Gennaio-febbraio 2025

Anno LXXXI - N.01-02
Cover gennaio-febbraio 2025

La Rivista Italiana di Teosofia esce con cadenza bimestrale. L'invio avviene tramite il servizio postale. In alternativa è possibile riceverla anche in formato PDF. Il costo dell'abbonamento annuo è fissato in euro 30,00 per l’Italia e per l’Estero in euro 50,00 (formato cartaceo) o 30,00 (invio in PDF). Il versamento può essere effettuato: tramite bollettino sul conto corrente postale numero 55010367, intestato a Società Teosofica Italiana APS - Tesoreria; tramite bonifico al conto Bancoposta: Società Teosofica Italiana APS - CODICE IBAN: IT93 D076 0111 8000 0005 5010 367; oppure con PayPal: https://www.eti-edizioni.it/collane-libri-e-dvd/770-rivista-italiana-di-teosofia.html

Area riservata

Diario dell'anima e amorevole gentilezza
A. Girardi 1

Oh Vita Celata...
J. Mills 2

Pratica e libertà
T. Boyd 6

Antica saggezza e nuovo piano di coscienza
A. Girardi 9

Il tempio sacro, riflesso del Tempio interiore
R. Selicati 12

Osservazione sulla Trinità
D. Fayenz 16

La diade Cielo-Terra nella tradizione
A. Profita 21

Bellezza e armonia nel percorso evolutivo dell'uomo
L. Bessone 25

Lapis philosophorum
T. Buscaglione 28

Teologia e Teosofia
A. Stirati 31

Cacique Merong
O. Torretta 33

Nella Ciapetti Assagioli: una femminista dello Spirito
W. Esposito 34

Testi per l’intuizione [LXXXIV]
38

Ordine Teosofico di Servizio in Orissa (India)
39

Segnalazioni
41

Recensioni
44

Dai Gruppi
45

Al di là del velo
45
Sul sito web della S.T.I. le attivita' dei Gruppi e dei Centri Le attivita' dei Gruppi e dei Centri della Societa'  Teosofica Italiana sono presentate, giorno per giorno, su internet e sono consultabili collegandosi al sito della S.T.I. all'indirizzo: www.teosofica.org Aprendo la sezione"Eventi e Convegni" e' possibile registrarsi accedendo cosi' all'elenco delle riunioni e delle conferenze organizzate nelle varie localita' .

Diario dell’anima e amorevole gentilezza

L’essere umano è anche un fascio di ricordi, un insieme di esperienze, una serie di registrazioni emotive che determinano una memoria condizionata dalle paure e dagli inganni della dimensione di una personalità vissuta con senso di separatezza rispetto al tutto.
Ci sono molti diari che caratterizzano la nostra vita, costellata di certificazioni, di valutazioni, di codici, password, anagrafi di vario tipo. Riusciamo – forse – a riconoscerci in una sorta di vasto curriculum che fatica a non essere soggetto a qualche manipolazione derivata da un uso strumentale delle informazioni.
Siamo anche portatori di una visione del mondo che, troppo spesso, viene messa in discussione dal desiderio di conseguire obiettivi legati al nostro piccolo “io”, che caratterizza la personalità concreta.
Nel corso dei millenni i testimoni dell’Antica Saggezza sono venuti ad aprire all’umanità la prospettiva di una visione del mondo essenzialmente basata sull’amore e sull’unità della vita.
E non sono mancate positive sperimentazioni sul piano della mente e della spiritualità. È come se la vita fosse, a livello sia individuale sia collettivo, una sorta di laboratorio, di sperimentazione delle possibilità.
La prospettiva teosofica consente un’autentica espansione della coscienza nel segno di una consapevolezza che si lega all’evoluzione e all’intuizione. Lo fa grazie alla comprensione della legge del karma, che ci fa intuire il senso dell’unità e del collegamento di tutte le cose visibili e invisibili e a una diversa prospettiva spazio-temporale, che non limita il significato della vita al portato della percezione dei sensi e alla singola esperienza.
La sospensione del giudizio discriminante ci fa prendere coscienza di una sorta di “diario dell’anima” che sta scritto nel nostro cuore e dove trovano testimonianza i nostri sogni, gli slanci altruistici, il nostro più profondo sentire, la nostra visione autentica.
Talora il diario ci presenta la registrazione di una carezza non data, di un sorriso negato, di una parola non detta, ma tutto trova una composizione nel senso di eterna bontà di tutte le cose.
Nel diario dell’anima sta la spiegazione del nostro essere poeti, del significato di slanci interiori che ci aprono alla dimensione di un sentire cosmico, globale e, in ultima analisi, legato alla dimensione dell’infinito. È un bene prezioso che dà forza e significato al nostro percepire e al nostro vivere.
È il substrato di quell’amorevole gentilezza che è il tratto caratterizzante dell’uomo nuovo del tempo che viene, non più dominato dalla sete del possesso e dell’avere, dal culto della personalità e dal pensiero separativo.
L’Eterna Saggezza ci insegna che l’amorevole gentilezza contiene in sé i poteri della bellezza, dell’intuizione e della comprensione del significato dell’essere, qui e ora.
Così, con le parole di uno sconosciuto poeta possiamo ripetere: “Scivola lento il tempo / verso l’eterno /e il respiro calmo / si sposa con il sorriso. / Non è importante il fare, / quanto il non fare facendo, / con amore.

Antonio Girardi

Segnalazioni

FAQ su Teosofia e Società Teosofica
Chi si avvicina alla Teosofia e alla Società Teosofica ha l’esigenza di trovare risposte chiare alle domande che possono sorgere spontaneamente sia sul significato della Teosofia e dei suoi contenuti sia sull’attività della Società Teosofica e sulla sua organizzazione.
Per favorire un’informazione semplice, completa e doverosamente trasparente è stata inserita nel sito internet della S.T.I. una rubrica che riguarda proprio le FAQ, le domande più frequentemente poste sulla Teosofia e sulla Società Teosofica: https://www.teosofica.org/it/faq/,619
Naturalmente tutto questo non esclude la possibilità di un contatto diretto, che in ambito teosofico è sempre il benvenuto: sti@teosofica.org

Quote associative 2025
Il Consiglio Generale della S.T.I., su proposta del Consiglio Direttivo ha deliberato, per quanto riguarda le quote associative e gli abbonamenti alla Rivista Italiana di Teosofia 2025, il seguente ammontare:
1. Quota associativa alla Società Teosofica Italiana (comprende anche l’abbonamento alla “Rivista Italiana di Teosofia”): euro 50,00. Solo nei casi di co-residenza le quote oltre la prima sono ridotte ad euro35,00;
2. Quota associativa per l’estero (comprende anche l’abbonamento alla “Rivista Italiana di Teosofia”): euro 65,00; 3. Quota di ingresso per i nuovi soci (solo per il primo anno, comprende anche l’abbonamento alla “Rivista Italiana di Teosofia”): euro 65,00;
4. Quota Socio Sostenitore (con abbonamento): euro 100;
5. Quota Socio Benemerito Vitalizio (con abbonamento): euro 2.000;
6. Abbonamento alla Rivista Italiana di Teosofia (per non soci): euro 30,00;
7. Abbonamento estero alla Rivista Italiana di Teosofia (per non soci): euro 50,00.

