Aprile 2016

Anno LXXII - N.04
cover Aprile 2016

La Rivista Italiana di Teosofia esce con cadenza bimestrale. L'invio avviene tramite il servizio postale. In alternativa è possibile riceverla anche in formato PDF. Il costo dell'abbonamento annuo è fissato in euro 30,00 per l’Italia e per l’Estero in euro 50,00 (formato cartaceo) o 30,00 (invio in PDF). Il versamento può essere effettuato: tramite bollettino sul conto corrente postale numero 55010367, intestato a Società Teosofica Italiana APS - Tesoreria; tramite bonifico al conto Bancoposta: Società Teosofica Italiana APS - CODICE IBAN: IT93 D076 0111 8000 0005 5010 367; oppure con PayPal: https://www.eti-edizioni.it/collane-libri-e-dvd/770-rivista-italiana-di-teosofia.html

Area riservata

La poesia dell’innocenza
A. Girardi 1

La vita teosofica
D. Audoin 2

Un maestro di danza. Le Lettere dei Mahatma e Gurdjeff
S.B. Ginsburg 6

La dualità dell’universo
L. Del Sere 10

Il primato dei “beni non esclusivi” come chiave dello sviluppo umano pleromatico
L. Lombardi Vallauri 13

L’Accademia platonica in età ellenistica. Il probleam gnoseologico (seconda parte)
A. Braggio 18

L’educazione dei servitori dello Stato
F. Bartoli 21

Shin Shin Toitsu Aikido
V. Fiorani 23

Una nuova visione della scienza
S. Ragaini 25

Il sentiero antico
V. Locatelli 29

Pagine della letteratura teosofica
32

Testi per l’intuizione (XII)
34

Sophia
V. Cerceo 35

Segnalazioni 36
Dai gruppi 36

La poesia dell’innocenza

C’è una parte luminosa nell’essere umano chiamata innocenza.
È –per così dire– una vibrazione sottile che non si nutre delle esperienze del passato e delle mappe mentali, elaborate nel tempo dall’essere umano come forma di accumulazione delle conoscenze acquisite e in risposta agli stimoli sensoriali –spesso negativi– provenienti dall’esterno.
L’innocenza non è nemmeno una delle risposte automatiche che connotano l’umano agire e non ha neppure a che fare con la paura, che oscilla fra associazioni mentali ed emotive di tipo negativo –del passato– e la proiezione nel futuro di ansie e timori.
A ben guardare l’innocenza è quanto di più distante possibile vi sia dal piccolo “io” della personalità che, quando si trasforma da “mezzo” espressivo a realtà autoreferenziale, porta con sé solo egoismo ed ignoranza.
Dal punto di vista teosofico l’innocenza si collega con l’Antahkarana, vero e proprio “ponte” in grado di mettere in relazione la realtà fisico-emotiva e mentale concreta con la dimensione archetipale ed intuitiva. In questo caso il pensiero supera la fase del calcolo e prende coscienza dei concetti astratti, mentre le emozioni lasciano spazio ai sentimenti ed alla compassione.
Non casualmente il celebre passo evangelico: “Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso” (Marco 10,13-16) ci fa comprendere la stretta relazione fra la dimensione dell’innocenza (i bimbi) e quella della vera conoscenza e dell’amore, rappresentata dal principio cristico, pienamente manifesto in Gesù.
L’innocenza, infine, ha anche a che fare con l’osservazione neutrale, propria dell’essere umano che osserva la realtà senza giudicarla e senza proiettare in essa le ombre del proprio piccolo “io” che si muove nella dimensione dell’avere e non dell’essere.
L’innocenza ha poco a che fare –come purtroppo invece si pensa– con la debolezza ed è una guida sicura per il pellegrino spirituale. È strettamente connessa alla manifestazione dello spirito nella materia ed è dunque legata alla simbologia pasquale, che favorisce la comprensione del valore del sacrificio (rendere sacro ciò che si fa) ed il superamento della dimensione del dolore.
Nell’innocenza cessa il movimento del pensiero, con i suoi ricordi, le immagini, le proiezioni, i piaceri e le sofferenze, la solitudine e le lacrime, l’autocommiserazione ed i rimorsi.
Nell’innocenza sboccia l’amore e fiorisce la possibilità di compiere “l’opera”, trasformando il piombo della personalità nell’oro della consapevolezza.
L’innocenza non è un paradiso perduto ma una concreta possibilità per ciascun essere umano che vive nel qui ed ora.
Il celebre gruppo musicale U2 ha titolato uno dei suoi album “Songs for innocence”; nel brano “Song for someone” il ritornello recita: “Se c’è la luce che non puoi sempre vedere/ E c’è un mondo dove non possiamo sempre stare/ Se c’è il buio dentro e fuori/ C’è una luce, non farla spegnere”.


