Giugno 2018

Anno LXXIV - N.6
cover giugno 2018

La Rivista Italiana di Teosofia esce con cadenza bimestrale. L'invio avviene tramite il servizio postale. In alternativa è possibile riceverla anche in formato PDF. Il costo dell'abbonamento annuo è fissato in euro 30,00 per l’Italia e per l’Estero in euro 50,00 (formato cartaceo) o 30,00 (invio in PDF). Il versamento può essere effettuato: tramite bollettino sul conto corrente postale numero 55010367, intestato a Società Teosofica Italiana APS - Tesoreria; tramite bonifico al conto Bancoposta: Società Teosofica Italiana APS - CODICE IBAN: IT93 D076 0111 8000 0005 5010 367; oppure con PayPal: https://www.eti-edizioni.it/collane-libri-e-dvd/770-rivista-italiana-di-teosofia.html

Area riservata

Pensiero per Giada
A. Girardi 1

Le stagioni della mente
T. Boyd 2

Vendetta o giustizia?
D. Bruce 6

Lo yoga per la salute mentale: prove neurobiologiche
B.N. Gangadhar 12

Ildegarda di Bingen, la monaca che amava la terrai
C. Overweg 16

Riflessioni sulla conoscenza
P. Praticò 21

La Preghiera del cuore
M. Di Benedetto 23

Teosofia: tradizione e rivoluzione
P.G. Parola 24

Teosofia: tradizione e rivoluzione
E. Vescia 29

Pagine della letteratura teosofica
33

Testi per l’intuizione [XXXIV]
34

Ordine Teosofico di Servizio. Training Vocational Center
35

Segnalazioni 36
Recensioni 37

Pensiero per Giada

Le vicende della cronaca quotidiana sono sempre collegate a valori che hanno a che fare con aspetti simbolici e rappresentano, anche nei casi drammatici, occasioni di riflessione e crescita interiori.

Giada non è più con noi. Si è gettata dal tetto di un edificio dell’Università Federico II di Napoli. Aveva detto a tutti che quel giorno si sarebbe laureata, ma non era vero. Giada aveva cominciato a morire qualche anno prima. Come tutti i giovani inseguiva un sogno, un sogno di normalità: il sostegno della famiglia per gli studi, la condivisione con gli amici, la laurea, il lavoro. Giada soffriva interiormente per non riuscire a studiare. Ma come comunicare il suo disagio e la sua difficoltà? Meglio fingere: fingere di superare gli esami, fingere che tutto andasse bene, fingere una normalità che non c’era.
In un mondo in cui sembra valere più la rappresentazione che la realtà si può fingere, si può sostenere una parte che non è la propria. Ma prima o dopo viene il momento della verità e la scelta è fra il crollo del proprio mondo fittizio e la fuga. Giada ha scelto, e in una forma tragica, quest’ultima. E lo ha fatto, simbolicamente, davanti a tutti. Certo tutto questo denota una grande fragilità e un profondo disagio interiore.
Ma la vicenda di Giada rappresenta per tutti noi anche le difficoltà che l’essere umano incontra per essere conforme a quegli standard che la società, nelle sue diverse articolazioni, impone. Siamo tutti costretti e ristretti nel nostro curriculum (presente e futuro) e spesso le relazioni avvengono sulla base di quello che facciamo, che abbiamo, che otteniamo e non sulla base di quello che siamo.
La storia di Giada, una solare ragazza del Sud, è tragica anche perché tutto attorno a lei, almeno così ci viene riportato, era del tutto “normale”. Non ci sono dunque colpevoli. Ma c’è una vittima e questo non va dimenticato.
La vicenda è già di per se stessa un simbolo, un monito e pure un invito a essere noi stessi, a non temere per i nostri limiti e i nostri fallimenti. È anche un invito ad ascoltare gli altri, a partire da quelli che ci sono vicini, a essere compassionevoli, ma anche a saper individuare i segnali deboli del disagio e della sofferenza. Il tutto per svelare l’importanza e l’incanto della relazione con l’altro che, in ultima analisi, è una parte di noi.
Non ho dubbi che un Angelo amorevole si stia occupando di Giada all’inizio del suo Grande Viaggio. Giada non è sola, forse lo siamo un po’ di più noi.
Il Teosofo ha a propria disposizione un enorme bagaglio di conoscenza, che deve però poter andare oltre la sfera intellettuale, per incontrare la compassione che viene dal cuore.
La Vita è Una ed evolve incessantemente verso la consapevolezza, nel respiro profondo di uno o più Universi in cui si alternano "Pralaya" e "Manvantara". A ciascuno di noi il compito di riconoscere nel nostro respiro individuale e quotidiano l’eco di quello universale. A ciascuno di noi la possibilità di aprirci all'altro, anche se diverso da noi, con un sorriso che è condivisione e amore.