Rete di Scuole Tecnologie, Genitori e Minori
Il Fratello Luigi Antonio Macrì, Presidente del Gruppo Teosofico “Tetraktys” di Vallefiorita (CZ) e già dirigente scolastico di istituti di ogni ordine e grado, ci ha informati di una nuova importante iniziativa da lui promossa sul tema del rapporto fra tecnologie e minori.
Com’è noto, l'Associazione Culturale Focus on A.P.S. (www.associazionefocuson.it), in collaborazione con la rivista www.ictedmagazine.com, da tempo promuove incontri e attività per mettere in guardia genitori e persone interessate sui rischi per minori – in particolare dei bambini – riguardo l’uso non adeguato di tecnologie, quali cellulari, tablet, schermi, etc.
Negli ultimi mesi è stata avviata, a livello nazionale, una rete di scuole che ha il compito di supportare genitori e docenti nella consapevolezza relativa alle problematiche neuroscientifiche e ai pericoli per i più piccoli nell'essere esposti in modo eccessivo a schermi e filmati.
Diverse sono già state le adesioni a questa rete di scuole che si sta concretamente formando.
I Fratelli e le Sorelle che volessero segnalare un Istituto Comprensivo della loro zona contribuiranno a questa iniziativa di grande valore e del tutto volontaristica. Ai docenti, ai genitori, ai dirigenti scolastici e a tutti coloro che volessero proporre questa attività invieremo l'accordo di rete per l'adesione; scrivere a presidente@associazionefocuson.it

Un progetto per decifrare il linguaggio delle piante
Da tempo l’attenzione del mondo della ricerca si è concentrata sul linguaggio delle piante e sul mondo vegetale.
Finora è stato rilevato che le piante comunicano fra loro e anche col mondo degli insetti attraverso l’emissione di molecole volatili contenenti un alfabeto chimico.
Anche attraverso l’esperienza diretta è evidente l’interazione fra l’essere umano e le piante, come testimoniano i cosiddetti “pollici verdi”.
Il Consiglio Europeo delle Ricerche ha recentemente finanziato l’Università di Padova per un progetto scientifico, coordinato dal prof. Umberto Castiello, denominato “ROOMors – At the roots of motor intentions”, per l’attivazione del primo laboratorio in Italia specializzato nello studio delle capacità pianificatorie delle piante, che punta all’analisi tridimensionale del movimento e alla rilevazione delle molecole chimiche.
Rispondendo alle domande di Anna Mesenello de “Il Corriere della Sera” il prof. Castiello ha confermato che “le piante comunicano attraverso molecole volatili contenenti veri messaggi, emessi e assorbiti: una specie di alfabeto chimico che viene composto come noi assembliamo parole. Trasmettono soprattutto segnali di pericolo… [Si tratta di] un linguaggio molto complesso, ancora da decifrare, ma che ci permetterà di avere informazioni molto rilevanti sulla vita delle piante”.

Turner. L’eredità del sublime
Si è appena conclusa nel Principato di Monaco, presso il Grimaldi Forum, la mostra “Turner. L’eredità del sublime”, realizzata in collaborazione con la Tate Gallery di Londra e curata da Elisabeth Brooke.
Oltre 80 opere di Turner sono state accompagnate da quelle di autori che, dall’epoca del grande pittore inglese, arrivano fino ai nostri giorni.
Joseph Mallord William Turner (1775-1851) è stato definito il pittore della luce e il maestro del sublime, innamorato di una natura indagata non soltanto con la mente ma anche col cuore, aprendo così lo spazio all’emozione della pura bellezza.

Le lezioni del Karmapa sulle origini del Mantra Segreto
Nella tradizione tibetana del buddhismo mahāyāna la figura del Karmapa (“quello dell’azione [illuminata]”, oppure “signore vittorioso dell’azione [illuminata]”) assume una particolare importanza quale capo della tradizione karma kagyu. Come il Dalai Lama è considerato una manifestazione di Avalokitésvara, il Buddha della grande compassione.
Il lignaggio del Karmapa (iniziato nel 1110) è giunto alla 17^ incarnazione, nella persona di Ogyen Trinley Dorje, nato nel 1985.
Un gruppo di lavoro di valenti traduttori, coordinati dal lama Renato Mazzonetto, ha cominciato a rendere disponibili in italiano i video con le lezioni degli insegnamenti estivi 2024 del Karmapa, dedicati al tema: “Le origini del Mantra Segreto”.
Si tratta di un materiale di grande interesse e importanza, che consente finalmente di seguire nella nostra lingua insegnamenti che non solo si ricollegano a un’antica tradizione ma che testimoniano una dimensione spirituale di prima grandezza e di sicuro interesse non soltanto per i praticanti buddhisti ma anche per tutti i ricercatori spirituali.
Questo il link per consultare la playlist con i video: https://www.youtube.com/playlist?list=PLyZYXtlStecZLnraC0tSDwCcKALQQOUqs

Il Corriere della Sera promuove la conoscenza della pedagogia montessoriana
Dal 24 agosto 2024 e fino al 15 marzo 2025 il quotidiano “II Corriere della Sera” promuove settimanalmente una serie di libri ispirati al messaggio e alla pedagogia di Maria Montessori (1870-1952), la grande scienziata (e teosofa) che, grazie al suo metodo educativo, ha fornito un eccezionale contributo alla moderna pedagogia.
I testi sono stati curati da Grazia Honegger Fresco (1929-2020) che della Montessori è stata un’allieva diretta. Nell’introduzione al primo volume (“Voglio fare da solo”) scrive: “Nell’epoca attuale, così irta di pericoli che possono giungere inattesi da ogni parte – ma che ci sono sempre stati - i familiari tendono a porre divieti esagerati. Loro per primi sono timorosi e limitano la libertà dei figli, mostrando di non fidarsi. Con questi libri vorremmo rassicurarli, fornendo agli adulti alcuni strumenti in un linguaggio basato sulla concretezza e, quindi, essenzialmente pratico”.
Il segreto del metodo educativo montessoriano è quello di imparare giocando e di essere in grado di fornire strumenti utili alla protezione e all’indipendenza del bambino.