Antonio Girardi

Segnalazioni

102° Congresso nazionale 2016 della S.T.I. a Perugia
Il 102° Congresso nazionale della S.T.I. si svolgerà a Perugia dal 2 al 5 giugno 2016, presso l’Hotel Sacro Cuore. Questo il tema che sarà trattato: “Jiddu Krishnamurti e la Teosofia”.
Quello del Congresso è l’appuntamento più rilevante a cui sono chiamati i Soci ed i Simpatizzanti della Società Teosofica Italiana. È l’occasione non solo di approfondire un importante tema di studio, ma anche di condividere i diritti ed i doveri della vita associativa di un Ente Morale qual è la S.T.I. (Assemblea dei Soci, riunione del Consiglio Generale, etc.).
In allegato a questo numero della Rivista è inserita la presentazione del Congresso, del suo programma generale comprendente l’Assemblea Generale degli Associati, prevista per venerdì 3 giugno alle ore 10.00 e la scheda di prenotazione, con le informazioni di dettaglio.
Si ricorda ai Soci che le candidature per il Comitato Esecutivo devono essere presentate in forma scritta al Segretario Generale almeno un mese prima del Congresso (art. 40 dello Statuto, 3° comma).
Al 102° Congresso Internazionale della S.T.I. parteciperà il Vice Presidente Internazionale della S.T. Chittaranjan Satapathy.

Procedura per l’elezione del Segretario Generale della S.T.I.
Il Vice Segretario Generale della S.T.I. Pietro Francesco Cascino, responsabile della procedura per l’elezione del Segretario della S.T.I. per il triennio luglio 2016 - luglio 2019 informa che la fase di raccolta delle segnalazioni di candidatura ha come data di conclusione quella del 26 marzo.
Subito dopo verrà avviata la procedura di votazione, con l’invio delle schede.
Hanno diritto di voto i Soci effettivi della S.T.I., compresi quelli sostenitori e vitalizi.
Le schede di votazione dovranno pervenire presso la sede legale della S.T.I., in via Quintino Sella, 83/E a Vicenza, entro le ore 12 del giorno mercoledì 1° giugno 2016.
I soci partecipanti al 102° Congresso della S.T.I., che si svolgerà a Perugia dal 2 al 5 giugno 2016, potranno invece consegnare o far consegnare la propria scheda prima dell'inizio dei lavori congressuali (previsto per le ore 10.00 del 3 giugno) nell’apposita urna sigillata, che verrà predisposta nella Sede del Congresso stesso.
All'apertura del 102° Congresso verrà nominata una Commissione Elettorale composta di tre membri che non rivestano cariche sociali e non siano candidati. La commissione provvederà allo scrutinio della totalità delle schede, ovvero di quelle pervenute tramite posta e di quelle consegnate a mano presso la Sede del Congresso. La Commissione, esaurita la fase di scrutinio, proclamerà poi il risultato.

Pleniluni di maggio e giugno
Il fratello Antonio Gianquinto ci ha segnalato la data e l’ora del plenilunio del mese di maggio, che sarà il giorno 21 alle ore 23.17 e del mese di giugno, che sarà il giorno 20 alle ore 13.05.

Seminario Teosofico di Monte Verità
Il prossimo numero della Rivista riporterà ampie informazioni sui lavori del Seminario Teosofico di Ascona (18-20 marzo) organizzato dalla Federazione Europea delle Società Teosofiche Nazionali, dalla Società Teosofica Svizzera e dalla Società Teosofica Italiana sul tema: “Etica, vera conoscenza spirituale e sostenibilità”.

