Odisseo e le onde dell’anima

Lo conosciamo come Ulisse, ma i greci lo chiamavano Odisseo; lo scrittore Roberto Fantini, membro della S.T.I., affronta un viaggio insolito in compagnia dell’amato eroe, "Odisseo e le onde dell’anima", Graphe.it edizioni 2013. Il libro si presenta come un cammino introspettivo, analitico, la fine di una gloriosa vita.
“Odisseo vaga. Odisseo va pensando che il suo vagare è come il sorriso dell’infinito, che il suo vagare è un eterno rilanciarsi di dadi, sa che la sua ricerca rincorre qualcosa che esiste soltanto nel suo cercarla; sa che la sua vela si gonfia, la sua meta forse è già trovata”.
Roberto Fantini accoglie un eroe umano, debolezze e virtù si presentano nella loro totale bellezza, fondendosi nello sfondo della sofferenza, della vecchiaia.
Nel cuore di Odisseo raffiorano frantumi di ricordi, echi del passato, fantasmi della sua inquieta esistenza. Con loro, il vecchio Odisseo impara a dialogare, senza smettere mai di gettare lo sguardo verso i confini dell’Essere.
Il suo viaggio diventa il nostro viaggio, un confronto inesorabile che ci obbliga a fermarci per raccogliere i pensieri; un viaggio che il lettore è invitato a fare, sospinto da una bruniana ansia di infinito per approdare al sentimento dell’Unità della Vita cantato da tutti i grandi mistici.
Odisseo continua il suo andare, metà vagabondo dei mari, metà pellegrino dell’anima.