Il cervello dell’intelligenza artificiale
Segnaliamo l’importante riflessione di Giuseppe Remuzzi sul tema dell’intelligenza artificiale, pubblicata il 18 agosto ne “La Lettura”, inserto domenicale de “Il Corriere della Sera”.
Remuzzi osserva che, mentre i normali programmi informatici seguono regole predeterminate, quelli dell’IA apprendono autonomamente, a partire dai dati a disposizione, i quali sono utilizzati e riutilizzati fino ad arrivare a un qualche risultato.
Il fatto è che per molti versi non conosciamo esattamente come le informazioni vengano organizzate e utilizzate dall’intelligenza artificiale. Da ciò sorge spontaneamente una domanda, che anche scienziati e studiosi hanno cominciato a porsi: l’IA potrà arrivare a pensare autonomamente, proprio come facciamo noi?
Remuzzi segnala il caso di Matthew Hutson che, in un articolo pubblicato da “Nature”, affronta il tema della comparazione delle reti neurali del cervello umano con quelle dell’intelligenza artificiale. Quel che è certo è che le funzioni delle reti neurali, così come quelle del cervello umano, restano avvolte, almeno per ora, in un certo mistero.
Un altro caso citato è quello di Martin Wattenberg, professore di informatica di Harvard, che indaga sulla modalità di “ragionamento” dell’IA.
Dopo aver ricordato anche il contributo di Thilo Hagendorff dell’Università di Stoccarda, che ha introdotto un nuovo campo di ricerca, la “Machine psychology”, Remuzzi osserva: “La conclusione che si potrebbe trarre da questi studi è che l’intelligenza artificiale non ha coscienza di sé ma, a forza di imparare, potrebbe generare una propria personalità talmente sofisticata da riuscire persino a mentire”.
E conclude con una riflessione di grande attualità: “Chi si prende la responsabilità di quello che deriva dall’impiego dell’IA? Sarà importante definire chi è responsabile di che cosa e della scienza che produce, anche quando la scienza crea strumenti che aiutano la scienza. Un circolo vizioso, una matassa difficile da sbrogliare, ma l’innovazione, quando è così profonda da avere un impatto significativo in tanti aspetti della nostra vita, non può essere zona franca di assenza di responsabilità. Insomma, l’IA trasformerà la scienza e forse anche il nostro modo di vivere e ne avremo vantaggi enormi, a condizione di capirne abbastanza per evitare i rischi legati a uno sviluppo incontrollato di questi linguaggi”.

Il Concerto di Colonia di Keith Jarrett: una metafora delle possibilità umane
Sono trascorsi quasi cinquant’anni dalla serata del 24 gennaio del 1975 quando Keith Jarrett, pianista jazz cresciuto alla corte dei Jazz Messangers di Blakey, di Charles Lloyd e di Miles Davis, si esibì all’Opera Haus di Colonia in quello che sarebbe poi divenuto per tutti il Concerto di Colonia, la cui registrazione è in grado ancor oggi di suscitare grandi echi nel cuore e nella mente di chi ascolta.
Ma la straordinarietà di quell’evento sta tutta nel “momento”, nella capacità di Jarrett di vivere la musica nel qui e ora, in spirito di totale improvvisazione, alla ricerca della bellezza e del canto dell’anima. Se ne accorsero il pubblico presente al concerto, i critici musicali e i discografici, ma anche lo stesso Keith Jarrett, a lungo recalcitrante sulla possibilità di trascrivere in musica il concerto.
La serata era cominciata in grande ritardo perché Jarrett aveva chiesto che sul palco fosse portato uno Steinway, il suo pianoforte preferito. Non era stato però possibile esaudire la sua richiesta. Il musicista allora aveva domandato in sostituzione uno dei due Bosendorfer che erano dietro le quinte, ma gli fu messo a disposizione quello che non era stato nemmeno revisionato e che conservava qualche incertezza nei timbri. Keith Jarrett accettò la sfida e il risultato fu il celebre “Koln Concert”, icona di una musica in grado di essere apprezzata da musicisti esperti e semplici fruitori.
Il Concerto di Colonia può essere letto in chiave metaforica: il protagonista della vicenda si trova a vivere un’esperienza caratterizzata da presupposti che non corrispondono alla sua volontà (il pianoforte non è quello desiderato!) ma accetta la sfida e si cala nell’azione, immergendosi nelle possibilità del momento e valorizzando al massimo il sapere (le conoscenze musicali, in questo caso), frutto della sua esperienza. Il tutto in chiave non solo di improvvisazione ma di esplorazione delle possibilità espressive. La performance di Keith Jarrett del 24 gennaio 1975, proprio perché vive nel qui e ora, è lì a indicarci simbolicamente che ciascun essere umano ha la possibilità, nelle diverse esperienze del vivere, di fluire nel momento e di esprimere il valore assoluto della realtà.

Vandana Shiva: “Sfruttiamo la creatività della Terra contro la chimica e gli OGM che distruggono la vita”
L'attivista indiana Vandana Shiva si occupa delle sfide attuali dei sistemi alimentari, dell'impatto dei pesticidi e degli OGM, del ruolo delle donne e dei giovani, della questione della carne coltivata, sottolineando le sue preoccupazioni e speranze per il futuro. Shiva, presidente di Navdanya International, ha combattuto per oltre cinquant’anni per la biodiversità e ora si oppone alla finanziarizzazione della Natura e ai “biodiversity credit”, che considera una minaccia per la vita naturale.
Secondo Shiva, i sistemi alimentari attuali sono afflitti da problemi ecologici, sociali e sanitari, aggravati dall'uso di monocolture e sostanze chimiche che distruggono la biodiversità e dalla sostituzione del cibo tradizionale con quello spazzatura, correlato all’aumento delle malattie croniche. L’attivista critica anche le recenti decisioni dell'Unione Europea su OGM e pesticidi, accusando le multinazionali, come Monsanto, di influenzare negativamente le politiche agricole e la sicurezza alimentare. Shiva sostiene che i nuovi OGM rappresentano solo una ripetizione degli errori passati e disapprova la deregolamentazione prevista dall'UE.
In India, sebbene esista un forte movimento per l'agricoltura biologica, quella industriale sta crescendo, minacciando la sovranità alimentare del Paese. Shiva sottolinea l'importanza di proteggere la Terra, gli agricoltori e il diritto democratico al cibo sano per garantire un sistema alimentare sostenibile.
Evidenzia anche il ruolo cruciale delle donne nel settore agricolo, spesso invisibile ma fondamentale per la produzione di cibo e la conservazione della biodiversità. Inoltre riconosce il contributo dei giovani nel ridefinire il rapporto con la Terra e promuovere la sostenibilità.
Infine Shiva critica la carne coltivata e altri alimenti di laboratorio, definendoli cibi “finti” che non rispettano né la Terra né il corpo umano. Invece sostiene che il cibo deve essere un diritto universale e parte di un ciclo naturale che nutre la Terra e gli esseri viventi.
Vandana Shiva rimane comunque ottimista, convinta che il futuro possa essere pieno di gioia, speranza e abbondanza, se l'umanità saprà rispettare e lavorare in armonia con le leggi della natura.

“Imminent” rilancia la tesi della presenza di civiltà aliene
Dopo le dirompenti affermazioni di David Grusch al Congresso degli USA dello scorso anno, la tesi della presenza di civiltà aliene sulla Terra trae nuova linfa dalla pubblicazione del libro Imminent di Luis Elizondo. L’autore ha diretto un programma del Pentagono sugli UFO, o meglio sugli UAP (fenomeni aerei non identificati) e sostiene che gli USA sarebbero in possesso di tecnologie non umane e che le ricerche scientifiche (e militari) a riguardo sarebbero secretate e comunque in possesso del governo americano. Elizondo si sofferma anche su molti episodi del passato legati agli UFO, ponendo l’interrogativo su vicende che forse sono state tenute nascoste per decenni.
Il tema degli UFO e degli UAP deve essere affrontato sia in chiave scientifica sia in chiave intuitiva nonché con rigore logico, senza però assunti negazionisti di tipo ideologico. Quel che è certo è che la vita è un fenomeno complesso e che nell’universo c’è un contatto fra tutti gli elementi. In un pianeta Terra in cui la vita ha avuto inizio con l’arrivo di molti elementi provenienti dall’universo (secondo gli astrofisici della Northwestern University di Evanston, metà del nostro corpo è composto da atomi provenienti da collisioni stellari), l’interazione fra essere umano e realtà poco o per nulla conosciute, è tema tutto da indagare.
Sull’argomento segnaliamo anche un testo degli Anni ‘70 di Braid Steiger, “Dei dell’Acquario”, contenente alcune felici intuizioni.