Un nuovo pianeta nel sistema solare?
The Astronomical Journal, autorevole rivista scientifica, ha recentemente pubblicato uno studio di Konstantin Batygin e Mike Brown, due astronomi del California Institute of Technology, che ipotizza l’esistenza di un nono pianeta nel nostro sistema solare.
Non si tratta di un’ipotesi nuova, dato che da secoli vi sono stati astronomi che hanno inseguito questa scoperta. In caso di conferma la nostra visione del sistema solare sarà decisamente rivoluzionata.
Il pianeta in questione, di una dimensione di dieci volte la terra, sarebbe ai confini del sistema solare, ad una distanza di 600 volte quella che separa il nostro pianeta dal sole.
L’uso del condizionale è d’obbligo, dato che il pianeta non è stato però osservato direttamente a causa della sua enorme distanza. L’ipotesi della sua esistenza è però suffragata dallo studio delle perturbazioni gravitazionali prodotte sui pianeti più vicini.
L’edizione on line del quotidiano La Repubblica ha riportato questa dichiarazione del prof Batygin: “Sebbene fossimo inizialmente molto scettici che questo pianeta potesse esistere, man mano che abbiamo continuato a studiare la sua orbita e ciò che poteva significare per il Sistema Solare esterno, ci siamo convinti sempre di più che è là fuori. Per la prima volta in 150 anni abbiamo una evidenza solida che il censo planetario del Sistema Solare è incompleto”.
Per scoprire questo nono pianeta, la cui massa è circa 5 mila volte quella di Plutone, i due scienziati hanno studiato il moto di alcuni degli oggetti più lontani nel Sistema Solare, che si trovano nella lontana Fascia di Kuiper. Questi oggetti infatti mostravano delle orbite decisamente strane, come se il loro movimento fosse perturbato dal campo gravitazionale di un corpo esterno molto massiccio. Si tratta di un metodo già utilizzato nella storia dell'astronomia: in questo modo infatti sono stati scoperti i pianeti Urano e Nettuno, rispettivamente nel XVIII e XIX secolo.
L’incessante sete di conoscenza dell’uomo porta ad una continua modifica dei limiti scientifici riconosciuti nonché pone in una evoluzione dinamica la sua consapevolezza, infrangendo sistematicamente i paradigmi precedenti. È molto importante quindi vedere in tutto ciò una conseguenza di una delle leggi universali fondamentali: quella dell’evoluzione. La Teosofia e la Poesia ci hanno insegnato che non ci sono confini nell’universo e nemmeno nella nostra possibilità di comprendere, solo che non si usino soltanto la mente e la ragione, ma anche il cuore e l’intuizione.

Luce: porta e barriera
L’11 marzo scorso la Sala Verde del Museo di Archeologia Ligure a Genova-Pegli ha ospitato due interessanti conferenze tenute da Ezio Andreta e Pierfrancesco Moretti sul tema: “Luce: porta e barriera – fra scienza, psicologia e religioni antiche”.
Si è trattato di una approfondita riflessione sul tema della luce nei due contesti, fisico e metafisico, prendendo lo spunto dalla celebre frase contenuta nel “Libro dei Morti”, dipinta su un sarcofago egiziano e la formula della relatività di Einstein. Attraverso un dialogo a più voci intorno al concetto di luce, intesa come porta e barriera, sono state evidenziate in particolare le interconnessioni tra materia e energia, scienza e religione, spazio e tempo. La platea è stata così stimolata a riflettere sulla realtà, adottando un approccio di sistema che ha permesso di percepire le interconnessioni tra il passato, il presente e il futuro.
L'incontro è stato strutturato come un dialogo "jazzistico" che, partendo da alcuni concetti di base condivisi, ha lasciato spazio a punti di vista differenti e a brevi riflessioni, il tutto per poter intraprendere un cammino di maggiore conoscenza e coscienza.

Dai Gruppi

Sul sito web della S.T.I. le attività dei Gruppi e dei Centri
Le attività dei Gruppi e dei Centri della Società Teosofica Italiana sono presentate, giorno per giorno, su internet e sono consultabili collegandosi al sito della S.T.I. all’indirizzo: www.teosofica.org
Aprendo la sezione “Eventi e Convegni” è possibile registrarsi accedendo così all’elenco delle riunioni e delle conferenze che vengono organizzate nelle varie località.