Antonio Girardi

Segnalazioni

104° Congresso nazionale 2018 della S.T.I. a Cattolica (RN)
Il 104° Congresso Nazionale della S.T.I. si svolgerà a Cattolica (RN) dal 31 maggio al 3 giugno 2018, presso l’Hotel Waldorf. Il tema che verrà trattato sarà: “Dalla Conoscenza al Servizio: le sfide della Società Teosofica”.
Quello del Congresso è l’appuntamento più rilevante a cui sono chiamati i Soci ed i Simpatizzanti della Società Teosofica Italiana. È l’occasione non solo di approfondire un importante tema di studio, ma anche di condividere i diritti ed i doveri della vita associativa di un Ente Morale qual è la S.T.I. (Assemblea dei Soci, riunione del Consiglio Generale, etc.).
In allegato a questo numero della Rivista è inserita la presentazione del Congresso, del suo programma generale comprendente l’Assemblea Generale degli Associati, prevista per venerdì 1° giugno alle ore 10.00 e la scheda di prenotazione, con le informazioni di dettaglio.

11° Congresso Mondiale della S.T. a Singapore
La città-stato di Singapore, che ospiterà dal 4 al 9 agosto 2018 l’11° Congresso Mondiale della Società Teosofica, è un crogiolo di culture, poiché accoglie persone da ogni parte del mondo e, in particolare, malesi, indiani, cinesi, eurasiatici.
E’ una realtà dunque in cui ben si colloca il Congresso Mondiale della Società Teosofica, che ha come suo Primo Scopo quello della Fratellanza Universale senza distinzioni.
Il tema che sarà trattato dal Congresso, con relazioni articolate e workshop di approfondimento è: “Consciousness, contemplation, commitment: the future is now” (Coscienza, meditazione e impegno: il futuro è ora).
Al Congresso farà seguito il raduno internazionale dell’Ordine Teosofico di Servizio, che si svolgerà dal 9 all’11 agosto.
Ricordiamo che la precedente edizione del Congresso Mondiale della S.T. si era svolta a Roma dal 10 al 17 luglio del 2010.
Per ulteriori informazioni: 2018wc@singaporelodge.org
Per le prenotazioni (entro il 15 maggio): http://www.ts-adyar.org/event/11th-world-congress
Singapore è una città affascinante, con la diversità religiosa dei suoi templi, moschee, chiese, ecc., la sua Chinatown, la Little India, e il Geylang Serai della comunità malese. Anche l’architettura offre spunti diversi: si va dagli edifici storici ai vecchi negozi, dai grattacieli alla baia. Ma Singapore è anche chiamata la “Città Giardino”, per l’abbondanza di verde dei suoi magnifici parchi. (VisitSingapore.com)
È questa dunque una straordinaria opportunità per partecipare al Congresso Mondiale della S.T. e per visitare un luogo davvero unico.

