Ancora un’opera poetica di Silvano Demarchi

La fervida vena poetica del prof. Silvano Demarchi ha trovato una nuova concretizzazione con la raccolta di poesie “Commiato”, edita da Ediemme – Cronache Italiane di Salerno. Con questa opera Demarchi tocca la ragguardevole soglia delle venti sillogi, pubblicate in quarantacinque anni di militanza letteraria.
La poesia di Demarchi è sempre caratterizzata da un tratto delicato e profondo, che ruota attorno ai grandi temi della vita, in un ponte –potremmo dire teosofico- fra osservazione, descrizione e meditazione.
Pubblichiamo di seguito alcune righe della bella prefazione di Antonio Crecchia al testo: “La silloge, nella sua concisione di versi e di stile, offre al lettore e più matura prova dell’ars poetandi di Demarchi, che è quasi un ritorno della poesia alla pura essenzialità, bellezza ed eleganza dei lirici greci; quindi poesia apollinea, di squisita fattezza, densa di significanti che parlano al cuore e alla mente, che veicola il sentimento estatico dell’esistenza volta all’ammirazione e comprensione di tutte le forme e gli aspetti naturali che ci parlano e ci commuovono… Le ombre, i timori, le velate nostalgie del passato, i dubbi circa il destino finale delle “anime erranti” nel continuo e inarrestabile avvicendarsi “di nascite e di morti”, la fragilità, la debolezza, le limitate possibilità umane nella lotta contro le avversità e i rigori della natura, hanno, in questa silloge, una presenza e un’incidenza minori rispetto alla prospettiva contemplativa e rimemorativa in cui Demarchi esprime al meglio il sentimento di umana comprensione per le cose e gli eventi che toccano da vicino il suo spirito indagatore, assetato di verità e di conoscenze”.