Un’iniziativa del Gruppo Teosofico di Cuneo-Mondovì su “Scienza e coscienza”
Il Gruppo Teosofico di Cuneo-Mondovì, presieduto da Laura Bessone, il 18 ottobre scorso, presso la sala comunale di Mondovì ha organizzato una serata sul tema “Scienza e coscienza. Nuove vie per la consapevolezza dell’essere umano”.
Davanti a una platea numerosa e attenta sono intervenuti come relatori il dr. Claudio Sarotto, medico chirurgo oncologo e il dott. Antonio Girardi, Presidente della Società Teosofica Italiana.
Nella presentazione della serata Laura Bessone ha sottolineato come il tema del rapporto fra scienza e coscienza porti a una riflessone sulla consapevolezza e sulla realtà, anche spirituale, dell’essere umano e come sullo sfondo stia la necessità che quest’ultimo maturi sempre più una visione olistica della realtà e si avvicini al concetto di unità della vita.

Ritiro silenzioso ad Abano Terme
Dal 25 al 27 ottobre scorso si è svolta, presso la Casa San Marco ad Abano Terme (PD), l’edizione 2024 del ritiro silenzioso organizzato dalla Società Teosofica Italiana.
I lavori sono stati condotti da Tran-Thi-Kim Dieu, conferenziere internazionale della Società Teosofica.
I numerosi partecipanti hanno potuto così approfondire molti aspetti legati al tema “I quattro grandi voti del Bodhisattva”, con una panoramica sugli insegnamenti essenziali del buddhismo, accostata a momenti di intensa meditazione.
Ringraziamo di cuore la Sorella Tran-Thi-Kim Dieu per la conduzione del ritiro e Daniele Urlotti per il suo sempre prezioso e magistrale lavoro di traduzione dall’inglese, che ha consentito anche a chi non padroneggia questa lingua di partecipare all’evento.

Scuola Europea di Teosofia
La European School of Theosophy, diretta da Erica Georgiades, è stata fondata nell’ottobre del 1982 e ogni anno organizza una settimana di studio intensivo sulla Teosofia.
L’edizione 2024 si è svolta presso l’hotel Ascona, ad Ascona (Svizzera), alle pendici del leggendario Monte Verità.
In questo splendido luogo, ricco di peculiari energie, è stato dibattuto il tema: “Gateways to Mystical States of Consciousness”.
L’evento è stato anche l’occasione per conoscere la vita e le straordinarie opere artistiche del teosofo, mistico e visionario Luigi Pericle Giovannetti.
Patrizia Moschin Calvi, della sezione italiana, ha partecipato con una relazione sul tema: “Nirvana, dal sogno alla realtà”.

Recensioni

Il Cielo Nero
Questo il titolo del libro di Riccardo Cascino, informatico milanese che opera nel settore del digital advertising ma con una forte propensione alla scrittura, come dimostra questa sua opera di fantascienza.
Novark, l’ultima città sulla terra, è sotto il controllo di misteriosi invasori. Con il loro arrivo un immenso manto nero si è dispiegato oscurando il cielo e rendendo impossibile ogni fuga.
I giovani si sono rifugiati nel sottosuolo, mentre gli adulti sono stati trasformati in schiavi e i bambini in un esercito di spietati soldati. Facendo la conoscenza di Aril, una girovaga, Draak e la sua compagnia di sopravvissuti cominciano ad affacciarsi sulla superficie. Ma dare il via a una vera ribellione si rivela un’impresa impossibile.
Nella prefazione al libro Andrea Vestrucci, docente dii ingegneria dei sistemi di Intelligenza Artificiale presso l’Università di Bamberga, sottolinea il valore del testo, rilevando in esso i cinque elementi fondamentali tipici dei romanzi di fantascienza: un’accurata costruzione del mondo, una tecnologia originale, personaggi tridimensionali, una trama avvincente e l’indispensabile passione dell’autore.

Diari di Canoa Quebrada
Il cantautore e poeta triestino Adriano Doronzo, socio del Gruppo Teosofico Triestino, nella raccolta di versi “Diari di Canoa Quebrada”, ripercorre poeticamente il lasso di tempo compreso tra il 1° e il 22 marzo 2022 che lo collega direttamente a un luogo situato a 4 gradi a sud dell’equatore e a 160 chilometri dalla grande città brasiliana di Fortaleza, il suggestivo paesino di Canoa Quebrada.
Attraverso 34 poesie Doronzo investiga la mente e il cuore, cercando le tracce del vivere e i frammenti degli sparsi ricordi del poeta e degli altri protagonisti dei versi.
Il 2 marzo, in “Quale pianeta?” l’autore si interroga: “Ora che la direzione è scelta/ restano lagune di pensieri/ pantani di desideri/ vasti panorami privi di sabbia, / l’aiuola del progresso/ è priva dell’acqua primordiale;/ quale pianeta mi accompagnerà/ lungo la tortuosa salita?”

Oro Incenso e Mirra
Il testo, pubblicato da Daniele Zangari, Presidente del Gruppo Teosofico di Reggio Calabria, vuole essere un omaggio a tre grandi protagonisti del pensiero universale e dell’Ars Regia, capaci di coniugare l’”Ars Filosofica” con l’”Ars Politica”: Pitagora, Federico II e Tommaso Campanella.
Il titolo richiama i doni dei Re Magi e il significato simbolico dell’oro, dell’incenso e della mirra che, in uno dei sermoni di Fulgenzio, citato da Giovanni da Hildesheim nella sua “Historia trium regum”, rappresentano la “maestà divina”, la “potestà regale” e “l’umana mortalità”.
L’indagine di Zangari si articola nel modo seguente: per Pitagora i capitoli sono dedicati alla sua sapienza, all’idea di reincarnazione, al concetto di medicina ermetico–pitagorica, e al tema “Armonia e Misteri Pitagorici”.
Per quanto riguarda Federico II, i capitoli lo vedono innanzitutto nella veste di Imperatore, di propugnatore dell’“idea meridionale e mediterranea”, per passare poi a investigare “il Mito di Federico II, Stupor Mundi” e la dimensione del sacro.
Per quanto attiene infine a Tommaso Campanella, ne viene analizzato il rapporto con la magia e si mette in risalto l’attualità del suo pensiero. Questa sezione del testo contiene anche, come “Addenda” di Francesca Pizzi, un contributo su “Campanella e la visione utopica di una ‘Repubblica felice’”.