Articolo del mese

Aprile 2016

Anno LXXII - N.04
cover Aprile 2016

La Rivista Italiana di Teosofia esce con cadenza bimestrale. L'invio avviene tramite il servizio postale. In alternativa è possibile riceverla anche in formato PDF. Il costo dell'abbonamento annuo è fissato in euro 30,00 per l’Italia e per l’Estero in euro 50,00 (formato cartaceo) o 30,00 (invio in PDF). Il versamento può essere effettuato: tramite bollettino sul conto corrente postale numero 55010367, intestato a Società Teosofica Italiana APS - Tesoreria; tramite bonifico al conto Bancoposta: Società Teosofica Italiana APS - CODICE IBAN: IT93 D076 0111 8000 0005 5010 367; oppure con PayPal: https://www.eti-edizioni.it/collane-libri-e-dvd/770-rivista-italiana-di-teosofia.html

La poesia dell’innocenza
A. Girardi 1

La vita teosofica
D. Audoin 2

Un maestro di danza. Le Lettere dei Mahatma e Gurdjeff
S.B. Ginsburg 6

La dualità dell’universo
L. Del Sere 10

Il primato dei “beni non esclusivi” come chiave dello sviluppo umano pleromatico
L. Lombardi Vallauri 13

L’Accademia platonica in età ellenistica. Il probleam gnoseologico (seconda parte)
A. Braggio 18

L’educazione dei servitori dello Stato
F. Bartoli 21

Shin Shin Toitsu Aikido
V. Fiorani 23

Una nuova visione della scienza
S. Ragaini 25

Il sentiero antico
V. Locatelli 29

Pagine della letteratura teosofica
32

Testi per l’intuizione (XII)
34

Sophia
V. Cerceo 35

Segnalazioni 36
Dai gruppi 36

La poesia dell’innocenza

C’è una parte luminosa nell’essere umano chiamata innocenza.
È –per così dire– una vibrazione sottile che non si nutre delle esperienze del passato e delle mappe mentali, elaborate nel tempo dall’essere umano come forma di accumulazione delle conoscenze acquisite e in risposta agli stimoli sensoriali –spesso negativi– provenienti dall’esterno.
L’innocenza non è nemmeno una delle risposte automatiche che connotano l’umano agire e non ha neppure a che fare con la paura, che oscilla fra associazioni mentali ed emotive di tipo negativo –del passato– e la proiezione nel futuro di ansie e timori.
A ben guardare l’innocenza è quanto di più distante possibile vi sia dal piccolo “io” della personalità che, quando si trasforma da “mezzo” espressivo a realtà autoreferenziale, porta con sé solo egoismo ed ignoranza.
Dal punto di vista teosofico l’innocenza si collega con l’Antahkarana, vero e proprio “ponte” in grado di mettere in relazione la realtà fisico-emotiva e mentale concreta con la dimensione archetipale ed intuitiva. In questo caso il pensiero supera la fase del calcolo e prende coscienza dei concetti astratti, mentre le emozioni lasciano spazio ai sentimenti ed alla compassione.
Non casualmente il celebre passo evangelico: “Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso” (Marco 10,13-16) ci fa comprendere la stretta relazione fra la dimensione dell’innocenza (i bimbi) e quella della vera conoscenza e dell’amore, rappresentata dal principio cristico, pienamente manifesto in Gesù.
L’innocenza, infine, ha anche a che fare con l’osservazione neutrale, propria dell’essere umano che osserva la realtà senza giudicarla e senza proiettare in essa le ombre del proprio piccolo “io” che si muove nella dimensione dell’avere e non dell’essere.
L’innocenza ha poco a che fare –come purtroppo invece si pensa– con la debolezza ed è una guida sicura per il pellegrino spirituale. È strettamente connessa alla manifestazione dello spirito nella materia ed è dunque legata alla simbologia pasquale, che favorisce la comprensione del valore del sacrificio (rendere sacro ciò che si fa) ed il superamento della dimensione del dolore.
Nell’innocenza cessa il movimento del pensiero, con i suoi ricordi, le immagini, le proiezioni, i piaceri e le sofferenze, la solitudine e le lacrime, l’autocommiserazione ed i rimorsi.
Nell’innocenza sboccia l’amore e fiorisce la possibilità di compiere “l’opera”, trasformando il piombo della personalità nell’oro della consapevolezza.
L’innocenza non è un paradiso perduto ma una concreta possibilità per ciascun essere umano che vive nel qui ed ora.
Il celebre gruppo musicale U2 ha titolato uno dei suoi album “Songs for innocence”; nel brano “Song for someone” il ritornello recita: “Se c’è la luce che non puoi sempre vedere/ E c’è un mondo dove non possiamo sempre stare/ Se c’è il buio dentro e fuori/ C’è una luce, non farla spegnere”.