Un’indagine sull’amore, la compassione e la fine della sofferenza
Anche quest’anno, dal 6 al 10 giugno, avrà luogo al castello di Pino d’Asti in Piemonte un incontro di dialogo alla luce degli insegnamenti di J. Krishnamurti. Il tema è "Un’indagine sull’amore, la compassione e la fine della sofferenza" e il ritiro sarà facilitato da Mukesh Gupta, coordinatore del centro di studi Krishnamurti a Rajghat, Varanasi.
Il programma prevede discorsi introduttivi, dialoghi meditativi, esperimenti di osservazione silenziosa, ascolto e indagine di sé, meditazione, visione di video dei discorsi di J. Krishnamurti. L’intenzione primaria è di far diventare l’intera giornata un processo meditativo, prendendo una pausa completa dalla meccanica routine quotidiana, così da permettere alle nostre menti e ai nostri cuori di riposare profondamente, ringiovanire, riflettere e esplorare insieme. Ogni mattina sarà anche possibile partecipare a una lezione di yoga. Il ritiro comincerà mercoledì sera con la cena e finirà domenica dopo pranzo.
Per qualsiasi informazione o per iscriversi contattare direttamente Josephine (Pepi) al 3246680943 o via mail: pepiebner@yahoo.it

Memento mori
“Memento mori – visioni del mondo sulla morte e il morire” è il titolo della Scuola Europea di Teosofia che si terrà dal 12 al 17 ottobre 2018 a Pescia (PT).
I lavori si svolgeranno presso il Villaggio Albergo San Lorenzo e Santa Caterina, edificio del XVII secolo posto su una ridente collina lungo il fiume Pescia.
Il costo del soggiorno in camera singola, pasti compresi, è di ᆲ 495 e la tassa di registrazione è di ᆲ 100.
Il programma completo dei lavori si può vedere cliccando su: http://bit.ly/2oMRMO4
Si consiglia di prenotare con largo anticipo.
Per chi lo desiderasse, dal 17 al 19 ottobre è previsto un tour facoltativo tra le bellezze di Firenze e di Pisa.

Recensioni

Asceti Armati
La collana “Manuali” della Pisa University Press ha recentemente pubblicato il volume Asceti Armati di Riccardo Scarpa, avvocato e docente universitario romano, nonché socio della Società Teosofica Italiana.
Il sottotitolo “Spirito Marziale, Animo Cavalleresco e Ordini Equestri e Premiali, archetipi eterni e storia” svela la vastità e l’articolazione del lavoro di Scarpa, che non vuole affrontare l’argomento solo negli spazi ristretti della ricognizione storica e della cronaca culturale, ma intende anche cogliere il significato profondo dello “spirito cavalleresco”, inteso come condizione dello spirito, le cui origini sono ascrivibili “quando il primo sciamano iniziò il primo guerriero e persiste e resta presso tutte le nazioni e in ogni periodo storico”. Uno spirito cavalleresco dunque capace di attraversare i secoli senza modificare un’ispirazione legata all’eternità dei principi spirituali, capaci di collocare nella loro relatività i corpi fisici dominati dal principio di impermanenza.
Il volume di Riccardo Scarpa si articola in 45 capitoli, che vanno dalla “Tradizione eroica” all’“Ideale eroico in Gabriele D’Annunzio”, Ernst Jünger e John Ronald Reuel Tolkien”.
La prefazione è di Davide Bigalli, presidente della Scuola Romana di Filosofia Politica e la postfazione è di Giovanni Sessa che della citata scuola è il segretario generale.
Nella conclusione l’autore cita Raimondo Lullo che, attorno al 1275, in un momento storico confuso e negativo, ricorda che per recuperare la lealtà e la giustizia perdute “tutto il popolo fu diviso per migliaia, e ogni mille ne fu scelto uno che si distinguesse dagli altri per gentilezza d’animo, lealtà, saggezza e forza”. E Scarpa ricorda anche Victor Emile Michelet che, nel 1930, affermò: “Questo mondo sprofonderebbe il giorno in cui non producesse più un cavaliere”.

