L’Haiku quotidiano di Claudio Monachesi
Pioda Imaging di Roma ha editato una particolare e affascinante Agenda per il 2014, “l’agenda dell’haiku quotidiano”, un’opera unica nel suo genere in quanto riporta quotidianamente i versi del poeta e teosofo romano Claudio Monachesi, poeta dal 1970, che ha composto 365 haiku, via via sperimentati attraverso una quotidiana lettura fatta ad amici e conoscenti interessati.
La stesura di queste brevissime composizioni (haiku), che ha avuto origine nel Giappone, si è estesa in molte parti del mondo, adattandosi ai diversi linguaggi ma mantenendo comunque la sua rigorosità metrica: una strofa di tre versi, un quinario (5 sillabe), un settenario (7 sillabe) e un quinario (5 sillabe) per un totale di 17 sillabe. Il grande poeta Basho (1644-1694) ne è il geniale “inventore”, partendo da una forma poetica usata tradizionalmente, il tanka, composto da quello che oggi chiamiamo haiku con l’aggiunta di un distico di due settenari. Vogliamo ricordare tra i grandi maestri di poesia giapponese oltre al già citato Basho anche Issa (1763-1828) e Shiki (1867-1902); per quanto riguarda i poeti in lingua inglese ricordiamo come autori di haiku per esempio D. Thomas e J. Kerouac e in lingua spagnola J.L. Borges e O. Paz, così in lingua italiana, tra i tanti, E. Sanguineti e A. Zanzotto.
La stesura di queste brevissime composizioni (haiku), che ha avuto origine nel Giappone, si è estesa in molte parti del mondo, adattandosi ai diversi linguaggi ma mantenendo comunque la sua rigorosità metrica: una strofa di tre versi, un quinario (5 sillabe), un settenario (7 sillabe) e un quinario (5 sillabe) per un totale di 17 sillabe. Il grande poeta Basho (1644-1694) ne è il geniale “inventore”, partendo da una forma poetica usata tradizionalmente, il tanka, composto da quello che oggi chiamiamo haiku con l’aggiunta di un distico di due settenari. Vogliamo ricordare tra i grandi maestri di poesia giapponese oltre al già citato Basho anche Issa (1763-1828) e Shiki (1867-1902); per quanto riguarda i poeti in lingua inglese ricordiamo come autori di haiku per esempio D. Thomas e J. Kerouac e in lingua spagnola J.L. Borges e O. Paz, così in lingua italiana, tra i tanti, E. Sanguineti e A. Zanzotto.