Adattata in italiano corrente l’opera di Giordano Bruno "De l’infinito, universo e mondi"

De l'infinito, universo e mondi
Venexia Editrice ha recentemente pubblicato, a cura di Manuela Maddamma, il primo adattamento in lingua moderna del testo "De l’Infinito, Universo e Mondi" di Giordano Bruno.
Scritto in italiano volgare e pubblicato a Parigi nel 1584 è questo il libro in cui il Nolano spiega l'universo come un insieme infinito di "campi immensi ed eterei", ciascuno abitato da mondi e astri che perseguono il proprio sviluppo vitale. Difensore accanito del divino, Bruno si colloca al di là di Copernico e, superando le sue concezioni astronomiche, pone l'uno e il molteplice, Dio e la materia - sua creazione - come indissolubilmente legati, eterni e senza limiti, uniti dallo stesso desiderio di suscitare la vita. Scardinando il geocentrismo tolemaico e la cosmologia di Aristotele, Bruno concepisce un universo senza limiti, popolato di innumerevoli mondi.
Una visione del mondo, la sua, molto vicina a quella teosofica.