La materia oscura: una realtà ancora misteriosa

La materia oscura: una realtà ancora misteriosa
In Italia, nel cuore del Gran Sasso, è operativo un laboratorio di ricerca all’avanguardia nello studio dei neutrini e nella caccia che la scienza sta dando alla c.d. materia oscura. È un laboratorio che fa capo all’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn).
Recentemente, nell’ambito dell’esperimento denominato Xenon, che coinvolge oltre 150 ricercatori di undici nazioni, sono stati riscontrati segnali anomali. Con molta prudenza gli scienziati mettono nel conto che la causa di tali segnali possa essere di ordine meramente tecnica, legata a qualche impurità nel rilevatore (che contiene 3,2 tonnellate di xeno liquido ultra puro), ma non escludono l’ipotesi che possano essere invece tracce dell’esistenza di nuove particelle, come gli assioni solari.
Paolo Virtuani, in una nota sul tema pubblicata nel portale del “Corriere”, afferma che “Gli assioni solari non sono candidati a costituire la materia oscura, ma la loro scoperta fornirebbe la prima osservazione di una classe di particelle mai rilevate prima. I loro ‘parenti’, gli assioni prodotti dall’universo primordiale, rientrano tra i possibili candidati per la materia oscura, che forma l’85% di tutta la materia presente nell’universo”.
Gli scienziati del Gran Sasso non escludono peraltro che la causa delle anomalie derivi dal magnetismo dei neutrini, che potrebbe essere più forte del previsto.
Quel che è certo è che la scienza prosegue la sua ricerca scoprendo via via nuovi aspetti della realtà in un processo che forse non avrà fine.
Dal punto di vista teosofico quello che va colto è la profonda unità che esprime la vita attraverso le sue Leggi Universali, che coinvolgono spirito e materia in un intreccio indissolubile, un respiro del cosmo in cui si alternano pralaya e manvantara.