Indizi ermetici tra simboli e codici

Indizi ermetici tra simboli e codici
Il visitatore o il passante che percorre gli spazi del centro di una città ricca di storia e di tradizione o che ne visita chiese, palazzi e monumenti, osserva una significativa presenza di portali, riccamente dotati di simboli e di figure di più o meno facile interpretazione.
Quest’ultima può limitarsi ad un approccio storico-artistico o invece allargarsi al significato più squisitamente ermetico. Con una domanda che fa da sfondo: c’è un linguaggio nascosto ma decifrabile nell’intreccio simbolico, un modo di comunicare a chi ha specifiche chiavi di lettura?
È certo la domanda che si è posto Enrico Tezza quando ha analizzato la ricerca di Roberto Barcellona sui portali vicentini del Quattrocento, presentata al pubblico in collaborazione con Francesca Bressan, Presidente del Club for Unesco di Vicenza.
Ne è nato un approfondimento importante, denominato “Indizi ermetici tra simboli e codici”, che proponiamo con convinzione all’attenzione del lettore.
Scrive Tezza nell’introduzione: “Si ipotizza che i portali rappresentino la relazione tra le vicende terrene, la mente, che ne interpreta i vizi e le virtù, e lo spirito visto come energia che trascende corpo e mente”.