del servizio e della solidarietà.
Eppure quella che stiamo vivendo è una grande occasione per una presa di coscienza sul fallimento di un modello di sviluppo che non ha portato felicità all’essere umano. È dunque necessario cambiare i paradigmi che si basano sul primato dell’egoismo e della dimensione dell’avere.
L’ideale teosofico della Fratellanza Universale senza distinzioni emerge oggi in tutto la sua importanza, riflesso di quel concetto di Unità della Vita che è il solo in grado di ispirare un cambiamento legato al Bello, al Buono ed al Vero.
In questo periodo caratterizzato dal c.d. Kali Yuga, dunque da uno stato di progressiva immersione ed identificazione con il livello materiale, risuonano le voci di molti saggi, di poeti e di uomini di buona volontà, che ricordano che –comunque- questo è il tempo delle possibilità: possibilità di indagare le cause; possibilità di osservare gli effetti; possibilità di comprendere che la realtà non è solo quella percepita dai sensi; possibilità di operare a beneficio di tutti gli esseri; possibilità di contribuire ad edificare un mondo più libero e più giusto; possibilità di divenire degli esseri “pensanti” e non “pensati”; possibilità di percorrere la giusta via di mezzo.
Queste parole del teosofo C. Jinarajadasa (1875–1953) appaiono ancor oggi di grande attualità: “La sostanza - non l’ombra; i fatti – non le apparenze; l’oggetto – non l’immagine; la vita – non il sogno; la causa –non la sequenza; l’amore – non il desiderio; il cerchio - non il segmento; la fiamma – non ciò che riluce; non attendere né sperare, solo vedere; mai diventare, solo ESSERE”.
Arte e Teosofia nel segno della Bellezza: il caso di Bruno Ceccobelli
Il rapporto fra Arte e Teosofia è stato al centro di molte riflessioni, anche in ambito accademico e della critica. E non c’è dubbio che il pensiero teosofico ha molto influenzato importanti artisti dell’Ottocento e del Novecento, quali ad esempio, per limitarci al campo delle arti figurative, Vasilij Vasil'evič Kandinskij, Piet Mondrian, Mikalojus Konstantinas Čiurlionis, Nikolaj Konstantinovič Roerich.
Sul tema Arte e Teosofia segnaliamo il testo degli Atti del Seminario, organizzato nel 2012 a Grado dalla Società Teosofica Italiana e dal Centro Internazionale di Studi Teosofici di Cervignano del Friuli (link al libro:https://www.eti-edizioni.it/orizzonti/732-arte-e-teosofia.html).
Un caso contemporaneo molto interessante è quello dell’artista Bruno Ceccobelli, che vive e lavora a Todi.
Recentemente la Collezione Farnesina ha postato un video molto interessante su questo artista in cui simbolo, sogno e realtà si fondono mirabilmente in opere di grande sensibilità poetica e spirituale.
Questo il Link per il video: https://www.youtube.com/watch?v=5hHtkrfGwWU&feature=emb_logo
Papa Francesco e lo sport
Papa Francesco, marcando ancora una volta una forte discontinuità col passato, ha rilasciato, a Casa Santa Marta, un’intervista a Stefano Barigelli (direttore) e a Pier Bergonzi (giornalista) del quotidiano sportivo “La Gazzetta dello Sport”, che è stata pubblicata il 2 gennaio scorso.
Ne è emersa una sorta di enciclica laica, declinata in alcuni elementi fondamentali che assumono grande importanza nel mondo dello sport, ma che sono anche valori per l’umanità intera e per la vita di tutti i giorni: la lealtà e il rispetto delle regole, con la relativa lotta alle scorciatoie e al doping; l’impegno, perché il talento è niente senza applicazione; il sacrificio, termine che lo sport spartisce con la religione: “sacrum facere” è infatti dare sacralità alla fatica; l’inclusione, contrapposta alla cultura del razzismo e dello scarto; lo spirito di gruppo, perché fare squadra è essenziale anche nella vita di tutti i giorni; l’ascesi, dimensione che connota anche il gesto sportivo; il riscatto, perché è importante la possibilità di redenzione per tutti gli uomini.
Papa Francesco ha risposto anche a domande di tipo personale, ricordando quando da bambino, in Argentina, giocava con i suoi amici con un pallone di stracci, sottolineando che non era molto bravo e che quindi veniva relegato al ruolo di portiere.
Papa Francesco ha concluso l’intervista con queste parole: “Il mio augurio è molto semplice, lo dico con le parole che hanno scritto su una maglietta che mi è stata regalata: ‘Meglio una sconfitta pulita che una vittoria sporca’: lo auguro a tutto il mondo, non solo a quello dello sport. È la maniera più bella per giocarsi a testa alta la vita. Che Dio ci doni giorni santi. Pregate per me, per favore: perché non smetta di allenarmi con Dio”.
Lo sport spesso è una metafora della vita e non è affatto sconveniente che ne parli anche il Papa.
FAQ su Teosofia e Società Teosofica
Chi si avvicina alla Teosofia e alla Società Teosofica ha l’esigenza di trovare risposte chiare alle domande che possono sorgere spontaneamente sia sul significato della Teosofia e dei suoi contenuti sia sull’attività della Società Teosofica e sulla sua organizzazione.
Per favorire un’informazione semplice, completa e doverosamente trasparente è stato inserito nel sito una rubrica che riguarda proprio le FAQ, le domande che più frequentemente vengono poste sulla Teosofia e sulla Società Teosofica: https://www.teosofica.org/it/faq/,619
Naturalmente tutto questo non esclude la possibilità di un contatto diretto, che in ambito teosofico è sempre il benvenuto: sti@teosofica.org
Anche Indiana Jones conosceva Jiddu Krishnamurti
Molte sono le persone che ricordano Henry Walton Jones, Jr., meglio noto come Indiana Jones, il personaggio cinematografico ideato da George Lucas, un archeologo protagonista di quattro film d’avventura scritti da Lucas e diretti da Steven Spielberg e di una serie televisiva. Il suo ruolo è stato interpretato sul grande schermo dall'attore statunitense Harrison Ford.
Ne “Le avventure del giovane Indiana Jones” (1992/1993), stagione 2 episodio 15, Indiana Jones prova a rallegrare uno sfortunato camionista raccontandogli della persona più straordinaria che abbia mai conosciuto: Jiddu Krishnamurti. Ricorda così che nel 1910 la famiglia Jones stava partecipando ad un meeting del movimento teosofico a Benares in India. I leader della Società, Annie Besant e Charles Leadbeater, in quella occasione nominano un giovane ragazzo, chiamato Jiddu Krishnamurti, definendolo come un possibile futuro Istruttore del mondo. Nell’episodio, Krishnamurti spiega ad un giovanissimo Indy, mentre percorrono insieme la città santa di Benares, le somiglianze tra le diverse religioni.
