La Giornata della memoria

La Giornata della memoria
Il 27 gennaio è stata celebrata la “Giornata della memoria”, nata da una risoluzione delle Nazioni Unite per commemorare le vittime dell’Olocausto ogni anno in questa data (scelta perché in quel giorno nel 1945 le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz).
Col passare degli tempo questa ricorrenza ha contribuito a tenere viva l’attenzione nei confronti dell’antisemitismo, spesso strisciante, che continua ad essere presente anche nelle società occidentali.
La storia dell’antisemitismo è antica e spesso quest’ultimo ha trovato alimento nella necessità di identificare un “capro espiatorio”, atteggiamento questo che marca il trionfo del pensiero separativo, che impedisce di vedere la realtà e di costruire un mondo migliore.
Ricordare la storia permette di testimoniare la necessità di andare oltre alle discriminazioni razziali, religiose e politiche che spesso sfociano, come possiamo constatare dalla cronaca, in veri e propri genocidi in molte parti del mondo. Quest’anno la Giornata della memoria, alla luce del conflitto israelo-palestinese, impone anche la necessità di una ferma presa di distanza da tutti coloro che affidano alla guerra e alla violenza la soluzione dei conflitti, continuando così a perpetrare una spirale karmica che allontana sempre più gli esseri umani dalla possibilità della felicità e della consapevolezza.
Testimoniare la solidarietà umana e il principio della Fratellanza Universale senza distinzioni è elemento essenziale per costruire la Pace e il vivere armonico fra le nazioni e le comunità.