Intelligenza collettiva

Intelligenza collettiva
Quello dell’intelligenza collettiva è uno dei temi affrontati a Venezia, all’isola di San Servolo, dal 24 al 30 settembre 2023 in occasione di “Out Of The Box”, progetto della Fondazione Sperimentale di Cinematografia.
L’evento veneziano ha avuto fra i suoi protagonisti il botanico Stefano Mancuso e la neuroscienziata Hannah Critchlow, entrambi profondi studiosi del tema dell’intelligenza collettiva.
Luca Faioli li ha intervistati per “Robinson – La Repubblica” (17 settembre 2023) e il concetto di fondo che ne è emerso è che l’intelligenza può essere umana, animale o vegetale, naturale o artificiale. Ma ogni organismo ha bisogno di quello dell’altro per funzionare meglio. Proprio come accade nel mondo delle piante e non solo.
Davvero notevoli alcuni passaggi delle interviste. Critchlow, ad esempio, descrive così il processo di sincronizzazione dei cervelli: “Le correnti elettriche che attraversano gli 86 miliardi di neuroni del nostro cervello si presentano sotto forma di onde … In un gruppo di persone che lavora a risolvere uno stesso problema scambiandosi informazioni, le onde cerebrali finiscono per sincronizzarsi”.
Mancuso da parte sua sottolinea come quella delle piante sia proprio un’intelligenza collettiva che, anche se si trova all’interno dello stesso organismo, ha straordinarie capacità di comunicazione anche con esemplari diversi dalla propria specie.
Identificando una delle meraviglie delle scienze cognitive proprio nell’intelligenza collettiva “che fluisce da un cervello all’altro, creando una mente estesa che trascende qualsiasi cervello individuale, una mente infinitamente più intelligente di noi”, Hannah Critchlow conclude sottolineando che “la precondizione fondamentale per l’intelligenza collettiva è la connessione sociale: senza contatto fra le persone, preferibilmente nel mondo reale, non può esservi pensiero unitario”.