Una simpatica curiosità e uno dei tanti esempi della pervasività teosofica nel mondo del cinema (https://www.youtube.com/watch?v=4SvQRYCE770&feature=youtu.be&fbclid=IwAR3x75EQIaNcWNBQmlJz9Gtq5jqwvpqwSQJ_jWimSzj4ZZ3UysBqB2kxqBs).
Una buona notizia: l’Inter Campus
Leggere i giornali (nella versione cartacea o in quella digitale) è oggi un esercizio di equilibrio, per non farsi travolgere dalla massa di notizie che evidenziano prevalentemente le negatività, le lotte, le separazioni, le inutili polemiche e le paure. Pare quasi che molti abbiano smarrito, nella valutazione dei fatti, il buon senso.
L’epidemia di Covid 19 in atto amplifica tutto ciò perché fa leva sulla paura ancestrale (e non solo) dell’umanità nei confronti delle ricorrenze pandemiche.
Ma l’essere umano “in cammino” non può smettere di cercare nella realtà l’incessante fluire del Bello, del Buono e del Vero. Così, anche sfogliando il giornale, si imbatterà in qualche buona notizia. È il caso del Corriere della Sera di domenica 7 novembre che scrive che è attivo in vari Paesi del mondo un “Inter Campus” che non è alla ricerca di talenti calcistici da sfruttare, ma svolge invece un’importante opera sociale di istruzione, di educazione e di solidarietà. Per una volta tanto la maglia di una squadra di calcio non diventa simbolo di separazione e di lotta sportiva ma diviene invece elemento di aggregazione, di unità, di sogno di rinascita per oltre 10 mila bambini. L’Inter Campus è animato principalmente da Carlotta Moratti, figlia di Massimo, che è stato Presidente dell’Inter per lunghi anni, e da Edoardo Caldara.
Almeno in questo caso non ci resta che dire: “Forza Inter (Campus)”.
Recensioni
Il prof. Letterio Todaro dell’Università di Catania è l’autore di un saggio di grande interesse sul tema del rapporto fra Teosofia ed educazione in Italia agli inizi del Novecento. Il testo è della casa editrice Maggioli.
Il fascino della teosofia catturò una fascia non marginale delle élites intellettuali europee e italiane del primo Novecento. Ciò avvenne sulle macerie del positivismo scientifico che aveva caratterizzato il secolo precedente e portò alla diffusione dell’aspettativa per l’avvento di una Nuova Era che coinvolse specialmente la cultura dell’educazione. In questo campo uno degli aspetti più importanti fu il collegamento fra la cultura teosofica e la pedagogia montessoriana.
Il saggio del prof. Todaro mette in rilievo il notevole contributo che la cultura teosofica offrì a favore di una teoria dell’Educazione Nuova, anche in Italia, tra aspirazioni ideali, illusioni e generosi slanci profetici.
Si trattava di una nuova pedagogia - moderna, democratica, liberale e di respiro globale.
Il testo si articola nove fitti capitoli che interessano l’arco temporale che va dai primi anni del Novecento allo scioglimento della Società Teosofica Italiana nel 1939 ad opera del regime fascista.
La nuova umanità dell’Intuizione
Il Gruppo Editoriale Bonomo di Acireale ha dato alle stampe il testo: “La nuova umanità dell’Intuizione” di Curuppumullage Jinarajadasa, che fu Presidente Internazionale della Società Teosofica dal 1945 al 1953.
L’opera è stata tradotta e curata dal prof. Luigi Antonio Macrì, Segretario del Centro Studi Teosofici “Tetraktys” di Vallefiorita (CZ).
Jinarajadasa, nell’indicare l’intuizione come ponte fra noi e la mente universale esplicita, in forme diverse, la nozione psico-quantistica di Campo Unificato di Informazione; un’elegante descrizione di ciò che C. Gustav Jung definì Inconscio Collettivo.
L’autore sintetizza la situazione economica e sociale, il ruolo della scienza, della Teosofia, della cultura, della Bellezza e della Libera Muratoria.
Il tema centrale che percorre tutto il testo è quello dell’educazione e dell’intrusione di “mondi nuovi” nel segno della pedagogia di Pestalozzi, Frauber e Montessori.
Dante segreto
Il 2021, anno in cui ricorre il 700° anniversario della morte di Dante Alighieri, fa sì che vi sia una particolare e doverosa attenzione verso le opere che mettono a fuoco tratti particolari e inesplorati della vita e delle opere del sommo poeta.
Segnaliamo in proposito il testo del prof. Alfredo Stirati, socio della S.T.I., pubblicato nel 2017 dalla casa editrice XPublishing srl di Roma, e titolato: “Dante Segreto”, che porta come sottotitolo: “I Templari, massania e sapienza iniziatica nell’opera del Divin Poeta”.
Il lavoro di Alfredo Stirati non si basa su supposizioni o facili parallelismi ma si nutre invece del risultato di anni di appassionate ricerche e della considerazione di fondo che le opere di Dante non vadano solo studiate ma interpretate in chiave simbolica e anche “intuite”.
Il testo, dopo aver indagato l’origine dell’ispirazione artistica di Dante e averne contestualizzato l’epoca passa ad approfondire il tema della lettura esoterica della Divina Commedia, non disdegnando affrontare i temi della scienza dei numeri, della geometria e dell’alchimia.
Il libro presente un’appendice denominata “L’ultima visione” che sviluppa il tema: “Il canto XXXIII del Paradiso dantesco alla luce del Vedanta”.
Di Alfredo Stirati segnaliamo anche “Dante”, Dramma in tre atti.
“Al rogo. L'ultimo Gran Maestro dei Templari"
Il prof. Gaetano Mollo, molto conosciuto nell'ambito delle attività della Società Teosofica Italiana, ha dato alle stampe con IL CERCHIO Editore un nuovo libro, titolato “Al rogo. L'ultimo Gran Maestro dei Templari”.
Riportiamo di seguito una recensione di Philippe Josserand: “Della storia del Gran Maestro dei Templari Gaetano Mollo non procura una ricostruzione erudita; ne offre piuttosto una comprensione intuitiva, sensibile, vibrante e personale, cimentandosi, come scrive giustamente nella sua Nota per il lettore, in ‘un’azione di compenetrazione soggettiva, compiuta all’interno di una puntuale contestualizzazione storica’. Gli avvenimenti sono là, famosi o meno che siano, avvenimenti che l'Autore ha preso in prestito dalle sue letture, nutrite e notevolmente aggiornate. Molti fra gli studiosi e gli storici professionisti saranno sorpresi, io credo, da ciò che quest’opera saprà insegnare loro, ma la cosa essenziale, per lo scrittore e per il suo pubblico, è altrove: il racconto è romanzato e gli episodi narrati, sebbene fondamentalmente storici, sono riletti, rivisti – e direi anche rivissuti – alla luce di una soggettività empatica d’autore. Gaetano Mollo, con talento, si mette al posto di Giacomo [Mollo, un importante templare, di cui ci sono tracce storiche nel Regio Archivio del Regno di Napoli, N.d.C.] e, in un libro pieno di umanità, ci parla dell'ultimo Gran Maestro dei Templari e più in generale dell'uomo. Ma tutto ciò, in fin dei conti, non è altro che un parlare, attraverso di lui, di noi stessi”.
