Testi per l’intuizione [LXXV]

dottrina segreta 1
Ci sono brani di poesie, di libri, di memoriali atti a suscitare l’intuizione del lettore. Il loro significato va oltre le parole e le immagini evocate. È così per questo brano tratto da "La Dottrina Segreta", volume I – Cosmogenesi, (Edizioni Teosofiche Italiane, 2003) pp.76-77:
"La storia dell’Evoluzione Cosmica tracciata nelle Stanze è, per così dire, la formula algebrica astratta di quell’evoluzione. Perciò lo studioso non deve aspettarsi di trovarvi un resoconto di tutti gli stadi e di tutte le trasformazioni sopravvenute fra i primi inizi dell’Evoluzione Universale e il nostro stato attuale. Farlo sarebbe impossibile e incomprensibile per chi è incapace di comprendere perfino la natura del piano di esistenza successivo a quello in cui, per il momento, la sua coscienza è limitata.
Le Stanze quindi danno una formula astratta che può essere applicata, mutatis mutandis, a tutta l’evoluzione: a quella della nostra piccola Terra, a quella della Catena di Pianeti di cui la nostra terra fa parte, all’Universo Solare al quale quella Catena appartiene, e così via, in scala ascendente, finché la mente vacilla e si arresta esausta per lo sforzo.
Le sette Stanze esposte in questo volume rappresentano i sette termini di questa formula astratta. Esse indicano e descrivono i sette grandi stadi del processo evolutivo che i Purana descrivono come le “Sette Creazioni” e la Bibbia come nei “Giorni” della Creazione.
La Stanza I descrive lo stato dell’Uno Tutto durante il Pralaya precedente la prima vibrazione della manifestazione in fase di risveglio. Un istante di riflessione ci farà capire che quello stato può essere descritto solo per mezzo di simboli, essendo ogni descrizione impossibile. Inoltre può essere simboleggiato soltanto negativamente perché, essendo lo stato dell’assoluto per se, non può possedere nessuno di quegli attributi specifici che servono a descrivere gli oggetti
in termini positivi. Quindi, tale stato può essere indicato solo dalla negazione di tutti gli attributi più astratti che l’uomo senta, più che non riesca a concepire, come gli estremi limiti raggiungibili dal suo potere di pensiero.
La Stanza II descrive uno stadio che, per una mente occidentale, è quasi identico a quello illustrato nella Stanza I, tanto che, per esprimere l’idea della loro differenza, occorrerebbe un apposito trattato. Bisogna quindi lasciare all’intuizione e alle facoltà superiori del lettore il compito di afferrare, per quanto gli sarà possibile, il significato delle frasi allegoriche usate. È necessario ricordarsi, infatti, che tutte queste Stanze fanno appello alle facoltà interiori più che all’ordinaria comprensione del cervello fisico.
La Stanza III descrive il risveglio dell’Universo alla vita dopo il Pralaya e l’emergere delle Monadi dal loro stato di assorbimento nell’Uno, il primo e il più alto stadio nella formazione dei “Mondi” – poiché il termine Monade può essere attribuito sia al più vasto Sistema Solare sia al più minuscolo atomo.
La Stanza IV espone la differenziazione del “Germe” dell’Universo nella Gerarchia Settenaria dei Poteri Divini Coscienti, che sono le manifestazioni attive dell’Energia Suprema Una. Essi sono i modellatori, i plasmatori e
infine i creatori di tutto l’Universo manifestato e ciò nell’unico senso intelligibile della parola “creatore”. Essi lo modellano e lo guidano; sono Esseri intelligenti che regolano e controllano l’evoluzione, sono le manifestazioni incarnate della Legge Una da noi conosciute come 'Leggi di Natura'”.

Articolo tratto dal numero di luglio-agosto 2023 della Rivista Italiana di Teosofia.

Link al libro: https://www.eti-edizioni.it/classici/691-la-dottrina-segreta-vol-1-cosmogenesi-.html