L'Avanguardia russa, la Siberia e l'Oriente. Kandinsky, Malevič, Filonov, Gončarova.
Fino al 19 gennaio 2014, Palazzo Strozzi, a Firenze, sarà sede della mostra L'Avanguardia russa, la Siberia e l'Oriente. Kandinsky, Malevič, Filonov, Gončarova che, attraverso la scoperta dei capolavori delle collezioni russe dell’Avanguardia, presenta una ricchissima esposizione di opere mai viste in Italia, unendo spiritualità e antropologia, filosofia e sciamanesimo in un viaggio iniziatico verso una nuova frontiera artistica, frontiera ispirata anche dalla Teosofia e dall’Antroposofia.
La mostra è dedicata alla complessa relazione fra l’arte russa e l’Oriente – sia questo l’Oriente russo o l’Estremo Oriente – assegnando un ruolo di rilievo agli artisti radicali russi che influenzarono lo sviluppo dell’arte moderna ormai un secolo fa. Artisti come Léon Bakst, Alexandre Benois, Pavel Filonov, Natalia Goncharova, Wassily Kandinsky, Michail Larionov e Kazimir Malevich, Nicholas Roerich erano profondamente consapevoli dell’importanza dell’Oriente per la loro arte e contribuirono a un ricco dibattito (“Oriente o Occidente?”) che lasciò un segno profondo e permanente sulla teoria come sulla loro pratica artistica. Ma la mostra mette anche in relazione gli esponenti principali dell’Avanguardia russa con altri artisti dell’epoca, altrettanto significativi benché forse meno noti, come Nikolai Kalmakov, Sergej Konenkov e Vasilij Vatagin, di cui certe opere sono esposte in Occidente per la prima volta.
Per ulteriori informazioni: L'avanguardia russa, la Siberia e l'Oriente.
La mostra è dedicata alla complessa relazione fra l’arte russa e l’Oriente – sia questo l’Oriente russo o l’Estremo Oriente – assegnando un ruolo di rilievo agli artisti radicali russi che influenzarono lo sviluppo dell’arte moderna ormai un secolo fa. Artisti come Léon Bakst, Alexandre Benois, Pavel Filonov, Natalia Goncharova, Wassily Kandinsky, Michail Larionov e Kazimir Malevich, Nicholas Roerich erano profondamente consapevoli dell’importanza dell’Oriente per la loro arte e contribuirono a un ricco dibattito (“Oriente o Occidente?”) che lasciò un segno profondo e permanente sulla teoria come sulla loro pratica artistica. Ma la mostra mette anche in relazione gli esponenti principali dell’Avanguardia russa con altri artisti dell’epoca, altrettanto significativi benché forse meno noti, come Nikolai Kalmakov, Sergej Konenkov e Vasilij Vatagin, di cui certe opere sono esposte in Occidente per la prima volta.
Per ulteriori informazioni: L'avanguardia russa, la Siberia e l'Oriente.