Il prof. Gaetano Mollo, già professore ordinario di Filosofia dell’educazione presso l’Università di Perugia, è autore di 350 pubblicazioni, fra cui gli ultimi libri “La civiltà della cooperazione”, “Il leader etico”, “Filosofando sull’educazione”.
È presidente, dal 2003, del Comitato di divulgazione del pensiero di Pietro Ubaldi del Comune di Foligno.
Culture dimenticate - venticinque sentieri smarriti dell’umanità
Culture dimenticate Venticinque sentieri smarriti dell’umanità è un saggio di H. Haarmann, appena uscito in Italia per Bollati Boringhieri.
Alle civiltà note dei nostri libri di storia, dalla egizia alla romana, passando per la mesopotamica e la greca, l’autore affianca altre venticinque culture “dimenticate perché i vincitori le hanno rimosse”. Attraverso l’ausilio delle più recenti acquisizioni culturali, archeologiche, linguistiche, genetiche emergono tracce che hanno influenzato il nostro passato e che purtroppo sono state spesso attribuite ad altre società più conformi a una prospettiva eurocentrica. L’autore accompagna il lettore con competenza e con entusiasmo in un percorso di “esplorazione alternativa”, per riconsiderare, rivedere e ampliare le nostre granitiche acquisizioni, come fa ad esempio anche P. Rumiz nel suo romanzo Annibale. Potremmo divenire più consapevoli di valori caratteristici di altre forme organizzative e che comunque appartengono alla nostra specie: unione, responsabilità, equilibrio, partecipazione, tutto in funzione del bene comune.
“Maria Montessori: forza, opportunismo, contraddizioni di un genio della pedagogia”
“Infanzia” è il titolo della prestigiosa rivista di studi ed esperienze sull’educazione 0-6 del Dipartimento di Scienza dell’Educazione dell’Università di Bologna.
Il n. 4 del 2020 (ottobre-dicembre) pubblica un interessante articolo del prof. Egidio Lucchini su: “Maria Montessori: forza, opportunismo, contraddizioni di un genio della pedagogia”.
Lo spunto per la riflessione di Lucchini è dato dalla pubblicazione del saggio di Cristina De Stefano “Il bambino è il maestro. Vita di Maria Montessori”, pubblicato da Rizzoli. Un testo in cui in cui vengono messi in rilievo non solo i lati maggiormente noti della biografia della Montessori ma anche aspetti meno conosciuti e talora contraddittori della sua personalità, come il carattere per certi versi autoritario e l’interesse per il danaro.
L’analisi del saggio della De Stefano consente a Lucchini rilevare qualche limite della grande pedagogista ma anche di approfondire i temi e di sottolineare il senso religioso profondo di Montessori, il senso della sua missione personale, la coscienza progressista, l’esperienza femminista e l’influenza della Società Teosofica nella sua vita.
Lucchini si sofferma anche sulla “macchia nera” costituita dai rapporti fra la Montessori e il regime fascista e sottolinea il fatto che fu proprio questo aspetto che impedì alla Montessori di ottenere il Premio Nobel, che dal punto di vista scientifico avrebbe certamente meritato.
Del prof. Lucchini, autore anche del pregevole volume: “I segreti di Maria Montessori” vanno sottolineate l’ampiezza di visione e l’onestà intellettuale. Quel che è certo è che Maria Montessori fu un genio e che il suo metodo è ancor oggi di grande rilevanza e significato nell’ambito della pedagogia; la sua vita ebbe pure delle contraddizioni e delle ombre, evidenziando ancora una volta che anche un genio è pur sempre un essere umano, con i limiti relativi.
“In nome di Dio – le Vie dei Maestri”
Segnaliamo il nuovo interessante documentario di Nicola Marongiu e Cinzia Carrus, veri e propri “custodi” della tradizione popolare, artigianale e artistica oristanese.
Il titolo è “In nome di Dio – le Vie dei Maestri” ed ha come protagonista il maestro vasaio Antonio Manis, oggi novantenne. La sua storia si intreccia con quella dei Figoli (i Maestri Vasai) di Oristano e diventa reale e simbolica ad un tempo, nel segno di una vicenda umana e collettiva che è ricordo, conservazione, ma anche meditazione nel presente.
Complimenti agli autori per la loro sensibilità e per la qualità di questo documentario. Di seguito il link per poterlo vedere: https://youtu.be/q1nm-LdCRBk
Dai gruppi
Le attività dei Gruppi e dei Centri della Società Teosofica Italiana sono presentate, giorno per giorno, su internet e sono consultabili collegandosi al sito della S.T.I. all’indirizzo: www.teosofica.org
Aprendo la sezione “Eventi e Convegni” è possibile registrarsi accedendo così all’elenco delle riunioni e delle conferenze organizzate nelle varie località.
Centro di Studi Teosofici di Pavia
Il 7 gennaio scorso il Centro Studi Teosofici “Pitagora” di Pavia ha provveduto al rinnovo delle cariche direttive, eleggendo all’unanimità quale nuovo Segretario il Fratello Giuseppe Morganti, che sarà coadiuvato dalla Sorella Annamaria Broglia.
Ringraziamo davvero di cuore la Sorella Giovanna Boerci, che per oltre un quinquennio ha guidato, con generosa dedizione, il Centro Studi di Pavia. Ai Fratelli Giuseppe ed Annamaria il più vivo augurio di buon lavoro teosofico!
Articoli del mese
La Rivista Italiana di Teosofia esce con cadenza bimestrale. L'invio avviene tramite il servizio postale. In alternativa è possibile riceverla anche in formato PDF. Il costo dell'abbonamento annuo è fissato in euro 30,00 per l’Italia e per l’Estero in euro 50,00 (formato cartaceo) o 30,00 (invio in PDF). Il versamento può essere effettuato: tramite bollettino sul conto corrente postale numero 55010367, intestato a Società Teosofica Italiana APS - Tesoreria; tramite bonifico al conto Bancoposta: Società Teosofica Italiana APS - CODICE IBAN: IT93 D076 0111 8000 0005 5010 367; oppure con PayPal: https://www.eti-edizioni.it/collane-libri-e-dvd/770-rivista-italiana-di-teosofia.html
G.S. Arundale 1
Punti di vista esoterici e scientifici sulla Cosmogenesi
P. Sender 2
Diventare consapevoli
N. Boriello 7
Teosofia ed educazione
G. Mollo 10
Purificazione (Sacrificio) e Resurrezione
A. Simeoni 20
Fratellanza universale, Natura e Consapevolezza
G. Caucig 22
La Teosofia e l’Età d’Oro di Hollywood
M. Laramie 29
Ricordo di Edoardo Bratina
D. Fayenz 32
Per il mattino di Pasqua
D.M. Turoldo 35
Idee di pace
36
Qandeel Home Schools in Pakistan
39
Pagine dalla letteratura teosofica
40
Testi per l’intuizione [LXII]
41
107° Congresso Nazionale della S.T.I.
