Glossario

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DHYANA

 
(San.) - Nel Buddhismo è una delle sei Paramita di perfezione, uno stato di astrazione che trasporta l'asceta che le pratica al di sopra di questo piano di percezione sensoriale e fuori dal mondo della materia. Letteralmente, "contemplazione". I sei stati di Dhyana differiscono solo nei gradi dell'astrazione dell'Ego personale dalla vita sensoriale. Praticamente si tratta di una meditazione astratta, di una contemplazione, di una attenzione fissata su un oggetto particolare, interiore od esteriore, e mantenuta sullo stesso punto. Il termine deriva dal verbo dhyai che significa "meditare" ed è il settimo degli otto stadi dello yoga.

DHYANI

 
(San.) - Sono i Deva che si incarnarono nelle Ombre dando origine all'umanità. Si incarnarono come Ego nelle Monadi quando gli uomini della Terza Razza furono fisiologicamente e fisicamente pronti, ovvero dopo la separazione dei sessi. I Dhyani dei Sette Cieli - i Sette Piani dell'Essere - sono i Noumeni degli Elementi presenti e futuri. Sono gli Uomini Celesti, i futuri Ego incaricati di guidare l'umanità, suddivisi in 12 gerarchie. Ogni più piccola divisione del tempo ha il suo Dhyani come patrono o reggente. Il genere umano, dal punto di vista psichico, si divide in vari gruppi, ciascuno connesso con uno dei gruppi di Dhyani che per primi hanno formato l'uomo psichico. I Dhyani sono coloro che hanno evoluto il loro Butha da sè stessi. All'origine non erano completi ed erano sprovvisti di senno.

DHYANI BODHISATTVA

 
(San.) - Nel Buddhismo, i cinque figli dei Dhyani-Buddha. Nella Filosofia Esoterica hanno un significato mistico. Letteralmente significa "coloro che meditano e la cui essenza è la saggezza". Sono i membri di una gerarchia celeste definita come una dei Sette Reggenti o Custodi dei globi della Catena Terrestre.

DHYANI BUDDHA

 
(San.) - Quelli "dal Cuore Misericordioso"; adorati specialmente nel Nepal. Anche essi hanno un significato segreto. Sono i Reggenti o Custodi delle Ronde Terrestri. Secondo gli Orientalisti, ci sono cinque Dhyani che sono i Buddha Celesti, la cui manifestazione nel mondo della forma e della materia sono i Buddha umani. Esotericamente, però, sono sette, uno per ogni Razza Radice : cinque sono già venuti, due debbono ancora venire. Essi sono il prototipo eterno dei Buddha, le gloriose controparti del mondo mistico, libere dalle condizioni degradanti della vita materiale. L'insegnamento exoterico dice che ogni Dhyani-Buddha ha la facoltà di crearsi un figlio ugualmente celeste, un Dhyani-Bodhisattva che, dopo la morte del Manushi-Buddha umano, deve portare a termine la sua opera. Vi sono diversi gruppi di Dhyani : i due gruppi superiori sono i Guardiani e gli Architetti. Essi sono Anupadaka, Monadi provenienti dal Mondo Arupa.

DHYANI CHERESI

 
(San.) - Padmapani-Avalokitesvara, detto Bodhisattva Chenresi Vanchung, "il potente ed onniveggente". È il più grande protettore dell'Asia e del Tibet in particolare. Altri suoi nomi sono: Chakna Padma Karpo = "colui che tiene un loto bianco", Chantong = "quello che ha mille occhi", Lokapati = "Signore del Mondo".

DHYANI PASA

 
(San.) - "La fila dei Dhyani" o Spiriti; l'Anello "Non Passare". (Vedi Dottrina Segreta, Stanza V, vol. I, pag. 129). La corda degli Angeli, il limite che separa il cosmo fenomenico da quello noumenico. Questo limite non è alla portata della nostra coscienza oggettiva attuale. È il pi greco, il 31415 ecc.

DIADE

 
(Eso.) - Coppia di Enti o di Elementi. Dai Pitagorici è considerata l'origine del Male. Dalla dicotomia nasce l'Elohim ovvero la Divinità della Natura cosmica. La Divinità ebraica, quindi, è la Diade manifestata.

DIADEMA

 
(Eso.) - In origine era una benda di seta o di lana, che la favola dice inventata da Bacco, per sollievo dal mal di capo prodotto dal bere eccessivo. Il diadema delle divinità e dei re di Egitto portava il simbolo del serpente sacro. Oggi il diadema è una specie di corona ornata di perle e di pietre preziose.

DIAGUTTA

 
(Ame.) - Antico popolo americano.

DIAKKA

 
- Chiamati dagli Occultisti e dai Teosofi "gusci" e "involucri", cioè i fantasmi provenienti dal Kama Loka. Parole inventate dal grande Veggente Americano Andrew Jackson Davis per indicare quelli che lui considerava "Spiriti" indegni di fiducia. Egli ne parlò così: "Un Diakka (che proviene dal Summerland) trae un insano piacere nel giocare ruoli, nell'ingannare con trucchi, nell'impersonare caratteri opposti; sovraccarica con passione i racconti drammatici ... moralmente deficiente, è privo di ogni sensazione attiva di giustizia, di filantropia o di tenero affetto. Non conosce nulla di ciò che gli uomini chiamano sentimento di gratitudine; gli scopi dell'odio e dell'amore sono per lui identici; il suo motto è spesso pauroso e terribile per gli altri: il Sè è l'insieme della vita personale, ed esalta lo annientamento come fine di tutta la vita personale. Solo ieri uno di essi disse ad una medium, firmandosi Swedenborg: "Qualunque cosa è, è stata, sarà, o potrà essere, quella IO SONO; ma la vita personale è l'aggregato dei fantasmi delle vibrazioni del pensiero, che nella loro ascesa progressiva si precipitano verso il cuore centrale della morte eterna"! (I Diakka e le loro vittime; "una spiegazione del Falso e del Ripugnante nello Spiritualismo"). Quindi, questi "Diakka" sono semplicemente i cosiddetti "Spiriti" dei Medium e degli Spiritisti, che comunicano e si materializzano.
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