Un concerto da non dimenticare

concerto
Il 19 giugno 1994, nel pieno della guerra civile che stava devastando la Bosnia Erzegovina, nella Sarajevo assediata si svolse un evento che non può essere dimenticato.
Il grande Maestro Zubin Mehta diresse infatti, nell’atrio della semidistrutta Biblioteca Nazionale – uno dei luoghi simbolo della città – un memorabile concerto che vide protagonisti l’Orchestra Filarmonica di Sarajevo e il coro del Teatro Nazionale, che eseguirono la Messa da Requiem di Mozart. Davanti a uno sparuto numero di persone, con un Zubin Mehta che non ha bisogno di guardare la partitura e sussurra le parole, i solisti Cecilia Gasdia, Hildeco Kolosi, José Carreras e Ruggero Raimondi fanno udire le loro voci, che con quelle del coro e con la musica dell’orchestra riportano la vita fra le macerie, una testimonianza che solo la bellezza, l’arte e la cultura possono dare, anche nei momenti tragici, anche nei momenti difficili.
La Biblioteca di Sarajevo, oggi rinata, porta ancora impresso l’eco di quel concerto del 19 giugno 1994, che assurge oggi a simbolo delle umane possibilità e ci ricorda che anche nei momenti più bui della storia gli esseri umani sono capaci di sintonizzarsi con il lato buono della vita e con le sue infinite possibilità.

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