42
Segnalazioni
43
Recensioni
45
Dai Gruppi
47
Al di là del velo
47
Il Teosofo ignoto
Era un tempo difficile per la S.T. lacerata dallo strappo di Jiddu Krishnamurti, ma era anche un tempo di speranza e di positività, nella saldezza dei principi e di un metodo basato su fratellanza e comprensione. Le parole di George S. Arundale hanno superato la prova del tempo e restano di straordinaria attualità anche per i teosofi e per gli uomini di buona volontà di oggi.
L’articolo era preceduto dalla seguente citazione del maestro K.H.: “La natura tiene unite tutte le parti del suo regno con fili sottili di simpatia magnetica ed esiste una relazione reciproca fra un uomo e una stella; il pensiero corre più veloce del fluido elettrico e il vostro pensiero mi troverà sempre, se inviato con impulso puro. Come l’abitante della montagna vede dalle sue cime un lume nella valle oscura, così ogni pensiero luminoso della vostra mente, fratello mio, brilla e attrae l’attenzione del vostro amico e corrispondente lontano …. Ѐ la nostra legge di avvicinare chiunque abbia anche solo un debole barlume della vera Luce in sé”.
“Quanto più viaggio da un paese all’altro, tanto più mi convinco che la forza della Società Teosofica è basata in gran parte su quei membri che non sono conosciuti affatto al di là del piccolo circolo del loro gruppo. Ovunque incontro il membro che è contento di essere socio, che anzi ne è entusiasta, e che nessun cambiamento di direzione, nessuna divergenza di opinione, nessun urto di personalità, nessuna tempesta o cataclisma fa deviare dalla sua fedeltà verso la Teosofia e la Società Teosofica. Egli studia la nostra letteratura, ascolta le nostre conferenze, rende al suo gruppo quel servizio di cui è capace. Ѐ felice di incontrare altri membri e non si interessa di indagare le loro opinioni. Non chiede se un tale è “pro” o “contro” una certa persona o una certa opinione. Gli basta sapere che il suo amico è un teosofo. Non ha una mente unilaterale, per quanto possa trovare una speciale soddisfazione nel seguire una linea particolare di pensiero. Non trova affatto necessario cercare conciliazioni, non è fra coloro che si affaticano continuamente a dimostrare che la filosofia di Krishnamurti, ad esempio, è la Teosofia essenziale; né gli chiede di spiegare la sua relazione con la Teosofia e la Società Teosofica. Per lui non esistono compartimenti stagni di opinioni. Egli è felice della sua Teosofia. Ѐ felice di ascoltare sia Krishnamurti sia qualunque altra persona che parli con convinzione, semplicità e leale sincerità, qualunque sia il suo punto di vista. In mezzo a tutte le differenze che possono circondarlo rimane sereno, leale e fedele nel sostenere la Società che egli ama e la Teosofia che egli conosce. Per lui ogni grandezza è preziosa, si tratti di Krishnamurti, di Annie Besant, di C.W. Leadbeater o di H.P. Blavatsky, perché è la loro grandezza che lo fa fremere di commozione, che gli infonde coraggio e pace, e non tanto le opinioni che essi individualmente esprimono. Egli è grato di sentir manifestare la grandezza, qualunque sia la forma della sua espressione.
Spero veramente che, quando Krishnaji ritornerà in India, lo si ascolti senza continui paragoni e sondaggi, che spesso nuocciono seriamente al valore del messaggio che egli offre al mondo. L’India ha bisogno di Krishnamurti e del limpido suo concetto del Reale, e questo lo dico io che sono prima di tutto Teosofo e che conosco l’importantissima missione della Società Teosofica, al cui programma dedico corpo e anima. Non è questo il momento di insistere su divisioni e separazioni, ma di consacrare le differenze alla comune solidarietà. ‘Insieme, benché diversi’; così esulteremo nell’arcobaleno, come nel Signore nostro, il Sole”.
G.S. Arundale
Segnalazioni
È il momento del rinnovo delle quote associative di adesione alla Società Teosofica Italiana per l’anno 2021.
Essere socio della S.T.I. ha soprattutto un valore ideale e si collega direttamente allo scopo della Fratellanza Universale senza distinzioni.
Per il 2021 il Consiglio Generale della S.T.I. ha fissato le seguenti quote: quota associativa euro 35,00 indivisibili (comprende anche l’abbonamento alla Rivista Italiana di Teosofia, che è l’organo statutario di informazione istituzionale); quota associativa per residenti all’estero euro 50,00 (comprende anche l’abbonamento alla Rivista Italiana di Teosofia, la differenza è dovuta alle maggiori spese postali di spedizione della RIT); quota di ingresso per i nuovi soci euro 50,00 (solo per il primo anno, comprende anche l’abbonamento alla Rivista Italiana di Teosofia); quota socio sostenitore (con abbonamento) euro 100,00; quota socio benemerito vitalizio (con abbonamento) euro 2.000,00.
Abbonamento alla Rivista Italiana di Teosofia (per non soci) euro 25,00; abbonamento estero euro 45,00.
I Soci indipendenti e gli Abbonati potranno provvedere direttamente al versamento sul c.c.p. n. 55010367 intestato alla Società Teosofica Italiana - Tesoreria, oppure potranno inviare un bonifico bancario intestato a: Società Teosofica Italiana – Tesoreria, sul conto Bancoposta della S.T.I. codice IBAN: IT93 D076 0111 8000 0005 5010 367.
I Soci dei Gruppi e dei Centri provvederanno invece al rinnovo contattando i Presidenti dei Gruppi o i Segretari dei Centri di appartenenza.
È possibile anche richiedere l’invio della R.I.T. in modalità elettronica, via e-mail, in formato PDF. L’opzione è alternativa a quella dell’invio cartaceo.
Cinque per mille alla S.T.I.
Informiamo tutti i nostri lettori che anche quest’anno la Società Teosofica Italiana, Ente Morale riconosciuto con DPR 821 del 1980, rientra nella lista dei soggetti destinatari del 5 per mille.
Vi invitiamo pertanto a destinare il 5 per mille delle imposte versate all’Erario alla Società Teosofica Italiana.
