Testi per l’intuizione [LXII]

lungo le vie del cuore
Ci sono brani di poesie, di libri, di memoriali, atti a suscitare l’intuizione del lettore. Il loro significato va oltre le parole e le immagini evocate. È così per questo brano tratto da “Lungo le vie del cuore”, A. Girardi, Edizioni Teosofiche Italiane, Vicenza, 2011, pp. 63-64.
“Per stabilire un ponte fra la personalità e l’Anima occorre poi comprendere le proprie strutture mentali e anche quelle degli altri esseri. In questo senso torna alla ribalta l’importanza di un’attenta osservazione, dato che le strutture mentali, a livello psicologico, vanno superate, per poter lasciar spazio al mondo dell’Anima.
L’attenta osservazione consente anche di percepire temperamenti e caratteri, propri non soltanto della dimensione umana, ma anche di quella degli animali, dei vegetali e dei minerali. Questo tipo di osservazione è priva di calcolo e richiede un elevato grado di apertura mentale e, soprattutto, la consapevolezza che si esprime nella capacità di tenere aperte le Vie del Cuore.
La vita, con il suo incessante dinamismo, crea a tutti i livelli delle tendenze che vanno comprese. Nel gioco delle illusioni resta all’uomo la possibilità di recitare bene la propria parte, secondo un copione di cui spesso il significato sfugge. Ma anche all’interno di questa recitazione si possono fare delle conquiste, non tanto a livello mentale secondo una logica di calcolo, quanto piuttosto attraverso il sogno, le affermazioni positive e la fede in ciò che vogliamo fare.
Fluire nella vita porta a essere sempre nuovi e in questa dimensione del vivere bene c’è anche spazio per aiutare gli altri. Ne ‘La Voce del Silenzio’ troviamo scritto: ‘Sappi che il fiume della conoscenza sovrumana e della divina sapienza che tu hai conseguito, deve da te stesso, canale di Alaya, essere riversato in un altro letto. Sappi, o Naljor, o tu dal sentiero segreto, che le sue acque fresche e pure devono essere usate per addolcire le amare onde dell’Oceano, di quell’immenso mare di dolore formato dalle lacrime degli uomini. Ah! Tu devi diventare come la stella fissa nel più alto cielo, brillante orbe celeste, che splende dalle profondità dello spazio per tutti, tranne che per sé: che dà luce a tutti e non prende da nessuno. Ah! Tu devi diventare come la neve pura nelle valli alpine, fredda e insensibile al tatto, calda e protettrice per il seme che dorme nel profondo del suo seno, come quella neve che sopporta il gelo notturno e mordace e le raffiche del settentrione, proteggendo dal loro dente acuto e crudele la terra che racchiude i promessi raccolti, le messi che nutriranno coloro che hanno fame’.

Articolo tratto dal numero di marzo-aprile 2021 della Rivista Italiana di Teosofia.

Link al libro: https://www.eti-edizioni.it/conoscenza/712-lungo-le-vie-del-cuore.html