Coraggio e speranze senza confini
Segnaliamo ai nostri lettori “Coraggio e speranze senza confini – le migrazioni di ieri e di oggi osservate da diversi punti di vista” (Carattere Mobile Edizioni), la bella opera curata da Giuseppina Cerutti che, grazie a una serie di circostanze “fortuite”, ha iniziato a interessarsi e a osservare, da più punti di vista, le migrazioni del secolo scorso e quelle attuali attraverso la storia degli abitanti della sua città, Borgomanero, che forniva una mescolanza di racconti davvero singolari. Nella loro diversità essi sono la testimonianza autentica di tantissime esperienze accomunate dalla speranza di una vita più dignitosa e dal coraggio di partire per realizzare i propri sogni.
Tutto questo attraverso gli occhi e la narrazione dei ragazzi delle scuole medie, che hanno raccolto le storie in prima persona e sono stati straordinari nel raccontarle. Averli coinvolti è stata una bella occasione di incontro fra generazioni e ha avuto l’importante valenza di fissare in un libro la memoria delle loro radici, consentendone la custodia nel tempo, anche a beneficio delle future generazioni.
Il libro, ben sostenuto dalla documentazione storica, riporta anche il movimento immigratorio dei nostri tempi e è corredato da un ricchissimo materiale iconografico, uscito da cassetti e archivi delle famiglie e delle istituzioni del luogo. Questo ha dato vita a una mostra che ancor più ha unito le generazioni le quali, ciascuna con le sue modalità, vi hanno partecipato.
L’opera si apre con una splendida citazione di Democrito di Abdera: “Ogni paese della terra è aperto all’uomo saggio: perché la patria dell’animo virtuoso è l’intero universo”.
Una sperimentazione davvero nel segno della fratellanza universale senza distinzioni e una buona pratica da realizzare in ogni ambito sociale.

L’inutile strage – Controstoria della Prima guerra mondiale
Segnaliamo la pubblicazione da parte della casa editrice Luoghi Interiori del libro “L’inutile strage – Controstoria della Prima guerra mondiale” del prof. Giorgio Giannini.
In risposta al Centenario della Grande Guerra il saggio sfrutta analizza non solo le cause del conflitto, ma soprattutto le tragiche conseguenze politiche, sociali e economiche prodotte nei Paesi belligeranti e nella vita di militari e civili.
Questi temi sono affrontati adottando un approccio particolare, non solo, attraverso la ricostruzione degli eventi storici, ma con l’approfondimento di aspetti poco noti del conflitto che meritano di essere ricordati.
L’attenzione si concentra sui “protagonisti” della Grande Guerra, spesso completamente sconosciuti, come gli obiettori di coscienza o le donne, per poi approfondire il dramma della giustizia militare senza trascurare le memorie di guerra.
L’opera del prof. Giannini, autore di vari testi sull’obiezione di coscienza, sulla Resistenza e sul Giorno della Memoria, ha vinto il Premio Letterario 2017 “Città di Castello” nella sezione saggistica.

Dai Gruppi

Avvicendamento
Il Centro Studi Teosofici “Stella del Nord” di Trieste ha provveduto al rinnovo delle cariche sociali eleggendo all’unanimità il Fratello Fabio Dick quale nuovo Segretario.
Tutti i componenti del Centro hanno espresso i più sentiti ringraziamenti e profonda gratitudine al Segretario uscente, Fratello Mario Dellavalle, che per tanti anni ha profuso le sue energie per il Centro Studi triestino. ai quali si unisce anche la Segreteria Generale.
La Segreteria Generale esprime al Fratello Fabio l’augurio più fervido per un lavoro proficuo, nel segno della Fratellanza Universale senza distinzioni. Al Fratello Mario un vivo ringraziamento per l’opera svolta.