L’opzione del 5 per mille a favore della S.T.I. non è inoltre alternativa a quella dell’8 per mille, già in vigore da anni e pertanto le opzioni possono essere esercitate entrambe.
La scelta va esercitata in occasione della presentazione della dichiarazione dei redditi (modello 730 o Modello Unico) apponendo la propria firma di adesione. Tassativo è anche indicare il codice fiscale della Società Teosofica Italiana, che di seguito viene riportato: 80022260329.
Da ultimo, ma certo non ultima cosa in ordine di importanza, sottolineiamo che le somme che saranno destinate alla Società Teosofica Italiana verranno utilizzate per gli scopi istituzionali e per il sostegno ad iniziative umanitarie, opportunamente illustrate sulla Rivista Italiana di Teosofia.
Grazie per la sensibilità!
Seminario Teosofico di Ascona
La situazione pandemica in atto ha reso purtroppo impossibile organizzare in presenza il tradizionale Seminario di Ascona del mese di marzo.
La S.T.I., d’intesa con Andrea Biasca Caroni, Rappresentante Presidenziale della S.T. in Svizzera, ha comunque organizzato per sabato 20 marzo (dalle ore 15.30 alle 18.30) un Seminario di studio, con l’utilizzo della piattaforma Zoom, sul tema: “L’individuo e l’universo alla luce della 3° proposizione fondamentale della Dottrina Segreta”. Relatori di parte italiana: Pier Giorgio Parola, Patrizia Calvi e Patrizia Conte; relatori di parte svizzera: Andrea Biasca Caroni e Marco Boccadoro.
L’auspicio è che il prossimo anno l’importante appuntamento del Seminario Teosofico di Ascona possa essere organizzato in presenza.
Elezione del Presidente Internazionale della Società Teosofica per il settennato 2021-2028
La procedura per l’elezione del Presidente Internazionale della Società Teosofica per il settennato 2021-2028 prevede la conclusione per la fine del mese di marzo. Com’è noto la fase della designazione delle candidature ha evidenziato la sola figura di Tim Boyd, il Presidente Internazionale uscente. L’elezione ha assunto quindi la forma del referendum. Nel prossimo numero della Rivista saranno pubblicati i risultati della votazione.
Calendario Teosofico 2021 – Semi di consapevolezza
Segnaliamo l’interessante iniziativa messa in atto dai Giovani Teosofi della S.T.I., che hanno dato vita, grazie ad un gruppo di lavoro coordinato da Tobia Buscaglione, a un progetto denominato “Calendario Teosofico 2021 – Semi di consapevolezza”.
Ogni settimana vengono pubblicate delle citazioni di autori teosofici sia nella pagina Facebook della Rivista Italiana di Teosofia sia in una pagina Instagram dedicata e denominata @calendario.teosofico.
Si tratta della naturale prosecuzione dell’iniziativa sperimentata nel 2020 dalla Società Teosofica Italiana.
Ciascun mese dell’anno sarà abbinato ad un diverso autore. Le citazioni del mese di gennaio sono state tratte dagli scritti di Jiddu Krishnamurti (uno dei più eminenti pensatori del Novecento); quelle di febbraio hanno riguardato Roberto Assagioli (il teosofo fondatore della psicologia transpersonale), mentre a marzo è la volta di Edoardo Bratina (lo studioso che fu Segretario Generale della S.T.I. dal 1971 al 1994).
“I Mercoledì con la Società Teosofica”
Proseguono con successo gli appuntamenti de “I Mercoledì con la Società Teosofica”. Gli incontri si avvalgono dell’utilizzo della piattaforma telematica Zoom e della diretta sul canale YouTube della Società Teosofica Italiana, dove è possibile rivedere anche le passate conferenze.
Il primo ospite del 2021 è stato Alfredo Covelli, sceneggiatore, regista e scrittore. Il tema affrontato nel dialogo con Antonio Girardi, Segretario generale della Società Teosofica Italiana è stato: “Teatro, cinema ed Eterna Saggezza. Consuetudini teosofiche ad Hollywood e dintorni”.
I successivi due appuntamenti si sono svolti il 3 e il 17 febbraio. Nel primo caso protagonista della serata è stato Andrea Biasca Caroni, rappresentante presidenziale della Società Teosofica in Svizzera, che ha affrontato il tema: “Monte Verità: Utopia, Arte e Teosofia ad Ascona”; nel secondo invece, che è coinciso con la giornata dell’Adyar Day, sono intervenuti vari relatori sul tema: “Adyar, la Casa dei Maestri. Il fascino unico del luogo simbolo della Società Teosofica, fra natura, cultura, religione e spiritualità”.
La programmazione del mese di marzo prevede il giorno 3 l’incontro con il prof. Letterio Todaro dell’Università di Catania, che presenterà il suo recente libro “L’alba di una nuova era. Teosofia ed educazione in Italia agli inizi del Novecento”; il 17 marzo invece interverrà la prof.ssa Graziella Ricci docente emerita dell’Università di Camerino e già Presidente del Gruppo Teosofico “Ars Regia” di Milano.
Un 2021 nel segno di Dante Alighieri
Ricorre quest’anno il 700° anno dalla morte di Dante Alighieri (Firenze, 1265 – Ravenna, 1321) e molte sono le iniziative che in tutta l’Italia lo ricorderanno e ne celebreranno la grandezza.
Di forte significato, anche simbolico, è l’iniziativa dell’Accademia della Crusca, che pubblicherà ogni giorno del 2021 una parola, un motto, una locuzione o un neologismo creati dall’autore della Divina Commedia.
A Roma, a luglio, la Basilica di Massenzio ospiterà un festival che prevede una decina di tappe per ripercorrere la Commedia con il coinvolgimento di grandi scrittori italiani e stranieri. Ogni serata sarà ispirata da un canto o da un tema.
A Modena (con Carpi e Sassuolo) la XXI edizione del Festivalfilosofia (17-19 settembre) sarà dedicato al tema della libertà, sia come aspirazione individuale sia come esperienza politica e la connessione del tema appare evidente se si considerano le parole con cui Virgilio presenta Dante a Catone Uticense: “Libertà va cercando, ch’è si cara/come sa chi per lei vita rifiuta”.
A Milano, dal 28 giugno al 28 luglio, la Milanesina, manifestazione ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, celebrerà il poeta e quella sua capacità di fare una sintesi della filosofia medioevale e delle indagini scientifiche.
Dante è considerato il padre della lingua italiana; la sua fama è dovuta alla paternità della Comedìa, divenuta celebre come Divina Commedia e universalmente considerata la più grande opera scritta in lingua italiana e uno dei maggiori capolavori della letteratura mondiale.
Ma Dante ha sempre suscitato l’interesse anche del mondo teosofico e di quello dell’esoterismo, per la sua capacità di intrecciare simboli, storia e possibili percorsi lungo la via della consapevolezza.