Un’antologia con le poesie di Tolkien
Il romanziere e filologo John Ronald Reuel Tolkien, nato in Sudafrica nel 1892 e morto in Inghilterra nel 1973, è conosciuto soprattutto per essere l’autore de “Il Signore degli Anelli” e “Lo Hobbit”.
In realtà in Tolkien è stato notevole anche l’amore per la poesia. La casa editrice HarperCollins ha recentemente pubblicato in lingua inglese la raccolta dei suoi testi poetici in tre volumi con il titolo “The Collect Poems of J.R.R. Tolkien”; si tratta di un’antologia che contiene 240 componimenti, di cui una settantina di inediti.
È questa l’occasione per cogliere appieno il sentire di un autore che è stato in grado di trasmetterci non solo i contenuti di storie fantastiche e avvincenti ma anche di portare valori importanti, legati al trionfo del bene e dell’esistenza di una realtà complessa, al di là di ciò che è normalmente percepito dai sensi.
Ricordiamo che in italiano Bompiani ha pubblicato di Tolkien, con l’eccellente traduzione di Luca Manini, “Il Lai di Aotrou e Itroun”.

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Oh Vita Celata...
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Pratica e libertà
T. Boyd 6

Antica saggezza e nuovo piano di coscienza
A. Girardi 9

Il tempio sacro, riflesso del Tempio interiore
R. Selicati 12

Osservazione sulla Trinità
D. Fayenz 16

La diade Cielo-Terra nella tradizione
A. Profita 21

Bellezza e armonia nel percorso evolutivo dell'uomo
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Lapis philosophorum
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Teologia e Teosofia
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Cacique Merong
O. Torretta 33

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38

Ordine Teosofico di Servizio in Orissa (India)
39

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Dai Gruppi
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Al di là del velo
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Diario dell’anima e amorevole gentilezza

L’essere umano è anche un fascio di ricordi, un insieme di esperienze, una serie di registrazioni emotive che determinano una memoria condizionata dalle paure e dagli inganni della dimensione di una personalità vissuta con senso di separatezza rispetto al tutto.
Ci sono molti diari che caratterizzano la nostra vita, costellata di certificazioni, di valutazioni, di codici, password, anagrafi di vario tipo. Riusciamo – forse – a riconoscerci in una sorta di vasto curriculum che fatica a non essere soggetto a qualche manipolazione derivata da un uso strumentale delle informazioni.
Siamo anche portatori di una visione del mondo che, troppo spesso, viene messa in discussione dal desiderio di conseguire obiettivi legati al nostro piccolo “io”, che caratterizza la personalità concreta.
Nel corso dei millenni i testimoni dell’Antica Saggezza sono venuti ad aprire all’umanità la prospettiva di una visione del mondo essenzialmente basata sull’amore e sull’unità della vita.
E non sono mancate positive sperimentazioni sul piano della mente e della spiritualità. È come se la vita fosse, a livello sia individuale sia collettivo, una sorta di laboratorio, di sperimentazione delle possibilità.
La prospettiva teosofica consente un’autentica espansione della coscienza nel segno di una consapevolezza che si lega all’evoluzione e all’intuizione. Lo fa grazie alla comprensione della legge del karma, che ci fa intuire il senso dell’unità e del collegamento di tutte le cose visibili e invisibili e a una diversa prospettiva spazio-temporale, che non limita il significato della vita al portato della percezione dei sensi e alla singola esperienza.
La sospensione del giudizio discriminante ci fa prendere coscienza di una sorta di “diario dell’anima” che sta scritto nel nostro cuore e dove trovano testimonianza i nostri sogni, gli slanci altruistici, il nostro più profondo sentire, la nostra visione autentica.
Talora il diario ci presenta la registrazione di una carezza non data, di un sorriso negato, di una parola non detta, ma tutto trova una composizione nel senso di eterna bontà di tutte le cose.
Nel diario dell’anima sta la spiegazione del nostro essere poeti, del significato di slanci interiori che ci aprono alla dimensione di un sentire cosmico, globale e, in ultima analisi, legato alla dimensione dell’infinito. È un bene prezioso che dà forza e significato al nostro percepire e al nostro vivere.
È il substrato di quell’amorevole gentilezza che è il tratto caratterizzante dell’uomo nuovo del tempo che viene, non più dominato dalla sete del possesso e dell’avere, dal culto della personalità e dal pensiero separativo.
L’Eterna Saggezza ci insegna che l’amorevole gentilezza contiene in sé i poteri della bellezza, dell’intuizione e della comprensione del significato dell’essere, qui e ora.
Così, con le parole di uno sconosciuto poeta possiamo ripetere: “Scivola lento il tempo / verso l’eterno /e il respiro calmo / si sposa con il sorriso. / Non è importante il fare, / quanto il non fare facendo, / con amore.

Antonio Girardi

Segnalazioni

FAQ su Teosofia e Società Teosofica
Chi si avvicina alla Teosofia e alla Società Teosofica ha l’esigenza di trovare risposte chiare alle domande che possono sorgere spontaneamente sia sul significato della Teosofia e dei suoi contenuti sia sull’attività della Società Teosofica e sulla sua organizzazione.
Per favorire un’informazione semplice, completa e doverosamente trasparente è stata inserita nel sito internet della S.T.I. una rubrica che riguarda proprio le FAQ, le domande più frequentemente poste sulla Teosofia e sulla Società Teosofica: https://www.teosofica.org/it/faq/,619
Naturalmente tutto questo non esclude la possibilità di un contatto diretto, che in ambito teosofico è sempre il benvenuto: sti@teosofica.org

Quote associative 2025
Il Consiglio Generale della S.T.I., su proposta del Consiglio Direttivo ha deliberato, per quanto riguarda le quote associative e gli abbonamenti alla Rivista Italiana di Teosofia 2025, il seguente ammontare:
1. Quota associativa alla Società Teosofica Italiana (comprende anche l’abbonamento alla “Rivista Italiana di Teosofia”): euro 50,00. Solo nei casi di co-residenza le quote oltre la prima sono ridotte ad euro35,00;
2. Quota associativa per l’estero (comprende anche l’abbonamento alla “Rivista Italiana di Teosofia”): euro 65,00; 3. Quota di ingresso per i nuovi soci (solo per il primo anno, comprende anche l’abbonamento alla “Rivista Italiana di Teosofia”): euro 65,00;
4. Quota Socio Sostenitore (con abbonamento): euro 100;
5. Quota Socio Benemerito Vitalizio (con abbonamento): euro 2.000;
6. Abbonamento alla Rivista Italiana di Teosofia (per non soci): euro 30,00;
7. Abbonamento estero alla Rivista Italiana di Teosofia (per non soci): euro 50,00.