Giugno 2018

Anno LXXIV - N.6
cover giugno 2018

La Rivista Italiana di Teosofia esce con cadenza bimestrale. L'invio avviene tramite il servizio postale. In alternativa è possibile riceverla anche in formato PDF. Il costo dell'abbonamento annuo è fissato in euro 30,00 per l’Italia e per l’Estero in euro 50,00 (formato cartaceo) o 30,00 (invio in PDF). Il versamento può essere effettuato: tramite bollettino sul conto corrente postale numero 55010367, intestato a Società Teosofica Italiana APS - Tesoreria; tramite bonifico al conto Bancoposta: Società Teosofica Italiana APS - CODICE IBAN: IT93 D076 0111 8000 0005 5010 367; oppure con PayPal: https://www.eti-edizioni.it/collane-libri-e-dvd/770-rivista-italiana-di-teosofia.html

Pensiero per Giada
A. Girardi 1

Le stagioni della mente
T. Boyd 2

Vendetta o giustizia?
D. Bruce 6

Lo yoga per la salute mentale: prove neurobiologiche
B.N. Gangadhar 12

Ildegarda di Bingen, la monaca che amava la terrai
C. Overweg 16

Riflessioni sulla conoscenza
P. Praticò 21

La Preghiera del cuore
M. Di Benedetto 23

Teosofia: tradizione e rivoluzione
P.G. Parola 24

Teosofia: tradizione e rivoluzione
E. Vescia 29

Pagine della letteratura teosofica
33

Testi per l’intuizione [XXXIV]
34

Ordine Teosofico di Servizio. Training Vocational Center
35

Segnalazioni 36
Recensioni 37

Pensiero per Giada

Le vicende della cronaca quotidiana sono sempre collegate a valori che hanno a che fare con aspetti simbolici e rappresentano, anche nei casi drammatici, occasioni di riflessione e crescita interiori.

Giada non è più con noi. Si è gettata dal tetto di un edificio dell’Università Federico II di Napoli. Aveva detto a tutti che quel giorno si sarebbe laureata, ma non era vero. Giada aveva cominciato a morire qualche anno prima. Come tutti i giovani inseguiva un sogno, un sogno di normalità: il sostegno della famiglia per gli studi, la condivisione con gli amici, la laurea, il lavoro. Giada soffriva interiormente per non riuscire a studiare. Ma come comunicare il suo disagio e la sua difficoltà? Meglio fingere: fingere di superare gli esami, fingere che tutto andasse bene, fingere una normalità che non c’era.
In un mondo in cui sembra valere più la rappresentazione che la realtà si può fingere, si può sostenere una parte che non è la propria. Ma prima o dopo viene il momento della verità e la scelta è fra il crollo del proprio mondo fittizio e la fuga. Giada ha scelto, e in una forma tragica, quest’ultima. E lo ha fatto, simbolicamente, davanti a tutti. Certo tutto questo denota una grande fragilità e un profondo disagio interiore.
Ma la vicenda di Giada rappresenta per tutti noi anche le difficoltà che l’essere umano incontra per essere conforme a quegli standard che la società, nelle sue diverse articolazioni, impone. Siamo tutti costretti e ristretti nel nostro curriculum (presente e futuro) e spesso le relazioni avvengono sulla base di quello che facciamo, che abbiamo, che otteniamo e non sulla base di quello che siamo.
La storia di Giada, una solare ragazza del Sud, è tragica anche perché tutto attorno a lei, almeno così ci viene riportato, era del tutto “normale”. Non ci sono dunque colpevoli. Ma c’è una vittima e questo non va dimenticato.
La vicenda è già di per se stessa un simbolo, un monito e pure un invito a essere noi stessi, a non temere per i nostri limiti e i nostri fallimenti. È anche un invito ad ascoltare gli altri, a partire da quelli che ci sono vicini, a essere compassionevoli, ma anche a saper individuare i segnali deboli del disagio e della sofferenza. Il tutto per svelare l’importanza e l’incanto della relazione con l’altro che, in ultima analisi, è una parte di noi.
Non ho dubbi che un Angelo amorevole si stia occupando di Giada all’inizio del suo Grande Viaggio. Giada non è sola, forse lo siamo un po’ di più noi.
Il Teosofo ha a propria disposizione un enorme bagaglio di conoscenza, che deve però poter andare oltre la sfera intellettuale, per incontrare la compassione che viene dal cuore.
La Vita è Una ed evolve incessantemente verso la consapevolezza, nel respiro profondo di uno o più Universi in cui si alternano "Pralaya" e "Manvantara". A ciascuno di noi il compito di riconoscere nel nostro respiro individuale e quotidiano l’eco di quello universale. A ciascuno di noi la possibilità di aprirci all'altro, anche se diverso da noi, con un sorriso che è condivisione e amore.