La giusta via di mezzo
Da dieci mesi a questa parte l’umanità si trova a convivere con l’epidemia targata Covid 19. L’emergenza sanitaria è sotto gli occhi di tutti e gravi sono state, sono e saranno le ripercussioni economiche e sociali in molti Paesi del mondo. La politica ed il potere in generale sembrano in larga parte essere incapaci di affrontare la situazione a 360 gradi e ad ogni piè sospinto emergono lotte, interessi di parte, divisioni e il consueto arricchimento dei pochi a scapito dei molti. Emerge anche il desiderio che tutto torni come prima, ignorando la necessità di una discontinuità.
La stampa e i media riflettono l’oscillazione che c’è fra catastrofismo e vittimismo ed una grande disarmonia sembra regnare nelle menti degli uomini, intenti a cercare oscure macchinazioni piuttosto che a cambiare se stessi, aprendosi alla dimensione del servizio e della solidarietà.
Eppure quella che stiamo vivendo è una grande occasione per una presa di coscienza sul fallimento di un modello di sviluppo che non ha portato felicità all’essere umano. È dunque necessario cambiare i paradigmi che si basano sul primato dell’egoismo e della dimensione dell’avere.
L’ideale teosofico della Fratellanza Universale senza distinzioni emerge oggi in tutto la sua importanza, riflesso di quel concetto di Unità della Vita che è il solo in grado di ispirare un cambiamento legato al Bello, al Buono ed al Vero.
In questo periodo caratterizzato dal c.d. Kali Yuga, dunque da uno stato di progressiva immersione ed identificazione con il livello materiale, risuonano le voci di molti saggi, di poeti e di uomini di buona volontà, che ricordano che –comunque- questo è il tempo delle possibilità: possibilità di indagare le cause; possibilità di osservare gli effetti; possibilità di comprendere che la realtà non è solo quella percepita dai sensi; possibilità di operare a beneficio di tutti gli esseri; possibilità di contribuire ad edificare un mondo più libero e più giusto; possibilità di divenire degli esseri “pensanti” e non “pensati”; possibilità di percorrere la giusta via di mezzo.
Queste parole del teosofo C. Jinarajadasa (1875–1953) appaiono ancor oggi di grande attualità: “La sostanza - non l’ombra; i fatti – non le apparenze; l’oggetto – non l’immagine; la vita – non il sogno; la causa –non la sequenza; l’amore – non il desiderio; il cerchio - non il segmento; la fiamma – non ciò che riluce; non attendere né sperare, solo vedere; mai diventare, solo ESSERE”.
Arte e Teosofia nel segno della Bellezza: il caso di Bruno Ceccobelli
Il rapporto fra Arte e Teosofia è stato al centro di molte riflessioni, anche in ambito accademico e della critica. E non c’è dubbio che il pensiero teosofico ha molto influenzato importanti artisti dell’Ottocento e del Novecento, quali ad esempio, per limitarci al campo delle arti figurative, Vasilij Vasil'evič Kandinskij, Piet Mondrian, Mikalojus Konstantinas Čiurlionis, Nikolaj Konstantinovič Roerich.
Sul tema Arte e Teosofia segnaliamo il testo degli Atti del Seminario, organizzato nel 2012 a Grado dalla Società Teosofica Italiana e dal Centro Internazionale di Studi Teosofici di Cervignano del Friuli (link al libro:https://www.eti-edizioni.it/orizzonti/732-arte-e-teosofia.html).
Un caso contemporaneo molto interessante è quello dell’artista Bruno Ceccobelli, che vive e lavora a Todi.
Recentemente la Collezione Farnesina ha postato un video molto interessante su questo artista in cui simbolo, sogno e realtà si fondono mirabilmente in opere di grande sensibilità poetica e spirituale.
Questo il Link per il video: https://www.youtube.com/watch?v=5hHtkrfGwWU&feature=emb_logo
Papa Francesco e lo sport
Papa Francesco, marcando ancora una volta una forte discontinuità col passato, ha rilasciato, a Casa Santa Marta, un’intervista a Stefano Barigelli (direttore) e a Pier Bergonzi (giornalista) del quotidiano sportivo “La Gazzetta dello Sport”, che è stata pubblicata il 2 gennaio scorso.
Ne è emersa una sorta di enciclica laica, declinata in alcuni elementi fondamentali che assumono grande importanza nel mondo dello sport, ma che sono anche valori per l’umanità intera e per la vita di tutti i giorni: la lealtà e il rispetto delle regole, con la relativa lotta alle scorciatoie e al doping; l’impegno, perché il talento è niente senza applicazione; il sacrificio, termine che lo sport spartisce con la religione: “sacrum facere” è infatti dare sacralità alla fatica; l’inclusione, contrapposta alla cultura del razzismo e dello scarto; lo spirito di gruppo, perché fare squadra è essenziale anche nella vita di tutti i giorni; l’ascesi, dimensione che connota anche il gesto sportivo; il riscatto, perché è importante la possibilità di redenzione per tutti gli uomini.
Papa Francesco ha risposto anche a domande di tipo personale, ricordando quando da bambino, in Argentina, giocava con i suoi amici con un pallone di stracci, sottolineando che non era molto bravo e che quindi veniva relegato al ruolo di portiere.
Papa Francesco ha concluso l’intervista con queste parole: “Il mio augurio è molto semplice, lo dico con le parole che hanno scritto su una maglietta che mi è stata regalata: ‘Meglio una sconfitta pulita che una vittoria sporca’: lo auguro a tutto il mondo, non solo a quello dello sport. È la maniera più bella per giocarsi a testa alta la vita. Che Dio ci doni giorni santi. Pregate per me, per favore: perché non smetta di allenarmi con Dio”.
Lo sport spesso è una metafora della vita e non è affatto sconveniente che ne parli anche il Papa.
FAQ su Teosofia e Società Teosofica
Chi si avvicina alla Teosofia e alla Società Teosofica ha l’esigenza di trovare risposte chiare alle domande che possono sorgere spontaneamente sia sul significato della Teosofia e dei suoi contenuti sia sull’attività della Società Teosofica e sulla sua organizzazione.
Per favorire un’informazione semplice, completa e doverosamente trasparente è stato inserito nel sito una rubrica che riguarda proprio le FAQ, le domande che più frequentemente vengono poste sulla Teosofia e sulla Società Teosofica: https://www.teosofica.org/it/faq/,619
Naturalmente tutto questo non esclude la possibilità di un contatto diretto, che in ambito teosofico è sempre il benvenuto: sti@teosofica.org
Anche Indiana Jones conosceva Jiddu Krishnamurti
Molte sono le persone che ricordano Henry Walton Jones, Jr., meglio noto come Indiana Jones, il personaggio cinematografico ideato da George Lucas, un archeologo protagonista di quattro film d’avventura scritti da Lucas e diretti da Steven Spielberg e di una serie televisiva. Il suo ruolo è stato interpretato sul grande schermo dall'attore statunitense Harrison Ford.
