Ogni punto è il centro

Ogni punto è il centro
Quando ci troviamo davanti a una cascata cogliamo col nostro sguardo il precipitare della massa d’acqua, il suo rumore, la sua forza. È la stessa acqua che scorreva più o meno placida nei pianori a monte e che scende poi a valle. Nella nostra percezione temporale, che mette le cose in una linea fatta di momenti successivi, c’è un prima e un dopo di quello che percepiamo con i sensi ma in realtà il prima, il momento e il dopo, che noi cogliamo in successione nel movimento nello spazio (che è tempo), convivono oggettivamente senza interruzione. L’acqua a monte, quella della cascata e quella a valle rappresentano un fluire che “è”.
Così è anche la nostra vita, pur se appesantita a volte dalla difficoltà che abbiamo a comprendere le cause e a prendere coscienza delle conseguenze dei nostri atti e del nostro sentire.
L’Antica Saggezza, con quel suo donare all’essere umano la consapevolezza dell’unità della vita ci consente di vivere il presente nella consapevolezza che passato, presente e futuro non sono elementi isolati e separati ma fanno parte di un unicum che ci pone al centro di un universo profondamente e karmicamente interconnesso. Un cosmo in cui ogni punto è il centro.
Nel suo “Diario” Jiddu Krishnamurti annotò: “La realtà, la verità, non è una parola… Non c’è né esterno né interno ma solo il tutto. Colui che fa l’esperienza è l’esperienza… Questa completezza non è una semplice parola, esiste quando la divisione esterno-interno cessa definitivamente. Colui che pensa è il pensiero”.