Antonio Girardi

Segnalazioni

104° Congresso nazionale 2018 della S.T.I. a Cattolica (RN)
Il 104° Congresso Nazionale della S.T.I. si svolgerà a Cattolica (RN) dal 31 maggio al 3 giugno 2018, presso l’Hotel Waldorf. Il tema che verrà trattato sarà: “Dalla Conoscenza al Servizio: le sfide della Società Teosofica”.
Quello del Congresso è l’appuntamento più rilevante a cui sono chiamati i Soci ed i Simpatizzanti della Società Teosofica Italiana. È l’occasione non solo di approfondire un importante tema di studio, ma anche di condividere i diritti ed i doveri della vita associativa di un Ente Morale qual è la S.T.I. (Assemblea dei Soci, riunione del Consiglio Generale, etc.).
In allegato a questo numero della Rivista è inserita la presentazione del Congresso, del suo programma generale comprendente l’Assemblea Generale degli Associati, prevista per venerdì 1° giugno alle ore 10.00 e la scheda di prenotazione, con le informazioni di dettaglio.

11° Congresso Mondiale della S.T. a Singapore
La città-stato di Singapore, che ospiterà dal 4 al 9 agosto 2018 l’11° Congresso Mondiale della Società Teosofica, è un crogiolo di culture, poiché accoglie persone da ogni parte del mondo e, in particolare, malesi, indiani, cinesi, eurasiatici.
E’ una realtà dunque in cui ben si colloca il Congresso Mondiale della Società Teosofica, che ha come suo Primo Scopo quello della Fratellanza Universale senza distinzioni.
Il tema che sarà trattato dal Congresso, con relazioni articolate e workshop di approfondimento è: “Consciousness, contemplation, commitment: the future is now” (Coscienza, meditazione e impegno: il futuro è ora).
Al Congresso farà seguito il raduno internazionale dell’Ordine Teosofico di Servizio, che si svolgerà dal 9 all’11 agosto.
Ricordiamo che la precedente edizione del Congresso Mondiale della S.T. si era svolta a Roma dal 10 al 17 luglio del 2010.
Per ulteriori informazioni: 2018wc@singaporelodge.org
Per le prenotazioni (entro il 15 maggio): http://www.ts-adyar.org/event/11th-world-congress
Singapore è una città affascinante, con la diversità religiosa dei suoi templi, moschee, chiese, ecc., la sua Chinatown, la Little India, e il Geylang Serai della comunità malese. Anche l’architettura offre spunti diversi: si va dagli edifici storici ai vecchi negozi, dai grattacieli alla baia. Ma Singapore è anche chiamata la “Città Giardino”, per l’abbondanza di verde dei suoi magnifici parchi. (VisitSingapore.com)
È questa dunque una straordinaria opportunità per partecipare al Congresso Mondiale della S.T. e per visitare un luogo davvero unico.