Rete di Scuole Tecnologie, Genitori e Minori
Il Fratello Luigi Antonio Macrì, Presidente del Gruppo Teosofico “Tetraktys” di Vallefiorita (CZ) e già dirigente scolastico di istituti di ogni ordine e grado, ci ha informati di una nuova importante iniziativa da lui promossa sul tema del rapporto fra tecnologie e minori.
Com’è noto, l'Associazione Culturale Focus on A.P.S. (www.associazionefocuson.it), in collaborazione con la rivista www.ictedmagazine.com, da tempo promuove incontri e attività per mettere in guardia genitori e persone interessate sui rischi per minori – in particolare dei bambini – riguardo l’uso non adeguato di tecnologie, quali cellulari, tablet, schermi, etc.
Negli ultimi mesi è stata avviata, a livello nazionale, una rete di scuole che ha il compito di supportare genitori e docenti nella consapevolezza relativa alle problematiche neuroscientifiche e ai pericoli per i più piccoli nell'essere esposti in modo eccessivo a schermi e filmati.
Diverse sono già state le adesioni a questa rete di scuole che si sta concretamente formando.
I Fratelli e le Sorelle che volessero segnalare un Istituto Comprensivo della loro zona contribuiranno a questa iniziativa di grande valore e del tutto volontaristica. Ai docenti, ai genitori, ai dirigenti scolastici e a tutti coloro che volessero proporre questa attività invieremo l'accordo di rete per l'adesione; scrivere a presidente@associazionefocuson.it

Un progetto per decifrare il linguaggio delle piante
Da tempo l’attenzione del mondo della ricerca si è concentrata sul linguaggio delle piante e sul mondo vegetale.
Finora è stato rilevato che le piante comunicano fra loro e anche col mondo degli insetti attraverso l’emissione di molecole volatili contenenti un alfabeto chimico.
Anche attraverso l’esperienza diretta è evidente l’interazione fra l’essere umano e le piante, come testimoniano i cosiddetti “pollici verdi”.
Il Consiglio Europeo delle Ricerche ha recentemente finanziato l’Università di Padova per un progetto scientifico, coordinato dal prof. Umberto Castiello, denominato “ROOMors – At the roots of motor intentions”, per l’attivazione del primo laboratorio in Italia specializzato nello studio delle capacità pianificatorie delle piante, che punta all’analisi tridimensionale del movimento e alla rilevazione delle molecole chimiche.
Rispondendo alle domande di Anna Mesenello de “Il Corriere della Sera” il prof. Castiello ha confermato che “le piante comunicano attraverso molecole volatili contenenti veri messaggi, emessi e assorbiti: una specie di alfabeto chimico che viene composto come noi assembliamo parole. Trasmettono soprattutto segnali di pericolo… [Si tratta di] un linguaggio molto complesso, ancora da decifrare, ma che ci permetterà di avere informazioni molto rilevanti sulla vita delle piante”.

Turner. L’eredità del sublime
Si è appena conclusa nel Principato di Monaco, presso il Grimaldi Forum, la mostra “Turner. L’eredità del sublime”, realizzata in collaborazione con la Tate Gallery di Londra e curata da Elisabeth Brooke.
Oltre 80 opere di Turner sono state accompagnate da quelle di autori che, dall’epoca del grande pittore inglese, arrivano fino ai nostri giorni.
Joseph Mallord William Turner (1775-1851) è stato definito il pittore della luce e il maestro del sublime, innamorato di una natura indagata non soltanto con la mente ma anche col cuore, aprendo così lo spazio all’emozione della pura bellezza.

Le lezioni del Karmapa sulle origini del Mantra Segreto
Nella tradizione tibetana del buddhismo mahāyāna la figura del Karmapa (“quello dell’azione [illuminata]”, oppure “signore vittorioso dell’azione [illuminata]”) assume una particolare importanza quale capo della tradizione karma kagyu. Come il Dalai Lama è considerato una manifestazione di Avalokitésvara, il Buddha della grande compassione.
Il lignaggio del Karmapa (iniziato nel 1110) è giunto alla 17^ incarnazione, nella persona di Ogyen Trinley Dorje, nato nel 1985.
Un gruppo di lavoro di valenti traduttori, coordinati dal lama Renato Mazzonetto, ha cominciato a rendere disponibili in italiano i video con le lezioni degli insegnamenti estivi 2024 del Karmapa, dedicati al tema: “Le origini del Mantra Segreto”.
Si tratta di un materiale di grande interesse e importanza, che consente finalmente di seguire nella nostra lingua insegnamenti che non solo si ricollegano a un’antica tradizione ma che testimoniano una dimensione spirituale di prima grandezza e di sicuro interesse non soltanto per i praticanti buddhisti ma anche per tutti i ricercatori spirituali.
Questo il link per consultare la playlist con i video: https://www.youtube.com/playlist?list=PLyZYXtlStecZLnraC0tSDwCcKALQQOUqs

Il Corriere della Sera promuove la conoscenza della pedagogia montessoriana
Dal 24 agosto 2024 e fino al 15 marzo 2025 il quotidiano “II Corriere della Sera” promuove settimanalmente una serie di libri ispirati al messaggio e alla pedagogia di Maria Montessori (1870-1952), la grande scienziata (e teosofa) che, grazie al suo metodo educativo, ha fornito un eccezionale contributo alla moderna pedagogia.
I testi sono stati curati da Grazia Honegger Fresco (1929-2020) che della Montessori è stata un’allieva diretta. Nell’introduzione al primo volume (“Voglio fare da solo”) scrive: “Nell’epoca attuale, così irta di pericoli che possono giungere inattesi da ogni parte – ma che ci sono sempre stati - i familiari tendono a porre divieti esagerati. Loro per primi sono timorosi e limitano la libertà dei figli, mostrando di non fidarsi. Con questi libri vorremmo rassicurarli, fornendo agli adulti alcuni strumenti in un linguaggio basato sulla concretezza e, quindi, essenzialmente pratico”.
Il segreto del metodo educativo montessoriano è quello di imparare giocando e di essere in grado di fornire strumenti utili alla protezione e all’indipendenza del bambino.

Il cervello dell’intelligenza artificiale
Segnaliamo l’importante riflessione di Giuseppe Remuzzi sul tema dell’intelligenza artificiale, pubblicata il 18 agosto ne “La Lettura”, inserto domenicale de “Il Corriere della Sera”.
Remuzzi osserva che, mentre i normali programmi informatici seguono regole predeterminate, quelli dell’IA apprendono autonomamente, a partire dai dati a disposizione, i quali sono utilizzati e riutilizzati fino ad arrivare a un qualche risultato.
Il fatto è che per molti versi non conosciamo esattamente come le informazioni vengano organizzate e utilizzate dall’intelligenza artificiale. Da ciò sorge spontaneamente una domanda, che anche scienziati e studiosi hanno cominciato a porsi: l’IA potrà arrivare a pensare autonomamente, proprio come facciamo noi?
Remuzzi segnala il caso di Matthew Hutson che, in un articolo pubblicato da “Nature”, affronta il tema della comparazione delle reti neurali del cervello umano con quelle dell’intelligenza artificiale. Quel che è certo è che le funzioni delle reti neurali, così come quelle del cervello umano, restano avvolte, almeno per ora, in un certo mistero.
Un altro caso citato è quello di Martin Wattenberg, professore di informatica di Harvard, che indaga sulla modalità di “ragionamento” dell’IA.
Dopo aver ricordato anche il contributo di Thilo Hagendorff dell’Università di Stoccarda, che ha introdotto un nuovo campo di ricerca, la “Machine psychology”, Remuzzi osserva: “La conclusione che si potrebbe trarre da questi studi è che l’intelligenza artificiale non ha coscienza di sé ma, a forza di imparare, potrebbe generare una propria personalità talmente sofisticata da riuscire persino a mentire”.
E conclude con una riflessione di grande attualità: “Chi si prende la responsabilità di quello che deriva dall’impiego dell’IA? Sarà importante definire chi è responsabile di che cosa e della scienza che produce, anche quando la scienza crea strumenti che aiutano la scienza. Un circolo vizioso, una matassa difficile da sbrogliare, ma l’innovazione, quando è così profonda da avere un impatto significativo in tanti aspetti della nostra vita, non può essere zona franca di assenza di responsabilità. Insomma, l’IA trasformerà la scienza e forse anche il nostro modo di vivere e ne avremo vantaggi enormi, a condizione di capirne abbastanza per evitare i rischi legati a uno sviluppo incontrollato di questi linguaggi”.