Antonio Girardi

Segnalazioni

102° Congresso nazionale 2016 della S.T.I. a Perugia
Il 102° Congresso nazionale della S.T.I. si svolgerà a Perugia dal 2 al 5 giugno 2016, presso l’Hotel Sacro Cuore. Questo il tema che sarà trattato: “Jiddu Krishnamurti e la Teosofia”.
Quello del Congresso è l’appuntamento più rilevante a cui sono chiamati i Soci ed i Simpatizzanti della Società Teosofica Italiana. È l’occasione non solo di approfondire un importante tema di studio, ma anche di condividere i diritti ed i doveri della vita associativa di un Ente Morale qual è la S.T.I. (Assemblea dei Soci, riunione del Consiglio Generale, etc.).
In allegato a questo numero della Rivista è inserita la presentazione del Congresso, del suo programma generale comprendente l’Assemblea Generale degli Associati, prevista per venerdì 3 giugno alle ore 10.00 e la scheda di prenotazione, con le informazioni di dettaglio.
Si ricorda ai Soci che le candidature per il Comitato Esecutivo devono essere presentate in forma scritta al Segretario Generale almeno un mese prima del Congresso (art. 40 dello Statuto, 3° comma).
Al 102° Congresso Internazionale della S.T.I. parteciperà il Vice Presidente Internazionale della S.T. Chittaranjan Satapathy.

Procedura per l’elezione del Segretario Generale della S.T.I.
Il Vice Segretario Generale della S.T.I. Pietro Francesco Cascino, responsabile della procedura per l’elezione del Segretario della S.T.I. per il triennio luglio 2016 - luglio 2019 informa che la fase di raccolta delle segnalazioni di candidatura ha come data di conclusione quella del 26 marzo.
Subito dopo verrà avviata la procedura di votazione, con l’invio delle schede.
Hanno diritto di voto i Soci effettivi della S.T.I., compresi quelli sostenitori e vitalizi.
Le schede di votazione dovranno pervenire presso la sede legale della S.T.I., in via Quintino Sella, 83/E a Vicenza, entro le ore 12 del giorno mercoledì 1° giugno 2016.
I soci partecipanti al 102° Congresso della S.T.I., che si svolgerà a Perugia dal 2 al 5 giugno 2016, potranno invece consegnare o far consegnare la propria scheda prima dell'inizio dei lavori congressuali (previsto per le ore 10.00 del 3 giugno) nell’apposita urna sigillata, che verrà predisposta nella Sede del Congresso stesso.
All'apertura del 102° Congresso verrà nominata una Commissione Elettorale composta di tre membri che non rivestano cariche sociali e non siano candidati. La commissione provvederà allo scrutinio della totalità delle schede, ovvero di quelle pervenute tramite posta e di quelle consegnate a mano presso la Sede del Congresso. La Commissione, esaurita la fase di scrutinio, proclamerà poi il risultato.

Pleniluni di maggio e giugno
Il fratello Antonio Gianquinto ci ha segnalato la data e l’ora del plenilunio del mese di maggio, che sarà il giorno 21 alle ore 23.17 e del mese di giugno, che sarà il giorno 20 alle ore 13.05.

Seminario Teosofico di Monte Verità
Il prossimo numero della Rivista riporterà ampie informazioni sui lavori del Seminario Teosofico di Ascona (18-20 marzo) organizzato dalla Federazione Europea delle Società Teosofiche Nazionali, dalla Società Teosofica Svizzera e dalla Società Teosofica Italiana sul tema: “Etica, vera conoscenza spirituale e sostenibilità”.