Ne “Le avventure del giovane Indiana Jones” (1992/1993), stagione 2 episodio 15, Indiana Jones prova a rallegrare uno sfortunato camionista raccontandogli della persona più straordinaria che abbia mai conosciuto: Jiddu Krishnamurti. Ricorda così che nel 1910 la famiglia Jones stava partecipando ad un meeting del movimento teosofico a Benares in India. I leader della Società, Annie Besant e Charles Leadbeater, in quella occasione nominano un giovane ragazzo, chiamato Jiddu Krishnamurti, definendolo come un possibile futuro Istruttore del mondo. Nell’episodio, Krishnamurti spiega ad un giovanissimo Indy, mentre percorrono insieme la città santa di Benares, le somiglianze tra le diverse religioni.
Una simpatica curiosità e uno dei tanti esempi della pervasività teosofica nel mondo del cinema (https://www.youtube.com/watch?v=4SvQRYCE770&feature=youtu.be&fbclid=IwAR3x75EQIaNcWNBQmlJz9Gtq5jqwvpqwSQJ_jWimSzj4ZZ3UysBqB2kxqBs).
Una buona notizia: l’Inter Campus
Leggere i giornali (nella versione cartacea o in quella digitale) è oggi un esercizio di equilibrio, per non farsi travolgere dalla massa di notizie che evidenziano prevalentemente le negatività, le lotte, le separazioni, le inutili polemiche e le paure. Pare quasi che molti abbiano smarrito, nella valutazione dei fatti, il buon senso.
L’epidemia di Covid 19 in atto amplifica tutto ciò perché fa leva sulla paura ancestrale (e non solo) dell’umanità nei confronti delle ricorrenze pandemiche.
Ma l’essere umano “in cammino” non può smettere di cercare nella realtà l’incessante fluire del Bello, del Buono e del Vero. Così, anche sfogliando il giornale, si imbatterà in qualche buona notizia. È il caso del Corriere della Sera di domenica 7 novembre che scrive che è attivo in vari Paesi del mondo un “Inter Campus” che non è alla ricerca di talenti calcistici da sfruttare, ma svolge invece un’importante opera sociale di istruzione, di educazione e di solidarietà. Per una volta tanto la maglia di una squadra di calcio non diventa simbolo di separazione e di lotta sportiva ma diviene invece elemento di aggregazione, di unità, di sogno di rinascita per oltre 10 mila bambini. L’Inter Campus è animato principalmente da Carlotta Moratti, figlia di Massimo, che è stato Presidente dell’Inter per lunghi anni, e da Edoardo Caldara.
Almeno in questo caso non ci resta che dire: “Forza Inter (Campus)”.
Recensioni
Il prof. Letterio Todaro dell’Università di Catania è l’autore di un saggio di grande interesse sul tema del rapporto fra Teosofia ed educazione in Italia agli inizi del Novecento. Il testo è della casa editrice Maggioli.
Il fascino della teosofia catturò una fascia non marginale delle élites intellettuali europee e italiane del primo Novecento. Ciò avvenne sulle macerie del positivismo scientifico che aveva caratterizzato il secolo precedente e portò alla diffusione dell’aspettativa per l’avvento di una Nuova Era che coinvolse specialmente la cultura dell’educazione. In questo campo uno degli aspetti più importanti fu il collegamento fra la cultura teosofica e la pedagogia montessoriana.
Il saggio del prof. Todaro mette in rilievo il notevole contributo che la cultura teosofica offrì a favore di una teoria dell’Educazione Nuova, anche in Italia, tra aspirazioni ideali, illusioni e generosi slanci profetici.
Si trattava di una nuova pedagogia - moderna, democratica, liberale e di respiro globale.
Il testo si articola nove fitti capitoli che interessano l’arco temporale che va dai primi anni del Novecento allo scioglimento della Società Teosofica Italiana nel 1939 ad opera del regime fascista.
La nuova umanità dell’Intuizione
Il Gruppo Editoriale Bonomo di Acireale ha dato alle stampe il testo: “La nuova umanità dell’Intuizione” di Curuppumullage Jinarajadasa, che fu Presidente Internazionale della Società Teosofica dal 1945 al 1953.
L’opera è stata tradotta e curata dal prof. Luigi Antonio Macrì, Segretario del Centro Studi Teosofici “Tetraktys” di Vallefiorita (CZ).
Jinarajadasa, nell’indicare l’intuizione come ponte fra noi e la mente universale esplicita, in forme diverse, la nozione psico-quantistica di Campo Unificato di Informazione; un’elegante descrizione di ciò che C. Gustav Jung definì Inconscio Collettivo.
L’autore sintetizza la situazione economica e sociale, il ruolo della scienza, della Teosofia, della cultura, della Bellezza e della Libera Muratoria.
Il tema centrale che percorre tutto il testo è quello dell’educazione e dell’intrusione di “mondi nuovi” nel segno della pedagogia di Pestalozzi, Frauber e Montessori.
Dante segreto
Il 2021, anno in cui ricorre il 700° anniversario della morte di Dante Alighieri, fa sì che vi sia una particolare e doverosa attenzione verso le opere che mettono a fuoco tratti particolari e inesplorati della vita e delle opere del sommo poeta.
Segnaliamo in proposito il testo del prof. Alfredo Stirati, socio della S.T.I., pubblicato nel 2017 dalla casa editrice XPublishing srl di Roma, e titolato: “Dante Segreto”, che porta come sottotitolo: “I Templari, massania e sapienza iniziatica nell’opera del Divin Poeta”.
Il lavoro di Alfredo Stirati non si basa su supposizioni o facili parallelismi ma si nutre invece del risultato di anni di appassionate ricerche e della considerazione di fondo che le opere di Dante non vadano solo studiate ma interpretate in chiave simbolica e anche “intuite”.
Il testo, dopo aver indagato l’origine dell’ispirazione artistica di Dante e averne contestualizzato l’epoca passa ad approfondire il tema della lettura esoterica della Divina Commedia, non disdegnando affrontare i temi della scienza dei numeri, della geometria e dell’alchimia.
Il libro presente un’appendice denominata “L’ultima visione” che sviluppa il tema: “Il canto XXXIII del Paradiso dantesco alla luce del Vedanta”.
Di Alfredo Stirati segnaliamo anche “Dante”, Dramma in tre atti.
“Al rogo. L'ultimo Gran Maestro dei Templari"
Il prof. Gaetano Mollo, molto conosciuto nell'ambito delle attività della Società Teosofica Italiana, ha dato alle stampe con IL CERCHIO Editore un nuovo libro, titolato “Al rogo. L'ultimo Gran Maestro dei Templari”.