Il Concerto di Colonia di Keith Jarrett: una metafora delle possibilità umane
Sono trascorsi quasi cinquant’anni dalla serata del 24 gennaio del 1975 quando Keith Jarrett, pianista jazz cresciuto alla corte dei Jazz Messangers di Blakey, di Charles Lloyd e di Miles Davis, si esibì all’Opera Haus di Colonia in quello che sarebbe poi divenuto per tutti il Concerto di Colonia, la cui registrazione è in grado ancor oggi di suscitare grandi echi nel cuore e nella mente di chi ascolta.
Ma la straordinarietà di quell’evento sta tutta nel “momento”, nella capacità di Jarrett di vivere la musica nel qui e ora, in spirito di totale improvvisazione, alla ricerca della bellezza e del canto dell’anima. Se ne accorsero il pubblico presente al concerto, i critici musicali e i discografici, ma anche lo stesso Keith Jarrett, a lungo recalcitrante sulla possibilità di trascrivere in musica il concerto.
La serata era cominciata in grande ritardo perché Jarrett aveva chiesto che sul palco fosse portato uno Steinway, il suo pianoforte preferito. Non era stato però possibile esaudire la sua richiesta. Il musicista allora aveva domandato in sostituzione uno dei due Bosendorfer che erano dietro le quinte, ma gli fu messo a disposizione quello che non era stato nemmeno revisionato e che conservava qualche incertezza nei timbri. Keith Jarrett accettò la sfida e il risultato fu il celebre “Koln Concert”, icona di una musica in grado di essere apprezzata da musicisti esperti e semplici fruitori.
Il Concerto di Colonia può essere letto in chiave metaforica: il protagonista della vicenda si trova a vivere un’esperienza caratterizzata da presupposti che non corrispondono alla sua volontà (il pianoforte non è quello desiderato!) ma accetta la sfida e si cala nell’azione, immergendosi nelle possibilità del momento e valorizzando al massimo il sapere (le conoscenze musicali, in questo caso), frutto della sua esperienza. Il tutto in chiave non solo di improvvisazione ma di esplorazione delle possibilità espressive. La performance di Keith Jarrett del 24 gennaio 1975, proprio perché vive nel qui e ora, è lì a indicarci simbolicamente che ciascun essere umano ha la possibilità, nelle diverse esperienze del vivere, di fluire nel momento e di esprimere il valore assoluto della realtà.

Vandana Shiva: “Sfruttiamo la creatività della Terra contro la chimica e gli OGM che distruggono la vita”
L'attivista indiana Vandana Shiva si occupa delle sfide attuali dei sistemi alimentari, dell'impatto dei pesticidi e degli OGM, del ruolo delle donne e dei giovani, della questione della carne coltivata, sottolineando le sue preoccupazioni e speranze per il futuro. Shiva, presidente di Navdanya International, ha combattuto per oltre cinquant’anni per la biodiversità e ora si oppone alla finanziarizzazione della Natura e ai “biodiversity credit”, che considera una minaccia per la vita naturale.
Secondo Shiva, i sistemi alimentari attuali sono afflitti da problemi ecologici, sociali e sanitari, aggravati dall'uso di monocolture e sostanze chimiche che distruggono la biodiversità e dalla sostituzione del cibo tradizionale con quello spazzatura, correlato all’aumento delle malattie croniche. L’attivista critica anche le recenti decisioni dell'Unione Europea su OGM e pesticidi, accusando le multinazionali, come Monsanto, di influenzare negativamente le politiche agricole e la sicurezza alimentare. Shiva sostiene che i nuovi OGM rappresentano solo una ripetizione degli errori passati e disapprova la deregolamentazione prevista dall'UE.
In India, sebbene esista un forte movimento per l'agricoltura biologica, quella industriale sta crescendo, minacciando la sovranità alimentare del Paese. Shiva sottolinea l'importanza di proteggere la Terra, gli agricoltori e il diritto democratico al cibo sano per garantire un sistema alimentare sostenibile.
Evidenzia anche il ruolo cruciale delle donne nel settore agricolo, spesso invisibile ma fondamentale per la produzione di cibo e la conservazione della biodiversità. Inoltre riconosce il contributo dei giovani nel ridefinire il rapporto con la Terra e promuovere la sostenibilità.
Infine Shiva critica la carne coltivata e altri alimenti di laboratorio, definendoli cibi “finti” che non rispettano né la Terra né il corpo umano. Invece sostiene che il cibo deve essere un diritto universale e parte di un ciclo naturale che nutre la Terra e gli esseri viventi.
Vandana Shiva rimane comunque ottimista, convinta che il futuro possa essere pieno di gioia, speranza e abbondanza, se l'umanità saprà rispettare e lavorare in armonia con le leggi della natura.

“Imminent” rilancia la tesi della presenza di civiltà aliene
Dopo le dirompenti affermazioni di David Grusch al Congresso degli USA dello scorso anno, la tesi della presenza di civiltà aliene sulla Terra trae nuova linfa dalla pubblicazione del libro Imminent di Luis Elizondo. L’autore ha diretto un programma del Pentagono sugli UFO, o meglio sugli UAP (fenomeni aerei non identificati) e sostiene che gli USA sarebbero in possesso di tecnologie non umane e che le ricerche scientifiche (e militari) a riguardo sarebbero secretate e comunque in possesso del governo americano. Elizondo si sofferma anche su molti episodi del passato legati agli UFO, ponendo l’interrogativo su vicende che forse sono state tenute nascoste per decenni.
Il tema degli UFO e degli UAP deve essere affrontato sia in chiave scientifica sia in chiave intuitiva nonché con rigore logico, senza però assunti negazionisti di tipo ideologico. Quel che è certo è che la vita è un fenomeno complesso e che nell’universo c’è un contatto fra tutti gli elementi. In un pianeta Terra in cui la vita ha avuto inizio con l’arrivo di molti elementi provenienti dall’universo (secondo gli astrofisici della Northwestern University di Evanston, metà del nostro corpo è composto da atomi provenienti da collisioni stellari), l’interazione fra essere umano e realtà poco o per nulla conosciute, è tema tutto da indagare.
Sull’argomento segnaliamo anche un testo degli Anni ‘70 di Braid Steiger, “Dei dell’Acquario”, contenente alcune felici intuizioni.