Un’indagine sull’amore, la compassione e la fine della sofferenza
Anche quest’anno, dal 6 al 10 giugno, avrà luogo al castello di Pino d’Asti in Piemonte un incontro di dialogo alla luce degli insegnamenti di J. Krishnamurti. Il tema è "Un’indagine sull’amore, la compassione e la fine della sofferenza" e il ritiro sarà facilitato da Mukesh Gupta, coordinatore del centro di studi Krishnamurti a Rajghat, Varanasi.
Il programma prevede discorsi introduttivi, dialoghi meditativi, esperimenti di osservazione silenziosa, ascolto e indagine di sé, meditazione, visione di video dei discorsi di J. Krishnamurti. L’intenzione primaria è di far diventare l’intera giornata un processo meditativo, prendendo una pausa completa dalla meccanica routine quotidiana, così da permettere alle nostre menti e ai nostri cuori di riposare profondamente, ringiovanire, riflettere e esplorare insieme. Ogni mattina sarà anche possibile partecipare a una lezione di yoga. Il ritiro comincerà mercoledì sera con la cena e finirà domenica dopo pranzo.
Per qualsiasi informazione o per iscriversi contattare direttamente Josephine (Pepi) al 3246680943 o via mail: pepiebner@yahoo.it

Memento mori
“Memento mori – visioni del mondo sulla morte e il morire” è il titolo della Scuola Europea di Teosofia che si terrà dal 12 al 17 ottobre 2018 a Pescia (PT).
I lavori si svolgeranno presso il Villaggio Albergo San Lorenzo e Santa Caterina, edificio del XVII secolo posto su una ridente collina lungo il fiume Pescia.
Il costo del soggiorno in camera singola, pasti compresi, è di ᆲ 495 e la tassa di registrazione è di ᆲ 100.
Il programma completo dei lavori si può vedere cliccando su: http://bit.ly/2oMRMO4
Si consiglia di prenotare con largo anticipo.
Per chi lo desiderasse, dal 17 al 19 ottobre è previsto un tour facoltativo tra le bellezze di Firenze e di Pisa.

Recensioni

Asceti Armati
La collana “Manuali” della Pisa University Press ha recentemente pubblicato il volume Asceti Armati di Riccardo Scarpa, avvocato e docente universitario romano, nonché socio della Società Teosofica Italiana.
Il sottotitolo “Spirito Marziale, Animo Cavalleresco e Ordini Equestri e Premiali, archetipi eterni e storia” svela la vastità e l’articolazione del lavoro di Scarpa, che non vuole affrontare l’argomento solo negli spazi ristretti della ricognizione storica e della cronaca culturale, ma intende anche cogliere il significato profondo dello “spirito cavalleresco”, inteso come condizione dello spirito, le cui origini sono ascrivibili “quando il primo sciamano iniziò il primo guerriero e persiste e resta presso tutte le nazioni e in ogni periodo storico”. Uno spirito cavalleresco dunque capace di attraversare i secoli senza modificare un’ispirazione legata all’eternità dei principi spirituali, capaci di collocare nella loro relatività i corpi fisici dominati dal principio di impermanenza.
Il volume di Riccardo Scarpa si articola in 45 capitoli, che vanno dalla “Tradizione eroica” all’“Ideale eroico in Gabriele D’Annunzio”, Ernst Jünger e John Ronald Reuel Tolkien”.
La prefazione è di Davide Bigalli, presidente della Scuola Romana di Filosofia Politica e la postfazione è di Giovanni Sessa che della citata scuola è il segretario generale.
Nella conclusione l’autore cita Raimondo Lullo che, attorno al 1275, in un momento storico confuso e negativo, ricorda che per recuperare la lealtà e la giustizia perdute “tutto il popolo fu diviso per migliaia, e ogni mille ne fu scelto uno che si distinguesse dagli altri per gentilezza d’animo, lealtà, saggezza e forza”. E Scarpa ricorda anche Victor Emile Michelet che, nel 1930, affermò: “Questo mondo sprofonderebbe il giorno in cui non producesse più un cavaliere”.

