Pagine dalla letteratura teosofica

Pagine dalla letteratura teosofica
“L'uomo e i suoi corpi" di Annie Besant, (Edizioni Teosofiche Italiane, Vicenza, 2011), pp. 56-57. Pubblicato sulla Rivista Italiana di Teosofia di ottobre 2019.

Il corpo mentale
Questo veicolo della coscienza appartiene a, ed è formato, dalla materia dei quattro livelli inferiori del devachan. Esso è specificatamente il veicolo della coscienza per quella parte del piano mentale, ed agisce sui e attraverso i corpi fisico e astrale, in tutte le manifestazioni che noi definiamo essere quelle della mente, nella nostra coscienza di veglia. Sinché l’uomo non ha raggiunto un certo livello di evoluzione, durante la sua vita terrena, il corpo mentale non può funzionare come veicolo indipendente di coscienza. E quando un tale uomo esercita le sue facoltà mentali, queste devono rivestirsi di materia fisica e astrale, prima che egli possa diventare conscio della loro attività. Il corpo mentale è il veicolo dell’Ego, il Pensatore, per ogni attività razionale; durante la vita primordiale è debolmente organizzato, incoerente, inefficiente, allo stesso modo del corpo astrale dell’uomo non evoluto.
La materia di cui è composto il corpo mentale è estremamente rarefatta, mentre abbiamo già visto che la materia astrale è molto meno densa persino dell’etere del piano fisico, e noi dobbiamo allargare ancora più la nostra concezione della materia fino a includere l’idea di una sostanza invisibile alla vista astrale tanto quanto a quella fisica, troppo sottile per essere percepita persino dai sensi “interiori” dell’uomo. Questa materia appartiene al quinto piano del nostro universo partendo dall’alto o al terzo partendo dal basso. In essa il Sé si manifesta come mente, mentre nel piano al di sotto (l’astrale) si manifesta come sensazione. Vi è una spiccata peculiarità riguardo il corpo mentale, per come se ne può vedere la parte esteriore nell’aura umana; essa aumenta e cresce in dimensione ed attività dopo ogni incarnazione, in proporzione allo sviluppo dell’uomo. Il corpo fisico viene costruito, incarnazione dopo incarnazione, secondo il sesso e la nazionalità, ma noi lo riteniamo quasi invariato nelle dimensioni dal tempo di Atlantide. Il corpo astrale aumenta, nella sua organizzazione, man mano che l’uomo progredisce, ma il corpo mentale aumenta letteralmente in dimensione con il progredire dell’evoluzione dell’uomo.


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