Un’iniziativa del Gruppo Teosofico di Cuneo-Mondovì su “Scienza e coscienza”
Il Gruppo Teosofico di Cuneo-Mondovì, presieduto da Laura Bessone, il 18 ottobre scorso, presso la sala comunale di Mondovì ha organizzato una serata sul tema “Scienza e coscienza. Nuove vie per la consapevolezza dell’essere umano”.
Davanti a una platea numerosa e attenta sono intervenuti come relatori il dr. Claudio Sarotto, medico chirurgo oncologo e il dott. Antonio Girardi, Presidente della Società Teosofica Italiana.
Nella presentazione della serata Laura Bessone ha sottolineato come il tema del rapporto fra scienza e coscienza porti a una riflessone sulla consapevolezza e sulla realtà, anche spirituale, dell’essere umano e come sullo sfondo stia la necessità che quest’ultimo maturi sempre più una visione olistica della realtà e si avvicini al concetto di unità della vita.

Ritiro silenzioso ad Abano Terme
Dal 25 al 27 ottobre scorso si è svolta, presso la Casa San Marco ad Abano Terme (PD), l’edizione 2024 del ritiro silenzioso organizzato dalla Società Teosofica Italiana.
I lavori sono stati condotti da Tran-Thi-Kim Dieu, conferenziere internazionale della Società Teosofica.
I numerosi partecipanti hanno potuto così approfondire molti aspetti legati al tema “I quattro grandi voti del Bodhisattva”, con una panoramica sugli insegnamenti essenziali del buddhismo, accostata a momenti di intensa meditazione.
Ringraziamo di cuore la Sorella Tran-Thi-Kim Dieu per la conduzione del ritiro e Daniele Urlotti per il suo sempre prezioso e magistrale lavoro di traduzione dall’inglese, che ha consentito anche a chi non padroneggia questa lingua di partecipare all’evento.

Scuola Europea di Teosofia
La European School of Theosophy, diretta da Erica Georgiades, è stata fondata nell’ottobre del 1982 e ogni anno organizza una settimana di studio intensivo sulla Teosofia.
L’edizione 2024 si è svolta presso l’hotel Ascona, ad Ascona (Svizzera), alle pendici del leggendario Monte Verità.
In questo splendido luogo, ricco di peculiari energie, è stato dibattuto il tema: “Gateways to Mystical States of Consciousness”.
L’evento è stato anche l’occasione per conoscere la vita e le straordinarie opere artistiche del teosofo, mistico e visionario Luigi Pericle Giovannetti.
Patrizia Moschin Calvi, della sezione italiana, ha partecipato con una relazione sul tema: “Nirvana, dal sogno alla realtà”.

Recensioni

Il Cielo Nero
Questo il titolo del libro di Riccardo Cascino, informatico milanese che opera nel settore del digital advertising ma con una forte propensione alla scrittura, come dimostra questa sua opera di fantascienza.
Novark, l’ultima città sulla terra, è sotto il controllo di misteriosi invasori. Con il loro arrivo un immenso manto nero si è dispiegato oscurando il cielo e rendendo impossibile ogni fuga.
I giovani si sono rifugiati nel sottosuolo, mentre gli adulti sono stati trasformati in schiavi e i bambini in un esercito di spietati soldati. Facendo la conoscenza di Aril, una girovaga, Draak e la sua compagnia di sopravvissuti cominciano ad affacciarsi sulla superficie. Ma dare il via a una vera ribellione si rivela un’impresa impossibile.
Nella prefazione al libro Andrea Vestrucci, docente dii ingegneria dei sistemi di Intelligenza Artificiale presso l’Università di Bamberga, sottolinea il valore del testo, rilevando in esso i cinque elementi fondamentali tipici dei romanzi di fantascienza: un’accurata costruzione del mondo, una tecnologia originale, personaggi tridimensionali, una trama avvincente e l’indispensabile passione dell’autore.

Diari di Canoa Quebrada
Il cantautore e poeta triestino Adriano Doronzo, socio del Gruppo Teosofico Triestino, nella raccolta di versi “Diari di Canoa Quebrada”, ripercorre poeticamente il lasso di tempo compreso tra il 1° e il 22 marzo 2022 che lo collega direttamente a un luogo situato a 4 gradi a sud dell’equatore e a 160 chilometri dalla grande città brasiliana di Fortaleza, il suggestivo paesino di Canoa Quebrada.
Attraverso 34 poesie Doronzo investiga la mente e il cuore, cercando le tracce del vivere e i frammenti degli sparsi ricordi del poeta e degli altri protagonisti dei versi.
Il 2 marzo, in “Quale pianeta?” l’autore si interroga: “Ora che la direzione è scelta/ restano lagune di pensieri/ pantani di desideri/ vasti panorami privi di sabbia, / l’aiuola del progresso/ è priva dell’acqua primordiale;/ quale pianeta mi accompagnerà/ lungo la tortuosa salita?”

Oro Incenso e Mirra
Il testo, pubblicato da Daniele Zangari, Presidente del Gruppo Teosofico di Reggio Calabria, vuole essere un omaggio a tre grandi protagonisti del pensiero universale e dell’Ars Regia, capaci di coniugare l’”Ars Filosofica” con l’”Ars Politica”: Pitagora, Federico II e Tommaso Campanella.
Il titolo richiama i doni dei Re Magi e il significato simbolico dell’oro, dell’incenso e della mirra che, in uno dei sermoni di Fulgenzio, citato da Giovanni da Hildesheim nella sua “Historia trium regum”, rappresentano la “maestà divina”, la “potestà regale” e “l’umana mortalità”.
L’indagine di Zangari si articola nel modo seguente: per Pitagora i capitoli sono dedicati alla sua sapienza, all’idea di reincarnazione, al concetto di medicina ermetico–pitagorica, e al tema “Armonia e Misteri Pitagorici”.
Per quanto riguarda Federico II, i capitoli lo vedono innanzitutto nella veste di Imperatore, di propugnatore dell’“idea meridionale e mediterranea”, per passare poi a investigare “il Mito di Federico II, Stupor Mundi” e la dimensione del sacro.
Per quanto attiene infine a Tommaso Campanella, ne viene analizzato il rapporto con la magia e si mette in risalto l’attualità del suo pensiero. Questa sezione del testo contiene anche, come “Addenda” di Francesca Pizzi, un contributo su “Campanella e la visione utopica di una ‘Repubblica felice’”.

Un’antologia con le poesie di Tolkien
Il romanziere e filologo John Ronald Reuel Tolkien, nato in Sudafrica nel 1892 e morto in Inghilterra nel 1973, è conosciuto soprattutto per essere l’autore de “Il Signore degli Anelli” e “Lo Hobbit”.
In realtà in Tolkien è stato notevole anche l’amore per la poesia. La casa editrice HarperCollins ha recentemente pubblicato in lingua inglese la raccolta dei suoi testi poetici in tre volumi con il titolo “The Collect Poems of J.R.R. Tolkien”; si tratta di un’antologia che contiene 240 componimenti, di cui una settantina di inediti.
È questa l’occasione per cogliere appieno il sentire di un autore che è stato in grado di trasmetterci non solo i contenuti di storie fantastiche e avvincenti ma anche di portare valori importanti, legati al trionfo del bene e dell’esistenza di una realtà complessa, al di là di ciò che è normalmente percepito dai sensi.
Ricordiamo che in italiano Bompiani ha pubblicato di Tolkien, con l’eccellente traduzione di Luca Manini, “Il Lai di Aotrou e Itroun”.