Un nuovo pianeta nel sistema solare?
The Astronomical Journal, autorevole rivista scientifica, ha recentemente pubblicato uno studio di Konstantin Batygin e Mike Brown, due astronomi del California Institute of Technology, che ipotizza l’esistenza di un nono pianeta nel nostro sistema solare.
Non si tratta di un’ipotesi nuova, dato che da secoli vi sono stati astronomi che hanno inseguito questa scoperta. In caso di conferma la nostra visione del sistema solare sarà decisamente rivoluzionata.
Il pianeta in questione, di una dimensione di dieci volte la terra, sarebbe ai confini del sistema solare, ad una distanza di 600 volte quella che separa il nostro pianeta dal sole.
L’uso del condizionale è d’obbligo, dato che il pianeta non è stato però osservato direttamente a causa della sua enorme distanza. L’ipotesi della sua esistenza è però suffragata dallo studio delle perturbazioni gravitazionali prodotte sui pianeti più vicini.
L’edizione on line del quotidiano La Repubblica ha riportato questa dichiarazione del prof Batygin: “Sebbene fossimo inizialmente molto scettici che questo pianeta potesse esistere, man mano che abbiamo continuato a studiare la sua orbita e ciò che poteva significare per il Sistema Solare esterno, ci siamo convinti sempre di più che è là fuori. Per la prima volta in 150 anni abbiamo una evidenza solida che il censo planetario del Sistema Solare è incompleto”.
Per scoprire questo nono pianeta, la cui massa è circa 5 mila volte quella di Plutone, i due scienziati hanno studiato il moto di alcuni degli oggetti più lontani nel Sistema Solare, che si trovano nella lontana Fascia di Kuiper. Questi oggetti infatti mostravano delle orbite decisamente strane, come se il loro movimento fosse perturbato dal campo gravitazionale di un corpo esterno molto massiccio. Si tratta di un metodo già utilizzato nella storia dell'astronomia: in questo modo infatti sono stati scoperti i pianeti Urano e Nettuno, rispettivamente nel XVIII e XIX secolo.
L’incessante sete di conoscenza dell’uomo porta ad una continua modifica dei limiti scientifici riconosciuti nonché pone in una evoluzione dinamica la sua consapevolezza, infrangendo sistematicamente i paradigmi precedenti. È molto importante quindi vedere in tutto ciò una conseguenza di una delle leggi universali fondamentali: quella dell’evoluzione. La Teosofia e la Poesia ci hanno insegnato che non ci sono confini nell’universo e nemmeno nella nostra possibilità di comprendere, solo che non si usino soltanto la mente e la ragione, ma anche il cuore e l’intuizione.

Luce: porta e barriera
L’11 marzo scorso la Sala Verde del Museo di Archeologia Ligure a Genova-Pegli ha ospitato due interessanti conferenze tenute da Ezio Andreta e Pierfrancesco Moretti sul tema: “Luce: porta e barriera – fra scienza, psicologia e religioni antiche”.
Si è trattato di una approfondita riflessione sul tema della luce nei due contesti, fisico e metafisico, prendendo lo spunto dalla celebre frase contenuta nel “Libro dei Morti”, dipinta su un sarcofago egiziano e la formula della relatività di Einstein. Attraverso un dialogo a più voci intorno al concetto di luce, intesa come porta e barriera, sono state evidenziate in particolare le interconnessioni tra materia e energia, scienza e religione, spazio e tempo. La platea è stata così stimolata a riflettere sulla realtà, adottando un approccio di sistema che ha permesso di percepire le interconnessioni tra il passato, il presente e il futuro.
L'incontro è stato strutturato come un dialogo "jazzistico" che, partendo da alcuni concetti di base condivisi, ha lasciato spazio a punti di vista differenti e a brevi riflessioni, il tutto per poter intraprendere un cammino di maggiore conoscenza e coscienza.

Dai Gruppi

Sul sito web della S.T.I. le attività dei Gruppi e dei Centri
Le attività dei Gruppi e dei Centri della Società Teosofica Italiana sono presentate, giorno per giorno, su internet e sono consultabili collegandosi al sito della S.T.I. all’indirizzo: www.teosofica.org
Aprendo la sezione “Eventi e Convegni” è possibile registrarsi accedendo così all’elenco delle riunioni e delle conferenze che vengono organizzate nelle varie località.

Articolo del mese