Riportiamo di seguito una recensione di Philippe Josserand: “Della storia del Gran Maestro dei Templari Gaetano Mollo non procura una ricostruzione erudita; ne offre piuttosto una comprensione intuitiva, sensibile, vibrante e personale, cimentandosi, come scrive giustamente nella sua Nota per il lettore, in ‘un’azione di compenetrazione soggettiva, compiuta all’interno di una puntuale contestualizzazione storica’. Gli avvenimenti sono là, famosi o meno che siano, avvenimenti che l'Autore ha preso in prestito dalle sue letture, nutrite e notevolmente aggiornate. Molti fra gli studiosi e gli storici professionisti saranno sorpresi, io credo, da ciò che quest’opera saprà insegnare loro, ma la cosa essenziale, per lo scrittore e per il suo pubblico, è altrove: il racconto è romanzato e gli episodi narrati, sebbene fondamentalmente storici, sono riletti, rivisti – e direi anche rivissuti – alla luce di una soggettività empatica d’autore. Gaetano Mollo, con talento, si mette al posto di Giacomo [Mollo, un importante templare, di cui ci sono tracce storiche nel Regio Archivio del Regno di Napoli, N.d.C.] e, in un libro pieno di umanità, ci parla dell'ultimo Gran Maestro dei Templari e più in generale dell'uomo. Ma tutto ciò, in fin dei conti, non è altro che un parlare, attraverso di lui, di noi stessi”.
Il prof. Gaetano Mollo, già professore ordinario di Filosofia dell’educazione presso l’Università di Perugia, è autore di 350 pubblicazioni, fra cui gli ultimi libri “La civiltà della cooperazione”, “Il leader etico”, “Filosofando sull’educazione”.
È presidente, dal 2003, del Comitato di divulgazione del pensiero di Pietro Ubaldi del Comune di Foligno.
Culture dimenticate - venticinque sentieri smarriti dell’umanità
Culture dimenticate Venticinque sentieri smarriti dell’umanità è un saggio di H. Haarmann, appena uscito in Italia per Bollati Boringhieri.
Alle civiltà note dei nostri libri di storia, dalla egizia alla romana, passando per la mesopotamica e la greca, l’autore affianca altre venticinque culture “dimenticate perché i vincitori le hanno rimosse”. Attraverso l’ausilio delle più recenti acquisizioni culturali, archeologiche, linguistiche, genetiche emergono tracce che hanno influenzato il nostro passato e che purtroppo sono state spesso attribuite ad altre società più conformi a una prospettiva eurocentrica. L’autore accompagna il lettore con competenza e con entusiasmo in un percorso di “esplorazione alternativa”, per riconsiderare, rivedere e ampliare le nostre granitiche acquisizioni, come fa ad esempio anche P. Rumiz nel suo romanzo Annibale. Potremmo divenire più consapevoli di valori caratteristici di altre forme organizzative e che comunque appartengono alla nostra specie: unione, responsabilità, equilibrio, partecipazione, tutto in funzione del bene comune.
“Maria Montessori: forza, opportunismo, contraddizioni di un genio della pedagogia”
“Infanzia” è il titolo della prestigiosa rivista di studi ed esperienze sull’educazione 0-6 del Dipartimento di Scienza dell’Educazione dell’Università di Bologna.
Il n. 4 del 2020 (ottobre-dicembre) pubblica un interessante articolo del prof. Egidio Lucchini su: “Maria Montessori: forza, opportunismo, contraddizioni di un genio della pedagogia”.
Lo spunto per la riflessione di Lucchini è dato dalla pubblicazione del saggio di Cristina De Stefano “Il bambino è il maestro. Vita di Maria Montessori”, pubblicato da Rizzoli. Un testo in cui in cui vengono messi in rilievo non solo i lati maggiormente noti della biografia della Montessori ma anche aspetti meno conosciuti e talora contraddittori della sua personalità, come il carattere per certi versi autoritario e l’interesse per il danaro.
L’analisi del saggio della De Stefano consente a Lucchini rilevare qualche limite della grande pedagogista ma anche di approfondire i temi e di sottolineare il senso religioso profondo di Montessori, il senso della sua missione personale, la coscienza progressista, l’esperienza femminista e l’influenza della Società Teosofica nella sua vita.
Lucchini si sofferma anche sulla “macchia nera” costituita dai rapporti fra la Montessori e il regime fascista e sottolinea il fatto che fu proprio questo aspetto che impedì alla Montessori di ottenere il Premio Nobel, che dal punto di vista scientifico avrebbe certamente meritato.
Del prof. Lucchini, autore anche del pregevole volume: “I segreti di Maria Montessori” vanno sottolineate l’ampiezza di visione e l’onestà intellettuale. Quel che è certo è che Maria Montessori fu un genio e che il suo metodo è ancor oggi di grande rilevanza e significato nell’ambito della pedagogia; la sua vita ebbe pure delle contraddizioni e delle ombre, evidenziando ancora una volta che anche un genio è pur sempre un essere umano, con i limiti relativi.
“In nome di Dio – le Vie dei Maestri”
Segnaliamo il nuovo interessante documentario di Nicola Marongiu e Cinzia Carrus, veri e propri “custodi” della tradizione popolare, artigianale e artistica oristanese.
Il titolo è “In nome di Dio – le Vie dei Maestri” ed ha come protagonista il maestro vasaio Antonio Manis, oggi novantenne. La sua storia si intreccia con quella dei Figoli (i Maestri Vasai) di Oristano e diventa reale e simbolica ad un tempo, nel segno di una vicenda umana e collettiva che è ricordo, conservazione, ma anche meditazione nel presente.
Complimenti agli autori per la loro sensibilità e per la qualità di questo documentario. Di seguito il link per poterlo vedere: https://youtu.be/q1nm-LdCRBk
Dai gruppi
Le attività dei Gruppi e dei Centri della Società Teosofica Italiana sono presentate, giorno per giorno, su internet e sono consultabili collegandosi al sito della S.T.I. all’indirizzo: www.teosofica.org
Aprendo la sezione “Eventi e Convegni” è possibile registrarsi accedendo così all’elenco delle riunioni e delle conferenze organizzate nelle varie località.
Centro di Studi Teosofici di Pavia
Il 7 gennaio scorso il Centro Studi Teosofici “Pitagora” di Pavia ha provveduto al rinnovo delle cariche direttive, eleggendo all’unanimità quale nuovo Segretario il Fratello Giuseppe Morganti, che sarà coadiuvato dalla Sorella Annamaria Broglia.
Ringraziamo davvero di cuore la Sorella Giovanna Boerci, che per oltre un quinquennio ha guidato, con generosa dedizione, il Centro Studi di Pavia. Ai Fratelli Giuseppe ed Annamaria il più vivo augurio di buon lavoro teosofico!