La legge dei fili e l’intuizione

fili rossi
Tutti gli elementi di un insieme sono collegati fra loro. Così anche tutti gli esseri umani, a volte anche in modo inatteso e sconosciuto alla mente razionale.
Per comprendere la “legge di fili”, così cara ai ricercatori spirituali, è molto importante l’intuizione, che può scaturire da passaggi come questo, tratto da “Singapore-Milano-Kano” di Bernardino del Boca (p. 137 della prima edizione): “Ad Esalen ho fatto tirare, come a Singapore, fili di seta artificiale. Ognuna delle 27 persone ne ha teso uno, da una spoletta a tutti gli altri: un complicato scambio di fili, dai differenti colori, che è durato a lungo, molto più a lungo di quanto si pensasse. Quando ogni persona ebbe teso i 27 fili e ne ebbe ricevuti altri 27, ognuno si è trovato imprigionato, in posizione scomoda, da quel rado insignificante tessuto. Solo tre di queste persone hanno capito…
Agli altri ho proposto di scrivere, su un grande foglio, tutti i nomi di coloro che conoscono: al centro riportare il proprio nome, e poi attorno, disordinatamente come ce li presenta la memoria, quelli di coloro che, direttamente o indirettamente, hanno fili tesi con noi. Si può continuare sul retro, se manca spazio, o incollare altri fogli. Se, nello scrivere i nomi, si useranno pennarelli di colori diversi, qualcosa apparirà dalla stesura generale… Mentre si sta facendo questo lavoro, che può essere interrotto e continuato anche per mesi, QUALCUNO OSSERVERÀ dal mondo parallelo”.
Foto di Ivan Rudoy su Unsplash