Coraggio e speranze senza confini
Segnaliamo ai nostri lettori “Coraggio e speranze senza confini – le migrazioni di ieri e di oggi osservate da diversi punti di vista” (Carattere Mobile Edizioni), la bella opera curata da Giuseppina Cerutti che, grazie a una serie di circostanze “fortuite”, ha iniziato a interessarsi e a osservare, da più punti di vista, le migrazioni del secolo scorso e quelle attuali attraverso la storia degli abitanti della sua città, Borgomanero, che forniva una mescolanza di racconti davvero singolari. Nella loro diversità essi sono la testimonianza autentica di tantissime esperienze accomunate dalla speranza di una vita più dignitosa e dal coraggio di partire per realizzare i propri sogni.
Tutto questo attraverso gli occhi e la narrazione dei ragazzi delle scuole medie, che hanno raccolto le storie in prima persona e sono stati straordinari nel raccontarle. Averli coinvolti è stata una bella occasione di incontro fra generazioni e ha avuto l’importante valenza di fissare in un libro la memoria delle loro radici, consentendone la custodia nel tempo, anche a beneficio delle future generazioni.
Il libro, ben sostenuto dalla documentazione storica, riporta anche il movimento immigratorio dei nostri tempi e è corredato da un ricchissimo materiale iconografico, uscito da cassetti e archivi delle famiglie e delle istituzioni del luogo. Questo ha dato vita a una mostra che ancor più ha unito le generazioni le quali, ciascuna con le sue modalità, vi hanno partecipato.
L’opera si apre con una splendida citazione di Democrito di Abdera: “Ogni paese della terra è aperto all’uomo saggio: perché la patria dell’animo virtuoso è l’intero universo”.
Una sperimentazione davvero nel segno della fratellanza universale senza distinzioni e una buona pratica da realizzare in ogni ambito sociale.

L’inutile strage – Controstoria della Prima guerra mondiale
Segnaliamo la pubblicazione da parte della casa editrice Luoghi Interiori del libro “L’inutile strage – Controstoria della Prima guerra mondiale” del prof. Giorgio Giannini.
In risposta al Centenario della Grande Guerra il saggio sfrutta analizza non solo le cause del conflitto, ma soprattutto le tragiche conseguenze politiche, sociali e economiche prodotte nei Paesi belligeranti e nella vita di militari e civili.
Questi temi sono affrontati adottando un approccio particolare, non solo, attraverso la ricostruzione degli eventi storici, ma con l’approfondimento di aspetti poco noti del conflitto che meritano di essere ricordati.
L’attenzione si concentra sui “protagonisti” della Grande Guerra, spesso completamente sconosciuti, come gli obiettori di coscienza o le donne, per poi approfondire il dramma della giustizia militare senza trascurare le memorie di guerra.
L’opera del prof. Giannini, autore di vari testi sull’obiezione di coscienza, sulla Resistenza e sul Giorno della Memoria, ha vinto il Premio Letterario 2017 “Città di Castello” nella sezione saggistica.

Dai Gruppi

Avvicendamento
Il Centro Studi Teosofici “Stella del Nord” di Trieste ha provveduto al rinnovo delle cariche sociali eleggendo all’unanimità il Fratello Fabio Dick quale nuovo Segretario.
Tutti i componenti del Centro hanno espresso i più sentiti ringraziamenti e profonda gratitudine al Segretario uscente, Fratello Mario Dellavalle, che per tanti anni ha profuso le sue energie per il Centro Studi triestino. ai quali si unisce anche la Segreteria Generale.
La Segreteria Generale esprime al Fratello Fabio l’augurio più fervido per un lavoro proficuo, nel segno della Fratellanza Universale senza distinzioni. Al Fratello Mario un vivo ringraziamento per l’opera svolta.