The bubble di Anne Brigman

The bubble di Anne Brigman
Gli studi spirituali della fotografa Anne Brigman (1869-1950) si sono sviluppati all’interno delle correnti internazionali dell’arte moderna e, contemporaneamente, non hanno trascurato le culture utopistiche californiane del tempo.
Nel periodo in cui Anne cominciò a interessarsi di Teosofia ella descrisse la sua arcana immagine “The Bubble” (“La bolla”), del 1906, come una forma pensiero che mette in luce la possibilità di riformulare la propria arte come un processo che, attraverso tecniche di astrazione, raffiguri dei concetti spirituali.
L’opera di Annie Besant e Charles W. Leadbeater è stata una guida preziosa per gli artisti che volevano rappresentare energie, emozioni e concetti spirituali.
Il loro breve trattato, intitolato “Forme Pensiero”, ha infatti dato ai pionieri della moderna arte astratta (Kandinsky e Mondrian) un metodo per l’uso del colore, dei motivi lineari e delle forme non euclidee per raffigurare il regno invisibile che interpenetra il mondo materiale.
Convalidati dai nuovi studi scientifici sulle vibrazioni sonore e sulle onde luce, questa realtà invisibile è stata chiamata quarta dimensione e considerata, dalle persone più spirituali o teosoficamente versate, come un mondo accessibile alla coscienza in evoluzione.
(Tratto da “Anne Brigman, The Photographer of Enchantment” di Kathleen Pyne)

L'immagine “The Bubble” di Anne Brigman (fotoincisione, 1909) è tratta da https://www.clevelandart.org/art/1995.199.25.k