"Il quaderno delle parole perdute" di Pip Williams

Il quaderno delle parole perdute di Pip Williams
Sullo sfondo: importanti avvenimenti storici, quali le lotte convinte delle suffragette in Inghilterra e i tragici fatti della Prima guerra mondiale. In primo piano: il percorso di nascita dell’Oxford English Dictionary, un’impresa eminentemente maschile e che privilegia esperienze e sensibilità degli uomini. Alle donne è riservato solo un ruolo di supporto gregario, subalterno.
Rimanendo aderente al contesto storico e ad alcuni personaggi, sia maschili sia femminili, che lo hanno caratterizzato, l’autrice Pip Williams costruisce un romanzo d’amore dove le protagoniste sono invece alcune donne “illuminate” dal potere delle parole, che saranno raccolte in un alternativo “dizionario delle donne”, stampato in una manciata di copie. Il tutto grazie a Esme, la figura femminile più di spicco, che per tutta la vita ha collezionato parole che parlano delle donne, del loro modo di essere, di pensare, di agire perché, dice, “le parole sono il nostro strumento di resurrezione”.